venerdì 31 agosto 2012

Lazio: che girone, ragazzi!

Avversari da Champions League per la Lazio, nel girone J dell'Europa League: Tottenham di Londra, Panathinaikos e  sloveni del Maribor!
Si comincia subito a Londra giovedì (si gioca sempre di giovedì) 20 settembre alle ore 19. Il 4 ottobre alle 21 all'Olimpico con il Maribor, il 25 ottobre alle 19 ad Atene con Panathinaikos, il 18 novembre alle 21 all'Olimpico  ritorno col Panathinaikos, il 22 novembre alle 19 all'Olimpico col Tottenham, e infine il 6 dicembre alle ore 21 a Maribor.
Ce la faranno i nostri eroi? Petkovic dice di sì e si sente impegnato e sicuro. E' un vero motivatore.

Pinocchio ancora burattino: 158. Pinocchio rischia il taglio del naso

Uno dei medici in camice bianco che li vide arrivare, credendo che qualcuno di essi doveva essere operato, si accostò e chiese: - Chi è il malato? Lei, signore? Deve essere operato al naso? -
Si stava rivolgendo a Pinocchio, il cui naso ormai si era rimpicciolito e si era ridotto al naturale, ma insomma...si vedeva sempre che era un naso speciale.
Pinocchio, allarmatissimo, si tirò sul naso gli occhiali da sole scuri e dalle lenti enormi, e replicò: -  No, grazie, dottore. il mio naso va benissimo, è molto solido, e potrà tirare avanti in gran forma per altri ottant'anni. E anche questi miei amici stanno molto bene in salute. Siamo venuti qui solo per vedere voi, che avete la fama di essere bravi e generosi come pochi al mondo -
Il dottore rimase colpito dalla parlantina di Pinocchio e si scusò, facendosi una piccola risata. - Noi caviamo anche i denti seduta stante. Se qualcuno di voi vuole servirsi...-
Qui la risata fu generale: per fortuna la dentatura dei nostri amici, e anche del cocchiere Giuseppe, era eccellente, e nessuno aveva bisogno di una energica estrazione di denti cariati con tutta la loro radice. L'isola Tiberina era famosa per questa specializzazione medica, di cui il popolino di Roma si serviva tutti i giorni.
Finalmente risalirono in carrozza e si  avviarono verso il palazzo Colonna. Era sera tardi, e i lumi della città erano stati riaccesi.

Valmontone: a Magicland, finale per Miss Universo

Molti eventi e molte feste animano le notti del parco divertimenti di Roma-Valmontone, Magicland. Ieri sera erano presenti, al Castello,  Fabrizio Corona, Pamela Canossa, Filippo Bisciglia, il calciatore Roberto Baronio, Arianna Davi e moltissimi altri, mentre stasera, venerdì 31, alle 20.30 ci sarà la finale per Miss Universo con Fabio Canino e Miriana Trevisan. Proclameranno la bellissima che rappresenterà l'Italia nell'elezione per Miss Universo.
Sconti speciali per queste serate, fruibili con prezzi d'ingresso accessibili anche alle comitive di giovanissimi.

Lazio: arriva il polacco Zyro

In casa Lazio, ultima scoperta: è un attaccante giovanissimo, venti anni, polacco, si chiama Michal Zyro, piace moltissimo a Tare che lo ha individuato tra le forze nuove del calcio polacco. Un calcio vigoroso e concreto, e il giovane attaccante può essere molto utile alla Lazio.
Milita nel Legia Varsavia, ha esordito quest'anno giocando sei partite fra campionato e coppe, e segnando anche due gol. Ha una fisico notevole, 1.89, e una grande corsa, è un jolly offensivo che gioca da esterno, sia a destra che a sinistra, può fare benissimo la seconda punta e si adatta meravigliosamente a quello schema del 4-1-4-1, ultima scoperta di Petkovic, che si è reso conto come questo schema sia molto adatto alle caratteristiche dei giocatori laziali.
L'arrivo di Zyro non comporta una grande spesa, soltanto un milione e duecentomila EURO, molto meno dei 7 milioni per Abdoullae, che quindi potrebbe anche non arrivare, specialmente se Lotito e Tare non riusciranno entro le 18 di oggi a sistemare sia Floccari che Rocchi liberando il posto per un rinforzo offensivo. Zyro invece arriverebbe ugualmente, dato che non graverà troppo sul bilancio. Il mercato giovane conviene sempre, perchè può essere rischioso, ma è un rischio contenuto, e in caso di promessa realizzata può dare enormi soddisfazioni.
Una sorpresa del genere la Lazio l'ha pescata qualche anno fa con Libor Kozak, che oggi  rappresenta veramente un plusvalore di cui essere orgogliosi: Zyro potrebbe essere un nuovo Kozak, sia pure con altre caratteristiche: ha una grande corsa e promettenti qualità tecniche. Ultimamente Tare si sta dedicando al mercato giovane, e vedrete che ben presto darà i suoi frutti. Michal Zyro, coi suoi 20 anni,li compirà il 20 settembre, potrà giocare benissimo  anche con la Primavera. Al suo attivo ha comunque già due presenze nella nazionale polacca Under 21.
Complimenti a Igli Tare, vero talent scout di valore internazionale.

giovedì 30 agosto 2012

Tutto facile per la Lazio: doppio Kozak e Zarate

Lazio- Mura 3-1, tutto facile per la Lazio, con doppietta dello scatenato Kozak e gol di Zarate, altro trascinatore. Petkovic ha fatto riposare ben sei titolari:  Marchetti, Konko, Ledesma, Candreva, Mauri e Klose, presentando Bizzarri; Scaloni, Biava, Dias, Cavanda; Hernanes, Onazi, Gonzalez, Lulic; Zarate Kozak.
Interessante l'esperimento di Hernanes al posto di Ledesma: gran partita del Profeta. Ha segnato al 30' Kozak su servizio di Zarate, poi al 41' lo stesso Zarate con un pallonetto angolato, e al 10' della ripresa ancora Libor Kozak con una nuova prodezza. Ha ridotto le distanze a tre minuti dalla fine Travner.
Nel finale sono entrati Rozzi (una vera freccia) per Gonzalez, Candreva per Lulic e infine Konko per Hernanes. Il Mura si è fatto apprezzare per la mezz'ora iniziale e poi con un discreto finale, ma per la Lazio è stato tutto facile, e i biancocelesti hanno sfiorato almeno altri tre gol con Zarate, Candreva e Rozzi. Grandi parate del portiere sloveno Drakovic. Per la Lazio, buone le prestazioni dei giovani rincalzi Kozak, Onazi e Rozzi, sui quali si può contare.
Così la Lazio entra a vele spiegate nei gironi dell'Europa League. Domani conosceremo le tre rivali.

Pinocchio ancora burattino: 157. Il papa prigioniero

Il cocchiere Giuseppe aveva riservato per i ragazzi un terzo giorno di visite ai monumenti più significativi della grande città.
Mancava ancora San Pietro, e ci arrivarono dopo aver girato per le antiche strade, strette e contorte come quelle di un vecchioo paese. Ma all'improvviso sbucarono di fronte alle grandi braccia del colonnato del Bernini, con l'obelisco e le maestose fontane, e in fondo l'alta facciata ricca di statue e il grandioso cupolone.
Il papa si considerava prigioniero dei Savoia che avevano fatto di Roma la loro capitale, ma i visitatori di ogni parte del mondo potevano entrare liberamente nella piazza e nella basilica. I ragazzi, pieni di entusiasmo, riuscirono a salire fin sulla cima della grande cupola, e ammirarono uno dei panorami più belli del mondo.
Giuseppe, poi, li portò a visitare l'antica fortezza di Castel Sant'Angelo, attraversando il ponte custodito da bellissime statue di angeli, il più bello quello dalla spada sguainata che ha dato il nome al monumento. Attraverso un passaggio segreto, i papi dal Palazzo  Vaticano potevano giungere fin qui e proteggersi quando Roma era invasa da truppe straniere.
Poi il cocchiere si arrampicò lungo la collina più alta della città, il Gianicolo, con la sua grande statua dell'eroe Giuseppe Garibaldi e i convento di Sant'Onofrio che aveva ospitato nel Seicento il grande poeta Torquato Tasso, al quale era dedicata una pianta di quercia dove veniva a contemplare l'orizzonte. Anche da questo colle il panorama era maestoso.
Poi discesero verso il centro della città, e Pinocchio volle attraversare il Tevere e giungere fino all'Isola Tiberina. Qui c'era un grande ospedale tenuto dall'ordine dei Fatebenefratelli, che operavano gratuitamente qualunque malato si presentasse.

Fiuggi: festival delle Città Medioevali

E' cominciata a Fiuggi la serie dei concerti del Festival delle Città Medioevali a cura dell'Associazione Musicale Ernico-Simbruina inaugurata il 23 agosto con Ambrogio Sparagna e l'Orchestra Popolare Italiana "La Kermesse" diretta dal maestro Vincenzo Mariozzi. Proseguirà  fino a domenica 9 settembre con l'esibizione in più giornate dell'orchestra da camera "I Solisti Aquilani" diretta sempre da Mariozzi, con solisti di chiaro impegno virtuosistico e interpretativo.
Domani venerdì 31 agosto è in programma la prima assolluta di un brano di Andrea Morricone per clavicembalo ed archi, e un commovente brano di Mariozzi, "Quartetto per la fine del tempo di Messiaen" composto in un campo di prigionia tedesco.
Il 3 settembre, recital di Roberto Prosseda dedicato a Chopin, e l'8 settembre è il turno delle voci degli Alti e Bassi, con un quartetto vocale a cappella. 
L'Associazione Musicale Ernico-Simbruina opera nel territorio  frusinate da 35 anni, e con il Festival delle Città Medioevali resta una delle istituzioni musicali di riferimento, accolta con interesse dal Comune di Fiuggi fin dall'anno scorso al Teatro delle Terme e sulle piazze principali.

Kozak vuole una squadra per esplodere: oggi ci prova col Mura

Rocchi può partire, ma non vuole andarsene, Kozak vuole andarsene, ma non può partire. Strano destino per due signori attaccanti. Il vecchio Tommaso è stato corteggiato per la Champions League dall'Udinese, che purtroppo ha mancato il colpo con il Braga; e allora ci ha provato l'Inter, che cerca un vice per MIlito e un attaccante-gol per l'Europa League. Rocchi farebbe proprio al caso, ma Tommaso è troppo legato alla Lazio, non vuole lasciare Formello, spera sempre che venga il suo momento, vuole completare la sua carriera in biancoceleste.
Opposto il destino di Kozak. C'è una fila lunga così di squadre disposte a ingaggiare il giovane gigante della Repubblica Ceca, tutte sono sicure che in un campionato Libor garantirebbe almeno dieci gol. E lui sarebbe disposto ad andare, magari in prestito, magari in comproprietà, magari anche in maniera definitiva, pur di giocare, pur di riuscire a capire fino in fondo che cosa può diventare un giocatore come lui, che finora ha avuto occasioni col contagocce.
Però Petkovic ha intravisto in Kozak un elemento che può fare tanto e subito, e quindi capace di rendersi utile alla Lazio anche nell'immediato. Dopo Klose e Zarate, Petkovic mette subito Kozak, e stasera contro il Mura gli darà una maglia, in coppia con Zarate, approfittando dell'occasione per concedere un turno di riposo a Miro Klose in vista dell'incontro col Palermo. Per Kozak, dunque, un'occasione da non perdere, proprio come per Zarate, per dimostrare la sua utilità al gioco biancoceleste. Kozak è infatti il vice naturale di Klose sia per la stazza fisica che per la propensione al gol. Deve solo crescere tecnicamente, e questa crescita avverrà soltanto con l'esperienza. Tutto al contrario di Rocchi, che di esperienza ne ha tanta, e di occasioni ancora meno di Kozak, per cui magari dovrà convincersi che un'annata all'Inter potrebbe essere per lui molto interessante. Magari poi tornerebbe all'ovile biancoceleste, no?, come ha fatto Zarate.

mercoledì 29 agosto 2012

E' laziale Mamadou Tounkara

Mamadou Tonkara, prima punta pura, sedici anni (classse 1996), altezza 1.84, spagnolo di origini senegalesi, gioiello delle giovanili del Barcellona, è diventato laziale. Lotito e Tare sono riusciti a strapparlo alla società blugrana e ad assicurarlo al vivaio biancoceleste.
Ecco un altro colpo che serve a potenziare le nostre squadre giovanili in vista di un futuro che si presenta sempre più ricco di prospettive. Non è vero, dunque, che la Lazio è buona solo a lasciarsi strappare alcuni dei giovani migliori: è anche capace di strapparli agli altri.

