sabato 31 dicembre 2011

Quanti libri ha il Papa?

Quanti libri ha il Papa? La domanda pare giocosa, ma la Biblioteca Vaticana è uno scrigno talmente prezioso da essere considerato patrimonio dell'umanità. Essa raccoglie, infatti, circa un milione e 600 mila volumi a stampa, 180 mila manoscritti, oltre 8 mila incunaboli, 300 mila tra monete e medaglie, 150 mila stampe, disegni e matrici, e altrettante fotografie.
La storia moderna della Biblioteca Apostolica Vaticana comincia a metà del Quattrocento, epoca della nascita della stampa: fu papa Niccolò V a volere che i codici greci, latini ed ebraici, aumentati notevolmente di numero durante il suo pontificato, fossero aperti alla consultazione e alla lettura degli eruditi. Tra il 1587 e il 1589, Sisto V, poichè la struttura non riusciva più a contenere il materiale in crescita continua, scelse di far costruire la nuova sede, ancora oggi frequentata da circa 20 mila studiosi all'anno.
Tra i pezzi più emozionanti si ricorda il Papiro Bodmer XIV-XV ( il manoscritto più antico dei vangeli di Luca e Giovanni, trascritto negli ultimi decenni del II o agli inizi del III secolo), e una versione della Divina Commedia con le illustrazioni di Sandro Botticelli.
(da un articolo di Alessandra Borghese)

Fiuggi Cassino Anagni Ferentino poli del turismo ciociaro

Capodanno in Ciociaria. Saranno oltre 500 i nuovi turisti, provenienti da ogni parte d'Italia (con Firenze, Milano e Modena in testa) in visita nelle città della Ciociaria tra Natale e Capodanno: hanno chiesto il patrocinio alle "guide Cicerone" dirette da Nicoletta Trento e Francesca Casinelli.
Le mete preferite? Arpino, Anagni, Fumone, Veroli, Collepardo, Cassino, Ferentino, Vico nel Lazio e Castro dei Volsci, nel cui borgo 15o turisti visiteranno il "paese che diventa Presepe".
La permanenza è di quattro giorni con tre pernottamenti. Al top le abbazie, le mura megalitiche, la Torre di Cicerone ad Arpino (appena rimessa a nuovo) e...la buona cucina ciociara a chilometro zero, mediterranea al mille per mille.

Podolski-Kuzmanovic,doppia iniezione al motore Lazio

Marchetti; Konko, Diakité, Dias, Radu; Lulic, Ledesma, Kuzmanovic; Hernanes; Podolski Klose. Una vera corazzata è in partenza dal porto spaziale di Formello per la conquista della Champions League. Sì, una corazzata internazionale, con il solo italiano Marchetti, due tedeschi, due brasiliani, un rumeno, un belga, un serbo-svizzero, un bosniaco, un italoargentino e un francese alla conquista dell'Europa più grande e possibilmente dello scudetto.
Se dovesse riuscire il colpaccio Podolski-Kuzmanovic al quale si sta lavorando intensamente in questi giorni, la Lazio riprenderebbe il via alle tre competizioni che l'aspettano con un assetto davvero bellicoso, raggranellato anno dopo anno dal trio Lotito-Reja-Tare senza nemmeno gravare troppo sul bilancio, guidati da una buona stella e un forte intuito. Questa Lazio avrebbe poi alle spalle un'altra Lazio di riserva veramente forte: Bizzarri; Cavanda (Scaloni), Biava, Stendardo, Zauri; Brocchi, Matuzalem, Gonzalez; Sculli (Mauri); Rocchi e Kozak (o Cisse).Con il rinforzo dei primavera Berardi, Crescenzi, Zampa, Ceccarelli e Rozzi, un quintetto del vivaio che promette un grande avvenire.
Lasciateci sognare per la notte dei botti: chissà che domani mattina, o comunque in settimana, dai cocci rotti sparsi qua e là non emerga questa Lazio nuova, capace di ogni prodezza in campionato, in Coppa Italia e in Europa League, in attesa della desideratissima Champions per la quale Lotito è disposto a fare gli ultimi colpi di testa pilotati dalla solita buona stella.

