venerdì 31 maggio 2013

In Europa, Lazio ottava fra le grandi

La classifica europea degli ultimi 15 anni vede ben piazzata la Lazio  per il numero di trofei conquistati, superata solo dalle grandissime: Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Manchester United e Bayern Monaco e dal sorprendente Lione, oltre che dall'Inter. Siamo alla pari con il Milan e davanti a tante altre illustri formazioni come Arsenal, Liverpool, Borussia Dortmund, Valencia e Atletico Madrid. Un piazzamento davvero prestigioso, per la vecchia Lazio di Claudio Lotito erede di quella, favolosa, di Cragnotti.

Anni di scuola: 143. Un terrazzo babilonese

Di questo rilassante corso del biennio la mia illustre collega ha fatto un motivo di vita per tutti i suoi trent'anni di carrriera, casa e bottega nel proprio paese natio, con la fortuna che l'ha sempre assistita, un matrimonio favoloso con un grande professionista, e senza nessun problema di ordine economico.
Una crescente ricchezza, certamente procurata con un serio impegno professionale e con una grande avvedutezza, ha consentito alla collega in parola, in coppia con il marito, di acquisire una serie di abitazioni nel paese, con un bellissimo studio, e altrettanto nella capitale, sede alternativa e ormai privilegiata.
La cara collega, parecchi nani fa, all'atto dell'acquisizione in paese di una bella palazzina liberty, restaurata a regola d'arte per farne la sua lussuosa abitazione, volle invitare per l'inaugurazione l'intero collegio dei docenti per uno storico pranzo tenuto sul terrazzo della palazzina, un vero e proprio giardino pensile  babilonese, con uno straordinario panorama sulla vallata e con piante esotiche coltivate  con la massima cura.
A noi colleghi, meno baciati dalla prosperità, non sembrava vero che la brava insegnante potesse sfoggiare con  tanta eleganza e generosità le sue enormi risorse: una casa piena d'argenteria e di mobili e soprammobili di lusso, un vero capitale speso in ninnoli e quadri di grande valore economico. Potersi permettere tanto sfoggio era possibile solo a lei, sfidando magari l'inevitabile sfilza di critiche, non sempre benevole, sul buon gusto e la classe che accompagnano le iniziative di una vera signora.

Cervara: alla luce due cuccioli nel Parco

Cervara: il paese dei cervi. Il pittoresco paese al centro del Parco dei Monti Simbruini  fa onore al suo nome. Due cuccioli di cervo sono venuti subito alla luce dopo la recente liberazione in natura dei cervi. Dal 2008, si sono registrati ben undici eventi riproduttivi. 
Gli alunni della scuola media di Subiaco hanno lanciato la proposta per i nomi dei due nuovi arrivati: Neve e Sole.
In occasione della "Settimana Europea dei Parchi 2013" in corso fino a domenica 2 giugno, sarà possibile effettuare un'escursione guidata e gratuita nell'area forestale. Appuntamento alle 10 di domenica al bivio per Prataglia sulla strada di Campaegli.

Lazio fortissima negli ultimi 15 anni

E' cominciato nel 1998, con la conquista della seconda Coppa Italia, un periodo d'oro per la squadra biancoceleste, che negli ultimi quindici anni ha conquistato la bellezza di undici trofei tra nazionali e internazionali, culminati nella meravigliosa conquista di un'altra e più bella Coppa Italia contro i grandi rivali giallorossi.
Solo l'Inter del petroliere Moratti, con 16 titoli, ha fatto meglio della Lazio: 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Coppa Europa, 1 coppa Uefa, 1 Supercoppa mondiale.
La Lazio è però seconda, a pari merito con il grande Milan, com 11 trofei: 1 scudetto, 5Coppe Italia, 3 Supercoppe, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa internazionale.
IL Milan, invece, ha conquistato 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe, 2 Champions League, 2 Supercoppe internazionali, 1 titolo mondiale per società.
La Juventus è alle spalle di Lazio e MIlan con 9 trofei, quarta la Roma con 5 trofei; quinto il Parma con 4 trofei, sesti Napoli e Fiorentina con un trofeo.
Netto, dunque, è stato il predominio nei confronti dei nostri amati e odiati cugini giallorossi: ben 11 a 5, corrispondenti anche a un bilancio dei derby tutto sommato favorevole. La Lazio nuova è dunque sicuramente più forte della Roma in quest'ultima generazione sportiva grosso modo corrispondente al nuovo millennio.
Un impegno di più per Lotito per arricchire ancora la bacheca dei trionfi, dando vita a una squadra veramente forte, senza lacune e vuoti improvvisi  a metà campionato.

giovedì 30 maggio 2013

Roma: ricordando Lorenzo Necci

All'Auditorium dell'Ara Pacis è stato presentato il libro "Memento" in ricordo di Lorenzo Necci, alto dirigente dell'ENI e delle FFSS, dal sottotitolo significativo: "un uomo ad alta velocità in un paese bloccato".
Moderatore Stefano Folli. Presenti Alessandra Necci, Gianni Letta, Luciano Cagliotti, Gianluigi da Rold, Gianni De Michelis, Maria Pia Fanfani, Ercole Incalza, Giuseppe Sciarrone, Cesare Vaciago, Enrico Cisnetto, Paolo  Bozzetti, Paolo Costa, Anna Finocchiaro, Altero Matteoli, Maurizio Sacconi, Luciano Violante, Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Nicola Perrone, Mariano Tosti. 
La memoria di Lorenzo Necci è più che mai viva con la sua ampia visione per il futuro.

La Lazio acquista Zahirovic e Hosiner

Chi sono costoro? La Lazio a caccia di giocatori semisconosciuti, ma già saliti in campo internazionale pur essendo giovanissimi: rinforzi validi per una lunga e faticosa stagione.
Il primo acquisto si chiama Adnan Zahirovic, è un centrocampista di 23 anni, nato in Bosnia, a Banja Luka, il 23 marzo 1990 e ben 17 volte nazionale bosniaco. E' un forte centrocampista militante nella Dinamo Minsk in Russia, ma di proprietà di un'altra squadra russa, lo Spartak Nalchik. Finora ha disputato 85 incontri da professionista, segnando 4 gol. Un elemento più che promettente, che le antenne accortissime di Igli Tare sono riuscite a captare nell'immenso mercato russo. Non verrà a costare più di tre milioni, all'accorto Lotito, in caccia di plusvalori.
E un altro plusvalore sarà l'attaccante austriaco Philipp Hosiner,  24 anni, nato il 15 maggio 1989, militante nella squadra dell'Austria Vienna, alto 1.79 per 77 chili di peso, in azione dal 2009 e arrivato già alla terza presenza nella nazionale austriaca, per la quale ha segnato anche due gol. In carriera vanta 122 presenze in campionato, con la segnatura di ben 71 reti: attenzione, è un quoziente altissimo, 0.58, più di un gol ogni due incontri, che nel campionato italiano corrisponderebbero alla bellezza di 22 reti. Facendo l'opportuna tara, ecco  che proprio Hosiner potrebbe essere l'attaccante da 15 gol a stagione che la Lazio va cercando su tutti i fronti. Non dimentichiamo che Lotito ha già ingaggiato il giovanissimo  e gigantesco Brayan Perea, un attaccante colombiano di cui si dicono meraviglie.
Con i probabili ingaggi dell'argentino Lucas Biglia e del brasiliano Felipe Anderson, non rimarrebbe a Lotito che l'onere di acquistare un fortissimo difensore centrale, che dovrà sostituire il partente André Dias, deciso a tornare in Brasile per motivi familiari.

mercoledì 29 maggio 2013

Anni di scuola: 142. Una collega raffinata

Ha una grande cultura, la sua laurea in lettere non è come la mia, di indirizzo moderno, bensì di taglio classico, latino e greco. Eppure, per comodità, insegna in un istituto tecnico, e inoltre non si è mai voluta cimentare nelle più impegnative classi del triennio, quelle che comprendono gli esami di maturità e lo studio piuttosto approfondito della letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento e quello della storia dei nostri tempi, che affronta le grandi tematiche della politica mondiale degli ultimi due secoli.
Sto parlando di una brava collega, che ha titoli culturali impegnativi, ma non ha mai voluto mettersi alla prova, e si è limitata in tutta la sua ormai trentennale carriera all'insegnamento della grammatica nel biennio, con il comodo corredo delle letture antologiche non sistematiche, e quanto alla storia rimanendo ancorata a quella antica, propria dei suoi studi classici.
Anch'io, negli ultimi anni della mia carriera scolastica, ho abbandonato l'assai più impegnativo insegnamento del triennio, che richiede anche una preparazione filosofica, sociale e politica senza la quale non si può certamente affrontare la preparazione di ragazzi di vent'anni ormai dalle idee abbastanza evolute del mondo adulto e contemporaneo. 
L'insegnamento nel biennio, negli ultimi tre anni del mio curriculum, è stato per me estremamente rilassante, ricco di fantasia e d'inventiva, pieno anche di divertenti invenzioni, come il ricorso a sussidi didattici audiovisivi, film, dischi, radio, cassette musicali, studio di testi di canzoni dei cantanti più impegnati: i ragazzi mi seguivano con molto interesse, ed era per me un vero piacere e quasi una "sine cura", cioè un rilassante viaggio senza l'ossessione di programmi assai pesanti e impegnativi.

San Cesareo: Panzironi bis - mare di preferenze per Alessandra Sabelli

A San Cesareo, il sindaco uscente Pietro Panzironi ha ottenuto una piena e netta conferma. Un mare di preferenze per il vicesindaco Alessandra Sabelli, con ben 1524 voti.
Sono stati eletti consiglieri Sabelli, Mastracci, Mattogno, Tufi, Bianchi, Paglia, Marco Rossi, Schiano, Michele Rossi, Tocci, Luciana Scipioni, Ilaria Ponzo, Montagner, Stefano Ronci, e Dario Cardinale per le 5 Stelle.

Matri la soluzione giusta per l'attacco della Lazio

La Lazio sta cercando d'inquadrare Alessandro Matri come possibile obbiettivo per rinforzare il suo attacco. Può essere proprio Alessandro Matri la soluzione giusta, anche se è sulla soglia dei 29 anni - è nato l'11 agosto del 1984.
Matri ha uno stipendio di 2.2 con la Juventus, e alla Lazio dovrebbe fare una piccola rinuncia, ma forse la farebbe volentieri, poiché passerebbe da una media di 20 partite a stagione ad almeno 30: avrebbe cioè il posto praticamente assicurato in prima squadra per tutta la stagione, con riflessi positivi sulle sua continuità e consistenza di gioco.
Alessandro Matri è lombardo, di S. Angelo Lodigiano, zona di buoni calciatori. E' alto 1.83 per un fisico un po' pesante di 80 chilogrammi: dovrebbe trovare subito una maggiore agilità, ma le sue doti di scatto-tiro sono notevoli, e il suo opportunismo sotto rete è alto. In undici anni di carriera, dal Milan al Cagliari alla Juventus, ha giocato qualcosa come 315 partite segnando 91 gol, e dunque alla Lazio verrebbe per arrivare subito a quota 100. La media per stagione non è altissima: 28 partite e 8 gol, ma lo si deve al fatto che alla Juventus era in pratica a mezzo servizio con Quagliarella come punta numero uno. Indubbiamente, in biancoceleste queste cifre sarebbero destinate ad avere un notevole incremento. 
Matri vanta anche 5 presenze e un gol nella nazionale maggiore, ma Prandelli potrebbe contare su di lui in maniera fissa se la Lazio gli garantisse di giocare ogni domenica mantenendosi sempre nella forma giusta. Il prezzo di Matri si aggira sui dodici milioni, ed è un sacrificio economico che alla Lazio tutto sommato converrebbe, poiché ci sarebbe la garanzia di poterlo sfruttare almeno per tre o quattro stagioni.
Ricordiamo che Alessandro Matri è un vecchio pallino della Lazio, che lo ha cercato sia nel 2011 che nel 2012.

martedì 28 maggio 2013

Valmontone: sei donne al Consiglio!

