giovedì 31 maggio 2012

L'indifferenza

La rovina del mondo sarà l'indifferenza. Ma chi se ne importa.
(da Frate Indovino)

Pronto soccorso condizionato dal tempo

Gli addetti ai traumi del Pronto Soccorso potrebbero guardare le previsioni del tempo per sapere quanto dovranno lavorare. Da uno studio pubblicato sull'"Emergency Medicine Journal" risulta che tra gli adulti, ma ancor di più tra i bambini, sia i rialzi di temperatura, con la comparsa di qualche raggio di sole, sia il freddo, tanto più se accompagnato dalla neve, favoriscono l'aumento degli incidenti.

Rocca di Papa: torna la Mangialonga!

Domenica 10 giugno, a Rocca di Papa, gran giornata della Mangialonga, la manifestazione caratteristica giunta alla sua dodicesima edizione.
E' coinvolto tutto l'hinterland romano, una grande passeggiata enogastronomica lunga dieci chilometri, con ritrovo alle ore 8 in Piazza della Repubblica.
Il percorso ogni anno varia e sorprende, con animazioni e interventi musicali e culturali. Sono previste, lungo la camminata, quattro tappe: colazione al momento del raduno, poi due soste lungo il cammino, con i partecipanti coinvolti in una grande sorpresa, e infine il pranzo, tra musica, canti e improvvisazioni. Murales coloratissimi lungo il percorso tenuto segreto, come assicura Simone Pizziconi, consigliere delegato alla Promozione Eventi: protagonista la grande bellezza dei nostri boschi e dei nostri siti archeologici.
La partecipazione è limitata a 500 iscritti muniti di biglietto da dieci euro, ridotto a 5 per bambini e gratuito da 0 a 6 anni.

Hernanes, Radu, Kozak: nessuno vuole partire

Malgrado la grossa tempesta che si addensa sulla testa della Lazio, nessun giocatore laziale, in questo momento, vuole andaresene. Se n'era parlato per Hernanes, per Radu, per Kozak ed anche per altri, ma fioccano le smentite. Hernanes ringrazia i tifosi della Lazio e si accinge a prepararasi per una stagione migliore; Radu, che sembrava col piede già alzato, ribadisce invece la sua fedeltà ai colori biancocelesti; quanto a Kozak, era stato il primo a dire di aver bisogno di fare una reale esperienza in una squadra di secondo piano , ma ora dice: - Con questo nuovo allenatore che punta tutto sul gioco di attacco, le mie speranze crescono e non me ne voglio proprio andare, in un momento come questo -
Tutti cercano la Lazio. La cerca anche Zarate che vuole rinascere, e forse Vlado Petkovic può dargli la grande occasione. E poi c'è la schiera di quelli che sulla Lazio hanno sempre contato perchè consapevoli di aver fatto bene: Diakité, Candreva, Marchetti, Gonzalez, Ledesma, ovviamente Lulic e Klose, il nucleo forte della squadra, insomma, che magari sta aspettando col fiato sospeso quello che avverrà dopo la vicenda Mauri, e quel che sarà sarà, magari si spera ancora di poter disputare l'Europa League, forse di dover scontare una penalità di punti recuperabile con la buona volontà: perchè dovrebbe essere tutto così nero?
L'avvento di Vlado Petkovic, il giovane allenatore che ama il gioco di attacco ed ha un carattere duro ma entusiasta, alla Capello  e alla Zeman, sta portando un soffio di aria nuova alla Lazio. Tutti sperano di voltare pagina e di poter preparare un altro bel campionato come faceva Reja, magari arricchito da un po' di gioco spumeggiante in più. E' sicuro che quella che si schiererà ai nastri di partenza del prossimo torneo sarà una Lazio nuova, temprata anche dalle difficoltà e dai problemi di un finale di stagione così tormentato.

mercoledì 30 maggio 2012

Ci siamo incontrati

Mia moglie ed io siamo stati felici per venti anni, poi ci siamo incontrati.
(R. Dangerfield)

Ancora troppe le donne col cancro

Anche se nei Paesi più ricchi i programmi di prevenzione danno i loro frutti, ad alzare gli occhi sulla realtà globale i risultati della revisione pubblicata sulla prestigiosa rivista "Lancet" sono davvero preoccupanti:  nel mondo - i dati si riferiscono a 187 nazioni - sono in aumento sia il tumore della  mammella sia quello del collo dell'utero. 
Dal 1980 ad oggi la frequenza è salita rispettivamente del 3 per cento e dello 0,6 per cento ogni anno.
(da una rubrica sulla salute pubblica)

Frosinone: finalmente l'Interporto!

Finalmente, dopo venti anni di contrasti e di gravi ritardi, parte il bando di concorso per la costruzione e la gestione dell'Interporto.
Il consiglio di amministrazione della Società Interporto Frosinone, con il suo presidente Giuseppe Galloni, ha dato notizia ufficiale del bando, che sarà sottoposto all'approvazione della SIF il prossimo 8 giugno.
Il presidente della Provincia, Antonello Iannarilli, considera questa una data storica, dopo tante occasioni perdute. Sarà fondamentale l'intervento dei privati.
Il presidente della SIF, Galloni, ringrazia la Provincia per la fiducia, e lo staff tecnico  della società, che col suo impegnativo lavoro ha consentito il punto di partenza di un'opera di fondamentale importanza per tutto il territorio frusinate.

Arriva Vlado, e ci porta Kuba - dimentichiamo Mauri

Grosse novità, in casa Lazio. No, non ci riferiamo a Mauri in carcere e agli emissari della banda della Magliana coinvolti nelle "nostre" vicende calcistiche: all'inferno!
Ci riferiamo, invece , al nostro avvenire, che magari sarà senza Europa League - tutto ancora da dimostrare - ma ci porta intanto un allenatore bravo a soli 500 mila euro all'anno. Tale è la cifra che Vlado Petkovic ci  costerà, o poco più: pur di arrivare in Italia ed affermarvi il suo gioco d'attacco, l'allenatore croato-bosniaco-svizzero ha accettato una cifra "low coast" tanta è la gioia e tale l'entusiasmo di arrivare tra noi.
Vlado conosce benissimo l'italiano perchè  abita a Locarno con tutta la famiglia e ha risieduto per qualche anno a Bellinzona, e soprattutto conosce il 3-4-3 oppure il 4-2-3-1, schemi tipicamente offensivi dove le ali fanno anche da terzini all'occorrenza. Una di esse era proprio Senad Lulic, e un'altra l'ha chiesta esplicitamente Vlado a Lotito: si tratta di Jakub Blaszczykowski. Nessuna paura; si pronuncia Blascicovschi, ma sulla sua maglia, per semplificare le cose, c'è scritto semplicemente Kuba, il diminutivo di Jakub.
E' polacco, milita nel Borussia con cui ha conquistato lo scudetto, è in scadenza di contratto 2013 e i tedeschi chiedono almeno 7 milioni per cederlo perché è bravissimo, è il re degli assist, ne ha messi a segno 14 solo nell'ultima stagione. Sugli assist e la velocità di Kuba, Vlado ci conta: è uno che ha giocato 49 partite con la nazionale polacca segnando anche 8 gol, anche se non è proprio un cannoniere. Kuba ha 26 anni, ne compirà 27 il 14 dicembre, ha dieci anni di esperienza professionistica in Germania con 216 partite e 28 gol.
Gettiamoci alle spalle tutte le angosce e le scorie di questa brutta parentesi legata al calcioscommesse, paghiamo quanto dobbiamo pagare e  rigettiamoci con entusiasmo nella nuova avventura, sperando, ma stavolta sul serio, di non dover sbagliare mai più per colpa di calciatori incoscienti.

martedì 29 maggio 2012

Una delle migliori Lazio

MARCHEGIANI
LICHTSTEINER  NESTA  KOLAROV
SIMEONE  NEDVED
RE CECCONI  VERON
RAMBAUDI  CHINAGLIA  SIGNORI
allenatore: ERIKSSON

Una mela al giorno

Una mela al giorno leva il medico di torno, una cipolla al giorno leva tutti di torno.
(da Frate Indovino)

Inizia l'era dell'auto elettrica

Tra non molto vi potrebbe capitare di imbattervi in bizzarre colonnine di rifornimento nelle stazioni di servizio e in autostrada. Serviranno a ricaricare le auto elettriche. Stavolta, dopo anni di promesse, forse ci siamo. Il gruppo Renault-Nissan ed Eni hanno infatti avviato una partnership per lo sviluppo della mobilità a "zero emissioni".
Così, le stazioni di rifornimento dell'Agip-Eni dislocate sul territorio nazionale potrebbero divenire strategiche in vista dell'imminente ingresso, nel mercato, di alcuni modelli di auto elettriche che la casa transalpina intende lanciare nei prossimi mesi.
(da un articolo di Alessandro Bettero)

Genazzano: si rinnova la disfida di Barletta con Brancaleone

Da venerdì 1 a domenica 3 giugno, a Genazzano si rinnova, con la 18.ma edizione del Palio di Brancaleone, la disfida di Barletta del 1503, quando tredici cavalieri italiani sfidarono e sconfissero tredici cavalieri francesi che li avevano accusati di vigliaccheria al servizio della Spagna.
Fra i tredici italiani c'era Giovanni de Carlonibus detto Brancaleone. Per rinnovare le gesta di questo eroe genazzanese, la sua città celebra ogni anno la sfida vittoriosa a oltre 400 anni di distanza con bandiere, fiaccole, arcieri, sbandieratori, paggi, popolane, nobili e tamburini.
In una cornice ambientale praticamente immutata, si rinnova la tradizione, offrendo inoltre ai visitatori la degustazione dei rinomati prodotti tipici locali.
Il Comune di Genazzano mette a disposizione per ulteriori informazioni il suo telefono: 06 955791.

La Lazio ricomincia da zero nelle mani di Wladimir Petkovic

Europa o non Europa, Mauri o non Mauri, penalizzazione o no, la Lazio ricomincia da zero quasi certamente nelle mani di Wladimir Petkovic, anni 48, croato di passaporto svizzero, allenatore che ha salvato il Sion dalla retrocessione.
Lulic lo conosce, lo ha avuto come allenatore in passato, e lo conosce Andrea Conti, che pure è stato suo alunno nel Bellinzona: lo descrivono come un tipo severo alla Capello, si sa far rispettare in campo, ma nello stesso tempo è uno che ama il gioco di attacco alla Zeman.  Difetto: come Zeman e Capello, ride molto poco.
Ma è quello che ci vuole, alla Lazio, per ricominciare senza guardare in faccia nessuno, scontando quel che ci sarà da scontare, e magari rinunciando al capitano Stefano Mauri: tanto, al suo posto, c'è Hernanes che resta, e arriva anche Ederson, e Lotito si sta convincendo di portare a Roma anche il genietto El Kaddouri dal Brescia al quale ha offerto 5 milioni.
Ma che sentenza arriverà, da Cremona? Dodici punti per due partite semplicemente indiziate possono essere troppi. Con dodici punti in meno la Lazio sarebbe costretta a rinunciare all'Europa, mentre con soli sei punti di penalizzazione potrebbe anche salvare il posto in  Europa League.
In ogni caso la Lazio avrà i suoi rinforzi promessi da Lotito: Ederson, Breno, e quasi certamente anche Yilmaz, Cassani, Balzaretti e El Kaddouri. Con Petkovic, un duro, si può ripartire con buone intenzioni per la prossima stagione, ricominciando praticamente da zero. E grazie a Lulic, che ha fatto conoscere alla Lazio questo bravo allenatore, facendoci ancora una volta un grande regalo.

lunedì 28 maggio 2012

Chi trova un amico...