venerdì 30 dicembre 2011

Vita di collegio: 145. La lezione morale di Giacomo De Benedetti

Mi piaceva Umberto Saba, avrei voluto tanto fare una tesi su Umberto Saba. Ci provai. Andai all'Istituto di Letteratura Moderna e Contemporanea, e vi trovai l'illustre titolare, Giacomo De Benedetti, grande scrittore e nobile rappresentante dell'ebraismo resistente.
De Benedetti mi fece un'enorme impressione dal punto di vista umano. Mi chiese perché volessi fare la tesi con lui. Io risposi: - Perché mi piace Umberto Saba, con la sua poesia sulle piccole cose: lo considero un grandissimo poeta. E poi in questa materia ho uno dei miei migliori voti, un 27 -
- Ragazzo, nella vita non devi umiliarti - mi rispose: - Quello che fai lo devi fare per passione, e non per calcolo -
Poi mi indicò un giovane della mia stessa età, e io riconobbi in lui Mario Pinchera, col quale avevo cominciato gli studi universitari nel 1955, ben undici anni prima. - Vedi - mi disse De Benedetti - sono sette anni che Pinchera sta preparando una tesi su Umberto Saba, ed ancora non è pronto ! -
O meraviglia! E io avevo pensato che Pinchera si fosse laureato almeno cinque anni prima! Ecco uno che a laurearsi sta impiegando il mio stesso tempo senza aver interrotto gli studi per quasi otto anni.
Ovviamente capii che non avrei mai potuto svolgere la mia tesi sull'amato poeta triestino, ebreo da parte di madre, in cui la figura paterna era piuttosto evanescente.
De Benedetti era dispiaciuto di non potermi accontentare, ma nello stesso tempo estremamente convinto della sua decisione. Però lesse nel mio animo una forte delusione. - Non so - dissi - vedrò di rimediare un'altra tesi in una disciplina diversa -
- Non devi sentirti umiliato - mi ribadì - La vita deve essere vissuta dignitosamente. Le tue decisioni devono essere prese con reale convinzione, non per convenienza -

La TV italiana la più allarmistica

Nei primi sei mesi dell'anno, il TG1 ha dedicato ai fatti criminali l'11 per cento delle notizie in prima serata, contro l'8 per cento dell'inglese BBC, il 4 per cento della spagnola TVE e di France 2, e il 2 per cento della tedesca ARD.
A chi guarda la televisione di casa nostra, l'Italia rischia di apparire il luogo dei più efferati delitti familiari. In contrasto, tra l'altro, con quanto riportano le statistiche, che vedono il nostro Paese agli ultimi posti in Europa per questo tipo di crimine.
( dalla rubrica di corrispondenza di una rivista )

Filettino: a Campo Staffi pronte 4 piste, ma la neve non arriva...

La neve tarda ad arrivare, ma Campo Staffi è pronto con quattro piste all'apertura della stagione sciistica. Mercoledì 28 dicembre il funzionario dell'USTIF, organo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha rilasciato il nulla osta dopo aver effettuato il sopralluogo degli impianti.
Le quattro piste - comunica l'ITI, Impianti Turistici Invernali - sono quelle della seggiovia Antico Tento, di Valle Emanuela, di Valle Adriana e la Manovia, mentre ancora non funzionano la baby pista e la seggiovia del Ceraso, che sono fondamentali per il totale funzionamento degli impianti.
Ma intanto, di neve poca o niente...come in tutta Italia, del resto. Si spera ancora per Capodanno e per la Befana.