Nuovo sindaco a Valmontone. E' Alberto Latini, 442 voti di differenza rispetto a Piero Attiani.
Con Latini, entra al Comune una squadra di giovani, a cominciare da Eleonora Mattia, di gran lunga la più votata con le sue 829 preferenze.
Le donne in Consiglio saranno ben sei, tre della maggioranza e tre dell'opposizione.
Aria nuova, dunque, a Valmontone: una svolta di valore storico. Vedremo se questi giovani e queste donne sapranno farsi valere.

Lulic plusvalore della Lazio: da 3 a 20 milioni

Uno dei regali più belli che Igli Tare ha fatto alla Lazio in questi ultimi anni è stato senza dubbio l'acquisto di Senad Lulic due anni fa dalla squadra svizzera dello Young Boys per la cifra di 3 milioni. Oggi Senad, al netto, ne vale almeno 20, e ci sono come minImo due squadre, Juventus e Milan, disposte a pagare questo prezzo per un mediano-mezzala che spazia  per tutto il campo con la sua corsa, portando lo scompiglio nelle aree avversarie e ogni tanto infilando reti decisive come quella della conquista della Coppa Italia.
Con il plusvalore di Lulic, + 17, Lotito potrebbe non solo risanare il lieve disavanzo nel bilancio, ma anche trovare il modo di sostituire il giocatore con un altro colpo di magia tipo Kolarov (+18) o Lichtsteiner (+12). Ma questi sono gli stessi metodi che usano all'Udinese per tirare avanti di stagione in stagione, con risultati davvero brillanti sotto il comando di Guidolin: e  Lotito, orgoglioso per il triplice colpo Coppa Italia-SuperCoppa-Europa League ha forse capito che la Lazio è ormai giunta alla soglia della vera grandezza tecnica, e anziché vendere i pezzi pregiati, appare deciso a portare a Formello due o tre grossi campioni che trasformerebbero in oro l'argento di una stagione laziale bella, ma che poteva esserlo molto di più.
La Lazio ha oggi almeno tre o quattro pezzi di grande mercato: Marchetti Lulic Radu Candreva, aggiungiamoci anche il giovanissimo Onazi, ciascuno di questi pezzi può valere 20 milioni e la loro vendita comporterebbe un incasso di cento milioni. Lotito perciò ha ragione nel gridare: "Portatemi 300 milioni ed io vi cederò la Lazio". Tanto è il valore effettivo di questa società, che nel giro di cinque o sei anni ha saputo risorgere dalle ceneri, ritrovare il suo posto al sole e rilanciarsi in campo europeo. Merito anche di due uomini umili e valorosi come Igli Tare e Vladimir Petkovic,  entrambi scelti con molta attenzione da Claudio Lotito. .

lunedì 27 maggio 2013

Anni di scuola: 141. Comunione con falce e martello

La religione, all'improvviso, non è stata più l'oppio dei popoli, ma addirittura un motivo di ripresa idealistica e di manifestazione di buone intenzioni e di buona volontà. Insomma, anche la religione è stata politicizzata e colonizzata dalla sinistra così come per lungo tempo lo è stata anche dal centro e dalla destra, senza considearare affatto la buona fede e l'onestà intellettuale di tanti cristiani che andavano a messa e facevano la comunione non certo per manifestare le proprie idee politiche.
Del resto, anche nel clero, c'è stata una penetrazione così profonda delle idee della sinistra, da far capire chiaramente quale era, e qual è, l'orientamento politico di tanti sacerdoti, senza che nessuno abbia qualcosa da ridire in proposito.
Per esperienza personale posso individuare, ad esempio, una larga maggioranza di frati francescani dei vari ordini, specialmente dei minori, orientati in modo netto verso le idee della sinistra, senza nessuno scandalo per certi atteggiamenti atei e irreligiosi, in nome della difesa dei poveri e dei diseredati.
Un giorno, in una chiesa di Cave, ho assistito a un episodio che mi colpì profondamente. Un ragazzo notoriamente minorato dal punto di vista psichico, indossando una camicia rossa con una vistosissima falce e martello sul davanti, si accostò al sacramento deella comunione, e il sacerdote che la impartiva, appunto un minore francescano, non ebbe la minima esitazione a comunicarlo. Fece benissimo, ovviamente. E quando, alcuni giorni dopo, ebbi occasione di commentare con lui quel fatto, mi rispose prontamente: - Quel ragazzo è migliore di te e di me, devi credermi! -
Se lo diceva lui, che doveva essere anche il suo confessore, potete giurare che era vero. Del resto, le vie del Signore sono proprio infinite.

Zagarolo: artigianato tessile

Per il settimo anno consecutivo, Zagarolo ha organizzato nei giorni 24, 25 e 26 maggio la mostra-mercato "Tramando...tessendo", protagonista l'artigianato tessile della zona con l'associazione Sinergie.
Patrocinio del Palazzo Rospigliosi, della Regione Lazio, della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e del Comune di Zagarolo.
Coinvolti appassionati ed esperti del settore provenienti da tutta Italia. Esibite le tecniche di lavorazione della tessitura, del patchwork, del tombolo e del merletto. Organizzati inoltre un laboratorio per bambini e  una mostra di manufatti nelle sale del Museo del Giocattolo. E' stato riservato uno spazio anche ai filati autoctoni.
Il presidente della Comunità Montana, Giuseppe De Righi, ha sottolineato la crescente importanza della manifestazione, consolidatasi negli anni.

Con Burak Yilmaz questa Lazio avrebbe fatto scintille

Ha detto bene Igli Tare: il mio grande rimpianto, dopo questa stagione, è quello di non aver potuto centrare l'acquisto del grande cannoniere turco Burak Yilmaz. Con i suoi gol anche nella Champions League, il Galatasaray si è fatto largo: Burak nell'ultima stagione ha giocato 39 partite e segnato ben 32 gol, di cui 8 nella Champions League, e certamente questi gol sarebbero stati preziosi per noi sia in campionato che in Europa League. Peccato. Non siamo stati fortunati: dodici milioni ed era nostro.
Ora la Lazio è alla ricerca di un altro Burak Yilmaz, un gigante dal gol in tasca, capace di affiancare il grande Klose e di sostituirlo quando ha bisogno di riposo o nel caso immancabile di un infortunio, quando la Lazio, senza il suo cannoniere scelto, spesso rimane in palude e perde gran parte dello spazio conquistato in classifica. 
Gli errori commessi nel passato devono servire da grande stimolo: una volta individuata la preda giusta, bisogna andare fino in fondo, vincendo in qualche modo le difficoltà e gli imprevisti. Anche un piccolo sacrificio suppplementare verrebbe senza dubbio ripagato. 
L'inserimento di una punta di sicuro rendimento renderebbe alla Lazio quella decina di punti in più che le consentirebbero di lottare fino in fondo per le primissime piazze e di conquistare l'ambito posto in Champions League che ci è sfuggito, talora per un'inezia, negli ultimi tre anni.
Con i soldi portati in cassa dalla Coppa Italia, quelli della SuperCoppa e quelli che darà la partecipazione all'Europa League, Lotito potrà senz'altro disporre di un buongruzzolo da dedicare a una campagna acquisti finalmente mirata e completa: oltre a una grande punta, occorrono un grande difensore centrale e un grande terzino. Con trenta milioni di pronta cassa, si può fare davvero una grande squadra.

Lazio regina di Coppa negli ultimi 16 anni

La Lazio ha conquistato ieri la sua quinta Coppa Italia negli ultimi 16 anni, dal 1998 ad oggi. Delle sedici coppe in palio, la società biancoceleste ha vinto nel 1998, nel 2000, nel 2004, nel 2009 e nel 2013.
Al secondo posto l'Inter con 4 Coppe (2005, 2006, 2010, 2011), al  terzo il Parma (1999 e 2002) alla pari con la Romna (2007 e 2008). Seguono con una Coppa il Milan (2003), il Napoli (2012) e la Fiorentina (2001).

domenica 26 maggio 2013

Lulic regala alla Lazio Coppa Italia, Supercoppa ed Europa League

Un grande gol di Lulic al 26' della ripresa, su azione Mauri-Ledesma, regala alla Lazio una soddisfazione enorme, di grande valore anche  economico: la sesta Coppa Italia, la sfida con la Juventus per la SuperCoppa, e soprattutto la partecipazione diretta all'Europa League, saltando i fastidiosi preliminari. 
Una Lazio fresca e pimpante, con le idee chiare, ha tenuto a bada una Roma molto forte fino a centrocampo, ma piuttosto spuntata in attacco. Grande in difesa con un Marchetti strasicuro e un Biava gigantesco, la squadra di Petkovic ha brillato a centrocampo con Ledesma, con un Onazi straordinario, con un Candreva spettacolare nei suoi affondi, e con un Lulic che ha letteralmente terrorizzato con la sua velocità stratosferica le retrovie giallorosse.
La Lazio ha meritato dunque questo trionfo, con tutti i giocatori che hanno fatto il loro dovere, da Konko a Radu, da Cana a Hernanes, da Klose a Mauri, entrato nella ripresa a sostituire Ledesma infortunato e dimostratosi all'altezza della situazione. 
La Lazio si è fatto perdonare il lungo declino del girone di ritorno, ottenendo un successo che vale tantissimo sul piano morale. Il pianto dei romanisti alla fine è stato il commento più adeguato a una vittoria in un incontro che ha fatto onore comunque ad entrambe le squadre romane.
L'aquila Olimpia ha partecipato attivamente alla festa laziale, anche sul braccio di un commosso Petkovic, entrato nella storia biancoceleste sin dal suo primo anno.

Il Profeta? Lo vogliono a Parigi per 25 milioni!

Un'offerta boom per il Profeta Hernanes potrebbe venire da Parigi, su iniziativa di Leonardo allenatore del Paris Saint Germain: 25 milioni tondi tondi. Resisterebbe Lotito a un'offerta del genere? Se ne parlerà, ma solo dopo il risultato del più grande derby della storia del calcio romano.
Venticinque  milioni Anderson Hernanes li vale, e come! Certi suoi gol all'angolino delle reti hanno fatto scuola in tutta l'Europa. Un mediano che segna dodici gol a stagione fa sensazione alla Pavel Nedved. E con tanti soldi la Lazio potrebbe anche farci una squadra nuova. Staremo a vedere.