Pinocchio ancora burattino: 156. Un nuovo burattino

Salirono fino al colle chiamato Pincio: ai suoi piedi un panorama stupendo dell'intera città: la cupola di San Pietro, Castel Sant'Angelo, il Colosseo, il palazzo del Quirinale, le basiliche di Santa Maria Maggiore e di San Giovanni, e poi il profilo dei Colli Albani, e da lontano il mar Tirreno che brillava sotto il sole.
Tante cose belle tutte insieme i tre piccoli turisti non le avevano mai viste, nella loro vita, e rimanevano silenziosi ad ammirarle. Forse Roma era la città più bella del mondo.
Ma la sorpresa più grande doveva ancora venire. Infatti, in un angolo del grande piazzale, c'era un baracchino di legno dove un burattinaio stava dando il suo piccolo spettacolo, con un mare di bambini di tutte le età che stavano lì a guardare col naso in aria insieme ai loro genitori.
Il burattinaio teneva in scena Arlecchino e Pulcinella, che a un certo punto cominciavano a darsi legnate di santa ragione, tra il divertimento e le risate generali.
A un certo punto, però, un bambino un po' più grande, con un'aria molto intelligente, urlò al burattinaio: -Ora basta con tutte queste mazzate. Non hai niente di più divertente da farci vedere? -
Sbalordito, il burattinaio mise fuori la sua testa dalla scena, e replicò: - Che cosa c'è di più divertente ? -
- Ma come - replicò il bambino - Non conosci quel burattino nuovo col naso lungo che ne combina di tutti i colori? Si chiama Pinocchio, e ormai è lui il nuovo idolo dei bambini. Quello sì che fa ridere! -
Il vero Pinocchio, con un cappello di paglia in testa e due occhiali neri da sole,con il naso che ormai si era accorciato fino ad apparire normale, non era stato riconosciuto da nessuno, e si fece piccolo piccolo. Anzi, ordinò al cocchiere Giovanni di rientrare subito a casa.


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Frosinone: l'aeroporto non si tocca

Proteste del consigliere regionale del PD Francesco Scalia, a nome di tutta la popolazione frusinate, contro la proposta di uno scalo aereo a Latina e l'apertura dell'autostrada Cisterna-Valmontone, prospettate dal presidente regionale Mario Abbruzzese.
Scalia ricorda che la Regiona Lazio ha già localizzato a Frosinone l'aeroporto d'interesse regionale (delibera 234 del 7 aprile 2009) d'accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Frosinone fu ritenuta sede preferenziale rispetto a Latina per la sua maggiore centralità nei trasporti, che fanno di Frosinone la seconda provincia d'Italia nel settore.
Perché ora si vuole, con queste due proposte, determinare la marginalizzazione del nostro territorio?

Floccari al Bologna, Abdellaoue alla Lazio?

Si sta delineando un nuovo affare, per la Lazio, e stavolta per l'attacco. Parte Sergio Floccari, desiderato dal Bologna che è disposto a dare i 4,7 milioni chiesti da Lotito, mentre la Lazio non si vuole sguarnire in avanti, e cerca una seconda punta da affiancare a Klose (oltre a Zarate). Si tratta di un giocatore già da tempo corteggiato da Lotito-Tare, Mohammed Abdellaoue, attaccante norvegese di origine magrebbina militante nell'Hannover in Germania.
Abdellaoue, chiamato familiarmente Moa dai tifosi tedeschi, si è fatto largo nella Bundesliga con 54 presenze e 21 gol nelle ultime due stagioni, ed è anche nazionale di Norvegia, ha 27 anni (classe 1985), un fisico asciutto e prestante, ed ha una quotazione economica di rilievo. Alla Lazio verrebbe a costare sui 7 milioni, parzialmente pagati dai quasi 5 della vendita di Floccari.
Sorprende, piuttosto, la cifra modesta pagata per un giocatore come Floccari, che non è certo l'ultimo venuto e i suoi 10 gol a stagione li garantisce comunque: ma oggi il mercato si è ridotto all'osso, e i prezzi si sono in pratica almeno dimezzati. Succede nel calcio un po' come nell'edilizia: nessuno compra, e chi ha necessità di vendere casa è costretto ad accettare un cifra molto bassa.
I 7 milioni per Abdellaoue vogliono dire che Moa è sicuramente un buon giocatore, una punta-gol che sarebbe certamente utile alla Lazio, la quale comunque dovrà provvedere a sfoltire le sue punte cedendo Rocchi (Udinese), Alfaro (cercato dal Chievo) e forse anche altri. A Formello c'è ancora molta gente che staziona: Matuzalem, Foggia, Carrizo cercano tuttora sistemazione.

martedì 28 agosto 2012

Pinocchio ancora burattino: 155. La meraviglia del Colosseo

Alla luce del sole, Roma era ancora più bella. Il buon Giuseppe, stavolta, prese una delle belle carrozze del principe Ascanio, indossò la sua magnifica livrea, e portò a spasso per la capitale Pinocchio, Ulderico e Lamberto, rivestiti dei loro abiti migliori.
La prima meta era il Colosseo. Passarono per i verdi parti del Colle Oppio, e lo videro spuntare laggiù, il grande gigante rotondo, un vero colosso, con i suoi grandi archi  e i suoi finestroni tutti aperti.
- Sapete come si dice, a Roma - spiegò ridendo il buon Giuseppe - di uno che, quando rientra a casa, lascia porta e finestre tutte aperte? Ma che, abiti al Colosseo? -
I tre viaggiatori fecero anch'essi una risatina di cuore. Sì, veramente aperto a tutti, quel grande monumento che loro avevano visto soltanto nei dipinti o in fotografia. Si fermarono per almeno un'ora a visitarlo, e insieme a loro c'erano anche molti turisti stranieri.
- Mio padre Geppetto, che fa il falegname - disse Pinocchio - qui sarebbe morto di fame, poichè non si usavano né porte né sportelli per le finestre -
Altra risata di cuore. Poi proseguirono lungo le strade di Roma antica fino alla Villa Borghese, magnifica con le sue piante esotiche, il suo laghetto e l'isoletta con l'orologio. Ammirarono i bianchissimi cigni con il lungo collo, e fecero anche un piccolo giro in barca. Giuseppe si fermava con la sua carrozza ogni volta che Pinocchio e compagni glielo chiedevano: era veramente un cocchiere molto gentile.
- Ed ora vi aspetta un giro lungo, ma ne vale la pena - spiegò Giuseppe.

Roiate: passa San Benedetto

Sacra rappresentazione ieri a Roiate per commemorare il passaggio di San Benedetto da Norcia nell'anno 520, cioè quindici secoli fa. Hanno partecipato anche i gonfaloni delle città benedettine di Cassino e di Subiaco e di altri centri, con rappresentanza dei sindaci di Roma, Palestrina, Olevano ed altri comuni. 
Significativa la presenza della fiaccola benedettina "Pro Europa Una", portata da Norcia a Cassino, a Subiaco e quindi a Roiate, dove Benedetto si fermò impedito dalla peste di entrare in paese,  lasciando su una roccia l'impronta del suo corpo, e da questa roccia sgorga tuttora un'acqua miracolosa che guarisce le malattie agli occhi e in tutto il corpo.
Per la solenne occasione, consegnati riconoscimenti alla protezione civile, alle guardie forestali e ai carabinieri per l'impegno contro gli incendi.

Rocchi, Floccari, Diakité... merce pregiata sul mercato!

Ancora tre giorni, e poi il mercato chiuderà. In fase di entrata, la Lazio è ormai a posto con Ciani, Ederson e Zarate, semmai un pensierino ancora si farà per un terzino sinistro come riserva di Radu, dato che Lulic è preferibile spenderlo in avanti.
Alla Lazio, in questo momento, avanzano parecchi giocatori, e importanti: Rocchi, Diakité, Floccari, per non parlare dei soliti Carrizo, Foggia, Matuzalem e Sculli. Tutti vogliono comprare sulla bancarella della Lazio, la più scintillante, alla quale possono attingere anche le grandi squadre come la Juventus per Diakité e l'Udinese per Rocchi. Poi c'è anche il Bologna per Floccari, desiderato comunque da altre quattro o cinque squadre. In cambio la Lazio potrà avere qualche rinforzo ormai inaspettato, secondo il discorso di Lotito che annuncia un arrivo per ogni partenza importante: il gruppo dei 25 non verrà comunque indebolito. Pensate che per l'attacco rimangono ancora i nomi di Kozak, Rozzi ed Alfaro, volendo considerarew Zarate intoccabile.
Lo stesso Zarate, se dovesse pervenire un'offerta buona, dai dieci milioni in su, potrebbe anche partire, perchè sarebbe pronta un'alternativa di livello, dato che Tare tiene ancora caldo il mercato d'entrata sia in difesa che in attacco.
In questi tre giorni possono verificarsi grandi movimenti, perché non sono poche le squadre scottate dai rovesci della prima giornata che vogliono correre ai ripari: pensiamo al Milan, al Palermo e al Pescara, con Sebastiani, ad esempio, che ha capito di dover far largo a Foggia e Carrizo, mentre alla Lazio interessa il terzino sinistro Capuano.
I movimenti degli ultimi giorni, insomma, potrebbero portare contante nelle casse della Lazio, ed anche qualche ultimo rinforzo non prevetnivato.

lunedì 27 agosto 2012

Ciani? Una bomba

Uno dei medici che sta facendo i controlli fisici alla clinica Paideia a Michael Ciani, nuovo centrale della Lazio, 1.90 per 90 chilogrammi, si è lasciato sfuggire una definizione fisica del nuovo giocatore: Ciani? E' una bomba, un vero e proprio numero uno.
Fisicamente ci siamo. Michael ha l'aspetto di un ragazzo sveglio e sincero, 28 anni e un sorriso accattivante. Speriamo  tutti che anche tecnicamente e come rendimento lasci soddisfatti i tifosi, che da tempo stavano aspettando un grande rinforzo per la difesa. Almeno da tre anni.

Terribile il Napoli, positiva la Lazio

Terribili il Napoli di Mazzarri e l'Inter di Stramaccioni. Sicure la Juventus di Carrera, il Genoa di De Canio e il Chievo del ciociaro Di Carlo. 
Importante il colpaccio della Lazio a Bergamo e ovviamente della Sampdoria sul terreno del Milan. Buona la rimonta della Fiorentina sulla temibile Udinese.
Grossa delusione della Roma di Zeman contro il sorprendente Catania. Normale il pari tra Siena e Torino, due tra le quattro con partenza svantaggiata. E la Samp con un colpo solo si ritrova già a quota 2.

Ederson, Ciani, Zarate: la Lazio si è rafforzata

Zitto zitto, Lotito è riuscito a realizzare una bella campagna di rafforzamento, portando alla Lazio di oggi un Ederson, un Ciani e uno Zarate rispetto alle forze schierate l'anno scorso da Reja.
Questa è saggezza, per non voler stare ad esaltare le qualità del presidente, di un presidente tanto disprezzato da chi è abituato magari ad avere del denaro e dei bilanci societari una concezione diversa.
La Lazio ha oggi un forte difensore in più, un forte centrocampista in più, un forte attaccante in più. Vedrete quanto Ciani, Ederson e Zarate sapranno rendersi utili alla squadra, e quanto quel Petkovic, altrettanto disprezzato quanto il suo presidente da certi critici di superficie, riesca a far bene con mezzi non astronomici, non faraonici, non costosissimi, ma calcolati, pesati, ripesati, pensati e ripensati, frutto di seria valutazione della realtà.
Reja è andato benissimo per due anni e mezzo, procedendo al ritmo di un punto virgola sette a partita, con bilanci da quarto posto, senza quel pizzico di fortuna in più che gli avrebbe regalato una meritata Champions League. A Reja restiano molto affezionati, ma intanto ci pare di rivedere in Petkovic un suo figlio minore, dalle idee più offensive ma ugualmente sagge, che potrebbe benissimo continuare per altri tre o quattro anni l'opera benefica di zio Edy. Del resto Lotito, quando sceglie, lo fa sempre a ragion veduta, ci pensa e ci ripensa, non si butta mai nelle braccia del vento.