Con Klose iradiddio, Kozak va a farsi le ossa

Per il ruolo di centravanti, la Lazio è proprio fortunata. Finché Klose fa quello che sta facendo, cioè lo stravedere, il suo erede, Libor Kozak, ha capito che deve andare altrove a farsi le ossa.
A Formello, per Libor c'è una lunga sfilza di richieste. Lo vuole il Bologna, lo vuole il Cesena, lo vuole il Genoa, lo vuole la Sampdoria. Ma Libor vuole restare laziale, ed è disposto ad andarsene per un po' di tempo altrove per giocare veramente, e per crescere come si può fare solo giocando. Kozak, prima di partire, vuole sapere chiaramente da Lotito, da Tare e da Reja quali sono le loro intenzioni per il futuro. Tornare a Roma a giugno avendo disputato una ventina di partite e segnato una decina di gol potrebbe essere sufficiente per fare la seconda punta accanto a Klose, o comunque per salire al secondo posto nella graduatoria degli attaccanti che per ora la vede quarto o quinto: figurarsi se dovesse venire anche Podolski. O anche Pippo Inzaghi.
Libor Kozak crescerà, su questo non c'è dubbio. E intanto il suo prestito potrebbe fruttare alla Lazio la possibilità di avere un mediano-mezzala di rinforzo per il centrocampo: il Bologna propone l'albanese Kone, che già avevamo cercato nel giugno scorso; il Cesena potrebbe offrire Parolo, un altro aspirante laziale della stagione appena passata; il Genoa ha Kuska, che la Lazio sta cercando; la Sampdoria potrebbe rinunciare a Palombo, un giocatore nato a Ferentino e tifoso della Lazio.
Insomma, Libor potrebbe andare a fare esperienza altrove e la Lazio guadagnare la possibilità di avere un buon rinforzo. Sono occasioni che bisogna saper cogliere al volo.

giovedì 29 dicembre 2011

Stacchiamo la spina

Ultimo dei nostri consigli ecologici per il risparmio dei consumi: agiamo sui nostri elettrodomestici, spegnendoli davvero.
L'imputato è lo "stand-by". E' stato calcolato che i piccoli elettrodomestici di casa : tv, stereo, lettore dvd... nell'arco della loro vita consumano di più in attesa di funzionare che quando sono in uso!
( da una rubrica di consigli ecologici )

Labico: audace colpo di due finti fattorini alla BCC

Circa 200 mila euro sono il colpaccio messo a segno alla BCC di Palestrina, filiale di Labico. E' accaduto ieri mattina 28 dicembre: due finti fattorini della Bartolini sono entrati con la scusa di consegnare un pacco per il direttore, e hanno poi dichiarato che conteneva una bomba da far esplodere.
Sotto la minaccia di finte pistole che procuravano una scossa elettrica, i due malviventi si sono fatti aprire la cassaforte ed hanno portato via il rotondo bottino. La manovra ha richiesto in tutto venti minuti. I rapinatori avevano un forte accento napoletano: i carabinieri si sono posti subito sulle loro tracce.

Podolski e Kuzmanovic in un colpo solo?

Stamattina la voce clamorosa è una sola: Podolski e Kuzmanovic potrebbero approdare alla Lazio in un colpo solo. Il sacrificio sarebbe quello di Cisse, che cederebbe il suo posto al giovane attaccante tedesco-polacco per trasferirsi allo Stoccarda in un cambio alla pari con Kuzmanovic.
E' un pensiero contorto? Sì, ma qualcuno l'ha fatto veramente. Infatti il valore di Cisse e di Kuzmanovic si equivale, sei-sette milioni sul mercato libero, e sia la Lazio che lo Stoccarda risparmierebbero questa cifra con questo clamoroso scambio alla pari. I tedeschi cercano una punta di valore e la Lazio un mediano-mezzala di buoni mezzi tenici, per cui tutti sarebbero felici.
Unico ostacolo: Cisse. E' tornato a Roma deciso a riprendere la preparazione e a dare tutto per ritrovare se stesso, quel grande giocatore di cui non possono essersi perse le tracce così all'improvviso. Se Cisse vuole ritrovarsi, allora la Lazio dovrà fargli spazio, e di Podolski se ne riparlerebbe a giugno. Ma sa Cisse è disposto a trasferirsi a Stoccarda, allora tutto sarebbe possibile.
La Lazio, comunque, qualche rinforzo per gennaio deve assolutamente procurarselo, fosse soltanto Kuzmanovic: saranno necessari quei sei-sette milioni che l'ingresso nei sedicesimi di Europa League già ci hanno procurato. Quanto all'arrivo del giovane difesore rumeno Papp, con Diakité siamo già abbastanza coperti e se ne riparlerebbe a giugno. Negli obiettivi della Lazio ci sono anche altri giovani giocatori sia europei che sudamericani, che assicurerebbero alla società un buon avvenire sul piano tecnico.