Fiuggi: la nostra acqua a Genova e Torino

L'acqua di Fiuggi sulla via di un rilancio a livello nazionale e internazionale, grazie all'azione degli amministratori, e in particolare del consigliere addetto alle attività produttive Sonia Terrinoni.
Fiuggi, con le sue acque, partecipa infatti alle attività di Slow Food, che conta su centomila isciritti in 150 paesi, e partecipa a grandi eventi come il Salone Internazionale del Gusto di Torino, che si terrà nel mese di ottobre, e allo Slow Fish di Genova, quattro giorni di riscoperta di gusti dimenticati, incontro avvenuto a Genova pochi giorni fa alla presenza di molte personalità internazionali.
Nuovi orizzonti di visibilità per gli estimatori dell'acqua di Fiuggi.

Coppa, SuperCoppa, Europa League!

Stadio Olimpico di Roma, domenica 26 maggio, ore 18: gli occhi di tutto il mondo sportivo sono rivolti qui. Roma e Lazio si giocano una stagione intensa, ricca di emozioni e di rincorse, un calcio sempre vivo, sesta e settima squadra d'Italia (sempre un alto onore!) si contendono una triplice preda: Coppa Italia, SuperCoppa e ingresso diretto nell'Europa League.
Una partita di grande intensità, per noi romani vale quasi più di Borussia-Bayern di ieri sera a Wembley. Ci giochiamo il prestigio di un'intera stagione, e gli occhi dei grandi club sono tutti rivolti a certi gocatiori: Hernanes, Osvaldo, Onazi, Lamela, Lulic, Totti, Klose, Destro, Ledesma, De Rossi e via dicendo, giocatori noti ovunque e desiderati ovunque, capaci di fare spettacolo e di compiere prodezze.
Non si sa chi vincerà. Forse la Roma è favorita sulla  carta, ma in questo momento la Lazio sembra avere più fame e più rabbia per essersi fatto sfuggire di un solo punto il primato cittadino tenuto con orgoglio ed onore per tutto l'anno e sfumato per una serie di disavventure finali. Petkovic vale più del settimo posto alla fine rimastogli tra le mani: vuol dire che meglio di lui hanno fatto solo sei signori che si chiamano Conte, Mazzarri, Allegri, Guidolin, Montella e alla fine anche Andreazzoli, quest'ultimo solo perché aveva tra le mani una serie di campioni che la Lazio potrebbe soltanto sognare. Per un allenatore sbucato dal nulla come Petkovic è già un onore essere in fila così davanti, fra gente abituata agli osanna. Poteva far meglio, poteva finire meglio, ma nel corso del campionato e della stagione delle Coppe si è battuto con grande onore e con risultati da non buttar via: quinto in Europa, primo o secondo in Coppa Italia, settimo in campionato, la media matematica dice che è terzo, solo in due hanno fatto meglio di lui, Conte e Mazzarri. 
Oggi vedremo quanto vale davvero Petkovic, quanto vale questa Lazio. Si presume che con cinque  o sei rinforzi, magari due soli di primissimo piano, il prossimo anno sia in grado di disputare un grande campionato.

sabato 25 maggio 2013

Nibali: trionfo nella bufera - Bene Pirazzi e Agnoli

Vincenzo Nibali padrone del Giro d'Italia: grande nella cronometro, grandissimo sui drammatici tornanti delle Tre Cime di Lavaredo. La sua vittoria ha il sapore di una impresa quasi eroica, che fa ancora amare tanto il ciclismo.
Nella terribile giornata, buone anche le prove dei due bravi ciclisti di Fiuggi, Stefano Pirazzi, che ha conquistato la maglia azzurra del Gran Premio della Montagna, e Valerio Agnoli, che spesso hanno preso l'iniziativa sui duri tornanti dolomitici. Pirazzi si è fatto un nome di grande scalatore, mentre Agnoli è tra i protagonisti della grande squadra di Vincenzo Nibali, l'Astana.
Grande festa in Ciociaria, in particolare ad Acuto, il paese di Rachele Perinelli, giovane e amatissima moglie di Nibali.

Canzone danese vince in Europa scippando Celentano

Ci rigirava per la mente da giorni e giorni, il magnifico ritornello della canzone danese "Only teardrops" cantata da Emmelie De Forest e vincitrice dell'Eurovision Song Contest 2013, e finalmente è affiorato nitido il ricordo: "Susanna, Sudanna, Susanna mon amour", la dolce canzone di Adriano Celentano di oltre dieci anni fa.
Uno scippo vero e proprio, la cosa più bella di questa canzone danese così fortunata, che ha avuto ben 281 voti. Il povero Marco Mengoni, con tutto il suo stile originalissimo, è arrivato solo settimo. Ma il lato bello della canzone vincitrice era completamente italiano.

Anni di scuola: 140. Fede e politica

A scuola, fede e politica non vanno per niente d'accordo. L'Italia è indubbiamnete un paese culturalmente evoluto e civile, e anche se le sue tradizioni cattoliche sono molto forti, specialmente in provincia, non si può dire che sia un paese integralista, che impone con la forza le proprie convinzioni religiose come può accadere in molti paesi orientali e massimalisti.
Comunque, nelle nostre scuole, di provincia, specialmente nelle superiori, è fortemente radicata la tradizione religiosa che tende a ritenere indispensabile l'adozione del crocifisso nelle classi e l'uso di celebrare una messa nelle festività natalizie a pasquali, con la presenza di alunni e insegnanti, e durante la messa la partecipazione al sacramento dell'eucaristia come momento di massima adesione alla fede cattolica.
Vanamente i moltissimi insegnanti aderenti alle idee della sinistra anche estrema hanno cercato di discutere l'adozione del crocifisso in classe e la partecipazione alla messa e ai sacramenti cattolici in nome dell'uguaglianza dei diritti alla libertà relisiosa e di culto. C'è stato inoltre un periodo in cui la stessa sinistra, vista l'inutilità dello sforzo di laicizzazione della scuola, ha finito per appiattirsi su posizioni religiose tradizionali proprio per non far perdere l'adesione dei cattolici alle idee della sinistra laica. Così abbiamo assistito allo spettacolo veramente insolito di professori di quell'orientamento accostarsi con improviso fervore al sacramento dell'eucaristia, per dare il buon esempio agli alunnni e non perdere l'adesione alle idee marxiste.

Vallepietra: tutto il Lazio al santuario

Visite record per la festa di domenica 26 maggio al Santuario della S.S. Trinità sul Monte Tagliata, metri 1337 a Vallepietra, nel cuore dei Monti Simbruini. 
Pellegrini a piedi sono partiti da tutte le diocesi del Lazio e dell'Abruzzo anche da cento chilometri, un duro percorso che è sicuro indice di cercata e ritrovata spiritualità, a contatto con la natura e in serena compagnia, di cui il 3 ottobre del 2000 diede esempio papa Woityla, firmando umilmente il registro delle presenze fra i pellegrini.
Quest'anno si è notato un fortissimo incremento delle visite e una crescente ripresa di spiritualità, tipica dei momenti più difficili.

Lazio due anni imbattuta nel derby, Hernanes tre gol

Le ultime cifre, quelle delle due più recenti stagioni, parlano nettamente di una supremazia laziale nel derby. Quatto stracittadine, tre vittorie della Lazio e un pareggio, otto gol laziali contro cinque romanisti, re del gol il profeta Hernanes con tre realizzazioni, seguito da Miro Klose e da Stefano Mauri con due.
Petkovic è imbattuto contro la Roma, e si sta creando una piccola serie di continuità che di solito ha un seguito. Con queste premesse, il derby di Coppa Italia, che vale anche l'Europa League senza preliminari e la partecipazione prestigiosa alla Supercoppa, ha buone possibilità di finire nel carniere della Lazio.
Alla vigilia, la Roma appare favorita per la bella rincorsa che le ha fatto guadagnare il primato cittadino proprio sul traguardo, e ovviamente per le cifre tecniche che parlano di un organico chiaramente superiore. Se non altro per spese di bilancio: la Roma ha investito cento là dove la Lazio non è andata oltre trenta. Ma si sa che i favori del pronostico non contano niente, in un derby, che come al solito sarà determinato da fattori diversi, legati spesso al desiderio di dimostrare l'esatto contrario.

La Lazio, dunque, parte battuta sulla carta, ma ha invece molti fattori di carattere psicologico a suo vantaggio. Oltretutto viene da Norcia, dove due anni fa, in pienissima crisi, con un provvidenziale ritiro diede inizio a una clamorosa ripresa che dura da due anni, e che ha visto sempre veleggiare la squadretta di Lotito-Tare-Reja-Petkovic nelle primissime posizioni della classifica. Staremo a vedere se l'effetto Norcia sarà ancora valido anche per questo derby così fondamentale per l'avvenire delle due società romane, soltanto sesta e settima nel campionato.

venerdì 24 maggio 2013

Piglio: scrittori ciociari

Alla scuola media Bottini di Piglio, martedì scorso 21 maggio, il dinamico preside Tommaso Damizia ha organizzato una mattinata culturale per alunni e insegnanti di terza media invitando due scrittori locali, Tarcisio Damizia e Luigi Jadicicco, a presentare le loro pubblicazioni e a spiegare agli alunni perchè e in  che modo si possa arrivare alla scrittura in poesia e in prosa.
I due autori sono stati seguiti con interesse e applauditi per la lettura di brani delle loro opere: i saggi, le poesie e gli spunti teatrali di Tarcisio Damizia, accompagnati anche da interessanti cartoline pittoriche, e le favole e i libri per l'infanzia di Luigi Jadicicco (Ti racconto una favola, Pinocchio ancora burattino...)
Gli alunni hanno anche effettuato lavori e ricerche su questi testi, e riprenderanno a farlo con maggiore impegno anche per il prossimo anno scolastico. All'incontro hanno partecipato attivamente e con domande molto pertinenti, sollecitati dai loro attivissimi insegnanti.

Zagarolo: dura condanna alla postina di Castel San Pietro

Quattro anni e 8 mesi di condanna per truffa e furto aggravato alla postina di Castel San Pietro, Daniela Papponetti, che si era appropriata di due milioni di euro di risparmi degli abitanti del piccolo centro  prenestino nel maggio del 2011 (riflettano bene certi uomini politici, autori di furti non inferiori...)
Originaria dell'Aquila e residente a Zagarolo, la Papponetti, 57 anni, si era rifugiata in Svizzera, da dove è stata stanata dall'Interpol. Era una forte giocatrice d'azzardo.