Chi trova un amico trova un tesoro, chi trova un tesoro se ne infischia dell'amico.
(I. Della Mea)

Elettrodomestici intelligenti

L'ultima generazione di elettrodomestici della LG Electronics si può tenere sotto controllo attraverso smartphone e tablet. Le lavatrici sono in grado di selezionare da sole l'orario migliore per effettuare il lavaggio oppure possono individuare malfunzionamenti e avvertire così l'assistenza. I forni sanno scaricarsi nuove ricette da internet, mentre il frigorifero vi avvisa quando i prodotti sono in scadenza.
C'è poi l'aspirapolvere "Kompressor Follow Me" che vi segue da solo, oppure l'"Hom-Bot 2.0" che, prima di pulire, fa una mappatura del pavimento individuando il percorso migliore. 
Ma forse la vera chicca è l'armadio attivo "LG Styler". I vestiti che vi riponete vengono sanificati da un flusso di vapore, capace di eliminare gli odori.
(da un articolo di Alessandro Bettero)

Piglio: protesta di Pacetti, pendolari in rivolta per l'aumento dei prezzi

Giorgio Alessandro Pacetti, ex presidente della Consulta dei Comitati dei Pendolari del Lazio, esprime con parole decise la rivolta dei pendolari per l'aumento dei prezzi dei biglietti e degli abbonamenti. "Dal  25 maggio, vita impossibile per i pendolari, il rialzo dei prezzi dei biglietti e soprattutto degli abbonamenti mensili fa a pugni con servizi sempre più sporchi, stracolmi e inaffidabili. Una vera e propria beffa: tariffe francesi e trasporti alla romana. I dirigenti dei servizi sia su rotaia che su gomma hanno fallito il loro compito. E' una stangata, e i pendolari pagano per tutti!"

Nuvoloni sulla Lazio: -12, Mauri e Brocchi radiati?

Da Cremona arrivano notizie assai preoccupanti per la Lazio, circa il calcioscommesse: Mauri arrestato, Brocchi anche lui coinvolto, le due famose partite Lecce-Lazio e Lazio-Genoa incriminate, sarebbero 12 punti in meno, niente Europa League e Lazio retrocessa dal quarto al decimo posto in classifica. Inoltre sia Mauri che Brocchi verrebbero radiati. 
Queste le notizia estreme, le più nere possibile.Il futuro della Lazio ne sarebbe seriamente compromesso. A Formello di dovrebbe ricominciare tutto da capo. Oltretutto la Lazio è ancora senza allenatore e brancola nel buio alla sua ricerca.
Dove metterà le mani, Lotito? Deve ancora risolvere il problema dell'Olimpico con il CONI e l'iscrizione al campionato. A Formello finora si è dormito, e nessuno poteva pensare che nuvoloni così neri si stessero addensando sul capo della Lazio. 
Lotito e Tare devono coninciare a porre i primi rimedi: scelta immediata dell'allenatore, sostituzione dei  due giocatori che andrebbero perduti, un centrocampista e un mediano. Ma soprattutto occorre una rinascita psicologica, occorre riportare pulizia e serenità, magari ripartendo da basi più oneste e modeste. Si scelga presto un allenatore umile e concreto, senza tante arie per la testa. Andrebbe benissimo quel Pea che ha addirittura la possibilità di portare in serie A il modestissimo Sassuolo, finito nettamente terzo nella classifica della serie B e abituato a lottare con giocatori di secondo piano. Alla Lazio, oggi, non servono gli assi, ma giocatori seri e ricchi di volontà.

domenica 27 maggio 2012

Quanto costano i giornalisti

I giornalisti incorruttibili esistono: ma costano di più.
(da Frate Indovino)

Un tablet indiano molto economico

Si chiama "Aakash" e vuol dire "Cielo". Il prezzo si aggira sui 40 dollari, meno di 35 euro. Ma per gli studenti è gratis. A loro, infatti, pensa il governo indiano che punta su questo dispositivo "touchscreen" per democratizzare il possesso e l'utilizzo del tablet. 
Basato sul sistema operativo Android, "Aakash" è sicuramente utile nello studio, ma può anche riprodurre video di alta definizione oltre a offrire applicazioni ormai d'uso comune in tutto il mondo. Mentre il modello più evoluto, "Ubislate", che costa circa 10 ero in più, dispone di Gprs e connettività gratuita.
(da un articolo di Alessandro Bettero)

Subiaco: ristrutturati i servizi comunali

Il Comune di Subiaco si riorganizza. Con una seduta di giunta durata quattro ore, ha provveduto a ristrutturare in profondità uffici e servizi: non esistono più i dipartimenti, ma al loro posto nascono cinque aree diverse: area amministrativa, area economico-finanziaria, area dei bandi e progetti , area di governo del territorio, e area della polizia locale.
All'interno delle varie aree ci sono stati vari spostamenti: ad esempio, i servizi ITC, SUAP e del commercio sono stati attribuiti all'area del governo del territorio, alleggerendo il lavoro dell'area di polizia che così potrà dedicarsi con maggiore efficacia alla gestione della viabilità.
Il sindaco Francesco Pelliccia ha sottolineato che tutti gli uffici torneranno nella casa comunale grazie al sistema informatico centralizzato. Sono previste integrazioni di personale laureato nelle aree strategiche.  - E' stato un duro lavoro di riorganizzazione - ha detto il sindaco - che dovrebbe dare frutti eccellenti fin dai prossimi mesi.

Avanzano Dunga e Ilicic

Sulla scena laziale, sempre ribollente di nomi di tecnici e giocatori, le ultime notizie danno Carlos Dunga, ex tecnico della nazionale brasiliana, in netto vantaggio su tutti gli altri. Dunga non solo ha una ricca esperienza internazionale, ma conosce bene anche l'Italia per via dei suoi trascorsi alla Fiorentina, e quindi il calcio italiano non  costitusice nessun problema per lui. Ha tanta di quella personalità da poter reggere efficacemente il timone anche di una società irrequieta come la Lazio.
Fra i nomi dei nuovi acquisti, un altro che si sta facendo largo e che trova consensi è il palermitano Ilicic. E' un centrocampista esterno sinistro, ma può benissimo anche fungere da trequartista. Usa il piede mancino con una maestria rara, ha un buon tiro, forza fisica, personalità e inventiva.Uno dei suoi colpi preferiti è l'acrobazia di tacco.
Josip Ilicic è un punto di forza della nazionale slovena e le sue quotazioni tecniche sono alte. La Lazio dovrebbe sborsare una cifra piuttosto notevole, a meno che non trovi qualche giocatore di conguaglio che interessi al Palermo. Per questo, magari, la Lazio è ricca di nomi interessanti.
Ilicic ha 24 anni, in cinque anni di carriera professionistica ha giocato 174 partite e segnato 32 gol, con  una media di 35 partite e 6 / 7 gol a stagione. Verrebbe al posto di Krasic che era considerato il rinforzo più probabile di centrocampo oltre a Ederson.
Si parla di sei acquisti preventivati dalla Lazio: Tare ha detto che la società acquisterà tre difensori (un centrale e due terxini), due centrocampisti e un attaccante. Per questo ruolo i candidati sono due: Yilmaz e Nilmar,mentre si ritiene che Maurito Zarate non verrà confermato e troverà spazio altrove. Secondo me sarebbe una vera castroneria, perchè la Lazio ricaverebbe poco dal punto di vista economico e perderebbe un patrimomnio tecnico che  è sempre notevole. 

sabato 26 maggio 2012

Se loro ritornano...

Una Lazio completamente inedita, una Lazio che si ripresenta in blocco ai segnali di partenza per il nuovo campionato, una Lazio di gente che torna?
Eccola qui, bella per intero, undici undicesimi: Carrizo; Cavanda, Tuia, Stendardo, Del Nero; Perpetuini, Ceccarelli, Foggia, Sculli; Floccari, Zarate. Che ne dite? Sarebbe  benissimo capace di giocarsi la serie A senza troppo sfigurare: sono solo i gocatori laziali in prestito o in comproprietà non riscattata che tornano alla base.
Sono, se vogliamo, soldoni da recuperare da parte di Lotito. Dieci per Zarate, quattro per Floccari, due per Foggia, e uno soltanto per ciascuno di tutti gli altri, fanno, a tenersi bassi, 24 milioni di crediti da riscuotere.
Gran parte riprenderà la strada lontano da  Roma, ma una parte potrebbe anche restare. Zarate e Cavanda i più probabili. Per il resto, quanti bei giocatorini, quante speranze ancora da coltivare, quanti rimpianti per ciò che poteva accadere e non è accaduto. Non ancora, almeno. Chi vivrà vedrà.

Agnoli-Pirazzi: scintille al Giro!

I due bravissimi assi del pedale ciociari, di Alatri-Fiuggi, Valerio Agnoli e Stefano Pirazzi, anche ieri, nel tappone di montagna che conduceva all'Alpe di Pampeago, sono stati tra i grandi protagonisti del Giro d'Italia,  con frequenti sgroppate  che hanno animato la scena e ravvivato il contenuto della lotta per il primato lungo le strade di montagna affollate di tifosi, che hanno applaudito le gesta dei due bravi rappresentanti del ciclismo di Ciociaria. Pirazzi è riuscito a arrivare perfino nono al traguardo di una tappa così impegnativa, essendo stato a un certo momento addirittura in testa da solo, mentre quel che ha fatto Agnoli per il suo capitano Ivan Basso lo hanno visto e apprezzato tutti, e se oggi Ivan potrà ancora sferrare il suo assalto alla maglia rosa lo dovrà ancora a Valerio.
Ai due campioni del pedale ciociaro vanno i nostri applausi e il nostro riconoscimento per la loro ormai consueta e riconosciuta bravura, anche se condizionata ovviamente dal gioco di squadra di cui essi sanno essere umili e utilissimi campioni, senza mai far mancare lo squillo di quella che è vera classe e capacità.

Pinocchio ancora burattino: 67. Un monumento a Pinocchio

E Pinocchio? No, Pinocchio non volle nessun premio in denaro, ma fu soltanto contento di aver portato il benessere in quel vecchio e malfamato castello e in tutte le terre all'intorno.
Pinocchio rimase a Torvilandia, ormai ribattezzata Fiordilandia, per tutta quella favolosa invernata in cui furono inventate le caldarroste, che almeno in quel paese nessuno aveva mai conosciuto.
Il conte Lieto, però, non volle che Pinocchio lasciasse il suo castello senza aver nulla in cambio, ma chiamò un famoso scultore e gli fece costruire una bellissima statua in bronzo che raffigurava il burattino con un fornello di caldarroste vicino. Sulla base del monumento erano scritte queste parole: " Al carissimo burattino Pinocchio, che in questo castello di Fiordilandia un bel giorno inventò le caldarroste, portando a tutti benessere e felicità ".
Quello fu veramente un bellissimo premio per Pinocchio, e se un giorno potrete anche voi andare nel castello di Fiordilandia, troverete ancora quel monumento del burattino, dal naso lungo ma dal cuore buono.
 Era un bel po' di tempo che Pinocchio non diceva più bugie, ma il suo naso di burattino restava ancora lungo e non cambiava. Ma tutti i bambini che lo incontravano gli facevano festa e gli volevano bene, malgrado quel suo nasaccio dispettoso. I bambini di Fiordilandia, poi, lo adoravano, perché aveva fatto loro il dono meraviglioso delle caldarroste.

Ficcanaso

Mia moglie dice che sono troppo ficcanaso...o almeno così scrive nel suo diario.
(dal calendario di Frate Indovino)

Stop all'alitosi

In un bicchiere d'acqua versate due cucchiaini di aceto di mele. Bevetelo al risveglio, dopo averlo trattenuto in bocca.
Pulisce e aiuta la digestione, che, se cattiva, causa il disturbo.
(da una rubrica di consigli domestici)

Marino: sei milioni di euro per il bando Plus

Una bella notizia per il Comune di Marino: la Regione Lazio gli ha assegnato sei milioni di euro per la realizzazione del bando PLUS, piano locale urbano di sviluppo. Si tratta di un programma d'interventi per lo svilupoppo locale adottato dalla Regione Lazio nell'ambito di fondi europei.
Il programma presentato dal Comune di Marino e presentato ieri dalla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini nella Sala Tevere, dovrà essere realizzato entro il 30 settembre 2015, e prevede il piano per il colore sugli edifici pubblici del centro storico, tra cui la biblioteca comunale Vittoria Colonna, il  Ninfeo, il perimetro murale di Villa Desideri, il restauro della facciata di Palazzo Colonna, e interventi volti a riqualificare le insegne dei negozi del centro storico. Altri interventi riguardano Borgo Garibaldi, il sottopassaggio di Palazzo Matteotti e le antiche grotte.
Il sindaco Adriano Palozzi ha ringraziato la Regione Lazio per l'attuazione del piano delle politiche di sviluppo che riguardano, oltre a Marino, altri 15 comuni della Regione.