mercoledì 28 dicembre 2011

Vita di collegio: 144. Ti do il massimo che hai

La Ruggeri Scudieri rimase in particolare bene impressionata sul problema dell'Honor e della Honra, per cui mi elogiò e mi parve dispostissima a darmi un 30, forse anche con la lode, un voto che io non avevo mai ottenuto col mio curriculum universitario così tormentato.
Ma quando l'anziana professoressa andò ad aprire il libretto, e vide che non era proprio da primo della classe, rimse delusa e mi disse: - Ti darò il voto più alto che hai avuto finora: 27 -
Di 27 ne avevo avuti cinque o sei, specialmente dopo la ripresa del 1965: spesso spesso mi era accaduta la stessa cosa. Buon andamento dell'esame, ma ridimensionamento del voto perché nel mio curriculum non c'era alcun 30, e non ci fu verso di ottenerlo. Il che dimostra che anche all'università spesso si procede solo per pregiudizi.
Comunque la Ruggeri Scudieri si congratulò con me pere aver chiusoi con il suo esame il mio corso universitario, e mi fece gli auguri pere la tesi che avreei sostenuto di lì a tre mesi. Alla tesi stavo già lavorando, per cui aver superato bene un esame così pesante e difficile rappresentava per me il primo raggiungiumento di un sogno e un notevole alleggerimento della fatica degli studi. Allora erano veramente seri e impegnativi, e il 27 nelle materie fondamentali era un buon viatico.
Per laurearmi in Letteratura Italiana avevo dovuto sostenere fra l'altro Italiano biennale, cioè doppio; Latino biennale,compreso il difficilissimo scritto; Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea; Storia della Lingua Italiana; Filologia Romanza biennale, cioè storia della nascita delle lingue neolatine, estremamente impegnativo; Lingua e Letteratura francese biennale; Lingua e Letteratura spagnola biennale. Ben sette esami linguistici, escludendo i tre di storia (antica, medioevale e moderna); Geografia; Filosofia ; Storia dell'Arte; Storia del Cristianesimo; Storia della musica; Storia delle tradizioni popolari. Un corso profondamente formativo.

Ecologia in cucina

Si può fare ecologia e nello stesso tempo risparmiare anche in cucina. Per i pasti, perciò, scegliamo sempre prodotti di stagione, più freschi ed economici, meglio se a chilometro zero.
Aspettiamo di riempire del tutto la lavastoviglie prima di farla andare (idem dicasi per la lavatrice).
E se poi un giorno lavassimo i piatti a mano? Utilizzando magari l'acqua di cottura della pasta, perché l'amido è un ottimo sgrassante.
(da una rubrica di consigli ecologici)

Filettino: rubate le reliquie di quattro santi

Proprio in occasione del Natale, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta sono state trafugate le reliquie di San Bernardino da Siena, di Sant'Agata, di San Luigi Gonzaga e di Santa Rita da Cascia.
Lo strano è che non ci sono state effrazioni nelle porte e finestre della chiesa e della canonica. Inoltre, oggetti di ben maggior valore non sono stati toccati.
Il furto è stato denunciato dal vecchio parroco don Alessandro De Santis, che il 26 dicembre ha compiuto 93 anni, e da 70 anni è parroco della stessa chiesa, il secondo più anziano d'Italia.