Per Lulic e Onazi la Lazio vuole 40 milioni

Ci sono due giocatori, nella Lazio, appetitissimi sul mercato: Senad Lulic e Ogenyi Onazi. Per il primo, fortissimo cursore che quest'anno ha avuto una lunga pausa ma è tornato in gran forma nel finale, ci sono molte richieste, con il Napoli in testa, deciso a rafforzare la sua linea mediana. Quanto a Onazi, la conquista della Coppa d'Africa per nazioni a soli diciannove anni ne ha fatto forse il giocatore giovane che piace di più, ed ha molti estimatori anche all'estero, a cominciare dal mercato della Premier League.
Ovviamente la Lazio afferma che non li cederà, ma nello stesso tempo pone come difesa una forte contropartita in denaro: 20 milioni per Lulic, altrettanti per il giovanissimo Onazi, un totale di 40 milioni con i quali la società romana potrebbe consolarsi dell'eventuale perdita di due eccellenti campioni gettandosi sul mercato per risolvere problemi più grossi che non a centrocampo: una fortissima seconda punta, un fortissimo difensore centrale, più una manciata di terzini e di mediani alternativi. Sono in arrivo l'argentino Biglia, il brasiliano Felipe Anderson, il colombiano Perea, e si riparla dei difensori genoani Antonelli e Granqvist, che Lotito potrebbe avere da Preziosi in cambio della comproprietà di Matuzalem.
Il Norwich annuncia di aver riscattato il terzino  laziale Garrido per la cifra di un milione e mezzo, e dunque Lotito ogni tanto rientra di qualche piccola cifra utile per aggiustare il bilancio leggermente in negativo. Ma si sa che la Lazio ha in questo senso un'eccellente riserva da sfruttare, soldarelli ma non troppo per la cessione dei vari Zarate, Diakité, Cavanda, Foggia e altri pezzi minori.
Ma ora pensiamo al gran derby di domenica, che potrebbe aprirci le porte dell'Europa, condizionando interamente la nostra campagna di rafforzamento.

giovedì 23 maggio 2013

La Lazio cerca un centrale: Douglas Texeira

La Lazio è alla ricerca di un forte difensore centrale, e le ultime voci portano al giocatore brasiliano naturalizzato olandese Douglas Texeira, già cercato da Tare nella scorsa estate.
Douglas milita nella squadra olandese del Twente, dal quale si libererà a giugno per scadenza di contratto.
Un fisico imponente, 1.92 per 80 chilogrammi, 255 partite disputate e anche 19 gol segnati in sette campionati, Douglas è un difensore di buon rendimento, il cui costo sarebbe inferiore agli otto milioni. Lo cercano anche in Ighilterra (Fulham, Newcastle, Liverpool) per cui Lotito dovrebbe essere più che pronto a cogliere l'occasione.
Douglas, nato nel gennaio del 1988, ha 25 anni e la possibilità ancora di una lunga carriera in biancoceleste.

Anni di scuola: 139. Il fuoco fatuo dei sentimenti

Nella scuola diventa inaccettabile l'atteggiamento di questo tipo d'insegnanti, che sicuramente non cadono nel tranello di stringere dei rapporti compromettenti con le alunne, ma se ne contendono i sorrisi e le attenzioni di pura marca platonica, sicuramente ridicoli se diventano troppo evidenti.
Il momento più pericoloso arriva durante le gite di una settimana per le classi terminali, quando ragazze di venti anni rimangono a contatto non tanto con i coetanei per i quali provano una comprensibile cottarella, quanto invece con questi insegnanti "matusa", che del fascino dei loro capelli grigi tendono a fare un'arma di seduzione che può diventare anche pericolosa. Un episodio increscioso accadde durante una gita in Grecia, quando uno di questi aspiranti dongiovanni non si limitò al solito scambio di sorrisi e di battute più o meno audaci, ma cercò di passare a qualcosa di più concreto, e ne fu distolto da un altro collega piombato opportunamente sulla scena per salvare l'ingenua pollastrella dal rimetterci qualche penna.
E' la solita scena immortalata da tanti film o sceneggiati televisivi, che fanno rivivere questo tipo di momenti sentimentali anche fra  ragazzi e le loro professoresse più affascinanti, in un'atmosfera che sembra fatta apposta per accendere qualche fuoco fatuo destinato a spegnersi in poche battute.
Qualcuno di questi film è stato talmente bello nella sua realizzazione da restare per sempre nella nostra memoria, non meno tuttavia di qualche scenetta tra il comico e il sentimentale realmente accaduta nella scuola.

Valmontone: film fantasy a Magicland

Il Parco Magicland Rainbow di Valmontone continua ad essere al centro di avvenimenti di spicco, come la divertente comparsata del "Medico di famiglia". Stavolta l'occasione di ammirare le fantastiche strutture del Parco è quella della giovane e famosa produttrice di Hollywood Christie Hsiao, che ha posto al centro del suo film fantasy di carattere epico "Journey to Rainbow Island" le coloratissime e divertenti strutture di Magicland.
Christie Hsiao è anche autrice del romanzo omonimo da cui è tratto il film, la cui realizzazione entro settembre è destinata alle sale cinematografiche della Cina in grande espansione.

Antonio Rozzi guida l'Italia under 19: 1-0 e gol decisivo sull'Ukraina

Antonio Rozzi, centravanti-gol della Lazio primavera, continua a mantenere le sue grandi promesse. Prescelto da Evani come seconda punta dell'Italia Under 19 impegnata nelle fasi finali del campionato europeo di categoria, ha continuato a castigare gli avversari con uno dei suoi preziosi gol al 29' della ripresa. Al suo fianco, un altro giovanissimo attaccante dal grande avvenire, Roberto Insigne del Napoli, che ha pure sfiorato la marcatura.
Il giovane centravanti della Lazio si sta mettendo sempre più in luce, e forse i biancocelesti hanno già, in casa, quella seconda punta col gol in tasca, alla Giordano o alla Inzaghi, che Lotito e Tare stanno cercando dappertutto. Il fiore sotto il naso di cui nessuno sembra accorgersene, ma il profumo già si sente: profumo di gol.
Teniamocelo stretto, Antonio, e non lasciamocelo sfuggire come i vari Di Vaio, Macheda e Sforzini.

mercoledì 22 maggio 2013

Cave: Dimensione Donna

Al teatro comunale di Cave è stata presentata, nei giorni scorsi, l'associazione "Dimensione Donna", una campagna di prevenzione contro la violenza sulle donne diretta dalla diocesi di Palestrina.
Presenti Patrizia Sacchi, presidente dell'associazione, il sindaco Massimo Umbertini, la preside della scuola media Mara Bufalini, Angela Pochesci a nome della cooperativa "Le Ginestre", don Antonello Sio, la dott. Antonia Paparelli per il Coni.
L'attrice Francesca Reggiani ha recitato un emozionante monologo. E' stato presentato il gruppo "Margot", composto di uomini e donne sempre contro la violenza. 
Presentato in anteprima nazionale il cortometraggio "Margherita". 
Teatro stracolmo: un successo che promette bene.

Lucas Biglia giocherà con la Lazio

Ormai è dato per sicuro: l'argentino Lucas Biglia giocherà per la Lazio, destinato ad affiancare il connazionale Ledesma in un centrocampo sempre più forte (Hernanes, Candreva, Gonzalez, Onazi, Mauri, Ederson...)
Lucas Biglia ha 27 anni, compiuti il 30 gennaio, è di origine italiana, con antenati fiorentini. Ha esordito giovanissimo nell'Argentinos Juniors, passando poi all'Independiente, per approdare quattro anni fa in Europa, nelle file dei belgi dell'Anderlecht. Deciso a giocare in un campionato di maggior risonanza per trovare più ampio spazion nella nazionale argentina, Lucas si è sciolto dal contratto con l'Anderlecht: 8 milioni per far scattare la clausola rescissoria, la Lazio deve pagare all'incirca questa cifra.
In un decennio di cariera, Biglia ha giocato qualcosa come 365 partite segnando anche 16 gol, ed ha rivestito per 7 volte la maglia della nazionale argentina al fianco di grandi giocatori come Lionel Messi, di cui ricorda le movenze tecniche in un settore di campo più arretrato, regista davanti alla difesa e suggeritore nelle fasi di ripartenza. Per la Lazio sarà un giocatore davvero prezioso. 
Lucas Biglia ha un fisico robusto, è alto 1.78 per 63 chilogrammi, ed è consapevole che il suo approdo alla Lazio gli darà l'occasione di rafforzare le sue quotazioni nel grande calcio. La Lazio, anche se i suoi risultati non sono mai stati di grandissima continuità, ha però raggiunto una certa personalità nel gioco, e Biglia potrà sicuramente migliorare la squadra eliminando buona parte di quei difetti di alti e bassi nei risultati irrobustendone il senso di sicurezza e di praticità.

martedì 21 maggio 2013

Anni di scuola: 138. Due Don Giovanni

Il fatto d'insegnare in un istituto di ragioneria, frequentato in gran parte da ragazze in fiore, dai sedici ai venti anni, per qualche collega del sesso forte costituiva una molla per mettersi in  mostra e volere in qualche modo richiamare l'attenzione delle alunne sulla propria persona.
Per molti anni, in questo senso, nel mio istituto regnò il vicepreside, figura aitante d'insegnante di educazione fisica, scapolo incallito, tale da rifiutare per alcuni anni la corte discreta di una giovane e bella collega e poi costringerla al trasferimento in segno di resa.
Da buon pavone, però, l'insegnante in parola non disdegnava l'ammirazione di qualche alunna in tenera età, di almeno venti anni più giovane, che come si sa non manca mai d'innamorarsi perdutamente del proprio insegnante. Del tutto platonico, del resto, era l'atteggiamento del nostro galletto, che si accontentava di collezionare sorrisi e attenzione da parte delle giovanissime allieve.
Tutto bene per anni e anni, finché non capitò, nel nostro istituto, e per sfortuna nello stesso corso del vicepreside farfallone, un altro collega, altrettanto aitante e sicuro delle sue risorse fisiche, debitamente sposato e con figli, che aveva una uguale e spiccata attitudine a fare strage di cuori delle giovanissime allieve.
Tra i due, a lungo andare, sorse una vera e propria guerra fredda, fatta di gelosie e di rancori assai evidenti per noi colleghi non interessati alla medesima battaglia, o per lo meno non troppo portati a lasciarci affascinare dalle ingenue attenzioni delle nostre alunne. I due, all'inizio amici affettuosi, finirono per diventare nemici e rivali, dando vita qualche volta a scenate imbarazzanti.

Genzano: Rock per un bambino

Genzano, sabato 25 maggio, quinta edizione di "Rock per un bambino", spettacolo musicale organizzato a favore della salute dei più piccoli.
Comune di Genzano e Ospedale del Bambin Gesù di Roma hanno programmato la manifestazione curata da Aurora Music Rock. 
I riflettori del PalaCesaroni si accenderanno alle 20.30, e grandi protagonisti saranno Noemi, Marco Masini e il giovane talento Cristian Imparato.

