sabato 1 maggio 2010

Roma in testa,Inter vita o morte

La Roma è passata a Parma con un grande Totti: ora è in testa con 74 punti, con l'Inter a 73, costretta a vincere, perché se finisse alla pari con la Roma sarebbero i giallorossi a vincere lo scudetto, avendo pareggiato 1-1 a San Siro e vinto 2-1 all'Olimpico.
Per l'Inter, domani sera, con la Lazio, o vita o morte. La Lazio è destinata a perdere, lo sappiamo: ci sono tre gol di differenza tra interisti e laziali.
Eppure la Lazio deve provare a fare il miracolo, a battersi per l'onore delle armi, a dimostrare all'Italia che non si venderà solo per danneggiare la Roma.
Ce la metteremo tutta. Anche perché un punto potrebbe essere importante per la nostra salvezza, per non parlare di tre punti che ci metterebbero sulla cresta dell'onda.
I giallorossi vinceranno lo scudetto? Ebbene, se è giusto che lo vincano, lo vincano pure, daremo la nostra benedizione ai nostri cugini.
Chi sarà il nostro portabandiera? Chi sarà il Poborski della situazione? L'Inter avrà sulle gambe sulle gambe e nei polmoni i tremendi 95 minuti di Barcellona.
Zarate è il più fresco dei laziali. Potrebbe toccare a lui la settimana di celebrità. Ma anche Rocchi è in palla. Peccato che non ci sia Floccari, a meno che Reja non voglia gettarlo in campo negli ultimi venti minuti.
Sarà quel che sarà? Perdiamo al 70 per cento, pareggiamo al 20 per cento, vinciamo al 10 per cento. Ma l'importante sarà battersi con onore, mettercela tutta, guadagnare la stima degli sportivi italiani.
Non dovrà essere una disfatta. La nostra difesa è in grado di difendersi bene dai Milito e dagli Eto'o, dai Balotelli e dagli Snejider.
Non ci sarà Ledesma, ancora squalificato. Ma Baronio è stato grande a Genova, e altrettanto grande potrebbe essere contro l'Inter.
Quanto a noi, speriamo di potervi riferire, nel nostro commento delle 23.15, di una grande Lazio, qualunque sia l'esito dell'incontro.

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