Podolski e Papp: la Lazio si avvicina

Non si tratta soltanto di voci, a questo punto, ma di qualcosa di più: Lucas Podolski e Paul Papp, un grande attaccante e un forte difensore centrale, si avvicinano sempre di più alla Lazio.
Il campione tedesco del Colonia ha confermato di voler lasciare la sua attuale squadra e di aspirare a venire in Italia per giocare di nuovo accanto a Klose, suo vecchio compano nel Werder Berma e compagno attuale nella nazionale tedesca.
Evidentemente Klose e Podolski si sono parlati, sono amicissimi, hanno entrambi radici polacche, e Klose ha fatto capire a Podolski che l'aria di Roma gli ha fatto molto bene e farebbe bene anche a lui che è più giovane di alcuni anni. Il prezzo sul mercato per Podolski sarebbe di 15 milioni, ma è posssibile anche una riduzione se il pagamento è in contanti.
Quanto a Paul Papp, ventiduenne in forte ascesa nel Vaslui, la Lazio se l'è praticamente assicurato, nel senso che, se dovesse partire già a gennaio, la destinazione sarebbe senz'altro quella biancoceleste. Anche in questo caso, ha fatto da grande incentivo l'amicizia con Radu, che ha lo stesso agente di Papp. Il prezzo di Papp si aggira sui tre milioni, e quindi con unaquindicisna di milioni complessivi la Lazio irrobustirebbe fortemente il suo organico già in questa stagione.
Ci sono tantissime altre trattative, e sono in molti i gioccatori che aspirano a venire alla Lazio, la cui quotazione internazionale è in netta ascesa, a dispetto delle voci che la vedono coinvolta nell'ennesimo scandalo calcistico. Ma la società si sente al sicuro, e per noi fa testo il secco comunicato strampa che smentisce ogni chiacchiera. Qualcuno ha tentato di mettere in mezzo la Lazio, ma non c'è riuscito.

martedì 27 dicembre 2011

L'ecologia in ufficio

In ufficio bisogna puntare sul minor consumo di carta. Non è necessario stampare tutto; inoltre si può stampare su entrambi i lati (fronte e retro), e riutilizzare i fogli stampati solo su un lato per prendere appunti.
Altro trucco: perché non sostituire i bicchieri di plastica della pausa caffé con tazzine di ceramica? Significherebbe alcune centinaia di bicchieri in meno all'anno nella pattumiera, con un buon vantaggio per la pulizia dell'ambiente.
( da una rubrica di consigli ecologici)

Paliano: oggi arriva la reliquia di Giovanni Paolo II

Paliano: oggi, martedì 27 dicembre, alle ore 18.30, arriva la reliquia del sangue di Giovani Paolo II nella Collegiata di Sant'Andrea Apostolo, portata da monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, ultimo vescovo nominato dal grande pontefice polacco.
Si innalzerà la preghiera per l'Europa, preceduta da un concerto natalizio dell'orchestra polacca Band Wienieawa.
In precedenza,nel convento dei Cappuccini, una delegazione polacca assisterà alla mostra dei presepi realizzata dai bambini di Paliano e di Michalowice, città della Polonia. Il sindaco di Michalowice, Antonio Rumina, e il sindaco di Paliano Maurizio Sturvi presenteranno il concerto " Europa non avere paura". La delegazione, con il corteo dei bambini, si recherà quindi a Sant'Andrea per la solenne chiusura della grande manifestazione religiosa.

Reja ha scelto: datemi Kuzmanovic

Fra i tanti centroampisti di cui si parla per la Lazio a gennaio, Kuzka Krasic Medunjanin Palombo ecc...ecc..., Edy Reja non ha dubbi: -Datemi Kuzmanovic!-
Si tratta del roccioso mediano-mezzala dello Stoccarda, già noto in Italia per aver militato nella Fiorentina due anni fa - 24 anni e un bel curriculum nelle file prima delle giovanili svizzere e della nazionale serba ( ha la doppia nazionalità) :
in rotta con la sua squadra tedesca, vuole approdare in Italia, lo vogliono anche Juventus e Milan, la Juve proprio per rimpiazzare Krasic, ma sembra che il giocatore stia per concludere con la Lazio. E' il suo agente stesso che ha fatto intendere di una trattattiva a buon punto con destinazione Roma.
Zdravko Kuzmanovic ha un gran fisico e sembra molto adatto al calcio italiano.Per la Lazio andrebbe benissimo, ma la cifra occorrente è abbastanza elevata, intorno ai sei-sette milioni. Comunque la Lazio potrebbe rimediarli accettando le offerte del Wolfsburg, altra squadra tedesca, per l'albanese Cana, un uomo da combattimento che al Wolfsburg troverebbe il terreno adatto.
Un mediano di tessitura contro un mediano di battaglia, questo sarebbe una specie di baratto indiretto che arricchirebbe sia la Lazio che il Wolfsburg, mentre lo Stoccarda rimedierebbe una cifra non indifferente.
Due altri nomi fra i possibili nuovi a gennaio: il ventiduenne rumeno Paul Papp e l'eterno Pippo Inzaghi, che Galliani va spingendo verso la Lazio. Potrebbe prendere il posto di Kozak destinato probabilmente al Bologna (ma lo vogliono anche Genoa e Sampdoria).
A Milano si parla con insistenza di un taglio dell'Inter per Zarate: Maurito potrebbe rientrare addirittura a gennaio alla Lazio,ma non si sa quanto spazio troverebbe, tra Klose, Cisse, Sculli, Rocchi e forse Inzaghi (o Kozak).