Paolo Di Canio dal Sunderland vuole scippare Zarate e Diakité a Lotito

Una notizia bomba dall'Inghilterra: il Sunderland allenato da Paolo Di Canio ha tutte le intenzioni di fare un colpaccio ai danni della Lazio, assicurandosi per un piatto di lenticchie due ottimi giocatori: Mobido Diakité e Maurito Zarate!
E' veramente una notizia che mette ancora di più in ansia i tifosi laziali, già bruciati dalla brutta conclusione del campionato che ha visto la Roma soffiarci il sesto posto proprio sul  traguardo.
Si sa che i rapporti Lotito-Di Canio sono pessimi, visti i continui attacchi in TV che l'ex giocatore biancazzurro rivolgeva alla società romana quasi con rabbia, per essere stato maltrattato ed esiliato. Ora però sarebbe arrivato il momento della vendetta: i due giocatori, dopo dure lotte con il loro presidente, stanno per ottenere la lista gratuita di trasferimento, con quanta rabbia per Claudio Lotito si può immaginare. Per finire poi nella tana di un "mortale nemico" come Di Canio, che magari, con quei due lì, si appresta a fare scintille in Premier League.
Le belle doti atletiche di Diakité sono note a tutti, e a Zarate non mancherebbe davvero la voglia di prendersi una clamorosa rivincita tecnica dopo aver vinto "la battaglia del grano". I due giocatori verrebbero a costare alla squadra inglese soltanto il premio d'ingaggio, per quanto robusto possa essere, e quindi con il risparmio di una ventina di milioni, che sono appunto il vuoto di bilancio della Lazio in  questo momento in cui una ventina di milioni potrebbero essere assai preziosi per una bella campagna acquisti.
State sicuri che se Di Canio potrà fare un clamoroso sgambetto al suo vecchio presidente, lo farà con tutta la grancassa di stampa possibile.

lunedì 20 maggio 2013

Il colore del mondo

Il colore del mondo dipende tutto dall'occhio col quale lo si guarda.
(Luigi Jadicicco)

Subiaco: arrivano 4 milioni per i debiti

La Cassa Depositi e Prestiti ha concesso al Comune di Subiaco 3 milioni di euro per il pagamento dei debiti verso  imprese e società, pagabili metà nel 2013 e metà nel 2014.
Oltre un milione di euro è stato poi ottenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per il patto di stabilità  e il pagamento ai dipendenti.
- Un risultato storico - ha affermato il sindaco Francesco Pelliccia - che ci consente di ricominciare una gestione ordinata dopo un decennio di gravi difficoltà -

Lazio nei pasticci? Non ha il plusvalore...

Ci hanno spiegato: se la Lazio ha chiuso il trimestre con 9 milioni al passivo, il guaio è che quest'anno non ha avuto il plusvalore. Negli anni precedenti c'era sempre stato, gli ultimi sono stati le vendite di Kolarov (2010) e di Lichtsteiner (2011), che hanno voluto significare rispettivamente 18 milioni e 12 milioni di plusvalore, un bel margine che consente a un bilancio un po' risicato di risultare sempre attivo, sia pure di poco. Ma quest'anno la Lazio non  è riuscita a vendere nessun giocatore con un bel margine di guadagno, e la cosa si è avvertita subito, anche perché i costi di gestione sono aumentati del 14 per cento ed è tempo di magra per tutti.
Ci sono state altre spese extra, come l'acquisto del palazzo di via Valenziani. Ma ci hanno anche fatto sapere che comunque la Lazio ha sempre in cassa, come margine di sicurezza, una decina di milioni, e Lotito non vuole metterli nel conto, nè ha voluto tirarli fuori per gli acquisti di gennaio, e dunque non sarebbe neanche vero che la società biancoceleste sia in leggero passivo. Mentre per giocatori rimasti fuori rosa, come Zarate e Foggia, sono stati spesi 12 milioni di stipendi, non considerando i quali anche stavolta la stagione economica della S.S. Lazio segnerebbe il solito meraviglioso e miracoloso + 3.
Misteri di un bilancio da leggere tra le pieghe, comunque facilmente risanabile, perchè in cassa, bene o male, debbono arrivare ancora alcune spettanze come i rientri per l'Europa League e l'incasso di vendite spicciole di giocatori fuorirosa
(comproprietà di Matuzalem, ad esempio). 
Lotito non vuole esporsi troppo su questi dettagli, ed ha imposto a Rai 3 il suo veto per una trasmissione di tipo economico sulla sua società. Teme che si parli male di una gestione che, almeno finora, è stata perfetta e presa a modello da altre società. Pensiamo alla Salernitana, risanata, rilanciata e già arrivata alla sua prima promozione proprio grazie a Lotito.
n.b. Il plusvalore della Lazio, guarda caso, è spesso venuto dalla vendita di un terzino straniero ben pescato: Kolarov, Lichtsteiner...il terzo sarà per caso Radu, richiestissimo in Premier League?

domenica 19 maggio 2013

Udinese troppo forte, Lazio bruciata dal Cagliari e scavalcata dalla Roma

E' andata tutta storta, alla Lazio, nell'ultima giornata di campionato. Un gol di Dessena a un quarto d'ora dalla fine ha bruciato le ultime speranze biancocelesti, già completamente gelate dalle prodezze dell'Udinese, grande e applaudita protagonista al Meazza contro un'Inter ridotta a zero.
Nel frattempo, anche la Roma dava un dispiacere agli uomini di Petkovic, riuscendo infine a superare con un grande secondo tempo il Napoli di un Mazzarri ancora incerto sul suo futuro. Con questi tre punti, i giallorossi hanno scavalcato la Lazio proprio sul traguardo, strappandole quel sesto posto che non vale proprio niente, neanche l'Europa League, il cui ultimo ingresso, dopo Fiorentina e Udinese, sarò attribuito ovviamente dalla finalissima di Coppa Italia.
Domenica prossima, dunque, la Lazio si giocherà tutto contro i cugini giallorossi. Dall'eventuale successo in Coppa Italia dipenderà forse anche il destino di Petkovic, che sicuramente Lotito vorrà confermare, ma che stasera ha dato un grosso dispiacere al suo presidente andando a perdere contro i sardi una partita che andava assolutamente vinta, anche se sarebbe risultata inutile agli effetti dell'Europa League.
La Lazio ovviamente affronterà derby e Coppa col morale ridotto a zero, di fronte all'entusiasmo giallorosso esploso con un gran boato ai due gol sul Napoli, concomitanti con quello cagliaritano di Dessena che decretava la sconfitta laziale e la perdita del primato cittadino, ma fra sette giorni sarà assegnato dalla conquista della Coppa e anche dall'ingresso in Europa, che comporta conseguenze economiche di una certa importanza.

Anni di scuola: 137. Una vena di arguzia

A un certo punto mi accorsi che mi veniva opposta una certa resistenza nello stesso ambiente della redazione della Provincia, e così piano piano le collaborazioni si diradarono fino ad arrivare alla rottura ed a un totale disimpegno, non senza una fase di completo contrasto che mi aveva quasi indotto a uno scontro per vie legali. Bruciato però già dalla mia sfortunata esperienza giovanile, preferii non farne nulla e ritirarmi in buon ordine, ripiegando su un giornaletto locale nel quale sfogavo la mia voglia di scrivere qualche articolo importante e significativo.
La voglia di scrivere non mi ha  mai abbandonato, e l'ho coltivata parallelamente alla mia professione d'insegnante. Mi sfogavo, peraltro, in occasione dei verbali didattici, che mi venivano regolarmente affidati dai presidi e dai colleghi che conoscevano questa mia passione per la scrittura. Un altro momento importante erano le relazioni che i presidi richiedevano per ogni gita scolastica di più giorni, specialmente all'estero: io mi divertivo moltissimo ad affrontare l'argomento con arguzia e con una certa vena umoristica che mi ha sempre contraddistinto, e spesso il preside di turno mi faceva i complimenti per essersi molto interessato alla lettura.
Un altro momento importante di scrittura era per me la relazione finale in  qualità di presidente degli esami di maturità. Al Provveditorato di Roma, per una ventina d'anni dal 1970 al 1990, ogni fine di luglio consegnavo un'ampia analisi di quel momento di lavoro così delicato e importante, facendo una serie di osservazioni pertinenti che spero qualche dirigente abbia letto e abbia apprezzato, traendone qualche opportuno suggerimento.

Frosinone: le più belle foto sulla Ciociaria

Domani, lunedì 20 maggio, alle ore 10, palazzo della Prefettura, Sala Congressi, si apre la mostra sul concorso fotografico "Scatto della Ciociaria".
Il patrocinio è della Prefettura, dell'Accademia delle Belle Arti e della Provincia.
Oggetto: le località e i diversi volti della Ciociaria degni di essere valorizzati. I visitatori possono votare le foto più significative. Premi per i primi tre classificati.
La mostra resterà aperta fino al 28 giugno.

La Roma dietro alla Lazio per il terzo anno consecutivo

Vada come vada, la Lazio riuscirà comunque a tenere dietro la Roma per il terzo anno consecutivo. E' un traguardo provinciale e da piccoli orizzonti, ma qualcosa vale se si pensa ai tanti miliardi gettati al vento dagli americani innmorati dei colori giallorossi.
La Roma a quota 59 dovrebbe vincere contro il Napoli per arrivare a 62; la Lazio a 61 cerca i tre punti sul Cagliari per tanti obbiettivi, a cominciare dalla possibilità di entrare subito in Europa League bruciando sul traguardo l'Udinese impegnata al Meazza contro l'Inter, e anche se l'Udinese dovesse pareggiare passeremmo noi per via degli incontri diretti. Poi, ottenere quei 64 punti che consentirebbero a Petkovic di far meglio di Reja. E infine, appunto, tenere dietro la Roma per il terzo anno consecutivo: l'anno scorso 6 punti in più, due anni fa tre punti in più. Un triennio di superiorità sui cugini è già una solida conquista per Lotito, Tare e Petkovic, capaci di fare una serie di miracoli con materiale...di risulta e con bilanci attivi, con tanto di risanamento dei debiti del precedente trentennio.
Una Lazio che piano piano sta cercando di crescere, alimentando le sue ambizioni su programmi minimi e senz'altro realizzabili. Traguardo del prossimo anno la stabilità nelle posizioni di testa, con possibile ipotesi di Champions League. Basterebbe indovinare l'acquisto di una forte seconda punta, uno da quindici gol a campionato, e di ringiovanire e rafforzare la difesa con un paio di elementi di valore. Dunque, una campagna acquisti da trenta milioni, che possono essere coperti dai diritti TV, da un forte sponsor e dai proventi delle Coppe, oltre che da un po' di vendite azzeccate di giocatori di secondo piano.
Si parte da questo incontro col Cagliari, da vincere se si vuole andare avanti...."Adelante, Pedro: cum  juicio".
Commento postumo: niente di vero: Roma grande contro il Napoli. Lazio piccola contro il Cagliari. E con questi tre punti i nostri amati cugini ci hanno scavalcato giusto giusto, strappandoci il sesto posto in classifica. Un sesto posto che non vale proprio niente, nemmeno uno straccio di Europa League. Che ora Roma e Lazio si disputeranno alla morte nel derby decisivo per l'assegnazione della Coppa Italia.
In novanta minuti ci giochiamo l'Italia e l'Europa!

sabato 18 maggio 2013

Palestrina-Genazzano: premio internazionale per la danza

Nel recente "Barcelona Dance Award 2013" , prestigioso concorso internazionale di danza, il Palestrina Sporting Center si è assicurato il premio di miglior scuola italiana di danza e quello di miglior musical con la fiaba "La bella e la bestia", finendo inoltre al secondo posto nella categoria pedagogica riservata ai bambini di sei anni.
Il sindaco di Genazzano Fabio Ascenzi ha voluto premiare Gioia Valloni, animatrice del gruppo danza prenestino, con il primo premio Città di Genazzano. Gioia Valloni, cittadina di Genazzano, aveva già ricevuto un premio internazionale a Barcellona con la fiaba "Peter Pan" nel 2010 alla guida della scuola DanzArte.
Maggior merito assumono i successi del Palestrina Sporting Center se si pensa alla disabilità di alcuni degli allievi premiati.

La Lazio affoga nei debiti? Circa 4 milioni...