Pea o Zeman, Yilmaz o Maxi Lopez

Qualcosa in più sull'imminente futuro della Lazio comincia a filtrare da Formello, alla vigilia delle grandi decisoni:
Chi sarà l'allenatore? Chi sarà la punta da affiancare a Klose per raddoppiare la forza del nostro attacco?

L'allenatore? Uno che ama il gran gioco di attacco, uno che fa spettacolo e che sia convinto che per fare punti è necessario fare almeno un gol in più dell'avversario. Ebbene: a queste caratteristiche corispondono due nomi: Fulvio Pea e Zdenek Zeman. Sono loro due i grandi favoriti, guarda caso i due allenatori di serie B che quest'anno hanno fatto faville portando  il Pescara in seri A e il Sassuolo quasi, pur essendo una squadretta perfettamente sconosciuta.
Quanto alla punta, occorre uno che faccia tanti gol e che sia di grande peso. Dunque, o  il turco Burak Yilmaz, 32 gol in un solo campionato col Trabzonspor, oppure Maxi Lopez, che al Milan non ha sfondato ma il gol lo ha sempre nel sangue, ne ha fatti 22 al Catania in due sole stagioni disputando 66 partite. 
Maximiliano Gaston Lopez ha 28 anni, è nel pieno della sua maturità, ha un fisico poderoso ed ha il vantaggio di poter essere trattato dalla Lazio con Carrizo in contropartita. Dunque Lotito non dovrebbe poi spendere troppo. Inoltre non è detto che Yilmaz o Maxi Lopez escludano il recupero di Zarate, che potrebbe essere utilizzato in alternativa o in altra funzione tattica, e in una squadra che ha in programma anche l'Europa League tre forti attaccanti sono assolutamente necessari.
Ai tifosi, in questo momento, la terra scotta sotto i piedi, ma altrettanto è vero per Lotito e per Tare, che debbono realizzare il loro programma senza avere troppo tempo a disposizione. In una decina di giorni tutto deve essere fatto, in previsione di una grande stagione ricca di ambizioni e di speranze.

venerdì 25 maggio 2012

Pinocchio ancora burattino: 66. La sagra delle caldarroste

Per tutte le terre di Torvilandia nessuno aveva mai sentito parlare di caldarroste, e quando comparvero per la prima volta ebbero un successo travolgente. Nessuno voleva più sentir parlare di castagne, ma di caldarroste sì: così il mago Bieco di Torvilandia , grazie all'ingegnoso burattino Pinocchio, riuscì a vendere tutte le sue castagne e a fare grandissimi guadagni.
Cominciarono pubblicando dei manifesti che dicevano così: "Oggi, 29 ottobre, nel Castello di Torvilandia, si tiene la prima Sagra delle Caldarroste, meravigliosa invenzione. Ne avrete tutti gratis in gran quantità"
Così, la mattina del 29 ottobre, era di domenica, fu spalancato il portone del castello e abbassato il ponte levatoio. La gente accorse, prima alla spicciolata, poi sempre più numerosa, attratta da quell'odorino così invitante.
Il conte aveva dato un fornello di latta, una padella bucata e un bel mucchio di castagne a tutti i suoi servi e alle sue guardie, e tutti cuocevano le caldarroste che la gente assaggiava e mangiava con vero entusiasmo. Pinocchio e il conte Bieco assistevano soddisfatti, e anche loro mangiavano quelle squisite caldarroste, che in un solo giorno diventarono famose.
Il mago Bieco, da quel giorno, non ebbe  più problemi con i suoi castagneti: anzi, tutti i commercianti della zona e anche di paesi lontani venivano a Torvilandia a fare grandi provviste di castagne per l'inverno. Il mago, improvvisamente arricchito, si convertì e smise di tentare le vie della magia, cambiando addirittura il suo nome: non più Bieco di Torvilandia, ma conte Lieto di Fiordilandia.

Smettere di bere

Per smettere di bere ho provato con la psicanalisi: ora bevo sdraiato sul divano.
(Boris Makaresko)

Conservare i funghi

Amate raccogliere i funghi e volete conservarli?
 Dopo averli essiccati al sole, metteteli in un barattolo di vetro a chiusura ermetica con dei granelli di pepe.
 Manterranno l'aroma. Riponeteli nel congelatore.
(da una rubrica di consigli domestici)

Genazzano rilancia il grano monococco

Domani, sabato 26 maggio, ore 10, nella sala multimediale di Palazzo Colonna ci sarà un convegno intitolato "Lo sviluppo agricolo: il grano monococco, una risorsa possibile per Genazzano".
Il Comune di Genazzano ha recentemente emanato un decreto sui prodotti tipici genazzanesi, e tra questi punta al riconoscimento di un tipo di grano esclusivo, il grano monococco, di rendita non elevata ma certamente di qualità superiore: i prodotti di questo grano possono essere utilizzati anche da coloro che non tollerano il glutine o che soffrono di obesità.
E' un tipo di grano che una volta si produceva nel territorio di Genazzano, e che potrebbe costituire nuovamente una grande risorsa futura.
L'assessore Maurizio Ceccobelli introdurrà i lavori, a cui interverranno i ricercatori Norberto Pogna, Lorenzo Marcolini, Livio Perini e Battista Piras, mentre il sindaco Fabio Ascenzi chiuderà i lavori e offrirà una degustazione di prodotti del grano monococco.
Al'iniziativa del Comune di Genazzano ha aderito anche l'Associazione delle Colline Romane.

Dunga e Nilmar: alla Lazio è di moda il Brasile

In realtà, la Lazio è un frullatore dove vengono tritati cento nomi di allenatori. Inutile elencarli tutti. Reja ha lasciato il deserto dietro di sè. L'ultima ondata viene dal Brasile, e parla di Carlos Dunga, ricca esperienza internazionale, ex tecnico del Brasile, per la Lazio sarebbe garanzia di bel gioco e di fantasia.
E, dopo Ederson e Breno, arriverebbe dal Brasile anche il rinforzo per l'attacco: si parla con sempre maggiore insistenza di Nilmar del Villarreal, un vecchio sogno biancoceleste che torna di moda, perché il prezzo di Nilmar, dopo la retrocessione del Villarreal, sarebbe sceso da 12 milioni a 8 milioni di euro, facilitando il compito della Lazio, che di brasiliani in casa ha giù Dias, Hernanes e Matuzalem.
Non c'è molta chiarezza, in questo momento, a Formello. Se prima non si risolve la questione dell'allenatore, non si potrà neanche definire veramente la campagna acquisti. Di sicuro ci sarà il ritorno di Maurito Zarate, che l'Inter non riscatterà certamente all'enorme cifra di 15 milioni, una quotazione che Zarate invece potrebbe benissimo rinverdire in biancoceleste dato che non ci sarà più Reja a condizionarne l'impiego tattico e gli verrebbe lasciata libera fantasia, specialmente se dovesse venire un tecnico come Dunga.
Tra gli acquisti papabili ci sono sempre Ederson, Breno, Yilmaz, Cassani e Balzaretti, e forse anche lo juventino Krasic: ma tutto ciò presuppone un profondo rinnovamento che può essere definito soltanto quando verrà fuori in modo definitivo il  nome del tecnico. Tare ha fatto capire che la soluzione non è lontanissima, rimandandoci a metà della prossima settimana. Dobbiamo quindi aspettare ancora almeno cinque giorni per sapere tutta la verità.

giovedì 24 maggio 2012

Pinocchio ancora burattino: 65. Una grande invenzione



- Può essere un'idea. La buccia della castagna abbrustolita può emanare un buon odore, e penso che anche la castagna arrostita prenda un buon sapore. Vogliamo provare? -
- Magari, Pinocchio! Se mi risolvi questo problema, ti farò un dono meraviglioso -
Pinocchio si fece portare nella grande cantina dove Bieco custodiva una gran parte delle sue castagne. Ebbe ancora un'idea: prima di abbrustolire le castagne già secche, ne immerse una certa quantità in una vasca d'acqua per ammorbidirle, ve le tenne per dieci giorni, poi le fece asciugare, e infine disse al mago: - Bieco, penso che siamo vicini alla soluzione. Portami tutte le padelle vecchie che hai, le bucheremo ben bene, le riempiremo di castagne, e poi le metteremo ad abbrustolire sul fuoco -
Fecero così. Subito un odorino meraviglioso cominciò ad espandersi per l'aria. Bieco cominciò a ridere, a ridere: - L'avevo detto, Pinocchio, che tui sei un genio vero! Così le mie castagne diventano davvero preziose! -
Quando Bieco e Pinocchio assaggiarono le castagne arrostite, si scottarono un po', ma cominciarono a saltare dalla gioia: erano meravigliosamente buone! 
-  Le chiameremo caldarroste! - gridò Pinocchio.
- Giustissimo, perbacco: caldarroste! - ribattè Bieco di Torvilandia. - Faremo una grande festa, chiameremo tutti gli abitanti della zona, e potranno conoscere e apprezzare le meravigliose caldaroste di Torvilandia -

Un bambino prodigio

Ero un bambino prodigio. Impiegavo sempre meno di sei mesi per fare i puzzle, anche se sulla scatola c'era scritto: "Da due ai cinque anni".
(Claudio Bisio)

Fertilizzante fai-da-te

Piante più belle a costo zero. 
E' possibile usando un materiale che di solito buttiamo nel cestino: i gusci d'uovo.
Essiccateli al forno e triturateli nel frullatore: sono un ottimo fertilizzante naturale.
(da una rubrica di consigli domestici)

Trevi nel Lazio: premio nazionale per l'ambiente

Il Corpo Forestale dello Stato e il Ministero dell'Istruzione hanno deciso di premiare la classe seconda della Scuola Primaria di Riva Ligure (Imperia) e la classe I A della Scuola Secondaria di primo grado G. Canini di Fabro (Terni) con un soggiorno presso una Riserva Naturale del Corpo Forestale dello Stato.
Questo progetto, denominato "I Magnifici 7" dal nome dei sette principali animali dei parchi, è stato realizzato a Trevi nel Lazio, sugli Altipiani di Arcinazzo,   sede dell'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Roma, dove avverrà la premiazione. Numerose scuole italiane hanno aderito all'iniziativa, che si propone la conoscenza e il rispetto del territorio e degli animali del bosco, dal grande orso al più piccolo insetto.

Allenatore: da Reja a Pea?