Pinocchio ancora burattino: 154. Le bellezze di Roma

In serata i tre ragazzi, accompagnati dal cocchiere Giuseppe che chiese un permesso al principe Ascanio, fecero un bel giro in carrozzella per la Roma notturna, illuminata da artistici lampioni. Prima passarono davanti alla Fontana del Tritone, poi risalirono tutta Via Veneto, successivamente si fermarono a Fontana di Trevi, che li lasciò letteralmente sbalorditi. Infine fecero un giro per Piazza di Spagna, e anche qui gran meraviglia per la bellissima scalinata di Trinità dei Monti.
- Basta: rientriamo - disse Pinocchio. - Abbiamo visto tante di quelle bellezze che mi sento quasi ubbriaco -
- Sì - disse Ulderico - Lasciamoci qualcosa da vedere anche per domani -
- Per domani e anche per dopodomani. Ce ne sono ancora di cose meravigliose da vedere, qui a Roma - disse con orgoglio il cocchiere Giuseppe, che viveva nella capitale da trent'anni e ormai si sentiva romano .
 Quando rientrarono, la moglie di Giuseppe, Gina, una simpatica donna ciociara, fece trovare loro preparata una buonissima cena, e poi tre bianchi lettini nella stanza adiacente alla scuderia.
- Devi spiegarmi una cosa, Pinocchio - chiese a un tratto Giuseppe mentre stavano cenando tutti insieme in allegria. - Chi ti ha insegnato a fare un così bell'inchino che ti ha guadagnato le simpatie del principe Ascanio? -
Pinocchio fece una risatina divertita. - Se sapessi, Giuseppe! Quell'inchino io l'ho imparato qualche anno fa, quando il burattinaio Mangiafuoco voleva bruciarmi per finire di preparare la sua cena. Anche allora quell'inchino funzionò. Mangiafuoco non solo non mi diede alle fiamme, ma divenne mio amico e mi regalò i famosi cinque zecchini d'oro da portare a mio padre Geppetto, per il quale quel gigante spaventoso aveva provato una grande pietà. Ricordi? Mio padre aveva venduto la sua giacca per comprarmi l'abbecedario, e io promisi di ricomprargliene una con i bottoni di diamanti. Che cattivo figlio sono stato! -

Piglio: Cesanese gratis sui treni veloci

Tre giorni di omaggio al vino Cesanese DOCG di Piglio sui Treni  dell'Alta Velocità, dal 31 agosto al 2 settembre: risultato di alto prestigio raggiunto dal vino di Piglio. 
Vino che sarà protagonista sabato 1 alle ore 21 nella famosa "notte bianca", che ha il compito di diffondere una sana cultura del vino tra i giovani. Organizzano la Pro Loco, il Comune, le associazioni economiche e culturali, la Provincia di Frosinone e la Regione Lazio, intervenute nell'Estate Pigliese.

Com'è la vita: Zeman alle stelle, Petkovic nelle stalle...

Mai dire mai. Il  Corrriere dello Sport che ti spara la Roma come prima assoluta e solitaria nello schieramento delle venti squadre, unica valutata 7.5 contro il 7 della Juventus e il 5 del Milan. Zeman portato alle stelle, e il povero Petkovic stanziato nelle stalle, quasi in fondo al gruppo, con un  misero 6 che garantisce alla Lazio un posto dal decimo al sedicesimo, e niente di più.
Mai dire mai. Infatti, non bisogna cantare all'alba, ma aspettare almeno che sorga il sole e scaldi un po' la scena.
Le prime impressioni possono essere menzognere proprio come è menzognero il precampionato. Forse Zeman non è quel grande trascinatore che risolve tutti i problemi, forse Petkovic non è quel poverello che batte alla porta delle grandi per chiedere un posticino a sedere. 
A Bergamo, Vlado ha dimostrato di saperci fare, di saper adeguare il modulo agli uomini di volta in volta, non si è sentita la differenza tra lui e Reja, con la differenza appunto che Reja aveva 65 anni e Petko solo 49,  sedici anni di strada da percorrere che può portare in alto con saggezza e prudenza.
Lasciamo che gli altri cantino. Zdenek ha subito stonato con il Catania, si è visto che non è tutto facile e rosa, bisogna aver prudenza e saggezza, e qualcuno queste virtù deve ancora impararle prima di sparare a zero sulla Croce Rossa degli altri. Di Croce Rossa tutti ne abbiamo, in  casa, nessuno è esente da peccati. Ma il peccato più brutto è la presunzione, e al Corriere dello Sport dovranno presto impararlo, anche i neofiti superficiali.

Però, il Profeta!

Non sarà che lo discutiamo un po' troppo, questo Anderson Hernanes detto il Profeta? Ha forse fatto un brutto precampionato, del resto come la Lazio, ma quando il gioco si è fatto duro...Una rete decisiva a Maribor per l'Europa League, una rete decisiva a Bergamo in campionato. Petkovic, come faceva Reja, lo ha tirato fuori dalla mischia negli ultimi dieci minuti per dargli respiro, ma lui resta il nostro uomo decisivo, ovviamente insieme a Klose.
Avercene, un altro come Hernanes! Impiegandolo saggiamente, diventa prezioso e insostituibile. Dai, Profeta, dai, che questa può essere l'annata buona!
Certe volte ci viene il sospetto che qualcuno ce lo invidi, e gli dia addosso apposta per mandarlo in crisi. Ma sappiamo tutti, ormai, quali sono le risposte di Hernanes.

domenica 26 agosto 2012

La Lazio comincia benissimo a Bergamo: 1-0 con Hernanes

La Lazio comincia alla grande a Bergamo: rete di Hernanes al 17' su azione creata da Mauri. Dopo aver corso un serio pericolo all'inizio (palo atalantino al 3') i biancocelesti hannoicominciato a macinare gioco e a premere in area atalantina, mettendo in mostra un efficace schieramento, con il 4-1-4-1 che sembra calzare come un guanto per i giocatori laziali.
Ledesma in posizione di controllo della difesa, poi un quartetto formato da Gonzalez, Mauri, Hernanes e Candreva, e infine Klose unica punta.
L'Atalanta ha impensierito la difesa laziale solo nel finale, ma si è trovata di fronte un Marchetti in grande serata, che ha parato tutto specie sull'insidioso Denis. Ma anche la Lazio ha avuto altre occasioni, in particolare con Klose che in un paio di circostanze ha seminato la paura in area nerazzurra.
Nel finale, la stanchezza anche per la trasferta di Maribor si è fatta sentire, ma i laziali hanno  tenuto bene il campo contando anche sulle forze fresche di Onazi, Cana e Scaloni.
Petkovic ha dimostrato di avere carattere e duttilità. Sembra proprio che la squadra sia in buone mani.

Pinocchio ancora burattino: 153. L'ospitalità del principe Ascanio

- Bravi ragazzi! Bravo Pinocchio! - gridò subito il cocchiere Giuseppe, che somigliava come una goccia d'acqua al fratello Paolantonio. - Siete stati puntuali. Avevate programmato di arrivare ai primi di marzo, e così è stato. Venite: posso ospitare il vostro carro e il vostro cavallo nella scuderia, ne ho già parlato al principe Ascanio che mi ha dato volentieri il permesso. Lui ha già una dozzina di bellissimi cavalli e tre carrozze, una più magnifica dell'altra, delle quali mi prendo cura io assieme ad altri due cocchieri. Nella scuderia potrete benissimo dormire, perchè c'è una bella stanza, comoda e libera, proprio qui accanto -
Pinocchio ringraziò di cuore Giuseppe, e disse: - Possiamo pagare per questa gentile ospitalità. Non ci manca il denaro: lavoriamo con la nostra orchestrina, come ti avranno spiegato Paolantonio e il nostro caro amico Remigio -
- Per carità! Il principe Ascanio non vuole che paghiate nulla, e anzi vuole conoscervi. Sicuramente verrà a chiedere di voi. I Colonna sono buoni amici dei Fioretti di Picinisco -
Infatti il principe Ascanio quella sera stessa scese in scuderia per conoscere i ragazzi: voleva invitarli a cena, ma capì il loro imbarazzo e li lasciò liberi  di girare un po' per la città.
- Restate pure quanto volete, col vostro carro. La camera attigua alla scuderia è a vostra disposizione, con dei lettini di emergenza - Pinocchio ringraziò il principe con un bell'inchino, che fu molto apprezzato. Ulderico e Lamberto fecero altrettanto.

Alvito, Atina e Val di Comino: Festival delle Storie

Splendida iniziativa, ad Alvito, Atina e Val di Comino, del giornalista ciociaro Vittorio Macioce, che dal 25 agosto al 2 settembre sta organizzando il celebre Festival delle Storie.
Sette bellissimi paesi della Valle di Comino sono coinvolti: oltre ad  Alvito ed Atina, anche Gallinaro, Picinisco, San Donato Val di Comino, Casalvieri e Vicalvi.
Piazze, vicoli, castelli, bar, caffè, angoli di strade di questi paesi stanno ospitando la Storia, con racconti di libri, incontro con scrittori, filosofi e cantastorie.
Intervengono gli scrittori Giulio Laurenti, Luca Manzi, Vittorio Sgarbi, Walter Siti, Sergio Caputo, Chiara Gamberale, Nicola Porro, Valeria Parcella, Luca Goldoni, Andrea Pamparana ed altri ancora.
Giorni importanti per la Ciociaria, con il sostegno della Provincia e l'impegno diretto dell'assessore alla cultura Antonio Abbate. Non dimentichiamo che questa è la terra di Cicerone, di San Tommaso d'Aquino, di Umberto Mastroianni e di Tommaso Landolfi.

L'Udinese vuole Rocchi, quadriennale per Ciani

Molte novità, alla Lazio. E'arrivata una richiesta ufficiale per Tommaso Rocchi da parte dell'Udinese, che avendo Di Natale infortunato e piuttosto avanti negli anni, ha individuato in Rocchi il sostituto ideale, capace di andare a segno con buona frequenza, intatto nel fisico malgrado non sia più un pivello, e con un gioco ad ampio spazio che ricorda quello del cannoniere friulano.
Rocchi è molto amato, alla Lazio, e vorrebbe ancora raggiungere quel famoso traguardo dei gol nella graduatoria di tutti i tempi alle spalle di Piola, Signori e Chinaglia scavalcando Giordano. 
Ma, diciamo la verità, Rocchi oggi è troppo chiuso nell'attacco della Lazio, che ha ben sei giocatori in carica e pochissimo spazio per capitan Tommaso, rimasto in tribuna anche a Maribor mentre Zarate e Floccari hanno trovato modo di giocare pochi minuti dopo l'uscita di Klose, di Mauri e di Hernanes. La prospettiva di Rocchi, quest'anno, è di giocare al massimo una decina di partite (spezzoni) e segnare uno o due gol. All'Udinese giocherebbe almeno il doppio e potrebbe segnare anche il triplo. Inoltre Tommy è veneziano, e Udine è a un passo da casa. Sembra ci stia pensando seriamente: tra l'altro l'Udinese gioca nella Champions League, un traguardo bellissimo per un  giocatore di 34 anni.
Sembra che la trattiva sia avviata. La Lazio può riscattare  completamente la comproprietà di Candreva con l'Udinese.
Intanto è in arrivo il gigante francese Michael Ciani, un vero rinforzo  per  la difesa. E' stato già programmato un contratto quadriennale, e l'acquisto di Ciani è provvidenziale dopo la rottura con Diakité.
 Intanto stasera a Bergamo Petkovic si copre le spalle schierando Lulic terzino e richiamando a centrocampo Tata Gonzalez. I giovanissimi Cavandas e Onazi avranno sicuramente tante altre occasioni per continuare a crescere con saggezza e prudenza.

sabato 25 agosto 2012

Nessuno vede la Lazio con le prime: meglio così

Veramente, ai nastri di partenza, mai la Lazio è stata posta tra le favorite. Un ruolo di rincalzo, questo sì. Quest'anno la storia si ripete: nessuno dei più importanti critici ha un'alta considerazione dei biancocelesti di Petkovic.
Però la Lazio è fatta così: parte su un piede di umiltà, e poi scavalca sempre quelle due o tre squadre che rimangono deluse dai pronostici. Negli ultimi anni ha antcipato la Roma e l'Inter, più quotate di lei, pur avendo un telaio tecnico di gran lunga inferiore. Quest'anno la storia potrebbe ripetersi, se la Lazio continuerà a giocare con umiltà e praticità. 