Voci allarmistiche sulla Lazio. L'ultimo trimestre è stato chiuso al negativo per una cifra che si aggira sui 3/4 milioni di debiti, Lotito costretto ad anticipare ai giocatori gli emolumenti che spettano alla squadra per la sua partecipazione all'Europa League e addirittura a ipotecare il palazzo acquistato pochi mesi fa a nome della S.S. Lazio.
Tutto questo sembra eccessivo e incredibile se si pensa che Lotito ha la fama di migliore amministratore della serie A, e infatti sul piano personale non è esposto minimamente e non può esserlo, essendo la Lazio una società quotata in borsa e con i conti rigorosamente controllati. Del resto l'entità del debito, provvisorio e parziale, dovuto al brusco aumento degli ingaggi passati  in un solo anno da 40 a 65 milioni, non è per nulla impressionante, è rimediabile e le somme si tireranno a fine anno solare, con tantissime possibilità di rimediare. Si pensi solo al...materiale non utilizzato. Zarate, Diakité e Cavanda in qualche modo rappresentano una parte di capitale, sia pur modesta, da rimettere in circolo, e basterebbero queste tre cessioni a far tornare in attivo il bilancio della società.
Stiamo difendendo Lotito da malevole accuse? Non ci passa minimamente per la testa. Solo vogliamo far capire, e capire noi stessi, come si possa considerare fallimentare il bilancio di una società che sta pagando debiti pregressi di notevole entità, circa 200 milioni, con rateazioni annuali di dieci milioni che ormai hanno portato il debito alle soglie del risanamento. Oppure la mela Lazio è bacata, e nasconde sotto una scorza di buona salute un verme che la sta erodendo pian piano? E' forse questo che alcuni ipercritici vorrebbero, e che magari vedono il fuscello nell'occhio biancoceleste senza vedere la trave che pesa da qualche altra parte malgrado i generosi aiuti dall'America.




venerdì 17 maggio 2013

Anni di scuola: 136. Tanta voglia di scrivere

Per alcuni anni, fra il 1980 e il 1985, ho collaborato attivamente con il "Messaggero" per servizi di cronaca e di attualità nella zona di Palestrina. Era un lavoro che m'impegnava abbastanza, ma che dal punto di vista economico non mi fruttava molto. Riuscivo mediamente a ricavare una piccola cifra, circa la decima parte di uno stipendio, ma per me era importante e soprattutto mi dava modo di affrontare argomenti di un certo interesse politico, culturale e sociale.
Trovandomi in un grande istituto medio superiore frequentato da studenti e dipendenti di segreteria di tutta la zona da San Cesareo a Subiaco, passando per Palestrina, Valmontone, Cave, Genazzano e centri limitrofi, senza fare troppa fatica riuscivo a dare quotidianamente al giornale una serie di piccole notizie e di quando in quando anche degli importanti servizi, che spaziavano dalla cronaca all'arte, dall'attualità all'impegno sociale. Gli studenti mi davano spesso una mano fornendomi informazioni fresche dei loro paesi, e altrettanto facevano alcuni dipendenti dell'istituto, addetti alla segreteria economica e a quella didattica.
Per il resto tenevo i contatti con gli enti pubblici, con la Pretura di Palestrina e con il comando dei carabinieri. Inoltre seguivo con attenzione il lavoro dei centri sociali e culturali. Per me era talvolta anche un impegno duro, specialmente per alcuni servizi di cronaca, incidenti, scandali,  e perfino qualche grave episodio di cronaca nera.
Questa piccola corrispondenza giornalistica mi aveva dato modo di riprendere, sia pure in tono minore, la mia attività giovanile di giornalismo sportivo, che mi aveva fatto sfiorare un contratto giornalistico professionale, poi abbandonato per dedicarmi interamente alla carriera scolastica. Non mi era mancata, neanche stavolta, l'opportunità di farmi un po' di largo e talvolta di mettermi in evidenza, fino a ricandidarmi per un possibile contratto professionistico.

Acuto: i misteri di San Sebastiano

Nell'accogliente paese di Acuto, domenica 19 maggio, ore 16, illustri docenti e scrittori esamineranno in una attesa conferenza gli affreschi dell'antica chiesa di San Sebastiano, ricchi di simbologie segrete, veri e propri "misteri" dell'arte, legati alle storie dei Cavalieri Templari e dei viaggi di Cristoforo Colombo, ai labirinti e ad altri simboli segreti e appassionanti. Sarà discusso ed esaminato il significato di una singolare iscrizione palindroma, frase latina che si può leggere nei due versi, presente in un affresco laterale della chiesa.
Un famoso palindromo è : " in girum imus nocte et consumimur igni", leggibile anche alla rovescia: andiamo in giro di notte e siamo consumati dal fuoco (i demoni; oppure un semplice indovinello per indicare le farfalle notturne, o anche soltanto le candele!)
Il convegno sarà ripreso dalle telecamere di Fiuggiwebtv, che curerà i lavori. Relatori Giancarlo Pavat, Ruggero Marino, Giuseppe Fort, Florin Malatesta, Nino Piras, Paolo Ruggeri, Alessandro Moriccioni, Fabio Consolandi, Luca Pascucci e Serena Pallone.

La Lazio cerca un altro "Profeta": il brasiliano Jonas

Ancora una voce riguardante un attaccante di peso per la Lazio: stavolta si tratta di un brasiliano, il ventinovenne Jonas Gonsalves Oliveira, che gioca attualmente nel Valencia in Spagna. E' una prima punta di 29 anni, classe 1984, che può essere schierato anche come seconda punta e che ha una ricca esperienza internazionale. Ha rivestito otto volte la maglia della nazionale brasiliana segnando due gol, e la sua presenza alla Lazio sarebbe gradita tanto da Klose quanto dal suo connazionale Hernanes, il quale troverebbe in Jonas un altro...profeta. Il nome di Jonas corrisponde infatti a quello di un profeta biblico inghiottito da una balena e sopravvissuto!
Jonas è un extracomunitario, ma alla Lazio il posto è libero, non ci sono problemi. Il suo contratto con il Valencia scade nel 2015, ma il giocatore si può liberare in qualunque momento. Il suo costo si aggira sui dieci milioni, e il suo rappresentante ha già avuto contatti con Lotito e Tare.
Il forte giocatore brasiliano esordì nel Gremio, ha giocato anche nel Santos, e in Brasile ha disputato 200 partite segnando 80 gol. Ma aggiungendo presenze e reti che può vantare nei campionati euopei,  raggiunge 260 presenze e un totale di 104 reti totalizzate in otto stagioni.
La Lazio lo stava seguendo già dal 2009. Non sarebbe dunque una novità per il mercato biancoceleste, e nel duello con lo juventino Matri, altro papabile per Formello, può vantare una più ricca esperienza internazionale e un peso maggiore in fatto di continuità nel gioco. L'età non è più giovanissima, e tuttavia alla Lazio un giocatore di 29 anni è sempre in grado di fornire una prospettiva contrattuale di almeno quattro anni: Tare ha detto che la Lazio non acquisterà soltanto giovanissimi. Un giocatore come Jonas è il compagno ideale per Klose, e quanto meno sarebbe all'altezza di Floccari, che in questo momento è senza dubbio l'attaccante numero due della Lazio.

giovedì 16 maggio 2013

Piglio: Pinocchio alla scuola media

Martedì 21 maggio, alle ore 10, nella scuola media Bottini di Piglio, sarà presentato il nuovo libro di Luigi Jadicicco, "Pinocchio ancora burattino".
Presenterà il divertente volume lo stesso autore, invitato dal preside Tommaso Damizia. Gli studenti di Piglio, paese di origine del padre dell' autore, non mancheranno di accogliere con simpatia le nuove imprese di Pinocchio, ispirate da un grande amore per l'avventura.

Il nuovo cannoniere della Lazio potrebbe essere Tim Matavz

E' nato a Nova Goriza, alle spalle di Gorizia, sul confine itao-sloveno. Si chiama Tim Matavz, si può pronunciare Matàus, ha 24 anni, gioca in Olanda con il Psv Eindhoven e nella nazionale slovena.
Ha un fisico poderoso, 1.88 per 82 di peso, un bestione nelle aree di rigore avversarie, e quest'anno ha disputato 43 partite tra campionato, Coppe e nazionale, segnando ben 22 gol. In tutta la sua giovane carriera, Tim ha disputato già 224 partite segnando la bellezza di 97 gol.
La Lazio si è accostata a Matavz avendo saputo che il giocatore è in contrasto col tecnico dell'Eindhoven, e che pur avendo un contratto fino al 2016 può rescinderlo in qualunque momento. Tare lo sta seguendo con interesse, due anni fa stava per stringere con il Napoli tramite il procuratore Pastorello, che ora è in contatto con la Lazio. 
Matavz è senz'altro uno che alla Lazio farebbe bene, dando una grossa mano a Klose e Floccari, mentre Kozak potrebbe avere finalmente via libera per andare a fare esperienza altrove. Lo spaccatutto sloveno, con l'Eindhoven, quest'anno ha segnato 7 reti nell'Europa League in sette partite disputate, mentre  con la Nazionale Slovena ha giocato 17 partite mettendo a segno 9 gol. Insomma, è uno che, dove passa, lascia il segno, e la Lazio potrebbe assicurarselo con una cifra che si aggira sui dieci milioni di euro. Con la stessa cifra potrebbe assicurarsi Matri dalla Juventus, ed infatti la nuova punta laziale dovrebbe uscir fuori da questi due nomi, che sono quelli sui quali si punta di più. Tra Matri e Matavz, potrebbe essere favorito lo sloveno per la sua età più giovane, 24 anni contro 28.

mercoledì 15 maggio 2013

Anni di scuola: 135. Una commissaria-dinamite

In qualità di presidente, nonché di professore d'italiano dalla lunga carriera, immediatamente mi resi conto della miscela esplosiva che si era venuta a creare, e sui due piedi mi recai in provveditorato a spiegare la situazione...alla madre di quella commissaria-dinamite. Ero andato con intenzioni bellicose: in questa commissione non è possibile la convivenza tra un presidente che viene apertamente scavalcato e una commissaria incredibilmente arrogante. Dunque, o lei o io.
Cosa mi rispose la dirigente-genitrice? Incredibile: conoscendo meglio di me il carattere della figlia, provvide (è la parola giusta) a farle dare le dimissioni, utilizzandola per altri compiti, e pregandomi di proseguire nel mio incarico chiedendomi scusa della situazione incresciosa che si era venuta a creare.
Con questo atto coraggioso da parte mia, la pace tornò improvvisamente nell'istituto privato in parola, e le operazioni degli esami di maturità, particolarmente delicate, si svolsero nel miglior modo possibile, con risultati che non scontentarono i dirigenti della scuola, senza peraltro portare a vistosi tagli di bocciature troppo contrastanti con la media nazionale, che in quegli anni si aggirava benevolmente intorno a un cinque per cento. Con la presenza di quella inesperta e nello stesso tempo scatenata commissaria d'italiano, non so come sarebbe andata a finire, e sicuramente sarebbe stata una lotta durissima giorno per giorno.
Al termine delle operazioni, quando mi recai in Provveditorato a consegnare la relazione finale nelle mani della dirigente-genitrice, la bravissima signora non solo non mi fece pesare l'allontanamento forzato della figlia, ma mi ringraziò per aver condotto le operazioni di esame con notevole equilibrio, e di aver salvato anche lei personalmente da una spinosissima situazione.