Se Lotito non riuscirà a riportare Reja a Formello, tenterà di consolarsi con Pea, che ha appena una zampetta in meno. Scherzi a parte, la soluzione Pea non sarebbe una barzelletta. Fulvio Pea è stato quest'anno il brillante allenatore del Sassuolo in serie B, una vera squadra rivelazione. Fulvio Pea ama il 3-4-3, ha un bel gioco d'attacco, ha messo in luce il cannoniere Sansone seguito anche dalla Lazio. Come Zeman, Pea non ha mai giocato al calcio quando era giovane, ma come Zeman è un appassionato del calcio-spettacolo.
 Pea è giovane, classe 1967, ha venti anni meno di Reja e dunque due decenni di carriera davanti. Ha fatto una lunga trafila nelle squadre giovanili: ha conquistato tre titoli con la Sampdoria e il Torneo di Viareggio con l'Inter, dove godeva della stima incondizionata di Mourinho.
Un allenatore così con sarebbe davvero un'avventura. Diciamo che vale almeno quanto Stramaccioni, e probabilmente qualcosa in più: ora Stramaccioni è ritenuto capace di guidare l'Inter e lo farebbe in modo dignitoso, figuriamoci se Pea non potrebbe guidare la Lazio.
Il tecnico del Sassuolo, dunque, è l'ultimo pallino di Lotito. Infatti, stanno sorgendo difficoltà in serie nella scelta del nuovo tecnico, e Donadoni, Mihajlovic e Montella sono definitivamente tramontati, mentre pochissime possibilità restano per Di Matteo, che la tifoseria laziale ha prescelto come suo candidato preferito, e per Zeman, altro beniamino dei tifosi. Le soluzioni Zola e Gasperini, che restano in piedi, non raccolgono altrettanta fiducia. Tanto vale, allora, aprire la strada a Fulvio Pea, un fisico robusto, una rotonda testa pelata alla Colantuono, e una prateria di speranze anche di bel gioco.

mercoledì 23 maggio 2012

Pagare le tasse con un sorriso

Credevo che si dovessero pagare le tasse con un sorriso. 
Io ci ho provato, ma loro volevano i soldi.
(Frate Indovino)

Pinocchio ancora burattino: 64. Le castagne sul fuoco

Il mago Bieco di Torvilandia, pur essendo mago, si era cacciato in un grosso guaio. Aveva acquistato dei grandi castagneti sulle montagne che circondavano il castello, e la produzione di castagne era eccessiva. Non sapeva proprio come smaltirla.
Aveva porovato a darla in pasto al suo grande allevamento di maiali, ma questi riuscivano a consumarne solo una piccola parte. Il resto andava perduto. Alla gente le castagne del mago Bieco piacevano poco, e lui, con tutte le sue magie, non sapeva come farle sparire. Aveva deciso, ormai, di tagliare tutti i suoi castagneti per ridurli in legna da bruciare o da vendere ai falegnami.
Quando il mago Bieco aveva visto Pinocchio, quel burattino di legno con  quel naso così lungo e intelligente, subito gli era venuta l'idea di servirsene per risolvere il suo problema. Perciò lo aveva incatenato e imprigionato. Ma ora che era diventato suo amico...
Durante una cena, il mago Bieco espose il suo problema a Pinocchio.
- Ho una produzione così grande di castagne che non so più cosa farne. Stranamente, alla gente le mie castagne non piacciono. Tu hai qualche idea per risolvere il mio problema? -
Pinocchio si grattò la sua zucca di legno con le mani pure di legno, e ne uscì fuori un suono fastidioso che fece aggrottare le sopracciglia al mago.
- Direi...direi... - pensava il burattino sempre grattandosi la testa - Tu hai amicizia con il fuoco, no? -
- Direi di sì: è uno dei miei giochetti preferiti -
- E non hai mai provato ad accostare il fuoco alle tue castagne? -
- Veramente no -

Deodorare gli scarichi

Succede, specie quando cambia il tempo, che i tubi di scarico di acquai e lavabi rilascino cattivi odori.  Per neutralizzarli, lavate energicamente i lavabi con un detersivo e risciacquate con abbondante acqua calda. 
Versate poi, negli scarichi, due bicchieri di aceto forte.
(da una rubrica di consigli della nonna)

Olevano: sabato giornata del cibo lento

Olevano Romano, piazza Umberto I, sabato 26 è la Giornata del Cibo Lento, lo Slow Food Day. Tutta la giornata sarà dedicata ai cibi tradizionali, cotti con la necessaria cura e lentezza al contrario del Fast Food, cibo cotto e consumato in fretta, alla mordi e fuggi.
Aderiscono tutte le forze economiche e sociali di Olevano: il Comune, la "Terra del Cesanese", la "Strada del Vino", il Gruppo Sommelier e la Pro Loco.
Ecco in sintesi il programma:
ore 9: mercato dei prodotti locali e Mercato della Terra.
ore 11: laboratorio dell'olio di oliva.
ore 12: laboratorio del riciclo e del riuso: preparazione saponi con residuo olio di oliva.
ore 13: i ristoratori della Terra invitano alla cucina tradizionale
ore 16: laboratorio cartapesta per bambini e non.
ore 17: banco di assaggio vino Cesanese
ore 18: banco di assaggio orizzontale Cesanese 2005
ore 19: Food Sound Sistem, riflessioni di un gastrosofo
ore 20: i ristoratori di Olevano invitano a una cena tradizionale e di riuso
Visite al Castello Colonna ore 10-12 e 16-19.
Mattinata e pomeriggio spettacoli teatrali per bambini e ragazzi.

La Lazio pesca in Francia il gioiellino Bahloul

La Lazio si sta dando un sacco da fare per pescare un po' dappertutto giovanissime promesse del calcio. Stavolta è il turno del franco-marocchino Yanis Balhoul, pescato nientemeno che nel Sedan, serie B francese, e quasi sicuramentre strappato alla concorrenza del Milan e del Newcastle che pure lo cercavano.
Sembra che Tare sia riuscito ad anticipare la concorrenza e ad assicurare alla Lazio questo ragazzo, diciotto anni ancora da compiere, destinato per ora a rinforzare la Primavera, ma in pratica diponibile anche per la rosa della prima squadra. Yanis è alto un metro e 70, un fisico agile e scattante, una seconda punta che unisce classe e velocità: è stato accostato, come stile di gioco, nientemeno che al fenomeno del Barcellona Alexis Sanchez.
Il ragazzo si è svincolato dal Sedan e quindi il suo costo è moderato, si è trattato di avere l'occhio lungo e di essere pronti al momento giusto. Bahloul ha detto di gradire moltissimo Roma come destinazione, preferendola sia a Milano e che alla Gran Bretagna. 
La Lazio è sempre alle prese con la questione allenatore. Non sono perdute le speranze per Di Matteo, che Abramovich sembra non  apprezzare adeguatamente parlando solo di fortuna; e neanche per Zdenek Zeman, che piace moltissimo alla tifoseria biancoceleste, anche se da Pescara annunciano che faranno di tutto per trattenere questo tecnico che ha nel sangue il calcio-spettacolo e ha guadagnato una promozione clamorosa in serie A come ai vecchi tempi del Foggia.

martedì 22 maggio 2012

Palestrina: la media Pierluigi vince in nome di Giovanni Falcone

I ragazzi della media Pierluigi di Palestrina hanno vinto il concorso regionale Giovanni Falcone e s'imbarcheranno oggi  22 maggio a Napoli su una delle due navi che portaranno a Palermo i giovani studenti per commemorare il ventennio della strage di Capaci.
A Palestrina, domani alle 9.30 , ci sarà anche una manifestazione a cui aderiscono le classi che hanno partecipato al concorso, indossando una maglia che reca la scritta "Capaci di ricordare Capaci da ricordare," e assisteranno al film "Falcone" al cinema Principe.
La media Pierluigi, con le insegnanti Elisabetta Maggio, Angela Razzicchia, Maria Cecilia ed altri colleghi, ha preparato con impegno i ragazzi per tutto l'anno al progetto Giovanni Falcone, di grande significato morale e civile.

Un errore di stampa

Fai attenzione quando leggi libri di medicina: potresti morire per un errore di stampa.
(Mark Twain)

Pinocchio ancora burattino: 63. Un pranzo meritato

- Troppo facile, eh, Pinocchio! Credevi di essere stato proprio così bravo? Ti ho aiutato io con le mie arti magiche, altrimenti saresti ancora lì dentro legato alla catena. Ti ho preso in simpatia e mi sto divertendo come fa il gatto con il topo. Che tu voglia o non voglia, resterai con me per un bel po' di tempo, e poi ti lascerò andare. Non vorrò nessun riscatto, ma tu mi aiuterai a fare una cosa che avrà un grande valore anche economico -
- Come? - disse Pinocchio. - Non ti bastano le tue magie? -
- Le mie magie, caro Pinocchio, come tutte le magie durano poco. Ci vuole altro, nella vita, per avere delle qualità che valgono per sempre, e fra queste ci sono l'intelligenza e la tenacia, e mi pare che tu le possieda tutte e due -
Pinocchio s'inchinò davanti al mago, sorridendo con un pizzico d'ironia. - Grazie, signor Bieco, cercherò di aiutarti, se mi sarà possibile -
- Bene - disse Bieco. - Ora andiamo a pranzo, perché ve lo siete meritato. Siete stati molto bravi tutti e due, anche se io vi ho aiutati con la mia magia -
Così fecero. Il mago aveva fatto preparare da una serie di domestiche e di domestici un pranzo meraviglioso, con zuppa fumante, maialino arrosto, insalate, zucchine ripiene, vinello del Chianti, e poi dolci e frutta secca in quantità. Pinocchio non consumava più un pasto così abbondante da tanto tempo, e poi il mago Bieco dimostrò di essere molto più simpatico di quanto non dicesse il suo nome.

I gladiatori del calcio

E' una faccenda di gladiatori, il calcio, mi convinco, o un'eco di cacce primitive,  che oltre ogni ragione appassiona e trascina gli uomini, fin da bambini.
E io, che non comprenderò mai che cos'è il fuorigioco, e soffro per il portiere quando si tirano i rigori (Io: "Mi sembra una fucilazione". E il figlio: "Mamma, per favore, taci"), sono contenta quando ricominiciano il campionato e le Coppe. E c'è da soffrire insieme, o da abbracciarsi infine, felici, mentre il cane, pure milanista, abbaia, e il figliuolo va a stendere la bandiera rossonera sul balcone: stendardo e gonfalone della nostra crociata.
(da  un articolo di Marina Corradi)

Colleferro: il trionfo dello scarabocchio

Colleferro,  protagonisti l'asilo nido e la scuola d'infanzia Lo Scarabocchio, sabato 25 e domenica 26 nella Sala V. Lino Moffa al Comune, assisteremo al trionfo dell'invenzione e della fantasia in una apposita, coloratissima mostra.
E' il regno del laboratorio infantile, il territorio della libera fantasia dei bambini, la festa delle loro invenzioni, la gratificazione dei loro appassionati insegnanti.
I bambini dell'asilo nido e della scuola d'infanzia intitolati significativamente allo Scarabocchio, in un anno d'intenso lavoro, hanno progettato e realizzato spazi, strumenti e materiali, dai primi segni casuali alla intenzionalità dei movimenti, realizzando le loro creazioni con i materiali più disparati, scoprendo cromatismi pitttorici inattesi ed esplorandone variazioni e trasformazioni con autonome strategie compositive. 
Sarà un spettacolo sorprendente e meraviglioso per gli occhi smaliziati degli adulti.

Pensiamo a Zeman e a un anno di follie con Zarate Klose e Yilmaz!

Che bomba sarebbe la Lazio con Zeman: tutti all'attacco con Zarate, Klose e Yilmaz, gol a palate e anche parecchi gol al passivo, ma con un rendimento medio superiore, due ne vinci una ne perdi. A fine anno ti ritrovi con venti vittorie, otto pareggi e dieci sconfitte, 68 punti in classifica, terzo posto sicuro, 70 gol segnati e 45 subiti, emozioni e gol assicurati tutte le domeniche.
Un calcio leggero e fantasioso, in cui puoi dare colpe senza drammatizzare ed esaltarti senza crederti arrivato in cielo. Una Lazio spumeggiante che finalmente ti fa rivedere le fantasie degli attaccanti, e in cui Zarate sarebbe libero d'inventare tutto e anche di lanciare due cannonieri come Klose e Yilmaz, che a fine anno avrebbero messo a segno 20 reti ciascuno.
Sogni. Sogni di mezza estate che è ancora mezzo inverno, piove e non puoi andare al mare, devi pensare a coprirti perchè ti manca l'allenatore, Reja ti ha messo in mutande sbattendo la porta di Formello e ora Lotito gli corre dietro sperando che ci ripensi. Ma il buon Edy ci ha già ripensato troppe volte e stavolta non cederà.
E allora perchè non provare la follia Zeman? Di Matteo se lo tiene il Chelsea, Zola avanza troppe richieste, Gasperini non dà troppo affidamento, inutile rimpiangere anche Delio Rossi che con Lotito non va proprio d'accordo. 
Con pochi acquisti, Yilmaz, Ederson, Rolin, Cassani e Balzaretti, e con la conferma dei Marchetti, Ledesma, Cana, Candreva, Mauri, Gonzalez, Diakité e il recupero di Zarate, con la cessione anche di Hernanes e Kozak mandato ad apprendere calcio altrove prima di diventare il goleador del nostro avvenire, la Lazio sarebbe a posto nelle mani di Zeman e della sua avventura calcistica sempre brillante e spensierata. Come piace a noi tifosi che allo scudetto non ci pensiamo...però...

lunedì 21 maggio 2012

San Cesareo in serie D!