Anche Delio Rossi nega nettamente alla Lazio la possibilità d'inserirsi in prima fascia, affermando che la squadra biancoceleste non è riuscita a colmare le sue lacune e si ripresenta con degli interrogativi. L'acquisto, importante, di Michael Ciani dovrebbe in gran parte rimediare a questo svantaggio, e dovremmo avere una Lazio più sicura.
Il suo giovane allenatore la vede invece capace di stare nella prima fascia e di poter ambire ancora una volta al miraggio della Champions League, che per la Lazio è stato sì un traguardo proibito, ma non è riuscita per ben due volte a farlo suo per mera sfortuna nelle partite finali, falcidiata da una serie d'infortuni.
E se quest'anno, invece, fosse la volta buona?
Noi abbiamo fede. La Lazio può. Si deve assestare, ma non sono i mezzi tecnici a mancarle. Come al solito, ci sAranno sempre quelle due o tre squadre che si perderanno per strada, anche se non sappiamo quali sono. Lo sospettiamo soltanto.

E' fatta: arriva Ciani alla Lazio

Igli Tare ha mantenuto la parola, anzi ha annunciato in anticipo il nome del nuovo centrale della Lazio: è Michael Ciani, parigino originario della Guadalupe, un fisico robusto di un metro e 89 per 85 chilogrammi, 28 anni compiuti il 6 aprile scorso, classe 1984.
La Lazio ha pagato 4 milioni al Bordeaux per avere subito il forte difensore, 250 partite in  dieci campionati di prima serie in Francia e in Belgio, con la ciliegina di 15 gol segnati, che per un difensore non sono pochi. E' un giocatore potente e dotato anche di discreta velocità: così lo ha presentato Tare, dicendo che il ragazzo può essere subito disponibile, con possibilità di esordire già domenica prossima all'Olimpico nell'incontro casalingo della Lazio contro il Palermo.
L'acquisto di Michael Ciani può significare che la Lazio darà via libera a Modibo Diakité, appetito da numerose squadre anche straniere.

Doppio Rozzi: Lazio-Pescara 3-0 per la Primavera

Subito in gran forma la nuova Primavera di Bollini, che riprova la scalata al titolo italiano dopo aver perduto per 3-2 la finalissima con l'Inter.
Il Pescara è stato rimandato battuto con un secco 3-0, con un gol del rumeno Tira e una doppietta di Rozzi, apparso scatenato.

Serie A: la nostra classifica

1.Juventus punti 9.0
2. Milan punti 8.5
3. Udinese  punti 8.0
4. Napoli punti 7.8
5. Inter punti 7.6
6. Roma punti 7.5
7. Lazio punti 7.2
8. Palermo punti 7.0
9. Fiorentina punti 6.8
10. Chievo punti 6.4
11. Cagliari punti 6.2
12. Catania punti 6.0
13. Bologna punti 5.8
14. Atalanta punti 5.6
15. Siena punti 5.4
16. Parma 5.2
17. Genoa punti 5.0
18. Sampdoria punti 4.8
19. Torino punti 4.6
20. Pescara  punti 4.4

Pinocchio ancora burattino: 152. Dal principe Colonna

Strade dritte, palazzoni enormi, chiese meravigliose. Pinocchio e i suoi amici procedevano con grande stupore e ammirazione.
C'era anche un bel traffico di carrozze, quasi tutte di lusso, con cavalli lucidi e infiocchettati, cocchieri in livrea, e passeggeri vestiti in modo raffinato.
Pinocchio tirava diritto: aveva comprato una guida di Roma con tanto di cartina, e con belle illustrazioni che facevano riconoscere i monumenti più importanti come Santa Maria Maggiore, Piazza dell'Esedra e la grande Via Nazionale.
Pinochio andava avanti sicuro e non aveva paura di nulla perché sapeva dove andare. Il domestico di Remigio, Paolantonio, aveva un fratello che faceva il cocchiere presso la grande famiglia nobiliare dei Colonna, in Piazza Santi Apostoli: sicuramente li avrebbe accolti con il loro carro e il loro cavallo, e perciò i tre ragazzi non avevano alcuna paura della grande città. Anzi, sentivano di amarla, e volevano ammirare le sue grandi bellezze.
Arrivati in fondo a Via Nazionale, videro subito dove si trovava Piazza Santi Apostoli, e il primo grande portone era proprio quello della famiglia del principe Ascanio Colonna.
Quando il carro di Pinocchio si fermò, subito dal portone vicino venne fuori Giuseppe, il fratello di Paolantonio, che aveva ricevuto una lettera di spiegazione, e li stava aspettando.

Giuliano di Roma: le pietre nere

Il vulcanismo della Media Valle Latina e le famose rocce nere di Giuliano di Roma sono state al centro di un convegno tenuto ieri 24 agosto presso il Museo del Vulcanismo Ernico a Giuliano di Roma.
Le ben note "prete nere" del monte Siserno sui Lepini sono state oggetto di analisi da parte del geologo Nando Bauco e del professor Federico Lucci dell'Università di Roma 3. Presente il sindaco di Giuliano di Roma Aldo Antonetti, il consigliere Adriano Cutonilli, il vicesindaco di Priverno Fabio Martellucci e l'assessore provinciale alla cultura Antonio Abbate.
Presente anche lo scultore Luca Baldassarra, esperto della pietra lavica, e Franca Colonia, vicesindaco di Villa Santo Stefano. Consegnate borse di studio a due giovanissimi studenti locali.

Dalla Francia Mapou Yanga per la Lazio?

Il nero è di moda, alla Lazio: altro che ambiente razzista! Konko, Diakité, Onazi, Cavanda, ragazzi di colore crescono, evidentemente il carattere di questi giovanotti piace a Lotito, rientra nei termini della sua ricerca di giocatori affidabili, seri, desiderosi di crescere e di arrivare.
Sarà probabilmente di colore anche il nuovo centrale annunciato. Di nomi se ne fanno a palate, ma sta prendendo una certa consistenza il possibile arrivo di un ragazzo francese di origine africana, Mapou Yanga-Mbiwa, 23 anni, militante nel Montpellier e fresco esordiente nella nazionale di Francia.
Yanga milita nelle file del Montpellier da cinque anni consecutivi, ha giocato più di 170 partite che fanno un bel "pedigree" di 34 partite a stagione, tante per un ragazzo giovane come lui. Il contratto gli scade nel giugno del 2013, e dunque il Montpellier vuole realizzare un affare prima di restare con un pugno di mosche in mano. Al Milan che lo ha cercato di recente è stata avanzata la richiesta di 5 milioni e mezzo di euro, e i rossoneri si sono dovuti ritirare. Ora la Lazio è disponibile per quei 5 milioni che alla fine il Montpellier senz'altro accetterà.
Avremo dunque Mapou Yanga alla Lazio? Se non si dovesse chiudere con lui, rimane un'altra alternativa francese. Mickael Ciani, classe 1984, ventott'anni dunque,  proveniente dalla Guadalupa e militante nel Bordeaux. Comunque il mistero del nuovo centrale si avvia a conclusione, dovremo pazientare ancora qualche giorno e forse sapremo tutto dopo Atalanta-Lazio, occasione in cui ci sono anche altre trattative in cantiere a cominciare dalla possibile partenza di Floccari.

venerdì 24 agosto 2012

La serie A secondo il Corriere: 1. Roma, da 10. a 16. Lazio, retrocesso il Milan.

Ecco la classifica di serie A nelle previsioni del Corriere dello Sport alla vigilia del campionato: 
1.Roma punti 7.5
2. Fiorentina punti 7
2. Inter punti 7
2. Juventus punti 7
2. Napoli punti 7
6. Bologna punti 6.5
6. Cagliari punti 6.5
6. Palermo punti 6.5
6. Pescara punti 6.5
10. Atalanta punti 6
10. Catania punti 6
10. Chievo punti 6
10. Lazio punti 6
10. Sampdoria punti 6
10. Torino punti 6
10. Udinese punti 6
17. Genoa punti 5.5
17. Milan punti 5.5
17. Parma punti 5.5
17. Siena punti 5.5
Già assegnato dunque lo scudetto: Roma! Già designate le quattro retrocesse: Genoa, Milan, Parma e Siena. Alla Lazio ha detto bene: un posto che va dalla decima alla sedicesima posizione.
Di che strana malattia soffre quest'anno il Corriere dello Sport? La vita non è rosa, è giallorossa; la bile non è verde, ma biancoceleste; l'odio non è nero: è rossonero.

Floccari per Peluso ?

Trattativa in corso tra Alatanta e Lazio: i bergamaschi hanno chiesto a Lotito l'attaccante Sergio Floccari, anni 30, che ha già militato per due anni in passato nelle file nerazzurre segnando 20 gol. La Lazio avrebbe accordato la disponibilità alla cessione di Floccari, che attualmente risulta un po' sacrificato dalla presenza di troppi altri attaccanti: Klose, Zarate, Kozak, Rocchi, Rozzi ed Alfaro, anche quest'ultimo sul punto di partenza.
L'Atalanta potrebbe offrire in cambio il tanto desiderato terzino sinistro Federico Peluso, anni 28, ex biancoceleste, che vorrebbe rientrare a Roma a completare degnamente l'organico della Lazio che aspira a disputare un campionato di rilievo e a risultare anche tra le migliori nell'Europa League.

Pinocchio ancora burattino: 151. Roma non fa paura ai nostri amici

Pinocchio non era mai stato a Roma, e quando avevano deciso di andare con Remigio a Picinisco erano passati lontano dalla capitale, preferendo i paesi di collina e di campagna alla grande città.
Pinocchio e i suoi amici avevano un timore reverenziale per la città troppo vasta e troppo rumorosa. Però sapevano anche che era molto bella, e loro, che pure erano andati ad Atene con una grande nave, e poi avevano percorso tutta la Dalmazia fino ad arrivare a Trieste, essa pure una città importante, questa volta decisero di prendere il coraggio a due mani e di affrontare i pericoli di una metropoli.
In fondo, non erano più bambini, erano degli adolescenti abbastanza consapevoli e maturi, avevano affrontato difficoltà e disagi riuscendo sempre a vincerli.
Il nuovo carro andava a meraviglia, e Bortolo II si  stava dimostrando un cavallo straordinario, resistente e instancabile.
Anche i nuovi strumenti musicali, scelti con cura, davano una buona risposta. La tromba di Pinocchio faceva meraviglie, ma anche il violino di Ulderico e l'armonica a bocca di Lamberto affascinavano la gente, ogni volta che davano un   piccolo spettacolo. Nei paesi dove passavano si era sparsa la voce della loro bravura, e molti si ricordavano benissimo di questi ragazzi prodigio che erano già passati due anni prima, sempre graditi.
Stavolta, giunti nei dintorni di Roma, invece di girare al largo andarono dritti, da Palestriuna fino alle borgate della periferia, passando per la via Casilina, finchè non giunsero a Porta Maggiore, facendo ingresso nella città che era diventata la capitale d'Italia ormai da quasi trent'anni.