Labico: evitiamo l'uscita sulla Cisterna-Valmontone

Si è svolto lunedì scorso 13 maggio l'incontro con l'assessore regionale alle infrastrutture Fabio Refrigeri sulla nuova autostrada Cisterna-Valmontone, per evitare l'impatto negativo sul territorio agricolo di Valle Fredda, unico in tutto il comune labicano.
"Labico - dichiara Benedetto Paris - dà il suo sostegno alla realizzazione di un'opera molto importante per grandi comuni come Artena, Lariano, Velletri e Cori, ma chiede di evitare l'uscita autostradale di Labico, esistendo a breve distanza i caselli di Valmontone e di San Cesareo".
E' una richiesta intelligente, che prevede risparmio e funzionalità.

Petkovic: leale nello sport

Vladimir Petkovic riceverà, l'9 giugno a Matera, il premio "lealtà nello sport" in occasione del 17.mo Torneo Scirea Cup.
Complimenti al bravo tecnico della Lazio, che ha esordito in Italia con risultati molto apprezzabili, facendosi ammirare per la sua correttezza e signorilità, proprio come Scirea.

Lazio: Marchetti al Milan, arriva Perin?

Grosse novità in vista per la Lazio. Federico Marchetti, il portierone da nazionale, è corteggiatissimo dal Milan, che offre 13 milioni e il centrocampista francese Flamini. La Lazio ovviamente risponde di no, Federico non si tocca. Ma non si sa mai. Ogni occasione per monetizzare non va lasciata cadere alla leggera. Coi quattrini arrivano buoni rinforzi. Se Marchetti se ne va, è pronto un bel vice, si chiama Mattia Perin, ha solo ventun anni, ha avuto una bella stagione nel Pescara malgrado la sua difesa sia risultata la più perforata.
Perin è al Pescara solo in prestito, di proprietà è del Genoa, e visti gli ottimi rapporti Lotito-Preziosi ci sono eccellenti posibilità che la Lazio, in caso di bisogno, chieda al Genoa la proprietà (o la comproprietà, come ormai è invalsa l'abitudine per ammortizzare in due anni un acquisto un po'  pesante) del bravo Perin, un giovanissimo da lanciare nel firmamento del grande calcio.
Intanto se ne va anche Zarate. Vincerà la controversia con Lotito e andrà via a costo zero o giù di lì. Sembra sia in trattativa, seria, con il Manchester City, dove gioca il suo connazionale Aguero, amico personale di Maurito, e dove il nuovo allenatore è un altro sudamericano, Manuel Pellegrini, che conosce bene Zarate per averlo già allenato in passato. Una notizia agro-dolce, dato che i tifosi laziali amano sempre Maurito e sarebbero felici di vederlo ancora in biancoceleste, sia pure quello del Manchester City, l'ex squadra di Roberto Mancini. Così è il calcio,  così è la vita: morto un papa, se ne fa un altro. Al posto dell'argentino Zarate arriverà un altro argentino, Lucas Biglia, sia pure a centrocampo.  L'importante è che a luglio, ai nastri di partenza, di ripresenti una Lazio potenziata e rafforzata in ogni reparto.

martedì 14 maggio 2013

Petkovic re di Coppe

Fra Coppa Italia ed Europa League, la Lazio di Petkovic ha ottenuto i seguenti risultati:
vittorie 11, pareggi 5, sconfitte 1, gol segnati 31, gol subiti 10, punti conquistati 38, di cui in Coppa Italia 3  vittorie, 1 pareggio e zero sconfitte, gol segnati 7, gol subiti 3, punti conquistati 10, mentre in Europa League ha ottenuto 8 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta, gol segnati 24, gol subiti 7, punti conquistati 28.
Ben a ragione, dunque, Vladimir Petkovic può essere proclamato "re di Coppe".
"Re di Coppe" dei cannonieri è indubbiamente Libor Kozak con i suoi 10 gol.
Ecco tutti i cannonieri laziali nelle Coppe:
1. Kozak  reti 10
2. Floccari  reti 5
3. Hernanes  reti 3
4. Ederson, Radu e Gonzalez   reti 2
7. Klose, Zarate, Candreva, Mauri, Ciani e Onazi  reti 1, più un autogol di Touché del Panathinaicos.
La Lazio di Coppe, proprio in base ai marcatori, potrebbe essere così formata. Marchetti (Bizzarri); Gonzalez, Ciani, Candreva, Radu; Onazi, Ederson, Mauri, Hernanes; Floccari, Kozak. Mica male!

 

Paliano: passeggiata per la storia

Il quartiere "Nuova Mola" di Paliano ha organizzato con grande successo domenica scorsa 12 maggio una "passeggiata per la storia".
L'iniziativa è stata sostenuta dall'assessorato al turismo. Appuntamento alle 8.30 per i numerosi partecipanti da S. Maria di Pugliano, partendo dalla biblioteca dei padri Passionisti con i suoi 9 mila volumi storici, fino al verde della contrada Mole, con i suoi scorci panoramici, i suoi vecchi mulini e il sacrario della seconda guerra mondiale. 
Hanno partecipato anche turisti dei paesi confinanti, per poi riunirsi in un festoso pranzo collettivo. Si ringraziano gli assessori Simone Marucci e Adriano Fantauzzi, e il maestro-guida Umberto Romani.

La Lazio stringe i tempi per Lucas Biglia, un Ledesma giovane

Un prezioso centrocampista argentino di 27 anni, Lucas Biglia, militante nella squadra belga dell'Anderlecht, è l'obbiettivo principale della Lazio per il suo centrocampo.
Biglia, nazionale argentino, è stato definito "un Ledesma giovane", perno della squadra nel gioco di protezione alla difesa e di proposizione agli attaccanti. Uno così sarebbe fondamentale per la Lazio, sia come sostituto di Ledesma, sia come compagno di linea di Cristian, raddoppiando l'efficacia della squadra nelle fasi fondamentali del gioco, quando si tratta di comporre la prima barriera difensiva e subito dopo di riorganizzare le ripartenze sulle quali tanto si basa il gioco di Petkovic.
Biglia, fisico robusto, altezza 1.78, finora 253 presenze nei campionati argentino e belga accompagnate da 12 gol,  viene valutato 8 milioni dall'Anderlecht, ma Lotito spera che un'offerta pronta-cassa di 5 milioni basti a convincere la squadra belga. C'è anche una squadra russa, lo Spartak Mosca, interessata a Biglia, ma in casa Lazio sono decisi a stringere i tempi e a realizzare il trasferimento di un giocatore che sembra l'ideale per il prossimo campionato biancoceleste.
Il centrocampo laziale, già ben nutrito con gli Hernanes, i Candreva, i Gonzalez, i Lulic, senza dimenticare il sempre valido Mauri e forse anche un Ederson restaurato nel fisico, nonché il giovanissimo Onazi, con Biglia avrebbe un altro importante elemento di rinforzo in vista di una stagione che comprende sia il campionato che le Coppe, per un totale assai pesante di circa 60 partite ufficiali, che la rosa laziale di quest'anno ha dimostrato di non essere in grado di coprire sempre con efficacia, denunciando qualche vuoto inatteso. Con l'acquisto di altri cinque o sei giocatori del valore di Biglia, si spera di coprire adeguatamente tutta questa pesante massa d'impegni ufficiali.

lunedì 13 maggio 2013

Anni di scuola: 134. Una maturità controversa

Un'estate, la maturità che mi toccò di controllare fu piuttosto controversa. Si trattava di una scuola privata nella zona della Magliana, e si sa che gli esmi di maturità in un istituto privato sono terribilmente delicati. Se un presidente di commissione o un commissario di esame volessero fare interamente il loro dovere, ne verrebbe fuori una strage degli innocenti e uno scandalo mondiale, per cui una persona di buon senso finisce per tenersi nel giusto equilibrio fra i buoni rapporti con i dirigenti e gli insegnanti di tale tipo di scuola (che pure in qualche modo s'impegnano a fondo per ottenere i migliori risultati possibili) e la realtà oggettiva, che anche nelle scuole statali è spesso di qualità scadente.
Si aggiunga che anche in Provveditorato, di fronte alle troppe rinunce di presidenti e di commissari, si cerca in qualche modo di venire incontro ad amicizie e a lunghi rapporti invalsi ormai da decenni, per cui ci si trova ad agire con commissioni spesso aggiustate e accomodate alla bisogna. Sarebbe necessaria una lotta contro i mulini a vento, ma si sa che di don Chisciotte ormai ne nascono sempre di meno.
Quell'anno, per colmo di sventura, mi capitò come commissaria d'italiano una giovanissima insegnante che altri non era che la figlia di una dirigente del Provveditorato incaricata di nominare presidenti e commissari in sostituzione di quelli incaricati dal Ministero e rinunciatari per mille e un motivo. Io stesso ero stato nominato Presidente di commissione dalla mamma di quella giovanissima commissaria, la quale, oltre che essere detentrice di un'età-record e della consapevolezza di essere ben protetta in alto loco (anche il padre era un illustre professore con un alto incarico in Provveditorato), cominciò a creare situazioni di attrito insostenibili già nella fase di correzione dei temi.

Palestrina: trionfo delle fragole di Carchitti

Grande annata per le fragole di Carchitti, la popolosa frazione di Palestrina alle pendici dei Colli Albani. Il succoso frutto ha avuto il suo trionfo nella giornata di domenica 12 maggio, giornata conclusiva della Sagra cominciata fin dalla domenica precedente.
Un coro francese e un coro italiano nella chiesa di San Francesco Saverio hanno sottolineato il tono anche internazionale ed europeo della Sagra, diretti rispettivamente da Emmanuelle Eugène e da Maurizio Lulli. 
Sono almeno cento gli agricoltori di Carchitti che coltivano fragole di una bellezza e di una fragranza uniche. Hanno lavorato attivamente, nella Pro Loco di Carchitti-Valvarino, Mario Colagrossi, Guerrino Braconi, Natalino Colagrossi, Natale Giovannetti, Serafino Giovannetti, Angelo Petronzi, Sestilio Petronzi, Onorato Prelli, Enrico Proietti e Patrizio Colagrossi.
Gli stand hanno offerto fragole con panna. Musica e cabaret a volontà con il gruppo locale "Il Mucchio".