Trentaquattro giornate sempre in testa alla classifica, lottando a coltello con la fortissima Lupa Frascati, e finalmente per il San Cesareo di Fabrizio Ferrazzoli è arrivato il magnifico traguardo: la serie D!
Viva dunque i rossoblu, capaci di salire in diretta all'Interregionale, con grandi meriti per la società sempre compatta, e per la squadra sempre brava, con un attacco atomico: 81 reti in 34 partite, e Stefano Tajarol cannoniere dei cannonieri con ben 26 reti all'attivo.
Ricordiamo dunque gli eroi del San Cesareo: Vezzani; Rufini, Bernardi, Calabresi, Galluzzo; Ciotti, Gamboni, Gay; Tajarol, Hrustic (Ciogli), De Paolis (Pacetti) e inoltre Izzo, Cancellieri, Razzini, Mancini e Pieri.Ed ora forza per un campionato super nell'interregionale.

Il bello

Non è bello ciò che è bello. Figuriamoci ciò che è brutto.
(Frate Indovino)

Pinocchio ancora burattino: 62. Il mago si diverte

Pinocchio, tutto contento di non portare più le catene che lo legavano ai piedi, pensò subito di approfittare dell'ammorbidimento dimostrato nei suoi confronti dal mago Bieco. Ma come fare per uscire da quel carcere così arcigno? 
La finestrella? Troppo in alto: non avrebbe mai potuto raggiungerla. Le mura? Erano di pietra viva, impossibile da scalfire. La porta? Era di ferro massiccio, impenetrabile.
- Prova a estrarre dal muro il mozzo della catena e a infilarlo sul cardine della porta - suggerì Fido, il cane parlante. - Può darsi che il muro si sgretoli un po' -
Pinocchio seguì il suggerimento di Fido. La catena, nel punto in cui era conficcata al muro, aveva un mozzo sottile che entrava giusto giusto in un punto in cui la porta di ferro era a contatto con la parete. Miracolosamente, il muro cominciò a sgretolarsi sotto la pressione del mozzo di acciaio. Lavorando con pazienza per oltre due ore, Pinocchio riuscì a scavare un pertugio dal quale usciva la luce del giorno, e che era sufficiente per consentire il passaggio prima a Fido e poi anche a lui, contorcendosi faticosamente.
Liberi! Ma davanti a loro c'era il fossato, largo dieci metri e profondo altrettanto. Il ponte levatoio non si vedeva, ma era sicuramente chiuso. Pinocchio non aveva paura del fossato: sapeva nuotare bene, e poi era di legno, no? e avrebbe aiutato anche Fido a raggiungere il margine opposto.
Detto fatto. Ma quando Pinocchio posò i piedi a terra, e stava per tirare un respiro di sollievo, vide davanti a sé il mago Bieco che sembrava lo stesse aspettando.

Il ruggito del gol

Rido tra me a pensare a un mio ipotetico infortunio di gioco - in un momento in cui proprio non c'è niente da ridere, perché il Barcellona ha segnato. Stavolta il figlio più milanista mi folgora con una sguardo che, lo sento, mi trafigge e si inchioda come un coltello nella parete dietro la mia testa. 
E ora, lo capisco perfino io,  butta male. Il marito fuma una sigaretta dietro l'altra, i gatti di casa stanno immobili come sfingi, e anche il cane ha le orecchie basse. 
Mancano cinque minuti, che speranza ci resta? Mi mangio le unghie, trepidante. Ma all'improvviso, il Milan ha la palla, corre, tira. "Goal!" ma come lo grida, mio figlio: è un ruggito, è gioia viscerale che io non capisco fino in fondo, ma mi fa sorridere e quasi mi commuove (qualcosa di così maschile in quell'urlo roco, non del tutto penetrabile a me, donna).
(da un articolo di Marina Corradi)

Fiuggi: Maria di Medjugorje di nuovo in Ciociaria

Una folla di cinquemila fedeli ciociari si è riunita alla Fonte Bonifacio VIII di Fiuggi per pregare insieme a Marija Pavlovic Lunetti la Vergine di Medjugorje nella giornata di sabato 19 maggio.
Già la Vergine di Medjugorje era comparsa il 21 novembre del 2011 sul Monte Scalambra all'altro veggente Ivan Dragicevic.
A Fiuggi è stata organizzata una giornata mariana di preghiera dall'Associazione della Divina Misericordia, alla presenza del vescovo di Palestrina monsignor Domenico Sigalini, che ha celebrato la Santa Messa e invitato i fedeli alla preghiera. Si è avuta anche la commovente testimonianza di Enrica, una ragazza di Padova miracolata a Medjugorje da una grave forma di paralisi.
Durante la recita del rosario, Marija Pavlova si è alzata al cospetto della statua della Vergine ed ha parlato con lei, riferendo ai fedeli queste parole: " Io ho raccomandato tutti voi e tutte le vostre intenzioni. La Madonna ha pregato su di voi. Che Dio vi benedica; andate nelle vostre case con gioia, portate le preghiere di Gesù e della Madonna e i saluti ai vostri bambini. Che Dio vi benedica".
Don Primo, parroco del Serrone, ha invitato Marija Pavlova per la prossima primavera di nuovo al paese del Monte Scalambra, e sembra che Marija abbia acconsentito.

Se ne va il Profeta, torna Maurito

Un forte vento di rinnovamento, in casa Lazio. Partito Reja fra il rimpianto generale, si pensa a un futuro diverso. 
 Battere il ferro Di Matteo finché è caldo, lui verrebbe volentieri, non è entusiasta di restare al Chelsea con così scarsa fiducia. Se non  viene Di Matteo, Lotito tenta la carta Mazzarri, anche lui ben disposto verso la Lazio. E poi ci sono altre buone carte da giocare. Zeman, Mihajlovic, lo stesso Zola. chi non vorrebbe venire alla Lazio?
Ma bisogna sbrigarsi. Tempo per formare una squadra nuova non ce n'è troppo e in vista c'è una vera rivoluzione. Intanto, notizia clamorosa: Hernanes, il Profeta, se ne va. Lo vuole il Fehnerbace in Turchia, pronto a sganciare dai 20 milioni in su, e noi, che ormai abbiamo preso Ederson e abbiamo anche Mauri, potremmo anche accettare di fare a meno di Hernanes. Poi c'è il sicuro ritorno di Maurito Zarate, che troverebbe aria nuova, sarebbe felice di giocare al fianco di Klose e anche dello spaccatutto Yilmaz.
Molto probabile il rinnovo della linea dei terzini, con Cassani e Balzaretti, mentre è in arrivo un forte centrale, se non sarà Breno sarà il bravissimo uruguayano Rolin, ventiquattrenne stella del Nacional Montevideo.
E per la mediana il possibile arrivo di Krasic, che da noi avrebbe tutto l'agio di riconquistare le posizioni perdute. Insomma , una Lazio nuova: Marchetti; Cassani, Rolin, Dias, Balzaretti; Ledesma, Krasic, Mauri, Ederson; Klose, Yilmaz (Zarate). Una formazione degna di ben figurare in Europa e tra le prime del nostro campionato.

domenica 20 maggio 2012

Al Napoli la Coppa Italia, alla Lazio i preliminari di Europa League

Con un netto 2-0, il Napoli ha conquistato all'Olimpico di Roma la Coppa Italia, infliggendo alla Juventus l'unica sconfitta di tutta la stagione con le reti di Cavani su rigore e di Hamsik su bel passaggio smarcante di Pandev.
Napoli dunque direttamente ai gironi dell'Europa League, mentre alla Lazio toccherà il secondo turno dei preliminari il 23 e il 30 agosto. Un po' di vacanze in meno: i biancocelesti torneranno in campo per la metà di luglio. Per noi tifosi va bene così, le nostre troppo lunghe vacanze di digiuno calcistico finiranno prima. Speriamo solo di avere un  buon allenatore e una bella squadra, per una stagione migliore di quella appena conclusa.

Il paracadutismo

Se la prima volta non ti riesce, il paracadutismo non fa per te (Legge di Murray).
(da Frate Indovino)

Pinocchio ancora burattino: 61. Uno scherzo del mago

Il burattino si rattrappì contro il muro per evitare di essere colpito da altre bordate di cannone.
Quella tregenda durò ancora per un bel tratto, poi, quando Pinocchio si aspettava ormai l'abbordaggio finale dei pirati al castello, tutto tacque all'improvviso, come se niente fosse accaduto. 
Era quasi mattino. Forse Pinocchio aveva solo fatto un orribile sogno, ma quella palla di cannone ai piedi del pagliericccio stava lì a dimostrare che tutto era vero.
A Pinocchio, ora, era venuta una gran fame. Quel poco di pane e acqua che gli avevano portato la sera prima era subito sparito, equamente diviso fra lui e Fido. Rimpiangeva le belle cene che faceva in trattoria, preparate dalla Fata, da Geppetto, da mastro Ciliegia e dalla piccola Lucia, che aveva anch'essa le mani d'oro. 
- Oh, Fido, se sapessi come si mangiava bene nella mia trattoria! Anche tu saresti stato un gran signore. E ora...- si lamentava il burattino.
 Come se lo avessero ascoltato, la porta della prigione si aprì, e comparve il mago Bieco in persona, col suo orribile sguardo e i suoi grossi sopraccigli. Era seguito dalle due guardie, e da una serva che portava un vassoio con del buon cibo.
- Pinocchio - disse il mago Bieco con un tono stranamente bonario. - ho visto che non ti sei spaventato troppo per le mie magie e per il mio falso attacco dei pirati. Non  ti ho sentito strillare e strepitare, e nemmeno il tuo cane. Per questo ho deciso di togliervi le catene e di darvi qualcosa di buono da mangiare. Siete stati coraggiosi. Ma resterete in carcere finché qualcuno non si farà vivo per farvi tornare a casa vostra -

Le cadute dei calciatori

Cinque minuti, torno, e avverto una strana rigidità nell'aria. Leggo sullo schermo: uno a uno. "Ma, hanno pareggiato?" domando, e ammetto che la domanda è cretina. 
"Mamma, per favore, taci", sibila il figlio, che adesso è proprio nero. Poi mi pare che il Barcellona bersagli la nostra porta come un tirassegno. A un paio di tiri mi copro gli occhi per non vedere. 
"Mamma, per favore, piantala" ordina il figlio, fredo.  Mi rannicchio e sto buona, lasciandomi andare alle mie osservazioni. Trovo fantastico per esempio come i calciatori, falciati dall'avversario, rotolino rovinosamente a terra ma si rialzino quasi sempre incolumi. Mi immagino: che succederebbe se cadessi io così? In quanti pezzi mi dovrebbero raccattare?
(da un articolo di Marina Corradi)

Piglio: cittadini sicuri col maresciallo Serpico

Venerdì 18 maggio è scattato a Piglio il progetto "Cittadino sicuro ed informato" promosso dal Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone con il maresciallo Domenico Serpico, comandante di quella stazione.
Il maresciallo Serpico ha incontrato i cittadini di Piglio presso il Centro Sociale di Viale Umberto I. Serpico ha spiegato il concetto di "polizia di prossimità" e quello di "centralità del cittadino" con un articolato piano di prevenzione e il costante contatto con la popolazione. Serpico ha anche distribuito e illustrato il "vademecum" realizzato dal Comando Provinciale di Frosinone, che ha riscosso unanimi consensi sulle richieste d'intervento e sulla condotta da adottare per difendersi dalle truffe , considerando le forze dell'ordine come le vere "sentinelle della sicurezza".
Analoghe manifestazioni sono state programmate da parte del Comando di Cassino a PIEDIMONTE SAN GERMANO nella giornata di oggi 20 maggio, il 22 maggio a PONTECORVO e il 23 maggio a CEPRANO.

Di Matteo dirà di sì?