Anagni: festival del teatro storico

Stasera, venerdì 24 agosto, alle ore 21, e fino a domenica 2 settembre, la città di Anagni ospita la diciannovesima edizione del Festival del Teatro Medioevale e Rinascimentale nella splendida piazza Innocenzo III. Esordio con la famosa commedia "Clizia" del Machiavelli, risalente al 1525, con grandi protagonisti Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi.
Domani sabato 25 andrà in scena il dramma della "Passione di Cristo" in gemellaggio con il Festival Medioevale della città spagnola di Elche.

Lazio: arriva il nuovo centrale. E' Vida?

Igli Tare lo ha promesso solennemente: fra due o tre giorni la Lazio comunicherà il nome del suo nuovo difensore centrale.
Chi sarà? Tutti sono lì a fare un po' di...scommesse. Il nome meglio individuato è quello del serbo Domogoj Vida, della Dinamo Zagabria, che Tare ha visto all'opera mercoledì durante il preliminare di Champions League della Dinamo Zagabria. E' un ragazzone di 23 anni, dal costo di 5 milioni, e l'unico problema sarebbe che la Lazio non può utilizzarlo per l'Europa League avendo già disputato un incontro per la Champions. Ma poco importerebbe, per le coppe si può fare anche  a meno di un giocatore, l'importante è che il rinforzo arrivi per i duri impegni del campionato.
Comunque, nel gioco del toto-centrale, Vida è seguito dal solito codazzo di nomi, tutti di buona qualità e dal prezzo che si aggira sui cinque milioni. Il mercato preferito è quello brasiliano: Xandao (che però gioca a Lisbona), Humberto Rever e Rodrigo Moledo. Chi ha più chances fra questi tre è proprio Humberto Rever del Mineiro, anche lui un gigante di 1.92 che per 5 milioni  la sua società spedirebbe di corsa in Italia.
Il mistero verrà squarciato fra domenica e lunedì, subito dopo Atalanta-Lazio, la delicata trasferta che darà indicazioni precise sul valore di questa Lazio, che malgrado il netto 2-0 di ieri contro il Mura continua a far storcere la bocca ai critici. Eppure, secondo noi, ha dato netti  segni di progresso, anche se deve sveltire il suo gioco e diventare più cinica nella fase offensiva. Oltre a Klose, abbiamo Zarate e Floccari da sfruttare bene, senza dimenticare Kozak e Rocchi: ma a questo punto Kozak potrebbe partire proprio verso Bergamo, fruttandoci l'acquisto del tanto desiderato Peluso.

giovedì 23 agosto 2012

Lazio sicura a Maribor: Hernanes e Klose a segno

Esordio sicuro della Lazio a Maribor contro il Mura. gli sloveni dominati e un gol per tempo, al 31' Hernanes con un bellissimo sinistro da trenta metri, e al 14' della ripresa il grande Klose che ha infilato imperiosamente di testa su passaggio di Konko.
Una Lazio che ha dominato territorialmrnte e stordito con una fitta rete di passaggi gli avversari, senza riuscire a premere sull'acceleratore e imponendosi solo per differenza tecnica. Comunque la squadra è parsa abbastanza sicura, anche se il Mura si è difeso con onore ed ha anche contrattaccato con una certa pericolosità (gran parata di Marchetti che salva il 2-0 al 21' della ripresa).
Nella mezz'ora finale sono entrati Lulic per Hernanes,  Zarate per Mauri, e infine Floccari per Klose.
Molto buone le prove dei giovanissimi Cavanda e Onazi, eccellente Candreva, sempre prezioso Klose, anche per i suoi momenti di contenimento. La Lazio deve compiere ancora dei passi avanti, ma è sulla buona strada.

Pinocchio ancora burattino: 150. Pinocchio portiere di calcio

Pinocchio faceva il portiere ed era bravissimo. Gli altri quattro tiravano da tutte le posizioni del campetto, verso la sua rete, e lui la difendeva brillantemente. Angelo aveva un gran tiro, era il centravanti, ed era quello che segnava di più.
Nel campetto, venivano ad assistere alcuni ragazzi ed anche alcune ragazze del paese, facendo tifo. Pinocchio era quello che faceva più spettacolo con le sue uscite e i suoi voli. Molti ragazzi avevano chiesto di potersi allenare anche loro e di poter formare un'altra squadra. Presto ci sarebbe stata una vera partita e sarebbero cominciate delle sfide.
- Formate pure delle squadre di calcio di cinque ragazzi - spiegava Pinocchio. - Il prossimo anno potremo forse fare un vero torneo o un piccolo campionato. Ma il paese è grande, e potrete formare una squadra seria, di undici giocatori, e potrete chiedere al vostro sindaco di costruire un campo sportivo grande, lungo cento metri, largo cinquanta, e con due reti vere, alte due metri e mezzo.
I cinque ragazzi ascoltavano Pinocchio come se fosse un'autorità in materia, poiché conosceva tutte le regole del gioco del calcio o football. Erano tra i primi in Italia, dove il calcio era stato introdotto da studenti inglesi che avevano fondato le prima squadre come il Genoa e il Milan, con nomi britannici.
Ma Pinocchio, ormai, si preparava a salutare Remigio,  Angelo, Paolantonio e Cesira, e a ripartire con Ulderico e Lamberto. Ricomprarono un carro nuovo e un cavallo più robusto, al quale diedero il nome di Bortolo II. Acquistarono una bellissima tromba, un violino abbastanza costoso e una potente armonica a bocca, e quando fu la fine di gennaio lasciarono il paese ciociaro di Picinisco, e ripresero la strada verso il Nord, giurando solennemente di ritrovarsi il prossimo Natale.
Il cagnolino Monello, all'ultimo momento, decise di restare lì, vicino a Remigio, quasi come un pegno di amicizia fra i quattro ragazzi.

Paliano: grande cinema in piazza

Da venerdì 24 a domenica 26 agosto, tre giorni di cinema in piazza con "Lazio cinema città", film proiettati in 12 città del Lazio.
A Paliano, per iniziativa della Regione Lazio e dell'ANEC, approdano tre film di qualità nel Giardino Comunale di Campo Quarata. Venerdì 24: To Rome with love, di Woody Allen; sabato 25: Posti in piedi in Paradiso, sempre di Woody Allen, e domenica 26 Il Gatto con gli stivali, di Chris Miller. Appuntamento alle 21.30. Grande cinema per risvegliare l'interesse a spettacoli di classe.

Stasera Mura-Lazio: porte aperte sull'Europa

Stasera alle 21, da Maribor in Slovenia, la Lazio batte alle porte dell'Europa League. Se starà accorta, riporterà quel risultato minimo che le dovrebbe garantire, con la partita di ritorno all'Olimpico, un posto nei gironi del torneo europeo. 
Petkovic ha lasciato a Roma Gonzalez, suscitando qualche polemica, ma Tata non è al meglio fisicamente, non gli mancheranno occasioni per far vedere chi è. Rientra Marchetti ristabilito, Klose sarà unica punta, Zarate e Floccari resteranno in panchina pronti a dare il loro contributo nella ripresa. In difesa Cavanda trova posto a sinistra, a centrocampo Mauri, Candreva e Lulic si contendono i due posti disponibili al fianco di Hernanes, mentre Ledesma dovrebbe far coppia con Cana o eventualmente col giovane sorprendente Onazi, più portato al gioco "propositivo" secondo i desideri di Petkovic.
Tutto sommato una Lazio interessante, che dovrebbe continuare a crescere e non dovrebbe deludere un minimo di aspettative.

Ora Salerno esporta: Simone Piscitella alla Lazio

Si cominciano a vedere anche in casa Lazio i primi frutti della bella cooperazione fra Lazio e Salernitana: dopo tanti "pulcini" biancocelesti trasferitisi nella squadra granata, ecco arrivare da Salerno un bravissimo "classe 1997", vale a dire 15 anni, già cannoniere della Primavera Salernitana, un ottimo elemento destinato a crescere nella Lazio e per la Lazio.
Piscitella è "buon sangue che non mente", fratello minore di quel Giammario Piscitella che ha esordito bene in serie A con la Roma ed ora ha già trovato estimatori nel Genoa. Il fratello minore, Simone, era stato già notato dalla Lazio la scorsa primavera, e chiamato a un lungo provino a Formello iniseme al difensore Di Fraia e al terzino Visco. Il tecnico degli allievi laziali, Cesar, ha avuto un'ottima impressione del giovanissimo attaccante, e così la dirigenza biancoceleste non se l'è lasciato sfuggire, primo importante frutto della collaborazione fra Lazio e Salernitana che sarà senz'altro utile sia all'una che all'altra società, come avere a disposizione un doppio serbatoio e un doppio mercato.
Questo elemento deve anche far riflettere su altri movimenti considerati nocivi alla Lazio come la partenza di ragazzi che non sono riusciti a trovare spazio in biancoceleste, ultimi i nomi di Marin, di Rocco Giordano e di Nesta junior. Però, a proposito di questi ultimi, abbiamo già detto che si tratta di elementi "impazienti", stanchi di aspettare il loro turno che non arriva, sicuri di valere più di quanto siano stimati e convinti di avere un migliore avvenire altrove. In questi casi, la Lazio non può far nulla per giocatorini irrequieti, assetati di affermazione precoce e forse anche di premature prospettive di guadagni, a rischio anche di rimanere bruciati dopo una breve e frettolosa esperienza altrove.

mercoledì 22 agosto 2012

Pellegrini e Vezzali: due grandi a confronto

Federica Pellegrini ha rifiutato di fare la portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi di Londra perché il giorno dopo aveva la sua gara di nuoto.
Valentina Vezzali ha accettato di farlo, con orgoglio, anche se il giorno dopo aveva l'estenuante gara di fioretto individuale.
Risultato: Valentina ha vinto un bronzo individuale e un'oro a squadre. Federica due squallidi quinti posti. Spocchia o che altro?

Giordano e Nesta junior: nessuno li ha cacciati

Si fa tanto rumore intorno agli errori fatti dalla Lazio con tanti suoi giovani andati altrove a cercare fortuna. I casi più spinosi sono quelli di Marin, di Faraoni e di Macheda. Nel passato, di Peluso e di Di Vaio. Però non ci pare si possa dire la stessa cosa se il figlio di Giordano lascia le giovanili della Lazio e passa alla Fiorentina, e se il nipotino di Nesta fa altrettanto, e diventa addirittura giallorosso.
In questi due ultimi casi, il gioco è all'incontrario: si trattava di avere pazienza e di aspettare nella Lazio. Se la classe c'era, sarebbe senz'altro uscita fuori.Un dirigente di società, d'altra parte, non può seguire tutte le velleità e le ambizioni dei suoi cento o duecento piccoli calciatori, ma solo quelle dei più forti, dei veramente forti.
Ma non importa. Auguriamo ai forse impazienti Nesta junior e Giordano junior quella fortuna che forse avrebbero potuto incontrare in biancoceleste. D'altra parte la dote migliore di un giocatore di classe è proprio l'umiltà e il saper aspettare. Neanche Maradona ha avuto un figlio fenomeno.

Pinocchio ancora burattino: 149. Anche Pinocchio cresce

Nei due anni e più che i nostri amici avevano trascorso insieme, i ragazzi erano tutti cresciuti e si erano irrobustiti nel fisico. Remigio, Ulderico, Lamberto , ed ora anche Angelo, erano dei ragazzi di tredici anni ed erano nell'età dello svilupppo.
E Pinocchio? Un burattino di legno avrebbe dovuto rimanere sempre uguale. Ma Pinocchio era un burattino speciale: non solo parlava e ragionava come un ragazzo vero, o anche di più, ma piano piano , giorno dopo giorno,  andava crescendo anche lui. Gambe, piedi e braccia erano diventati più robusti e più lunghi: solo il naso, per un fenomeno strano, invece di crescere diminuiva.
E' vero: da tantissimo tempo Pinocchio non diceva più una bugia, e per questo motivo né le gambe si accorciavano, né il naso cresceva più. Ogni giorno diventava più simile ai suoi amici: solo, rimaneva di legno, per una sua precisa scelta, da quando aveva deciso di lasciare la casa di Geppetto e di darsi all'avventura.
Era ormai arrivato il Natale. A Picinisco l'aria era fredda, e aveva cominciato a nevicare. I suonatori di zampogna e di cornamusa erano scesi dalle montagne della Ciociaria e dell'Abruzzo, e davano spettacolo per le strade con le loro musiche straordinarie che commuovevano la gente. Si radunavano davanti alle chiese e suonavano anche dovunque fosse stato costruito un presepe, sia nelle chiese che nelle case private. Anche Remigio, aiutato da tutti i ragazzi, da Paolantonio e da Cesira, avevano costruito un bellissimo presepio nell'atrio del palazzo, in un angolo che avevano attrezzato con una grotta arricchita col muschio e con belle statuine di gesso. Anche lì davanti gli zampognari avevano suonato le loro bellissime nenie e cantilene.
E il gioco del calcetto? Anche se faceva freddo, i cinque ragazzi ogni giorno si allenavano.