Lazio: sulla strada di Panagiotis Kone

La Lazio cerca il suo centrocampista di alta qualità, e sembra avvicinarsi ogni giorno di più al suo obbiettivo. Piace tantissimo, e da tempo, il belga Radja Nainggolan, madre belga e padre indonesiano, classe 1988, ma il Cagliari, assediato da tante richieste per questo forte giocatore, non chiede meno di dodici-quindici milioni, una cifra alla quale Lotito non sembra voler accedere.
Infatti Lotito, e per lui Tare, ha un'altra interessante alternativa, molto più economica. Si tratta di Panagiotis Kone, albanese di nascita e naturalizzato greco, ben 11 presenze nella nazionale ellenica, altro giocatore di buon rendimento che la Lazio sta inseguendo da un paio di stagioni.
Due anni fa la Lazio era quasi riuscita a farselo dare dal Brescia, ma il Bologna alla fine ne ottenne la comproprietà, che attualmente ancora detiene con le rondinelle. Recenti contatti con la società bolognese parlano di un accordo per la cessione della comproprietà alla Lazio dietro il pagamento di due milioni e mezzo: un'operazione "alla Candreva", che nel giro di due anni attribuirebbe il giocatore alla Lazio con la spesa complessiva di soli 5 milioni.Si può fare, è una tipica manovra di Claudio Lotito, amante del risparmio e buon conoscitore del mercato. Panagiotis Kone ha ancora 25 anni, ne compirà 26 il 26 luglio, classe 1987, 1.83 di altezza per 74 chilogramnmmi, 178 incontri in carriera conditi da 20 gol, atletico lottatore di centrocampo, che a Brescia è stato definito "il pendolino" per la sua capacità di corsa e la regolarità e continuità del suo passo. Veramente un giocatore da Lazio, destinato a crescere e a comporre proprio con Candreva un centrocampo di una dinamicità unica.
Non illudiamoci per Nainggolan, mentre per Kone le speranze sono tante, e potrebbe essere davvero uno dei sette rinforzi promessi da Lotito.

domenica 12 maggio 2013

Floccari-Candreva, Lazio vince in autarchia: nove punti in sette gioni

Vittoria tutta italiana per la Lazio contro la Sampdoria. Floccari in avvio, che mette in rete con un colpo di ginocchio anticipando l'intervento di Klose su un calcio d'angolo battuto da Candreva, e rigore finale in zona recupero realizzato dallo stesso Candreva per un fallo sul bravo Onazi, sostituto a tempo pieno di Ledesma.
Non una Lazio brillante, ma sufficientemente sicura sui blucerchiati di Delio Rossi, che hanno disputato una buona partita e mancato più di una occasione. Ma la Lazio, capace di cogliere la sua terza vittoria consecutiva, nove punti in sette giorni, resta in corsa con l'Udinese per la conquista dell'Europa League a prescindere dalla Coppa Italia.La decisione verrà da Inter-Udinese e da Cagliari-Lazio: sulla carta i biancazzurri hanno ancora ottime possibilità. Forse anche la Roma potrebbe rimanere in corsa, ma dovrebbe vincere al Meazza stasera contro il Milan, che deve tenere lontana l'insidia della Fiorentina per il terzo posto.
La Lazio, salita a quota 61, ha dunque la possibilità, vincendo sul Cagliari, di arrivare a 64, cioè due punti in più dello scorso campionato. Allora ne bastarono 62 per disputare l'Europa League, ma quest'anno gli avversari sono stati più efficienti, come il Napoli e la Fiorentina che l'anno scorso finirono al quinto e al dodicesimo posto. Insomma, la Lazio il suo dovere l'ha fatto, ma ci sono state almeno due squadre che sono cresciute ancora di più.
Petkovic comunque conta di riuscire nel suo intento già da domenica. Deve solo mantenere la promesssa di vincere anche la quarta partita, contando su Stramaccioni e Rocchi per strappare almeno un pari all'Udinese: a pari punti, passa la Lazio per il 3-0 dell'andata sui friulani, vincitori solo per 1-0 nella gara di ritorno.

Hernanes meglio di Nedved

Sono tanti anni che è andato via, ma nessuno alla Lazio ha dimenticato Pavel Nedved, il mediano che segnava tanti gol. Undici in una sola stagione.
Ma oggi c'è Hernanes, il mediano che segna gol spettacolari, incrocio dei pali da trenta metri di distanza. Undici li ha già fatti due anni fa, al suo esordio nella Lazio; undici ne ha fatti anche quest'anno, e gli rimangono ancora due partite, Lazio-Sampdoria e Cagliari-Lazio, per poter non solo eguagliare, ma addirittura battere il primato di Nedved.
Ne saremmo ben felici per Hernanes, il Profeta, un giocatore brasiliano di gran classe che Lotito ha avuto la fortuna di poter portare alla Lazio. Hernanes, segno di grandezza, vuol restare alla Lazio: ma anche se dovesse partire, la sua cessione porterebbe alle casse della Lazio una somma tale da poter rafforzare ulteriormente la squadra riuscendo a individuare i pezzi giusti. Perciò ad Hernanes, comunque, noi dobbiamo essere grati per quanto ha fatto in questi tre anni nella Lazio: 130 presenze e 37 gol da mediano!

Fiuggi: albergo diffuso

La consigliera Sonia Terrinoni, in collaborazione con Bic Lazio, ente per lo sviluppo economico della Regione, sta svolgendo un gran lavoro per la rivalutazione degli immobili nella Città Alta di Fiuggi, la campagna "Albergo Diffuso". La casa diventa albergo, contribuendo allo sviluppo turistico ed economico della città.
Un energico manifesto invita i proprietari a mettere a disposizione case, appartamenti e stanze per realizzare una fonte di reddito. Le locali agenzie immobiliari sono state invitate a collaborare alla ricerca degli immobili in una riunione alle ore 15 di giovedì 16 maggio. Contattare Sonia Terrinoni al 366 6589660.

Antonio Rozzi verso l'Europa

E' il suo anno. Ha rinnovato il contratto con la Lazio, assicurandosi il futuro in biancoceleste, ed ora è arrivata la convocazione di Evani per la Nazionale Under 19 che disputerà il campionato europeo.
Antonio Rozzi, il centravanti velocissimo e dal gol in tasca, perla della Primavera di Bollini e tenuto in buon conto anche da Petkovic che l'ha già utilizzato più volte sia in campionato che in Europa League, appare davvero lanciato nel firmamento del calcio nazionale. Superati brillantemente alcuni infortuni più che altro fastidiosi, integro nel fisico, è pronto a farsi largo a grandi spallate.
Ora, per la nazionale giovanile, deve vincere un'aspra concorrenza col gioiello napoletano Roberto Insigne, ma non è detto che non possa convivere con lui date le sue caratteristiche tecniche di adattabilità anche come seconda punta. 
Oggi, nel giorno in cui il generosissimo "vecio" Cristian Brocchi sarà costretto a dare il suo addio al pubblico biancoceleste, potrebbe esserci anche un simbolico "cambio della guardia" con il giovanissimo Rozzi, al quale Petkovic potrebbe dedicare almeno il quarto d'ora finale contro la Sampdoria, dandogli anche l'opportunità, magari, del primo gol in serie A. Ricordiamo che contro la Sampdoria, al suo esordio, un altro giovanissimo cannoniere laziale, Bruno Giordano, segnò la prima delle sue tantissime reti in serie A. La storia si ripete ciclicamente, e chissà che queste giornate memorabili per il ragazzo romano non siano consacrate da qualcosa da ricordare anche nelle statistiche della serie A. Sarebbe un auspicio anche per la Primavera di Bollini in attesa delle finali nazionali, e per la Lazio maggiore, che sta contando le ore dal suo ingresso anche quest'anno nell'Europa League.

sabato 11 maggio 2013

Anni di scuola: 133. La scuola a duecento metri

Io avevo preferito, per lunghi anni, sostenere lo scomodo pendolarismo tra Cave e Palestrina, anche quando nella mia cittadina di Cave era stata aperta una sezione staccata del mio istituto di ragioneria, ma alla fine, per tante ragioni, avevo ceduto alla comodità di raggiungere a piedi la mia scuola, distante appena duecento metri dalla mia abitazione privata. In questo modo mi risparmiavo viaggi brevi ma affannosi, e soprattutto anche la scomodità di pranzi fuori sede in occasione delle frequenti riunioni pomeridiane degli insegnanti.
Così, negli ultimi sei anni della mia carriera scolastica, dal 1993 fino al 1999, anno in cui sono andato in pensione, ho fatto casa e bottega tra la mia abitazione  privata e la mia scuola, trascorrendo un'esistenza comoda e senza troppe scosse, con l'unico svantaggio dell'eccessiva confidenza  delle famiglie degli alunni, che era stato il motivo reale per cui non mi ero voluto allontanare da Palestrina quando avrei potuto farlo benissimo quattro o cinque anni prima.
Il nostro beneamato preside, in realtà, aveva preteso che molte delle riunioni scolastiche pomeridiane si tenessero nella sede centrale di Palestrina, quando avremmo potuto benissimo evitare questo disagio tranne che nelle riunioni plenarie del collegio dei docenti. Infatti, nella sezione di Cave c'erano tre corsi completi con più di quindici classi, e con un vicepreside godevamo in realtà di una quasi completa autonomia: ma il preside sembrava godere nel volerci infliggere disagi perfettamente evitabili, per far sentire la forza del suo potere, specialmente nei confronti di quei colleghi che, come me, non risparmiavano critiche al suo operato spesso tirannico e provocatore.

Arpino: 193 studenti al Certamen

Arpino, edizione 33 del Certamen Ciceronianum Arpinas. E' venerdì 10 maggio, ore 8.30, e ben 193 studenti di tutta Italia hanno partecipato alla gara di composizione latina nelle aule del Liceo Tulliano: traduzione e commento di un brano di Marco Tullio Cicerone. 
Il primo a consegnare il lavoro è stato Marco Moretti del San Giuseppe De Merode di Roma: un brano complesso sulla politica, importanza del consenso dei cittadini: Res publica tota periit, epistola ad Attico del 59 a.C.
Seconda ad uscire la ragazza serba Marina Vrzic, e terzo il leccese Giacomo Matteo. Premi in denaro dai mille ai 260 euro per i primi dodici classificati. 
Sabato e domenica i giovani studenti hanno preso parte a visite guidate a Montecassino e a borghi e città d'arte ciociare.

Andiamo all'Olimpico a salutare Cristian Brocchi

Cristian Brocchi ci lascia. Non si è più ripreso dal brutto fallo di Matuzalem a Genova. Avrebbe voluto tanto disputare almeno uno scampolo del derby di Coppa Italia, sollevando al cielo la sua seconda coppa laziale dopo la SuperCoppa di Pechino, ma non ce l'ha fatta. Domani però sarà all'Olimpico, nell'ultima partita interna con la Sampdoria,  per salutare il suo pubblico biancoceleste, e poi tornerà a Milano dalla sua famiglia e i suoi due figli, probabilmente accettando di allenare gli allievi rossoneri.
Salutiamo Cristian, uomo di acciaio dal cuore grande, animnatore degli spogliatoi laziali, motivatore dei più generosi. L'acciaio si spezza, ma non si piega, e nessuno avrebbe potuto piegare la grande forza di volontà di questo centrocampista da battaglia.
Brocchi ha 37 anni e una lunga carriera fatta di 496 incontri ufficiali e 28 gol, di cui 128 nella Lazio con 3 gol, laziale dal 2008 fino ad oggi, per ben cinque stagioni dopo la lunga carriera nel Milan. Negli ultimi due campionati il suo apporto è stato molto ridotto a causa di dolorosi infortuni, ma ne risulta sempre una media di 22 incontri disputati a stagione, il che vuol dire una presenza costante e una continuità di rendimento notevole. Con la Lazio, Brocchi conquistò subito la SuperCoppa di Pechino, ed ora contava sul bis nella Coppa Italia, ma il destino non ha voluto. Resterà comunque sempre al nostro fianco nel pensiero dei tifosi, e Klose e Mauri gli hanno promesso di alzare al cielo questa coppa anche per lui.
Un  affettuoso saluto, dunque, a Cristian, uno che non dimenticheremo mai.