Un buon arrivederci della Lazio al suo pubblico, con un sonante successo sull'Udinese per 3-1. Un successo che nasce dalla calma e dalla serenità dei giocatori, chiamati da Reja a confermare quanto di buono fatto in questo finale di campionato.
Da Cagliari in poi, in appena due mesi, 21 marzo-15 maggio, la Lazio ha disputato dieci partite ed ha conquistato venti punti. Comportandosi alla stessa maniera per tutto il campionato, avrebbe ottenuto 76 punti e conquistato la Champions League senza preliminari.
Con la calma e la serenità, è venuta anche una gagliarda prova del tedesco Hitzlsperger, autore del primo gol con una fiondata da trenta metri, che è la sua specialità. Poi, è arrivato immancabile il gol numero 29 di Antonio Di Natale, capocannoniere assoluto del nostro torneo, ma il provvisorio pareggio non ha certo smontato la Lazio, che ha continuato a premere e a tirare in porta a ripetizione contro il bravissimo Romo, esordiente in serie A, che ha sventato una lunga serie di pericoli per la sua rete.
A facilitare il compito di una Lazio lanciatissima ci ha pensato il cileno Isla, che prima ha falciato Rocchi, e poi ha protestato con virulenza contro l'arbitro Guida, altro esordiente: espulsione inevitabile, e otto minuti dopo è arrivato il 2-1, autore il nostro goleador Sergio Floccari( su assist del battagliero Rocchi) con un tiro imprendibile all'incrocio dei pali.
I ragazzi di Reja hanno continuano a tessere il gioco con facilità, divertendo il pubblico, e andando in rete per la terza volta con Brocchi, con un sinistro da bella distanza, secondo gol nella Lazio dopo quello di domenica a Livorno, e dopo ben tre anni di digiuno: l'ultimo gol lo aveva segnato alla Roma nel 2007! Brocchi, in realtà, è stato colui che, col suo grande coraggio e spirito di battaglia, ci ha condotti per mano in questa nostra veemente rinascita.
Nella ripresa hanno trovato spazio anche Zarate e Diakitè, che hanno a loro volta cercato il gol, sfiorato più volte anche da Floccari. Nel finale, il sempre pericoloso Di Natale ha cercato il gol numero 30, che sarebbe stato una specie di record degli ultimi decenni.
Chiusura in bellezza, dunque ,di una stagione che sarebbe stata soltanto da dimenticare se non fosse arrivata questa rabbiosa riscossa, che ci ha portati a scavalcare l'Udinese, a conquistare il dodicesimo posto, e a dare undici punti di distacco a quell'Atalanta che fino a due domeniche fa ci stava pericolosamente alle costole.
Siamo arrivati a un solo punto dalla Fiorentina, che è stata protagonista in Champions League fino alla sua ingiusta eliminazione.
Tutto è bene quel che finisce bene. Ora sappiamo che, se giochiamo con serenità, possiamo vincere tranquillamente anche all'Olimpico. E questo è un bellissimo auspicio per il prossimo campionato. La squadra c'è. Un paio di ritocchi e saremo pronti per una grande stagione.
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