Troppi bottoni per gli elettrodomestici

La presenza degli elettrodomestici in casa è diventata troppo sofisticata per una donna semplice come me. A me basterebbe che una lavastoviglie lavasse i piatti. Invece no, ci sono un sacco di bottoni, di cui non comprendo il significato, e non leggo  un libretto di istruzioni alto come il Nuovo Testamento. Sicchè, in casa, compriamo elettrodomestici molto intelligenti, che usiamo in modo assolutamente cretino.
Finché funzionano, viviamo sereni. E' il tradimento del sabato che ci manda in crisi. La peggiore è stata la lavastoviglie. Morta in un istante, una sera d'autunno - un ictus, probabilmente.
(da un articolo di Marina Corradi).

Carpineto Romano: le Hostarie Aldobrandine

Aprono oggi, mercoledì 22 agosto, nei sette rioni storici di Carpineto Romano, le Hostarie Aldobrandine, che si sfidano a suon di pentole e di ricette tradizionali in vista del Pallio della Carriera in programma domenica 2 settembre.
Le Hostarie sono ricavate in vecchi frantoi in pietra nuda, con osti e pastorelle in vecchi costumi lepini, pronti a servire vecchie ricette tradizionali: polenta con spuntarelle, salsicce, capretti, abbacchi e pecore "a jo callaro", tagliorini con tartufo nero dei Lepini, verdure e dolci tipici, e vini dalla grande storia.
Tre osterie "a monte": San Pietro, il Lago, il Castello, e quattro "a balle", San Jaco, il Moro, S. Agostino e il Corso, sono i sette rioni del Pallio. I posti vanno prenotati in anticipo.

Cavanda e Onazi, primi due lanci

Petkovic ha varato la squadra per la trasferta contro il Mura, ed emergono due belle novità che riguardano i giovani. Cavanda e Onazi sono in formazione, pronti al lancio. Vlado è coerente: ha seguito ad occhi aperti tutto il precampionato, e si è reso conto che i due ragazzi rappresentano la sicurezza. Cavanda è tra i difensori più svegli, il più aperto al gioco offensivo, efficace nelle sortite e nei rientri. Quanto ad Onazi, è apparso sempre "propositivo", parola tanto amata da Petkovic, che vuol dire aperto nel gioco e dalla buona personalità, la soluzione più efficace al fianco di Ledesma.
Così i due ragazzi, che alla vigilia di Auronzo nessuno vedeva tanto in evidenza, si sono guadagnati dal stima del tecnico, e con loro la Lazio si ritrova due acquisti non preventivati.
In questo momento la difesa pare abbastanza registrata con la linea Konko-Biava-Dias-Cavanda, dovendosi fare a meno di Radu ancora indisponibile fisicamente. La mediana Ledesma-Onazi dà affidamento, e quanto al centrocampo si conta sulla lucidità di Mauri, sul progressivo assestamento di Hernanes e sul solido contributo di Candreva o di Lulic, una gran bella alternativa, mentre Klose è l'unica punta, sicchè appaiono un poco sacrificati sia Floccari che Zarate, che restano in attesa di poter subentrare nel secondo tempo.
Non è una Lazio da prima scena, ancora resta fuori l'unico acquisto Ederson, ancora si aspetta il completamento almeno di un altro centrale difensivo. Ha ragione Delio Rossi, che di Lazio se ne intende: la Lazio è una squadra "forte ma incompleta", una squadra che può puntare a una buona posizione di classifica e a fare un discreto cammino in Europa League,  assestandosi via via.

martedì 21 agosto 2012

Pinocchio ancora burattino: 148. Un urrà per lo zio Carlo

- Tu sei il nostro numero cinque necessario per giocare al calcetto. Occorrono: un portiere, che può toccare la palla anche con le mani e salvare la rete; poi un difensore, due cursori, cioè giocatori veloci e con una gran riserva di fiato, e poi un centravanti, che è quello che segna i punti, che si chiamano gol, in italiano reti. Questa è una squadra. Ma ne serve anche un'altra, perché la partita si gioca tra due formazioni avversarie, con una rete per parte -
- Beh, insomma...è un po' complesso, ma si può imparare - disse subito il nuovo arrivato, Angelo.  - E biosogna anche procurarsi una palla, o meglio un pallone -
- Ma certo - disse Pinocchio. - Si va da un giocattolaio e si trova una bella palla robusta, di cuoio. Poi servono anche delle maglie, dei pantaloncini, degli scarpini, dei calzettoni, e per il portiere anche dei guantoni -
- Occorrono un po' di soldi - disse Remigio pensieroso .- Ma non preoccupatevi, perché ho un bel po' di denaro in banca e mi frutta anche degli interessi. Penso a tutto io, voi siete i miei ospiti d'onore anche secondo il testamento del mio povero zio Carlo -
- Un urrà per lo zio Carlo! - propose Pinocchio. - Al nostro gruppo questo signore ha fatto proprio del bene, per non  parlare del suo amato nipote Remigio -
- Sì, il barone Carlo Fioretti era proprio un grande signore- spiegò Angelo, l'unico che lo conosceva bene. - Era molto addolorato per aver perduto un fratello e una sorella, e felicissimo per aver ritrovato in Remigio un nipote che ormai non sperava più di conoscere -

Fuori dal comune

Purtroppo molti nostri amministratori locali hanno un'intelligenza...fuori dal comune.
(Il Grillo Sparlante di Frate Indovino)

Una lavatrice stupida

E' sabato. Lo scaldabagno è saltato, e l'idraulico, con quello che guadagna, sarà in vacanza su qualche spiaggia famosa. Due giorni senza acqua calda. Il boiler, già in "rigor mortis", sembra dirti. arrangiati.In casa nostra, è ormai statisticamente provato, gli elettrodomestici si ammalano sempre di sabato. Subdolamente una lucina della lavatrice si accende. E' gonfia di bucato, oltre che dei trenta litri d'acqua che non riesce a scaricare. 
Se apri lo sportello, è lo "tsunami". E sì che è una lavatrice "intelligente", una che sa tutto, colore di capi, intensità delle macchie, forse anche dove hai comprato quei vestiti. E ora eccola, che se la apri anneghi. La prossima volta, ti consiglia il solito figlio passando di lì svagatamente mentre tu asciughi l'onda, "compra una lavatrice stupida".
(da un articolo di Marina Corradi)

Anagni: la parrocchia invade il convitto

La parrrocchia di San Giacomo, con il suo parroco don Giuseppe Santucci e il suo dipendente Giovanni Straccamore, con azione illegale contro una specifica sentenza del Tribunale di Roma, si sono appropriati (dal loro punto di vista, riappropriati) di un gruppo di locali del Convitto Regina Margherita, refettorio, cucina e magazzino, generando gravi danni al Convitto in vista del prossimo anno scolastico.
Il vescovo di Anagni-Alatri monsignor  Lorenzo Loppa ha svolto azione pacificatrice a favore del convitto, ma sia il parroco che il capomastro con i suoi muratori hanno continuato imperterriti nella loro opera di "recupero". Si tratta, però, di una vera e propria illegalità.

Terim vuole Zarate, Lotito chiede 12 milioni

Che fa, Maurito Zarate: appena tornato alla Lazio, subito se ne va? Si è saputo che Fatih Terim, l'allenatore del Galatasaray, ha chiesto alla Lazio il suo fantasista, così come vuole Kakà dal Real Madrid. Lotito, con mossa difensiva perché non vorrebbe dar via il suo gioiello recuperato, ha chiesto 12 milioni, che sono meno di quanto patteggiato per il riscatto da parte dell'Inter, 15 milioni, ma con la crisi aperta delle economie di oggi 12 milioni costituiscono una cifra di sbarramento, e il Galatasaray conta sul fatto di avere Zarate ancora a meno, diciamo dieci milioni.
Petkovic si è affezionato a Zarate, vorrebbe tanto rilanciarlo, e alla Lazio Maurito sarebbe ancora utile. però l'alternativa era con l'altro attaccante recuperato, Sergio Floccari, il quale, in  assenza di Klose, è sembrato  più idoneo di Zarate al ruolo di unica punta, e comunque in questo momento appare leggermente favorito a far da sponda al grande Miro Klose. 
Se la Lazio, impossibilitata a fare altri acquisti importanti per l'attacco, vuole tenersi sia Zarate che Floccari, dovrà fare una bella rinuncia economica. Quei dieci-dodici milioni sarebbero necessari per l'acquisto di un paio di difensori di valore necessari per dare respiro ai "veci" Biava e Dias e un valido sostituto a Radu (sulla destra c'è già un buon Cavanda per Konko). Però un po' di soldi potrebbero anche venir fuori dalle altre cessioni, Carrizo, Foggia, Alfaro, Matuzalem, e allora Petkovic ha qualche speranza di conservare per il suo attacco sia Zarate che Floccari. Non dimentichiamo, però, che la Lazio per l'attacco ha ancora disponibili Rocchi, Kozak e il giovane e brillante Rozzi, e a questo punto potrebbe sembrare anche uno spreco di risorse. Sta a vedere che Zarate, in cambio di 10-12 milioni, parte davvero?

lunedì 20 agosto 2012

Pinocchio ancora burattino: 147. Un quinto amico e un gioco nuovo

Pinocchio non passò il mese di Natale senza far niente. E' vero, nel palazzotto di Remigio si viveva meravigliosamente, e i quattro amici andavano sempre d'amore e d'accordo. Ma Pinocchio si era innamorato di un gioco nuovo, che veniva dall'Inghilterra: il calcio.
- Veramente, so che a Firenze lo giocavano già nel Cinquecento, si giocava con le mani e con i piedi. Ma ora ci sono regole nuove, si può calciare la palla solo con i piedi, e soltanto il portiere può intervenire con le mani -
- E quanti ragazzi servono per fare una squadra? - chiese Remigio molto interessato.
- Ne occorrono undici, ma volendo si può giocare anche in cinque, su un campo più piccolo, ed è ugualmente divertente -
- Peccato che noi siamo quattro soltanto, altrimenti avremmo potuto già formare una squadra - osservò Ulderico, che era diventato ormai uno spilungone e aveva tanta energia fisica da spendere -
- Un momento - intervenne ancora Remigio. - Paolantonio e Cesira hanno un nipote della nostra età, Angelo, e potrebbe benissimo giocare con noi. Ho cominciato a conoscere anche altri ragazzi del paese, e potrebbero benissimo formare un'altra squadra -
- Magnifico! -  urlò Lamberto, anche lui ormai un ragazzo robusto e pieno di energie. - Dobbiamo solo trovare un campo con due porte -
- E' presto fatto! Abbiamo molto terreno disponibile, vicino al cortile: un prato meraviglioso. Lo possiamo subito attrezzare - concluse Remigio, che come padrone di casa poteva disporre liberamente di tutto il necessario.
La mattina successiva Paolantonio e Cesira presentarono il loro nipote Angelo, tredici anni, ragazzo simpatico e molto semplice, sempre disponibile. Fecero subito conoscenza e amicizia.