Roberto Di Matteo: il re dell'impossibile. La conquista di questa Champions League da parte del Chelsea ha dell'incredibile. Col Bayern che si affannava sul campo, che ha avuto un dominio territoriale schiacciante, la squadra che aveva le idee chiare, il fisico pimpante, il pericolo innescato ogni volta che Drogba toccava la palla: questa squadra era il Chelsea. Giusto che abbia vinto, anche se soltanto ai calci di rigore.
E ora, che farà Di Matteo? Abramovich ha accolto il trionfo a Monaco senza quell'entusiasmo che avrebbe riservato alla sua squadra se a guidarla fosse stato un "grande". Ora quel pelataccio d'italiano, quel rozzo abruzzese, quella cartuccia di riserva, è riuscito a fare quel che i grandi allenatori del passato, Mourinho in testa, non erano riusciti. Abramovich vuole un grande allenatore alla guida dei "blues", di Roberto si fida e non si fida, i miracoli non bastano. E noi siamo appesi lì, a quel filo: speriamo che Di Matteo resti disponibile per noi, sarebbe  un grande onore, cominceremmo a sognare anche noi. Le grandi carriere nascono così.
Zola pare abbia capito la situazione, e ha sparato... vuole Giovinco, Diamanti e Pazzini, tre pezzi da novanta, o almeno da...sessanta milioni. Dove potrebbe trovarli, Lotito, che sembra possa disporre al massimo fino a trenta milioni lavorando di fino sui ritorni di Zarate, Floccari e Foggia? A questo punto la Lazio è tutto un interrogativo, anche se sembrano sicuri i primi tre acquisti: Ederson, Breno e Yilmaz. Speriamo che ad essi si aggiunga al più presto il nome più atteso e sognato: quello di Roberto Di Matteo.

sabato 19 maggio 2012

Il dolore

Il dolore ci mette alla prova: solo i deboli vorrebbero che il dolore non esistesse.
(Frate Indovino)

Pinocchio ancora burattino: 60. L'assalto dei pirati

La prima notte trascorsa in carcere, fu molto movimentata, per il povero Pinocchio. Erano passate appena due ore di vero sonno ristoratore, anche se in catene e su un misero pagliericcio, quando il burattino sentì tremare le mura non solo del carcere, ma dell'intero castello.
Che cos'era quell'orrendo rumore? Dal finestrino, là in alto, si scorgevano dei guizzi di grandi fiammate. Rumore di tuoni? Esplosioni di fulmini? Impossibile: quelle erano vere e proprie cannonate, che colpivano ripetutamente le robuste mura.
Si sentiva anche il rumore di alte onde di mare che si infrangevano oltre il fossato del castello. Ma come era possibile? Il mare era molto lontano da quel territorio dove si apriva anche la grande vallata del castello.
Si sentivano anche forti urla umane. - Ciurma, all'assalto! Prendiamo quel maledetto castello! Prendiano quel malefico mago di Torvilandia! Arrendetevi! -
Il cane Fido guaiva dalla paura, e si rivolgeva implorante a Pinocchio. - Ma che cos'è questo inferno? Non  è possibile che ci sia un attacco di pirati! E da quali navi vengono, da quale mare, se il mare è almeno a cinquanta miglia da qui? Pinocchio, rompiamo queste catene e cerchiamo di fuggire! -
Pinocchio ci stava provando, ma quelle catene erano troppo robuste. Sperava che il mago, o qualche guardia del castello, prima di fuggire, si ricordasse di loro, altrimenti avrebbero fatto una gran brutta fine.
O era soltanto un sogno? Pinocchio si strofinava gli occhi, si grattava la punta del naso: no, era tutto vero, il cane Fido lo confermava col suo penoso guaito e i suoi lamenti.
Ad un tratto, una palla di cannone seguita da una fiammata violenta precipitò dalla finestrella proprio ai piedi di Pinocchio.

Gattuso-Achille e il leone Puyol

Mi piace l'atmosfera elettrica del calcio in Tv, e il silenzio teso e gli sguardi intenti dei figli, e i boati di disappunto, se qualcosa non va come deve. Mi godo l'aria, più che il gioco. Mi piace osservare le facce tese dei calciatori, nei primi piani. Nelle grandi partite, nel culmine dello sforzo assumono espressioni da gladiatori al Circo Massimo, o da condottieri.
Gattuso, per esempio, non è un Achille davanti alle mura di Troia? E quel Puyol, il capitano del Barcellona, che faccia da leone aveva l'altra sera. "Mi pare un crociato contro gli infedeli" dico dal mio angolo.
"Mamma, per favore, taci" esorta il figlio più milanista, maledettamente nervoso e non disposto a tollerare i miei voli pindarici. Proprio adesso, poi, che il Milan ha già segnato, e siamo uno a zero. Obbedisco, e me ne vado a fare un caffè.
(da un articolo di Marina Corradi)

Zagarolo: tre giorni di mercato tessile

Tre giorni spettacolari, al Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 maggio, per la sesta edizione della Mostra Mercato dell'Artigianato Tessile "Tramando...Tessendo 2012".
Un appuntamento da non perdere per gli appassionati di tessitura, tombolo, ricamo, patchwork, filet e molto altro. E' in mostra, per iniziativa dell'Associazione Sinergie, Palazzo Rospigliosi e Museo del Giocattolo, un appuntamento unico di tutto il settore tessile dell'Italia centromeridionale.
Patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Roma, dell'XI Comunità Montana, del Comune di Zagarolo, dell'Istituzione Palazzo Rospigliosi, del Museo Didattico della Seta di Como e dell'Assocanapa.
Una serie di manifestazioni e iniziative che partiranno dalle ore 16 di venerdì 25 maggio per una Tre Giorni memorabile.

Dai 39 anni di Jardel ai 17 di Ocampos...meglio El Kaddouri

Tutto è buono, per la Lazio, a sentire certe campane: si va dai 39 anni del brasiliano Jardel del Benfica ai 17 di Lucas Ocampos del River Plate. Quest'ultimo appare subito un miraggio, in quanto Passarella lo valuta 30 milioni di euro e il River Plate non lo mollerebbe per meno di 25, una cifra che di questi tempi in Italia nessuno se la sentirebbe di rischiare per un ragazzo, sia pure un fenomeno, un nuovo Pastore addirittura con più senso del gol.
Quanto a Jardel, ci vuole del coraggio a proporlo ancora sulla piazza. Non solo per l'età, più vecchio di Del Piero e di Totti, ma anche perchè sono quasi dieci anni che non combina quasi più niente di buono a causa di una certa passioncella per la cocaina.  E che conta un passato illustre, di fronte alla realtà?
La Lazio, più concretamente, sembra orientata per il giovane bresciano El Kaddouri, non un fenomeno ma una realtà concreta per rafforzare il centrocampo. A Brescia lo danno per probabile biancoceleste. Nel mirino della Lazio sono comunque Krasic, Balzaretti, Cassani, Pazzini e il cannoniere turco Yilmaz, più Ederson e Breno che sono più che una voce. Da questi otto dovrebbero uscire i quattro rinforzi desiderati per il prossimo campionato, in attesa che arrivi Di Matteo: stasera si conosceranno le prime verità.

venerdì 18 maggio 2012

Visto Yilmaz? uno spaccatutto alla Chinaglia

Burak Yilmaz, 26 anni, quest'anno 43 partite e 35 gol nel Trabnzonspor, Turchia, più 9 assist e 3700 minuti di gioco, in media 86 a partita. 
Visto in azione, un fisicaccio a mezza strada tra Chinaglia e Vieri, e molto simile nello stile, immediato e da spaccatutto. La Lazio è sulle sue orme, e può essere acquistato per 8 milioni. Vorrebbe un ingaggio quinquennale a due milioni per stagione.
Sembra sia stato indicato proprio da Roberto Di Matteo. Igli Tare lo starebbe seguendo da mesi. Se Lotito ce la fa, avremo un nuovo Chinaglia.

Pinocchio ancora burattino: 59. Il mago Bieco di Torvilandia

- Mi chiamo Pinocchio e amo l'avventura. Ho visto da lontano questo grande castello e ho voluto conoscere il suo padrone -
- Il padrone sono io, il mago Bieco di Torvilandia, e non gradisco l'intrusione di nessuno. Nessuno finora ha osato entrare dentro il mio palazzo. E tu ci resterai prigioniero finché non arriverà qualcuno che ti riscatterà! -
- Signor mago - rispose Pinocchio senza esitare - mio padre vive molto lontano, e poi è solo un povero falegname, non avrebbe neanche un soldo per potermi riscattare -
- Ma come! - si lasciò sfuggire Fido, il cane parlante - Mi hai detto che avete messo su una bella trattoria...-
- E' vero - spiegò Pinocchio - ma senza di me non credo che riuscirà a cavarsela -
- Poche chiacchiere! - gridò il mago Bieco adirato - Guardie! Portateli in carcere tutti e due, e legateli bene alle catene. Pane e acqua finché qualcuno non si farà vivo per riscattarli -
Le guardie obbedirono prontamente. Presero Pinocchio e Fido, e per lunghi corridoi bui e scalette scomode e strette li portarono in un carcere illuminato solo da una finestrella in alto fin quasi al soffitto. Inutilmente Pinocchio si dibatteva, ma si ritrovò legato con pesanti catene ai piedi che gli permettevano solo di  compiere uno o due passi. Anche Fido fu incatenato. Le guardie si chiusero alle spalle una pesante porta di ferro e dissero: - Stasera vi porteremo pane e acqua per tutta la giornata di domani -
C'era solo una panca, oltre a un pagliericcio per dormire. Pinocchio si sedette a fatica, con le catene che gli pesavano, e maledisse il momento in cui aveva deciso di entrare nel castello.

Otto e mezzo della sera: c'è il Milan...

Le otto e mezza di sera. Tutto pronto: la bottiglia di Coca Cola, le luci basse in soggiorno, il telefono virtualmente diffidato dal suonare. C'è il Milan, stasera. Figli e marito sono già schierati nelle previste posizioni sui divani. E io, me ne sto qui in un angolo, a guardare con una letizia un po' ebete la partita.
Non capisco un accidente di calcio. Stento a distinguere l'arbitro dal guardalinee. A volte nei primi minuti fatico persino a  capire qual è, il Milan, a causa della fastidiosa abitudine delle squadre di usare talora magliette diverse da quella consueta. Però mi piace quando in tv c'è la partita, e soprattutto se è roba importante, un derby o Coppa dei Campioni.
(da un articolo di Marina Corradi)

Colleferro: i comuni si associano per risparmiare (lega con Valmontone Labico Gorga Gavignano e Segni)

Nasce a Colleferro un'associazione intercomunale per la gestione dei servizi pubblici e delle funzioni amministrative. Il consiglio comunale di Colleferro ha varato ieri sera la nascita di un sodalizio intercomunale composto per ora da Colleferro, Valmontone, Labico, Gorga, Carpineto e Segni, con una popolazione di oltre 60 mila abitanti, aperto per il futuro anche ad altri comuni.
Il sindaco Mario Cacciotti ha favorito i lavori di accordo tra i vari consiglieri e le varie commissioni. L'associazione potrà ridurre i costi e ottenere finanziamenti migliori, fornendo servizi più efficienti. 
Si partirà dallo sfruttamento delle cave di Via Traiana e dalla ricerca di fondi per le strade di collegamento. La gestione dei servizi intercomunali sarà affidata alla società ASPER Valle del Sacco, la cui funzione è stata illustrata dal vicesindaco Giorgio Salvitti. Le intenzioni operative sono le migliori possibili.

Orfani di Reja, ricchi con Di Matteo...