lunedì 26 dicembre 2011

Vita di collegio: 143. L'ultimo esame

Ora voglio raccontarvi come si svolse il mio ultimo esame universitario, Università La Sapienza di Roma, indirizzo moderno, gruppo letterature straniere.
Era l'esame biennale di lingua e letteratura spagnola, un vero incubo per molti studenti. Responsabile della cattedra era una insegnante prestigiosa, la prof. Iole Ruggeri Scudieri, la quale non faceva altro che seguire le orme di Ettore Paratore, accumulando una serie impressionante di libri, dispense e trattatti.
Per sostenere questo esame bisognava: 1) conoscere lo spagnolo moderno; 2) conoscere lo spagnolo antico per come si era andato formando nei secoli; 3) conoscere l'intera storia della Spagna, 4) conoscere l'intera geografia della Spagna; 5) conoscere le leggi delle variazioni foniche nel corso dei secoli; 6) conoscere alla perfezione l'intesa storia della letteratura spagnola e ispanoamericana; 7) conoscere al completo di tutte le sue opere un autore contemporaneo (nel mio caso Garcia Lorca); 8) conoscere al completo tutte le opere di un autore dei secoli precedenti (nel mio caso Calderon de la Barca, con tutte le sue più importanti tragedie; 9) conoscenza delle dispense dell'ultimo anno, un trattato su l'Honor y la Honra, l'onore e l'onorabilità.
Chi affrontava questo esame era ben consapevole di non esssere preparato al meglio, a meno che non fosse un appassionato della materia. Io mi preparai, per l'immediato, su tutta una serie di appunti collaterali alle dispense, la cui conoscenza era basilare.
Infatti l'esame andò molto bene; avevo seguito alla RAI un corso speciale sulla lingua e sulla pronuncia spagnola, oltre che sulla grammatica, e da questo punto di vista me la cavai benissimo.
La mia preparazione generale, invischiato com'ero in contemporanea con il giornalismo sportivo che mi rubava parecchio tempo, era andata migliorando, sicché ero riuscito anche ad aggiustare la media, portandola a un discreto 25, a quei tempi da considerare un buon voto.

Al lavoro, con l'ecologia

Andare al lavoro con l'obiettivo dichiarato di evitare l'uso dell'auto. Ma solo in pochi possono "permettersi" di raggiungere il lavoro a piedi o in bici.
A volte, con un sforzo in più di organizzazione, si può puntare sul "car sharing", mettendosi d'accordo con chi compie lo stesso tragitto e facendo uso di un'unica macchina.
Anche i mezzi pubblici sono, intuitivamente, molto ecologici. Pensate che colonna si formerebbe se tutti gli occupanti di un bus fossero alla guida del loro mezzo privato...
( da una rubrica di consigli ecologici )

Casamari Alatri Anagni, mura pelasgiche e spiritualità

La Ciociaria è terra molto adatta a questo clima natalizio: tra le grandi mura pelasgiche di 28 secoli fa e i maestosi monasteri medioevali lo spirito si eleva.
Sono previste visite speciali venerdì 30 dicembre all'Abbazia di Casamari, grande monastero cistercense, e sosta all'abbazia di Scifelli col presepe artistico meccanico e alle cascate di Isola Liri al centro della città.
Sabato 31 dicembre visita ad Alatri, con la superba cinta delle sue mura pelasgiche, nate seguendo i raggi del sole. Degustazione dell'olio di oliva extravergine.
Si chiude lunedì 2 gennaio ad Anagni, con visita alla cattedrale, alla cripta interamente affrescata, e al magnifico palazzo di Bonifacio VIII, il più famoso dei quattro papi di Anagni, città medioevale ricca di storia e di intrighi fra i papi e gli imperatori.