Nullatenente

- Ma come, sono nullatenente e debbo pagare l'imposta sui fabbricati? -
- E che pretende, che per farle pagare le tasse dobbiamo regalarle un palazzo? -
(dal Grillo Sparlante di Frate Indovino)

La doccia gelata

Gli elettrodomestici? Tanto utili, ma sempre imprevedibili. A volte anche sottilmente malvagi. 
Una sera torni a casa stanca, saluti laconicamente figli e consorte e vai dritta alla meta: la doccia. Apri l'acqua, attenta a non scottarti. Entrìi, fiduciosa. Trattieni un urlo, salti fuori. E' gelata. Inutilmente smanetti col rubinetto.
Allori infili un accappatoio e corri in soggiorno, furiosa: "Chi ha usato tutta l'acqua calda? " domandi. Quelli ti guardano alzando a fatica gli occhi dalla tv, come non capissero che cosa vuoi né chi sei. Corri di nuovo in bagno lasciandoti dietro una scia di orme bagnate e inseguita dal cane, preoccupato. Lo scaldabagno è freddo. Passato a miglior vita. Morto.
(da un articolo di Marina Corradi)

Cave: chi ha bruciato la casa dei rumeni?

Giallo in via Casali 24, nella campagna di Cave verso Palestrina: la casetta di un giovane coppia di rumeni attualmente in ferie è andata in fiamme, e i vigili del fuoco di Palestrina -Colleferro, prontamente accorsi, hanno trovato la porta d'ingresso con i segni di effrazione, segno sicuro d'incendio doloso. 
Per fortuna è stato evitato in tempo lo scoppio della bombola del gas. La giovane coppia, al ritorno dalle ferie, dovrà spiegare se c'è qualcuno che può avercela con loro, o se si tratta del solito incendiario solitario che ce l'ha col mondo intero.

Il centrale della Lazio forse sarà Rodrigo Moledo

Non fai in tempo a dire Rolin, e Rolin sta già da un'altra parte: pare lo abbia già preso il Catania. Delle volte sembra che...basta che la Lazio si accosti a un giocatore, su quello piombano come falchi gli acquirenti di altre squadre. Questo vuol dire che se la Lazio deve comprare un giocatore, deve farlo nel silenzio più assoluto e dichiararlo solo quando l'affare è fatto.
Ora, per l'indispensabile centrale difensivo, i biancocelesti hanno dovuto scegliere un altro obbiettivo, pure valido. Si tratta di Rodrigo Moledo, è un brasiliano dell'Internacional, ha 24 anni ed è un gigante, un metro e novanta per 80 chilogrammi, disponibile per la modica cifra di quattro milioni.
Farebbe proprio al caso della Lazio per ridare un po' di energia e di gioventù alla decrepita difesa. C'è un unico piccolo inconveniente: Moledo è un extracomunitario, ma per fortuna la Lazio ha il posto libero e non sarebbe quella la difficoltà, solo che Lotito ha preso una vera e propria cotta per quel Breno che sta scontando in carcere il fatto di aver bruciato casa, e spera proprio che i giudici di secondo appello gli concedano un pizzico di fiducia e lo mandino assolto, nel quale caso la Lazio vuole lasciarsi libero il posto di extracomunitario per Breno magari a gennaio. Però, in questo modo, dovremmo accontentarci del granturco che abbiamo in casa per fare una polenta mangiabile, ossia un campionato discreto e una discreta Europa League con la sola merce di casa nostra.
Il fatto è che, mentre in attacco e a centrocampo i ricambi abbondano, in difesa siamo proprio in ribasso, con Diakité in aperta secessione, con Garrido che è andato a Norwich, con Zauri che sta  cercando una squadra. Meno male che ci cresce un Cavanda e che Radu dovrebbe finalmente ritrovare se stesso. Ma nel vivaio non c'è proprio nessun terzino sinistro o centrale da crescere, nella speranza che si dimostri un giorno all'altezza? Non si deve più ripetere la brutta storia dei Marin, dei Faraoni e dei Peluso, di fronte alla quale ci sentiamo tutti stupidi e profondamente incompetenti.

domenica 19 agosto 2012

Pinocchio ancora burattino: 146. Il ritorno di Monello

Remigio chiese a Pinocchio, Ulderico e Lamberto di accompagnarlo a visitare il grande bosco di castagni e le ricche estensioni di terre, affidate da molti anni ai coloni, che provvedevano a consegnare ogni anno ai padroni vino, olio pregiato, frutta, verdure ed anche formaggi ottenuti dai loro piccoli allevamenti di pecore e mucche. Una porzione di ricchezza che il domestico Paolantonio raccoglieva, e la moglie Cesira utilizzava per i suoi gustosi pranzetti e cenette.
Durante la visita ai terreni, all'improvviso Pinocchio vide un cane  saltargli addosso, ma con intenzioni amichevoli. Con grande meraviglia riconobbe il povero Monello, che era sparito con il cavallo Bortolo e con il carro. Evidentemente i ladri erano ancora in zona, e Monello era di sicuro riuscito a fuggire, alla ricerca dei suoi vecchi padroni di cui aveva ritrovato le tracce senza incertezze. Monello, felice da non si dire, fu affidato alla custodia di Paolantonio in una delle rimesse del palazzetto, ma quando i suoi amici uscivano per fare una passeggiata, lui li accompagnava scondinzolando per la contentezza.
- Ah, se ritrovo quei ladruncoli! - dicea Pinocchio con un bel po' di rabbia. - E mi dispiace tanto per il nostro fedele cavallo Bortolo: chissà che non ritroveremo anche lui -
- Pazienza - commentò Ulderico. - Compreremo un altro cavallo, quando lasceremo il nostro caro Remigio nel suo palazzetto -
- Sì, sì, stai tranquillo - replicò Pinocchio. - Staremo qui almeno fino a Natale, perché due anni fa è stato semplicemente meraviglioso, con la neve e gli zampognari -

Statistiche

Secondo le ultime statistiche, le ampie scollature indossate da tante giovani donne più che aiutarle a prendere marito le aiutano a prendere i raffreddori.
(dal Grillo Sparlante di Frate Indovino)

Le piccole spie rosse della casa

L'altra sera uno dei miei figli ha messo la fotocamera digitale in frigorifero, con l'autoscatto inserito. Poi ha chiuso la portiera e l'ha riaperta. La macchina lo ha fotografato con la faccia affamata e la mano protesa ad afferrare uno yogurt.
"Vedi, questa è la nostra casa vista dal frigorifero", mi ha spiegato. E' pazzo, ho pensato. Ma poi ho riflettuto che è una prospettiva insolita, ma non folle. In effetti, c'è una presenza in casa, silenziosa, elettronica, piccole spie rosse accese, discreti ronzii. Gli elettrodomestici ci accompagnamo e ci aiutano. Personalmente sono molto grata allo sconosciuto inventore della lavabiancheria.
(da un articolo di Marina Corradi)

Piglio: gli affreschi di San Rocco

Giovedì 16 agosto è restata aperta l'antica chiesa di San Rocco a Piglio, con tantissimi visitatori e una messa officiata da padre Taddeo Mikoda del convento di San Lorenzo. In questa chiesa è stato scoperto di recente un polittico di scuola giottesca, mentre altre scoperte di dipinti avvennero nel 1984, un affresco pure di scuola giottesca del 1300, e un' altra nel 2002, una Madonna in trono del 1500.
Autore delle scoperte è il geometra Giorgio Alessandro Pacetti, che ricorda come il restauro della chiesa di San Rocco ottenne un finanziamento di 600 milioni di vecchie lire, utilizzato solo in parte per i restauri strutturali, ma nulla è stato fatto per combattere la forte umidità che insidia i pregevoli dipinti.

Alex Rolin candidato numero uno per la Lazio

Siccome sono sorte varie difficoltà per avere Granqvist, e il proposto scambio con Diakité è andato a vuoto perché Modibo non gradisce il Genoa, ormai la Lazio sta pensando di concentrare i suoi sforzi su Alex Rolin.
Chi è Alex Rolin? E' il centrale di 23 anni del Nacional di Montevideo, gioca stabilmente nella squadra olimpica uruguayana, è alto 1.86 e pesa 76 chilogrammi. Sul piano tecnico ci siamo: ha un gioco aereo molto apprezzato, è rapido e incisivo nei movimenti, il suo gioco è stato accostato a quello di Thiago Silva. Il suo cartellino è valutato 5 milioni di euro, ma la Lazio spera di poterselo assicurare anche con qualcosa di meno, avendo buoni contatti con il Nacional e buone amicizie in Uruguay, il paese di Muslera, di Tata Gonzalez e di Alfaro. I giorni che mancano alla chiusura delle liste sono pochi, dodici in tutto, e bisogna stringere per non restare con le mosche in pugno come è successo troppe volte per gli eccessivi tentennamenti della Lazio, di cui sono rimasti famosi  i tentativi lunghissimi e infruttuosi per Honda e per Yilmaz.
Petkovic non punta i piedi per ottenere rinforzi, è disposto a lavorare anche col materiale che ha a disposizione, e ce n'è di buona qualità, ma non nei reparti difensivi, specie dopo  la vicenda Diakité e la partenza di Garrido. Secondo noi due bravi difensori sono strettamente necessari per ringiovanire e rinforzare il reparto, che da parecchio tempo è stato sempre al centro delle discussioni tecniche della squadra. E facciamolo, allora, questo passo importante: i Biava e i Dias sono già un bel po' avanti con l'età, e bisogna dar loro un ricambio adeguato.

sabato 18 agosto 2012

Beati loro...

Su "Tuttosport" di ieri venerdì 17 agosto, in prima pagina, abbiamo ammirato una bella foto con i giovanissmi John Elkann e Andrea Agnelli ciascuno con una enorme coppa tra le mani, quella dello scudetto e quella della SuperCoppa di Pechino. Sorridevano e guardavano fiduciosi l'avvenire. Tra l'altro si prendevano il lusso di zittire Zdenek Zeman, affermando che basta un Massimo Carrera qualunque, vice pro tempore di Antonio Conte, ad aver vinto più lui in una sola partita che Zeman in tutta una lunghissima carriera.
Beati loro. Noi abbiamo solo un Claudio Lotito piccolo piccolo, che può comprare solo giocatori piccoli piccoli per vincere al massimo qualche coppetta piccola piccola. Ma ci vuole tempo, molto tempo.
Beati loro, John Elkann e Andrea Agnelli. Sono giovani e vincono tutto e subito. Potenza del dio denaro...

Pinocchio ancora burattino: 145. Il palazzotto di Remigio

Il palazzotto di Remigio era al centro della piazza grande di Picinisco, vicino alla Chiesa di Santa Maria. Era una vecchia costruzione del Seicento, non tanto grande: un atrio con due rimesse al pian terreno, una scalinata che portava al primo piano, composto di una vasta cucina e di un salone; al secondo piano c'erano le camere da letto, quattro in tutto, con due bagni e un balcone. Sotto al tetto c'era un'enorme soffitta-ripostiglio, dove si conservavano vecchi mobili andati in disuso.
Tutto questo era ampiamente sufficiente per ospitare la famiglia dei vecchi baroni da circa duecento anni, per sette generazioni, ma il vecchio palazzo era stato mantenuto in perfetta efficienza da coppie di domestici che si rinnovavano da genitori a figli.
Remigio si ritrovò come a casa sua, circondato da beni largamente sufficienti per una vita agiata anche quando avrebbe messo su famiglia.
Pinocchio, Ulderico e Lamberto dimenticarono per un po' di tempo l'orchestrina, dato che i loro strumenti erano stati rubati, e fecero compagnia al loro amico, come aveva previsto nel suo testemanto il barone Carlo. I quattro ragazzi si sistemarono insieme nella camera da letto più grande, capace di contenere quattro lettini e un imponente armadio per i loro abiti.
Pinocchio provvide, per il momento, a ricomprare i quattro strumenti che avevano perduto: l'armonica a bocca, l'ocarina, la tromba e il violino, e così ripresero a fare piccoli concertini, solo per se stessi, al massimo con Paolantonio e Cesira che li stavano ad ascoltare con grande ammirazione. Approfittarono della lunga sosta per inserire nuove canzoni nel loro repertorio, che era diventato ormai molto ricco.