Non ha sbattuto la porta, ma quasi, Edy Reja: e a Lotito che lo sta inseguendo per trattenerlo ha detto chiaramente di no. E allora lasciamolo andare, magari versando qualche lagrimuccia di dispiacere, ma si sa che dopo tre anni anche il miglior matrimonio tecnico si logora.
Orfani di Reja, ora scegliamo bene il nuovo tecnico: giovane, pieno di desiderio di eccellere, già esperto del calcio internazionale, capace di raddrizzare miracolosamente situazioni rovinose, proprio come faceva Edy tre stagioni fa. Sono le caratteristiche di Roberto Di Matteo, un ragazzo volitivo che ci ricorda la migliore Lazio, e che sarebbe capace subito di metterci in riga con le squadre più forti non solo d'Italia, ma anche del continente, cominciando da una più umile Europa League e finendo con la più impegnativa Champions League.
Non ci sarebbe salto nel buio, e speriamo che Roberto, dopo la finalissima continentale di sabato contro il Bayern, sia libero di venire veramente alla Lazio e di cominciare una grande carriera partendo da Formello. Anche lui farebbe i suoi tre annetti, di più nel calcio non è concesso, al terzo anno qualcosa si comincia a rompere nel rapporto e bisogna avere l'intelligenza e l'agilità mentale di cambiare puntando al meglio.
La squadra giusta per Di Matteo sarebbe composta di giovani (più qualche esperto tipo Klose), vogliosi di riuscire e di conquistarsi uno spazio eccellente, un po' come ha fatto Antonio Candreva in questi tre mesi di Lazio. Ragazzi non di primissimo pelo e non di altissima classe, ma bene impostati e ricchi di volontà. Anche Cana andrebbe bene, come Diakité, come Marchetti, direi anche come Kozak se non si decidesse di mandarlo altrove a fare una vera esperienza. Proverei  anche a ridare spazio alle risorse di Zarate, uno estroso come lui ci sta sempre bene nella rosa, purchè non parta con l'idea di fare il titolare inamovibile. E poi recupererei i Cavanda e i Ceccarelli, e farei spazio anche a ragazzi come Zampa, Onazi e Crescenzi.  Per il resto, cercare quattro rinforzi di buon ceppo, due difensori, un mediano e un attaccante, una spesa di una trentina di milioni.
Ma ora, mister Lotito, prepariamo il terreno propizio a Di Matteo, o a un giovane ambizioso e bravo come lui.

giovedì 17 maggio 2012

Pinocchio ancora burattino: 58. Una brutta accoglienza

Quando si svegliarono, il sole illuminava in pieno la porta del castello, che ormai era vicino. Non si vedeva anima viva. Il castello era circondato da un ampio fossato che lo rendeva inaccessibile.
Per fortuna il ponte levatoio era abbassato, e non c'era di guardia nessuno. Pinocchio, con fare deciso, entrò nel grande portone insieme al cane Fido: ma, non appena fu dentro, il ponte levatoio si rialzò, e il burattino si ritrovò chiuso nel castello senza possibilità di uscita.
Dentro a un grande salone buio non si distingueva alcun essere animato. In fondo c'era una porta più piccola dalla quale penetrava un barlume di luce. Pinocchio si diresse deciso da quella parte. Ma d'improvviso sbucarono due guardie vestite con una palandrana marrone, che incrociarono le loro alabarde e gridarono: - Altolà! Dove vai? Nessuno ti ha invitato ad entrare! -
Pinocchio non si perse di coraggio, e rispose: - Ma il portone  era spalancato! -
- Puoi entrare, ma ti dovremo mettere le manette, perché il nostro padrone non si fida di nessuno -
Il burattino dovette sottostare a quella prepotenza. Anche al cane Fido fu messo un guinzaglio per impedirgli di muoversi liberamente.
 Li trascinarono in un'altra stanza un po' più luminosa, in fondo alla quale, su una grande poltrona che sembrava un trono, era seduto il padrone di casa, una specie di orco con due folti sopraccigli.
- Come avete osato entrare nel mio castello? - disse con un vocione che incuteva paura. Vicino a sé teneva un enorme mastino con  delle zanne impressionanti.

Controllori inflessibili: ma con gli adulti

Nessuna persona di buon senso, o con un minimo di sensibilità, caratteristiche che non ho motivo di ritenere mancanti nel controllore che ha punito la bambina di M., lascerebbe un bambino solo e potenzialmente in pericolo, qualunque cosa avesse fatto. Per questo, la notizia mi ha lasciato incredulo, e vi assicuro che sarei molto contento se il fatto fosse ridimensionato e il controllore, per così dire, riabilitato.
Se, invece, il fatto fosse confermato, e la bambina avesse avuto la disavventura di scontrarsi con un roccioso tutore della legalità, chiederei alla Guardia di Finanza di far entrare quest'ultimo nelle sue schiere, perché l'Italia ha bisogno della sua inflessibilità per stanare i furbacchioni. Possibilmente adulti.
(da un articolo di Fulvio Scaparro)

Palestrina: sabato la notte dei musei

Sabato 19 maggio, ore 21.30: arriva anche a Palestrina la Notte dei Musei. Il Museo Barberini aderisce infatti all'apertura straordinaria indetta dal Ministero dei Beni Culturali per la serata di dopodomani, restando aperto dalle 20 alle 2 di notte. Al pubblico verrà offerta, alle 21.30, una visita guidata gratuita, e tutti avranno la possibilità di ammirare il grande capolavoro del mosaico policromo del Nilo, noto in tutto il mondo, e per la prima volta anche i reperti delle "Tombe dei Guerrieri" rinvenuti durante i recenti scavi nella necropoli di Praeneste.
Telefono e fax 06 9538100.

Reja se ne va da gran signore: ora aspettiamo Di Matteo

Edy Reja ha fatto i bagagli ed ha lasciato il suo piccolo regno di Formello, in punta di piedi, da gran signore qual è. Nessuno lo ha messo alla porta, ma non ha visto attorno a sé l'atmosfera giusta, ed ha facilitato il compito al suo presidente e a Igli Tare.
Era scritto. Reja ha salvato la Lazio due anni fa, l'ha portata al quinto posto l'anno scorso e al quarto quest'anno, il suo dovere l'ha fatto in abbondanza, qualche delusione parziale era inevitabile. Ora, al suo posto, aspettiamo un allenatore più grande di lui, e non sarà facile. Tutto fa pensare che il suo successore sia l'ex biancoceleste Di Matteo, neanche lui grande costruttore di gioco ma sicuramente anche lui un grandissimo animatore, capace di risollevare il Chelsea dal suo tracollo e di portarlo fino alla finalissima della Champions League.
Di Matteo non ha ancora deciso se venire alla Lazio, ma certamente ci sta pensando. Dicono che abbia già consigliato l'acquisto di un centravanti "tozzo" come il turco Yilmaz, uno che ha fatto 32 gol in 30 partite quest'anno nel Trabzonspor. Di Matteo vuole una squadra forte fisicamente e forte nell'animo. Da questo tipo di giocatori sa trarre il meglio. Se davvero decidesse di riprendere la via di Roma, la Lazio passerebbe dalle generose mani di Reja a quelle ruvide e concrete di Roberto Di Matteo e tenterebbe davvero di realizzare il grande sogno della Champions League.

mercoledì 16 maggio 2012

Pinocchio ancora burattino: 57. Un mago prepotente

- La gente dei Musoni - rispose Fido - si tiene lontana da quel castello, perché è abitato da un mago prepotente, disposto solo a fare del male -
- Voglio conoscere quel mago - disse Pinocchio. - Tanto, io non ho paura di nessuno. Casomai mi potrà soltanto favorire -
- Torniamo indietro, Pinocchio! Non ti bastano i tuoi burattini? Perché vuoi provare sempre nuove avventure? che cos'hai, dentro quella tua testa di legno? -
Pinocchio non sentì ragioni né consigli, e volle continuare per quella lunga strada. Il castello era lontano, in fondo all'orizzonte. Si riconoscevano soltanto le sue torri e le mura merlate, bisognava compiere miglia e miglia per raggiungerlo, non sarebbe bastata una giornata.
Dovettero fermarsi per la notte in una capanna di pastori che avevano visto all'improvviso ai margini di un prato. Per fortuna era ancora estate e non faceva freddo: si scaldarono un po' sulla paglia che era ammucchiata in un angolo e mangiuarono un pezzo di pane e formaggio che il burattino aveva portato con sé per la passeggiata. Bevvero l'acqua di una piccola sorgente che sgorgava tra le rocce lì vicino. La fortuna sembrava assistere Pinocchio e il suo cane parlante, almeno fino a quel punto.
Fido pensava: ma che strano burattino è Pinocchio: è di legno, ma ha un grande cervello. E poi mangia e beve come un vero essere vivente, si stanca, dorme e si riposa. Lui non invecchia mai? Sarà sempre giovane, sempre un bambino? E' una bella fortuna. E non ha neanche malattie. Oppure sì?
Nel rimuginare questi pensieri, Fido finalmente si addormentò al fianco di Pinocchio che già ronfava da dieci minuti.

I diritti dell'infanzia

Perché prendersela tanto con il controllore che ha fatto scendere dal pullman la bambina con biglietto irregolare? Per far rispettare la regola che vuole che non si viaggi a sbafo, è andato contro una legge, mi scusino i giuristi, superiore: quella che obbliga tutti noi, senza eccezione, a intervenire a protezione e soccorso di ogni bambino che si trovi in situazione di pericolo, attuale o potenziale. 
Non possiamo pretendere che il controllore conosca gli obblighi che ci derivano dalla Convenione dell'Onu sui diritti dell'infanzia, divenuta legge dello Stato italiano, ma dovremmo invece contare sulla sua sensibilità di genitore, di figlio, o - come ultima spiaggia - su quel minimo di buon senso che l'esperienza dovrebbe aver fatto maturare anche nel più refrattario dei burocrati.
Il buon senso, prima ancora che la conoscenza della legge, avrebbe suggerito al controllore di aspettare di arrivare a M., fare una ramanzina ai genitori per il biglietto scaduto o, se proprio necessario, elevare loro una multa.
(da un articolo di Fulvio Scaparro)

Cave: escursione Sant'Anatolia-Cannucceta

Continuano le bellissime escursioni dell'associazione naturalistica "A Réfera". Domenica 20 maggio sarà la volta di un interessante percorso Santa Anatolia-Le Cannucceta di Castel San Pietro, dieci chilometri con un dislivello di 300 metri e un itinerario adatto anche a bambini di 6/7 anni.
Partenza ore 8.30 dalla ex stazione di Cave, giro nel centro storico fino al fondo valle, chiesa di Santa Natuja; poi si percorrerà una carrareccia costeggiando il Rio, e si risalirà il bel Vallone di Cave, tra boschi di carpini, querce e corniolo. Paesaggio naturale incantevole, con una forra, una cascata, e le arcate di un antico acquedotto romano, fino alla famosa quercia di Pierluigi da Palestrina e al monumento naturale Valle delle Cannucceta. Al ritorno si passerà per la Fonte dell'Acqua del Cane sulla via di Rocca di Cave.
Si prevedono adesioni più numerose delle solite 50 al cellulare 339.800.80.86 di Alessandro Sapochetti.

