giovedì 27 maggio 2010

De Rossi è realista:se Rosella vuole...

Come si fa, a ventisette anni, dopo dieci anni di carriera giallorossa, a dir di no alla prospettiva di un futuro nel Real Madrid?
Sapete cosa significa avere almeno raddoppiato l'ingaggio? Ritrovarsi nelle mani di un tecnico, Mourinho, che ti stima enormemente e la prima richiesta che fa alla sua nuova società sei proprio tu, Daniele De Rossi, ormai avviato a diventare il capitano della Nazionale azzurra?
E poi pensi: io a Roma ci starei benissimo, ma se devo andare via meglio oggi che domani, gli anni di carriera che mi rimangono sono ancora parecchi, ma devo cominciare a contarli. Ho giurato eterno amore alla Roma, però non vorrei sentirmi un ingrato verso chi ha tesaurizzato sul mio nome, e cinquanta milioni di pronta cassa possono significare una ricca campagna acquisti e una Roma ugualmente potenziata.
Perciò, se Rosella vuole...io mi sacrifico. Che è poi un bel sacrificio. Faccio del bene alla mia vecchia società, che da me ricava un grosso capitale (oggi: domani chissà?), e faccio del bene a me stesso.
Pensa, giocare nel Real Madrid, la squadra più illustre del mondo. Giocare con Mourinho, che conta sulla mia grinta e sul mio costante rendimento: lui l'ha sempre detto che la Roma ha il più bel centrocampo del mondo,e soprattutto i più bei centrocampisti, a cominciare da me.
Insomma, dal raduno della Nazionale arriva alla Roma un messaggio chiaro: fate pure come volete, a me va bene tutto. Se resto, resto contento,e se parto, parto ancora più contento, sapendo che la Roma lo farebbe soltanto per avere un migliore avvenire.
Probabilmente Claudio Ranieri non sarà contento di questo discorso. Sicuramente non ne saranno contenti i tifosi.
Ma se sull'altro piatto della bilancia metti l'acquisto sicuro di Adriano, l'altro, altrettanto sicuro, di un forte centrocampista come Simplicio, e poi l'arrivo di un grosso terzino, e forse altri ancora, bè, le cose possono assumere anche un altro aspetto.
Una mediana formata da Perrotta Pizarro Simplicio Taddei è in linea col valore di quella attuale, e potrà essere anche rinforzata con altri ingaggi. E c'è anche Brighi che è ben più di un rincalzo. Nessun salto nel vuoto se dovesse partire De Rossi.
Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi. Prima vediamo chi sono questi quattro buoi che devono fare il passo della squadra e devono portarla in alto, più in alto di almeno i famosi sei punti perduti nelle prime due giornate del campionato scorso.

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