Reciprocità

Se non andate al funerale degli altri, loro non verranno al vostro.
(da un repertorio studentesco)

Più risposte che botte

Nei dibattiti, il vero auspicio è che, nei nostri botta e risposta, in ciò che stiamo discutendo, ci siano più risposte che botte. E' proprio un modo brutto, quello delle botte, di risolvere le controversie, come dice anche Sherlock Holmes leggendo il pensiero del fido Watson che sta osservando assorto il dipinto di una battaglia.
Ci vuole più bravura e ingegno nel combattere una guerra di parole che una guerra in armi.
(da un articolo di Adelino Cattani)

Piglio: miss Ciociaria

Stasera alle 21, nel pittoresco scenario di Piazza Roma ai piedi dello storico castello, verrà eletta Miss Ciociaria 2012.
La più bella ragazza ciociara verrà incoronata dalla miss uscente, Anna Rita Baris. La manifestazione è organizzata dal cavaliere Tony De Bonis, ed è curata dal sindaco Tommaso Cittadini e dall'assessore al turismo Raffaello Ceccaroni. La cittadina di Piglio si sta imponendo come centro organizzatore di gare di bellezza, poichè nel mese di luglio vi è stata eletta la bellissima Maria Maini di Ceprano come rappresentante di Frosinone per le finali regionali di miss Italia a San Felice Circeo e poi per la finalissima di Montecatini Terme di Miss Italia 2012.

Zampa, altro laziale alla corte di Galderisi

Se laziali nuovi non ne arrivano, in compenso il binario di partenza da Formello comincia ad affollarsi. E' di ieri la notizia della partenza di due pezzi abbastanza importanti, il giovanissimo Enrico Zampa e il più maturo Xavier Garrido, il primo in direzione Salerno e il secondo con destinazione Norwich in Inghilterra.
Zampa, mediano di buon valore, appetito anche da parecchie squadre di serie B, ha preferio alla fine accasarsi a Salerno alla corte di Nani Galderisi, il quale ha il delicato compito di mettere sulla strada giusta della maturazione una serie di giovani di buone speranze, molti dei quali provenienti dal vivaio biancoceleste che a Salerno sta trovando sfogo per la sua affermazione.I ragazzi di Galderisi hanno infatti una dupplice prospettiva: o affermarsi definitivamente nella società granata e diventarne punti di forza, oppure ritornare, un anno o due dopo, nella casa madre della Lazio, pronti ad affrontare lo scenario della serie A. A Enrico Zampa rivolgiamo comunque un cordiale in bocca al lupo.
Altrettanta buona fortuna auguriamo al difensore spagnolo, che non ha avuto modo di farsi largo nella Lazio,dove era chiuso e condizionato da una serie di motivazioni, non ultima la ricaduta in frequenti infortuni e soprattutto la mancanza di fiducia nelle sue risorse che sono notevoli. Speriamo che a Norwich trovi un clima più favorevole, visto che è ancora giovane e in grado di ritrovare se stesso.
A Formello, sul piede di partenza ci sono molti altri giocatori di valore: Matuzalem, Carrizo, Alfaro, Foggia, Sculli, ed ora anche Modibo Diakité, che ha preso la clamorosa decisione di non rinnovare il contratto con la Lazio e di rendersi disponibile per qualche scambio importante come quello con Granqvist o con altro difensore di pari valore tecnico.

venerdì 17 agosto 2012

Pinocchio ancora burattino. 144. Remigio è il nuovo padrone

- Evviva! - gridarono tutti e quattro i ragazzi al termine della lunga lettura del testamento. - Il signor barone Carlo è stato veramente un nostro grande amico! -
Remigio aveva le lagrime agli occhi, per quanto era commosso. Il notaio gli consegnò le chiavi del palazzo e una lettera di presentazione per la Banca dove era depositato il denaro della famiglia.
- Poiché tu sei minorenne - aggiunse il notaio Cristaldi rivolto a Remigio - io sarò il tuo tutore fino al compimento del tuo diciottesimo anno di età, cioè fra sei anni. Così non potrai compiere nessun passo avventato, non potrai vendere il tuo patrimonio, e io ti aiuterò nella sua amministrazione, ma tu sarai il padrone vero e io ascolterò ciò che tu vorrai decidere -
- Io decido di restare qui - disse subito Remigio - e di riassumere il domestico e la cuoca che accudivano mio zio con tanto affetto -
- Bravo!- disse il notaio Cristaldi, colpito dalla generosità del ragazzo. - Mi dispiaceva, infatti, per quei due bravi amici, che sono marito e moglie ed hanno soltanto quarant'anni, ma erano molto affezionati al barone così come lo saranno a te. Abitano qui vicino, e li avviserò io in persona di riprendere servizio questa sera stessa, facendovi trovare la cena pronta -
Infatti, Paolantonio e Cesira, felicissimi per aver ritrovato il lavoro, ripresero immediatamente servizio, e grazie a loro il palazzotto baronale ritrovò subito la sua piena funzionalità, facendo felice il nuovo padrone, il giovanissimo Remigio, e i suoi tre amici Pinocchio, Ulderico e Lamberto, non meno felici di lui.

Senza cervello

- Quanto a lungo può vivere una persona senza cervello? -
- Non saprei: tu quanti anni hai? -
( da un repertorio studentesco)

Colpire la palla, non l'avversario

Ultimo consiglio per un corretto dibattito: 10. Discuti tenendo a mente che va colpita la palla, non l'avversario, se non vuoi essere ammonito dall'uditorio-arbitro.
In fondo discutere bene è come preparare un buon dolce: ci vogliono ingredienti di qualità (di ciò che ritieni vero), in dose giusta (non metterci né più né meno sale di quanto serve), miscelati opportunamente e senza elementi che non c'entrano (non andare fuori dal seminato) e presentato graziosamente : non c'è cosa così importante o così banale che non importi come sia detta.
(da un articolo di Adelino Cattani)

Serrone: transumanza di cavalli

Spettacolo di cavalli in transumanza per le vie di Serrone-La Forma in occasione del Ferragosto, con esperti cavalieri e belle amazzoni e con l'inconsueto accompagnamento di un maiale nero che ha seguito il gruppo per lungo tratto finendo poi per scoppiare e fermarsi trafelato. E' passata infatti per Serrone la ventesima edizione della Transumanza Falasche Nettuno-Jenne, un lungo tragitto di ben cinque giorni dal Mar Tirreno fino ai Monti Simbruini, accompagnata dal Corpo Forestale dello Stato.
Sul Monte Scalambra l'ultimo pastore rimasto, Sergio Volpe, ha ospitato generosamente cavalieri ed amazzoni offrendo formaggio di sua produzione, vino cesanese, acqua e pane fresco. I cavalieri lo hanno ringraziato offrendogli una targa-ricordo e proseguendo sulle orme dell'antico tratturo verso gli Altipiani di Arcinazo, Trevi nel Lazio, rive dell'Aniene fino a Jenne, tappa finale di accoglienza di questo pittoresco gruppo.

Aoco e Rajkovic rinforzi da Amburgo per la Lazio

La Lazio sta precisando gli obbiettivi per il raffozamento della sua difesa, che tra l'altro ha bisogno di essere ringiovanita. Tare sta sondando il mmercato tedesco, che in questo momento è quello che sembra più ricco di prospettive. 
Contatti con l'Amburgo per due bravi difensori.:il primo è Dennis Aoco, ex nazionale tedesco, 25 anni, difensore di fascia sinistra, il cui costo è abbastanza elevato ma non impossibile, 6 milioni di euro.
Sempre dell'Amburgo a Tare piace molto il centrale di nazionalità serba Slobodan Rajkovic, un ragazzo di 23 anni che costituisce il perno centrale della nazionale serba di Mihajlovic: la Lazio ha una bellissima tradizione di giocatori serbi affermatisi nel nostro campionato: lo stesso Mihajlovic, Dejan Stankovic e Kolarov, e sicuramente Rajkovic è uno che potrebbe stare alla loro altezza. 
Comunque la Lazio tiene sempre i contatti con Grankvist e con il Genoa, dal momento che Preziosi è molto interessato al possibile scambio com Modibo Diakité che ha deciso di non rinnovare il contratto con la Lazio ed è disponibile sul mercato per non lasciar cadere la sua quotazione e il suo plusvalore.
L'amichevole di ieri sera col Malmoe ha messo in evidenza la buona prova del giovane Cavanda e anche i progressi di Biava e Dias, mentre Radu deve assolutamente mettersi in linea con i compagni dopo il lungo riposo forzato, e si è visto chiaramente con il grosso errore che stava costando alla Lazio un altro passo falso con il provvisorio pareggio di Rehxepi.

giovedì 16 agosto 2012

Hernanes-Kozak, battuto il Malmoe

Finalemte buoni passi in avanti della Lazio, che è riuscita a segnare due gol con Hernanes e Kozak ed ha sconfitto la forte squadra svedese del Malmoe.
La Lazio ha macinato tantissimo gioco, ma ha continuato a sciupare occasioni su occasioni, specialmente con Mauri e con Kozak. Gli svedesi avevano pareggiato  a otto minuti dalla fine grazie a un errore di Radu appena entrato e non ancora a posto fisicamente. Nel finale, Floccari, buono nei suoi movimenti, ha lasciato il posto a Zarate e Candreva a Kozak, e si sono viste altre occasioni da rete, l'ultima delle quali finalmente sfruttata da un bel colpo di testa di Kozak su passaggio di Zarate, messosi in luce con una serie d'iniziative. Buone nella Lazio le prove dei giovani Onazi e Cavanda, oltre al solito Candreva. E finalmente si è rivsto un buon Hernanes, che ha realizzato con un bel rigore il primo vantaggio della Lazio e ha dato concreti segni di risveglio. 
Pur essendo priva di sei nazionali, la squadra di Petkovic è stata finalmente capace di convincere sulle sue possibilità, e fra sette giorni dovrebbe essere pronta per la trasferta di Maribor contro il Mura in Europa League.

Pinocchio ancora burattino: 143. Remigio raccoglie l'eredità

La carrozzella si fermò davanti al palazzo baronale dei Fioretti. Pinocchio e i tre ragazzi scesero, ringraziarono il cocchiere, e andarono a fermarsi davanti al grande portone.
Era chiuso. Dopo la morte del barone Carlo, che non aveva eredi diretti a parte Remigio, al palazzo erano stati posti i sigilli. Su un piccolo cartello era scritto questo avviso: "Rivolgersi al notaio Romeo Cristaldi, in via Cristina 14".
- Coraggio! - disse Pinocchio a Remigio, che era rimasto di stucco. - Andiamo a cercare il signor notaio -
Per fortuna, via Cristina si trovava non più lontana di cento metri, e il notaio Romeo sembrava che stesse aspettando.
- Gentile signor barone Remigio Fioretti - disse con aria ossequiosa al ragazzo, dopo che li ebbe fatti sedere attorno a un'enorme scrivania - ora le leggerò il testamento che la dichiara erede universale di tutte le fortune dei Fioretti -
E lesse un lungo documento che, per non annoiarvi troppo, riassumeremo in poche righe. Remigio, unico figlio della sorella del barone Carlo, ed essendo morto l'altro fratello senza lasciare figli, era chiaramente l'erede totale dei beni della famiglia: il palazzo, un grande bosco di castagni, un vasto territorio agricolo nel comune di Picinisco, e denaro depositato nel banco di Santo Spirito, nello stesso paese, per un totale di due milioni di lire, moneta del Regno d'Italia. Il testamento portava la data del 5 giungo 1897, cioè lo stesso anno in cui avvenivano gli ultimi fatti riguardanti Remigio, Pinocchio, Ulderico e Lamberto. 
In una  postilla del testamento, il barone Carlo, che aveva conosciuto i ragazzi e li aveva molto apprezzati, aveva lasciato scritto che ciascuno di essi avrebbe avuto diritto di ospitalità amichevole nel palazzo stesso, fino a quando Remigio Fioretti ne fosse stato il proprietario legittimo. 

Fuori i secondi

Il pugile: "Come vado?"
L'allenatore: "Se l'ammazzi fai pari".
(Beppe Viola)