Klose Marchetti Lulic Konko quattro acquisti d'oro per la Lazio

Si fanno i bilanci di metà stagione, e la Lazio si è accorta che quest'anno la campagna acquisti è stata molto buona. Klose, Marchetti, Lulic e Konko sono i quattro giocatori che emergono fra tutti, hanno fornito un rendimento al di là delle aspettative, e ci danno la certezza di un ottimo campionato e di una buona stagione anche nelle Coppe. Marchetti Lulic e Konko, data la loro giovane età, sono anche una garanzia per il futuro, e dunque il bilancio è veramente eccellente.
Chi ha deluso è stato il solo Cisse, dal quale ci si aspettavano meraviglie alla Klose, ma il Leone Nero non è riuscito ad esplodere come voleva e come tutti sognavamo. La Lazio comunque gli dà fiducia, perchè sia i mezzi fisici che tecnici sono dalla sua parte, e bisognerà forse aspettare la primavera per vedere il giocatore sensazionale, capocannoniere due volte in Francia e due volte in Grecia.
Degli altri due acquisti, Stankevicius per lo più se l'è cavata, e ultimamente è apparso in crescendo, e così pure Lorik Cana, che dopo un avvio veramente negativo ha saputo farsi largo nelle ultime uscite, dimostrando che nel suo sacco non c'era solo carbone, e che comunque anche il carbone in certe occasioni può essere utile.
E dei vecchi, che dire? Migliore di tutti senza dubbio Ledesma, poi Brocchi, quindi Rocchi, ma su tutti il prorompente Diakité, una vera rivelazione finalmente esplosa come i suoi mezzi fisici promettevano.
Se l'è sempre cavata anche Kozak nelle poche e brevi occasioni in cui è stato tirato in ballo, mentre una grande costanza di rendimento ha fornito Sculli, autore anche di gol pregevoli e decisivi. Poche occasioni, ma importanti, sia per Bizzarri, che è andato alla grande, sia per Carrizo, che se l'è cavata. Qualche cenno di ripresa ha dato anche il giovanissimo Cavanda, malgrado alcuni sbandamenti. E tutti stiamo aspettando Stefano Mauri, che potrebbe essere la nostra arma segreta per i decisivi mesi di febbraio-maggio, quelli della consueta galoppata finale.
Giudizio finale sulla Lazio? Buono, incoraggiante. E forse il meglio deve ancora venire.

domenica 25 dicembre 2011

Ecologia in casa: il bagno

Consigli ecologici per la casa. Cominciamo dal bagno, con tre modi per risparmiare acqua.
Con la doccia, per esempio: preferibile, per consumo d'acqua, alla vasca. Meglio ancora se ci siamo dotati di un riduttore di flusso.
Stesse attenzioni lavando i denti o mentre ci si rade: rubinetto aperto solo se serve.
Terzo consiglio "acquatico" sullo sciacquone: non sempre è utile svuotare l'intera cassetta.
( da una rubrica sull'ecologia in famiglia)

Paliano: il Lazio punta sulla Selva come polo turistico

La Regione Lazio punta sulla Selva di Paliano come polo turistico per il futuro sviluppo della zona. Lo ha dichiarato in una intervista al Corriere della Sera la presidente regionale Renata Polverini. L'idea è quella di affiancare la Selva al polo di Valmontone, in forte sviluppo con l'Outlet e il Parco Magicland.
Il sindaco di Paliano Sturvi e il responsabile del progetto Selva Romagnoli fanno notare che negli ultimi dodici mesi sono arrivati alla Selva ben 50 mila visitatori semplicemente riattivando l'ex parco uccelli.
Ogni nuova iniziativa sarà certamente portatrice di un adeguato sviluppo.

