lunedì 10 maggio 2010

Il campionato italiano: bello perché si lotta

Sicuramente è stato, ed è, il più bel campionato degli ultimi anni. Bello perché finirà soltanto al 95' dell'ultima giornata, 16 maggio.
Il campionato è stato onorato soprattutto da due squadre: Inter e Roma, al di là dei veleni. Con più tecnica l'una, con più cuore l'altra. Ma tutte e due ad alti livelli.
L'Inter con i più bei campioni mondiali: Milito, Maico, Eto'o, Sneijder, Lucio; la Roma con i più forti giocatori italiani: Totti, De Rossi, Toni, Perrotta, Cassetti, oltre agli assi stranieri. E che gran duello si prospetta per il campionato nuovo! Speriamo che anche gli Azzurri, in Sudafrica, onorino il nostro titolo di Campioni mondiali.
Intanto speriamo che l'Inter conquisti il primato europeo, per far risalire alle nostre squadre posizioni in Champions League e in Europa League, battendo i tedeschi del Bayern di Monaco.
Il Milan, con i suoi campioni troppo vecchi, da Nesta a Seedorf, ha fatto quel che ha potuto, con dignità: ma ha bisogno di rinnovarsi e di non privarsi dei suoi pochi assi giovani. Ci dispiace che Leonardo lasci, almeno per ora, il calcio italiano.
Le due belle sorprese del nostro campionato sono state la Samp di Del Neri e di Cassano e il Palermo di Delio Rossi e di Miccoli: giocano e fanno spettacolo. Giusto che stiano lottando fino all'ultimo per un posto in Champions League.
Bello anche il Napoli di Mazzarri e di Hamsik, premiato con un posto in Europa e quasi fino all'ultimo in lotta per la Champions, sfuggita per qualche distrazione finale.
Le tre più grosse delusioni sono state Juventus, Fiorentina e Lazio, che hanno mancato i loro traguardi. La Juve sconterà i peccati con i preliminari dell'Europa League, veramente deleteri per la preparazione a un campionato serio. Ne sa qualcosa la Lazio di Ballardini, non quella di Edy Reja che si è riscattata parzialmente con un buon finale. Quanto alla Fiorentina di Prandelli, ha sicuramente pesato l'impegno apprezzabile e sfortunato nella Champions, pagato caro anche in campionato.
Una parola di elogio meritano sicuramente anche il Genoa di Gasperini, il Parma di Guidolin, il Bari di Ventura (quello dell'andata...) e il Chievo del ciociaro Di Carlo: hanno avuto ampi periodi di bel gioco.
Un po' deludenti, dopo tante promesse, l'Udinese, il Catania e il Bologna, rimaste a lungo invischiate nella lotta per la salvezza. Marino, Mihajlovic e Colomba hanno avuto comunque dei meriti per il salvataggio.
Atalanta, Siena e Livorno hanno meritato la retrocessione? Non del tutto, se si pensa che si sono arrese in pratica solo all'ultimo, lottando con dignità. E' per questo, perché si lotta sempre, che il campionato italiano è bello e interessante anche in coda. Un solo grosso difetto: si chiacchiera troppo. Vero Mourinho? Ma mica soltanto lui...
Un elogio speciale al piccolo-grande Antonio Di Natale: 28 gol, con una squadra sempre in retrovia! Un meridionale che ha dato lezione in Padania.

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