La Lazio ha i conti a posto: perciò può comprare chi vuole e a qualunque prezzo nuovi giocatori senza bisogno di cederne nessuno.
Questo afferma Claudio Lotito, presidente della Lazio, dando una evidente stoccata a Rosella Sensi, la quale sarebbe costretta a vendere De Rossi se volesse comprare Adriano e altri giocatori, cosa che sta facendo senza vendere il suo gioiello, ma evidentemente impegnandosi a cedere altra merce.
Però, anche tra le parole di Lotito e i fatti reali, ci corre una differenza. Lui vuole dire che non cederà Kolarov, non è costretto a farlo, ma in realtà poi precisa che finora nessuno glielo ha chiesto. Ciò vuol dire che, a un prezzo che lui ritiene conveniente, Kolarov sarà ceduto.
Infatti, con i 15 /18 milioni che Lotito pensa di ricavare dalla vendita del serbo, dovrà uscire gran parte della campagna acquisti della Lazio.
Kolarov lo sa, non sa soltanto chi sarà, fra Inter e Real Madrid, il suo reale acquirente.
Le sue simpatie vanno per il Real Madrid di Mourinho, e di questo sarebbe contento anche Lotito, perchè libererebbe un posto di extracomunitario che gli farebbe molto comodo per l'acquisto di giocatori sudamericani non di origine comunitaria: per esempio, Boghossian. Però anche la soluzione Inter è gradita sia da Kolarov che da Lotito. Kolarov andrebbe, in fondo, alla società che ha vinto il titolo europeo, mentre Lotito ha ottimi rapporti con Moratti malgrado la gran fregatura che gli ha dato con Pandev: anzi, spera di riprendere qualcosa di quello che ha perduto.
Staremo a vedere chi,fra Real e Inter, si farà avanti prima e offrirà la valutazione migliore.
L'Inter, secondo voci che nessuno può controllare, avrebbe offerto per Kolarov il solito gioiellino Khrin, un laterale di fantasia, e soprattutto quel Coutinho, ultimo fenomeno brasiliano di 18 anni che i nerazzurri si sarebbero già assicurato, un attaccante di buone promesse che tutti aspettano alla prova.
Lotito, però, dai soldi di Kolarov vorrebbe avere i contanti necessari per assicurarsi il catanese di Uruguay Jorge Martinez, che ha segnato 9 reti nel campionato appena passato e che si inserirebbe a meraviglia a fianco di Floccari e Rocchi, oppure, ancora meglio, un centravanti italiano che lavora all'estero, quel Giuseppe Rossi militante nel Villarreal in Spagna, l'anno scorso avversario proprio della Lazio in Europa League, e che è un azzurro di Lippi, anche se la sua partecipazione ai mondiali non è garantita.
Dalla spremuta di Kolarov, insomma, potrebbe uscire un Giuseppe Rossi inaspettato, un fisico un po' mingherlino, ancora abbastanza giovane, sgusciante e ricco di fantasia, che potrebbe benissimo essere il terzo o quarto attaccante della Lazio, assieme a Floccari, Rocchi e Zarate.
Staremo a vedere gli svilupppi di questa intricata matassa, di cui fa parte anche il gigante uruguayano Boghossian. Ma non si comincia a vedere un po' di luce se prima non parte Kolarov, malgrado la ritrosia di Lotito ad ammetterlo.
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