Alexis Rolin, una "muraglia" per la Lazio

Se dovessero sorgere difficoltà e complicazioni per il brasiliano Breno, la Lazio ha già pronta una valida alternativa, o anche un possibile acquisto da affiancare agli altri. Arriva per la difesa la "muraglia", cioè Alexis Rolin, uruguayano come Gonzalez, Alfaro e Barreto, un difensore coi controfiocchi destinato senza dubbio a sfondare tale e tanta è la reputazione che si porta dietro.
Alexis è una recente scoperta del calcio uruguayano, ha 23 anni (7 febbraio 1989), gioca nel Nacional Montevideo, ha esordito nel massimo campionato uruguagio soltanto un anno fa, ma si è fatto largo a spallate.
A Montevideo lo chiamano "la muraglia" tanto è forte nel gioco aereo: è alto 1.86 e pesa 76 chilogrammi. Viene valutato sui 6 milioni di euro e il suo gioco è stato accostato a quello di Thiago Silva. Anche l'Udinese lo sta seguendo, e la Lazio deve essere brava ad anticipare Mazza, uno che ha fiuto come pochi.
Rolin ha mezzi tecnici notevoli e un gioco completo. E' un centrale che gioca quasi esclusivamente col destro, e con la sua stazza ama spesso portarsi in avanti per risolvere situazioni di difficoltà dell'attacco col suo magico colpo di testa.  Ha solo un anno di esperienza professionistica, ma ha convinto tutti sull'efficacia del suo gioco. Ultima qualità utile: ha il passaporto comunitario e può essere subito disponibile. Sarebbe un vero colpaccio per la Lazio se saprà cogliere il momento giusto.

martedì 15 maggio 2012

Pinocchio ancora burattino: 56. La scoperta del castello

Mangiafuoco era molto dispiaciuto che Pinocchio non volesse andare con lui girando il mondo col suo vecchio teatro dei burattini, ma Pinocchio, duro - era proprio di legno - non volle cedere e restò nel paese dei Musoni.
Mangiafuoco gli pagò quasi a peso d'oro i suoi dieci burattini, lasciandogli anche stavolta cinque zecchini d'oro.
- Ma questi non farteli rubare dal Gatto e dalla Volpe - gli disse.
Pinocchio non ebbe il coraggio di spiegare a Mangiafuoco che lo avevano truffato anche l'Orso e lo Struzzo, ma poi se n'erano pentiti, ed erano diventati due onesti lavoratori proprio alle dipendenze di Pinocchio nella trattoria al suo paese di Toscana.
A mezzogiorno Mangiafuoco si fece portare tutti i burattini sul suo grande carrozzone, e salutò Pinocchio nascondendo i suoi lagrimoni.- Un bel giorno ci rivedremo - disse salutandolo con un abbraccio pieno d'affetto. - E salutami il tuo buon babbo Geppetto, quando tornerai a casa -
Pinocchio rimase solo con il suo cane parlante Fido, e cominciò subito a fabbricare un burattino nuovo, almeno uno, per la spettacolo del sabato successivo.
Pinocchio non si pentì di non aver seguito Mangiafuoco col suo carrozzone dei burattini. A lui bastava il suo teatrino, con il quale rendeva felici i bambini musoni e con il quale anche i musoni adulti riuscivano a ridere e a scambiarsi delle battute  e confidenze.
Il paese dei Musoni era molto grande, e Pinocchio cominciò ad esplorarlo facendo delle lunghe camminate insieme al cane parlante Fido.
Cammina cammina, un giorno Pinocchio e Fido sbucarono in una grande vallata verde, in fondo alla quale si vedeva una collina dominata da un castello maestoso.
- Chi abiterà in quel magnifico castello? - chiese Pinocchio, rivolgendo la parola a Fido.

La furbizia non paga

In generale, possiamo essere d'accordo che la legge, per quanto dura, è legge e di conseguenza va applicata. Cosa che, a quanto pare, il controllore che ha punito la bambina di M. ha puntualmente fatto, forse contento, in cuor suo, di aver dato alla ragazzina una lezione di vita su cui riflettere: la furbizia non paga, meglio saperlo fin da piccoli, altrimenti trenta centesimi oggi, trenta centesimi domani, dove andiamo a finire?
In fondo, non è questo che vorremmo da ispettori, controllori, vigili e tutori della legge? Scovare i furbi e denunciarli senza guardare in faccia nessuno: baristi e ristoratori che non danno ai clienti scontrini, ricevute e fatture; passeggeri che viaggiano a sbafo a bordo dei mezzi pubblici, artigiani e professionisti che non rilasciano fatture per le loro prestazioni, proprietari di appartamenti che li affittano in nero, e chi più ne ha più ne metta. Un controllore inflessibile come quello della corriera ci vorrebbe ovunque: tutti righeremmo dritto a vantaggio della finanza, dell'economia e dell'etica.
(da un articolo di Fulvio Scaparro)

Subiaco: rilancio europeo dell'agricoltura

Rilancio della produzione agricola, conservazione del paesaggio, tutela delle risorse naturali, vocazione turistica del territorio: questi i temi del seminario in programma oggi, 15 maggio, alle ore 16, al Palazzo della Cultura, biblioteca comunale di Subiaco.
L'evento è promosso dall'ARSIAL, Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo del Lazio, e dall'ARP, Agenzia Regionale Parchi, con la collaborazione del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. 
Si tratta di un programma regionale per la conservazione delle biodiversità, in attuazione del programma europeo REVERSE, scambio REgionale della biodiVERSità in Europa. 
Fra le pratiche proposte, già in atto Natura in Campo, Natura in Viaggio e Parchi in Mostra, e, a partire da oggi, "Terre Collettive", promossa nel Parco Simbruino dal Comune di Vallepietra.

La Lazio su Richard Ortiz, genietto di centrocampo

Viene da Asuncion, Paraguay, stessa patria di Dionisio Arce, idolo biancoceleste degli anni '50 detto "lo sparafucile". Ortiz è un ragazzo che compirà i 22 anni il 22 maggio (classe 1990), è un centrocampista di sinistra tutto mancino, fornito di un bellissimno tiro, preciso e potente. Ha giocato due volte nella nazionale paraguayana segnando anche un gol, mentre nei due campionati giocati da professionista con l'Olimpia di Asuncion ha disputato 65 partite e segnato  6 reti. Durante la seconda partita con la nazionale ha avuto un serio infortunio a un ginocchio, riportando la rottura del crociato, ma si è già ripreso. Alto 1.74, pesa 75 chilogrammi e il suo costo si aggira sui 2.5 milioni. Ha passaporto comunitario e quindi è subito disponibile.
Ortiz è uno degli obbiettivi della Lazio assieme al centravanti turco Yilmaz e ai terzini del Palermo Cassani e Balzaretti, mentre c'è anche la possibilità dell'arrivo di Pazzini dall'Inter o in alternativa il recupero di Maurito Zarate, che sarebbe ben felice di ritrovare nella Lazio il suo ruolo di attaccante estroso e a sorpresa, seconda punta destro-sinistra d'indubbio interesse tecnico.
Lotito è già partito per quella che si annuncia come una bella campagna acquisti che prevede anche l'arrivo dei brasiliani Ederson e Breno. Quanto al tecnico, sarebbe intenzione di Lotito di destinare Reja al rilancio clamoroso della Salernitana in sinergia con la Lazio, mentre in biancoceleste arriverebbe Mazzarri oppure Di Matteo. Sarà una Lazio molto ambiziosa, quella che scatterà ai nastri di partenza del campionato 2012-2013, decisa a far sua finalmente quella Champions League sfuggitaci ben due volte consecutive per mera sfortuna.

lunedì 14 maggio 2012

E' il Milan la squadra più forte degli ultimi tre campionati

1. Milan punti 232
2. Inter  punti 216
3. Roma  punti 199
4. Juventus  punti 191
5. Napoli  punti 190
6. Lazio e Udinese  punti 174
8. Palermo  punti 165
9. Parma  punti 154
10. Fiorentina  punti 144
11. Genoa  punti 142
12. Catania  punti 140
13. Chievo  punti 137
14. Bologna  punti 135
15. Cagliari  punti 132

Pinocchio ancora burattino: 55. Mangiafuoco compra i burattini di Pinocchio

Pinocchio avanzò con un po' di timore verso quell'omone spaventoso, con una enorme barba e grandi capelli arruffati, tale da fare spavento.
- Ma tu...- disse - tu sei Mangiafuoco! -
- E tu - rispose l'omone spaventoso - tu...non sei Pinocchio? O Pinocchio, ma allora sei tu quello che costruisce meravigliosi burattini! Me ne servono almeno dieci per il mio vecchio teatro che ormai sta andando in rovina -
- Dieci burattini? Ma io ne ho giusto dieci. Però mi servono tutti per il mio teatro! - disse Pinocchio con voce lamentosa.
- Senti, Pinocchio - disse Mangiafuoco cercando di addolcire il suo vocione -  ti sei forse messo a fare concorrenza al tuo vecchio maestro? E che te ne fai di tanti burattini standotene sempre fermo in questo paese dei Musoni? Io giro tutto il mondo, e anche tu devi venire con me. Sai che ogni tanto la gente mi chiede che fine ha fatto quel divertente burattino col naso lungo? Io spiego che il naso lungo ti è venuto dopo, quando hai detto delle gran bugie alla Fata dai capelli turchini, ma ormai la gente ti vuole col tuo bel naso lungo, e peccato che tu te ne sia andato per fatti tuoi. Ora tu verrai con me, e quando mi serviranno burattini nuovi  me li costruirai, e io te li pagherò bene! -
Pinocchio si sentiva travolto da tutta quell'ondata di richieste, e non sapeva che rispondere.
Poi disse: - I burattini te li venderò, ma con te io non posso venire. Se vuoi un altro Pinocchio col naso lungo, io te lo costruirò stanotte, e domani potrai portartelo via. Però io resterò qui nel paese dei Musoni, dove mi trovo così bene, e mi costruirò altri burattini -

Dura legge, scarso buonsenso

Forse vi siete persi questa notizia: una bambina di dieci anni sta viaggiando in corriera fino a M., dove l'attende la mamma. Il biglietto è stato acquistato prima dei recenti rincari ed è quindi di trenta centesimi inferiore a quanto invece dovuto. Un solerte controllore se ne accorge, e fa scendere la bambina dal pullman nella località di O.
Proteste della famiglia, dei cittadini e di qualche esponente politico. Così riferiscono le cronache. A pensarci bene, non si capisce perché dobbiamo tornarci sopra o accanirci contro il controllore: probabilmente una brava persona che ha creduto, in buona fede, di non fare altro che il proprio dovere. Riporto l'episodio alla vostra attenzione perché è uno di quei casi in cui la nota espressione "Dura lex sed lex" si rivela in tutto il suo potenziale di ottusità.
(da un articolo di Fulvio Scaparro)

Paliano: gli studenti-attori di Luca Simonelli

Venerdì 18 maggio, alle ore 11, gran festa teatrale con protagonisti i ragazzi della scuola media di Paliano sotto la regia di Luca Simonelli.
E' il frutto del lavoro realizzato dal laboratorio scolastico teatrale organizzato dal Sistema Archivistico Intercomunale di Acuto-Paliano-Piglio-Serrone, che ha avuto come tema il Boom degli Anni Cinquanta, ed ha visto la collaborazione del preside e degli insegnanti. Il progetto è promosso dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Frosinone. Ha curato i lavori Michele Fianco, sostenuto dalla collaborazione di Chiara Campomaggi, Emilia Casile, Viviana Minori, Antonello Pacella e Maura Posponi.

Reja o Di Matteo? e intanto arriva il turco Yilmaz

Chiuso con onore e un po' di rimpianto un campionato che la vede quarta in Italia, con accesso diretto all'Europa League se la Juve batte il Napoli domnica in Coppa Italia, la Lazio ora deve pensare serenamente al suo futuro, un futuro buono nonostante la piccola rabbia di aver mancato ancora una volta la Champions per un'inezia.
Resterà Reja? Lo meriterebbe. Il vecchio saggio ha fatto quanto era in lui, ma la sfortuna gli ha tolto le carte migliori dalle mani nel momento in cui bisognava chiudere la partita. Malgrado tutto, quando sono finite le faticacce delle tre partite in sette giorni, la Lazio ha rialzato la testa e chiuso in bellezza a Bergamo e sull'Inter, due avversarie coi controfiocchi, segnando cinque gol e subendone solo uno con tutte le squalifiche di Dias e Marchetti.
Se va via Reja, sinceramente ci dispiacerà, perché con lui la Lazio ha vissuto tre fra le stagioni più belle degli ultimi dodici anni. Ma se proprio Lotito decidesse di cambiare, saremmo felici di avere al posto del vecchio saggio un giovane saggio quanto lui, quel Roberto Di Matteo che potrebbe anche vincere la Champions League e tuttavia lasciare ugualmente il Chelsea perché non è simpatico al patron Abramovic. A noi sta molto più simpatico, e se dal buon giorno si vede il mattino, la Lazio potrebbe anche fare un colpaccio in fatto di allenatore, passando da uno molto bravo a un altro ancora più bravo e anche fortunato. Lo stellone si vede subito, e Di Matteo non sarebbe uno Stramaccioni qualunque. 
Intanto sembra sia in arrivo un ottimo rinforzo per l'attacco, il centravanti turco Burak Yilmaz del Trabzonspor, 25 anni, 188 centimetri per 77 chilogrammi, centravanti anche della nazionale turca con la quale ha disputato 15 incontri segnando 3 reti. Ma impressionante è il biglietto da visita degli ultimi due campionati nel Trabzonspor (Trebisonda), con 75 partite disputate e ben 55 gol segnati, cioè 27/28 gol a campionato. Il costo di Yilmaz sarebbe di otto milioni e la Lazio deve sbrigarsi per vincere la concorrenza di altre squadre, tra cui il Napoli.