Santa Klaus fa tifo per la Lazio e ci porterà un nuovo Cisse

Lapponia, la zona più nordica e più fredda della nordica e fredda Finlandia. Là vive Santa Klaus, conosciuto meglio da noi come Babbo Natale. Nel caso specifico, è il presidente di una squadra di calcio di terza divisione, che va in giro con tanto di barba bianca anche quando è Pasqua, e dice di fare tifo per due fuoriclasse tedeschi, Schweinsteiger e soprattutto Miroslav Klose. Dunque, Santa Klaus, lassù in Lapponia, segue anche la Lazio e fa tifo per i colori biancocelesti per amore del suo campionissimo Miro Klose.
Che volete di più ? Acquistando Miro Klose, dunque, la Lazio ha fatto un doppio affare, perchè si ritrova tra i propri tifosi nientemeno che Santa Klaus. Già, proprio lui, colui che porta i doni ai bambini buoni: perciò, se Lotito si comporta da buon bambino e impara a non dare troppi calci agli stinchi a Petrucci, al CONI e alla Federcalcio, può aspettarsi che Babbo Natale gli porti in occasione delle feste un bel dono.
E come dono, noi tifosi laziali non abbiamo troppe pretese: non vogliamo né Podolski né Krasic, né Palombo né Parolo: ci basterebbe che Babbo Natale ci riportasse quel Cisse che è arrivato assieme al suo caro Miro Klose ma ancora non riesce a far bene come lui pur avendo premesse analoghe (più di 220 gol in carriera) ed anche tre annetti di meno. In tre anni,gente come loro riesce a fare anche 60 gol, e se Cisse si decidesse a farli per la Lazio sarebbe davvero il miglior dono che Santa Klaus potrebbe fare a Lotito e soprattutto a noi umili tifosi.
E allora...da Santa Klaus ci aspettiamo una sola cosa: che dopo le vacanze Djibril Cisse rinasca e torni grande, grande come le sue premesse decennali e le sue promesse di agosto.

sabato 24 dicembre 2011

Rendimento nell'anno solare 2011- Solo la Lazio inserita tra gli squadroni del Nord

1. Milan punti 80 46+34 -12
2. Inter punti 78 52+26 -26
3. Udinese 76 43+32 -11
4. Lazio 63 33+30 -3 la più regolare
5. Juventus 61 27+34 +7
5. Napoli 61 37+24 -7
7. Roma 57 34+23 -11
8. Genoa 51 30+21 -9
9. Palermo 50 29+21 -8
9. Fiorentina 50 32+18 -14
11. Catania 47 25+22 -3 molto regolare
12. Parma 46 27+19 -8
13, Chievo 45 25+20 -5
14. Cagliari 40 25+15 -10
14. Cesena 40 28+12 -16
16. Bologna 37 22+15 -7
17. Lecce 35 26+9 -17
n.b. La statistica comprende le ultime 21 giornate dello scorso campionato + le prime 16 del presente campionato.

Vita di collegio: 142. Ritorno alle origini

Sapevo che non sarei tornato alla media di Via Bagnera, perché la nomina del Provveditorato di Roma richiedeva non solo la laurea, ma anche una certa anzianità di punteggio che io ovviamente non avevo. La domanda d'insegnamento l'avrei fatta invece al Provveditorato di Frosinone, dove la nomina era molto più probabile, almeno nei paesi di montagna tipo Acuto, Piglio o Trevi nel Lazio, dove tra l'altro erano le mie radici.
Ad Acuto, avrei avuto perfino la mia vecchia casa disponibile. Insomma, era come se piano piano il cerchio della mia vicenda si stesse per chiudere con un ritorno alle origini, e il ritrovamento delle radici.
Più di qualcuno, nella capitale, stava facendo lo stesso ragionamento: se uno avesse avuto l'opportunità di un buon lavoro e di un accettabile stipendio nei paesi di provincia, sarebbe stato molto meglio compiere il viaggio di ritorno dalla capitale, sempre più frenetica e invivibile, al sereno clima della provincia, a contatto con la natura. Roma, comunque, sarebbe stata sempre a contatto di gomito, a una sessantina di chilometri, ben collegata con mezzi di trasporto frequenti. Che cosa si desiderava di più?
La scuola media dell'obbligo, dal 1962 in avanti, si era ormai estesa anche ai piccoli comuni, e i ragazzi di provincia, certamente più incolti di quelli di Roma, offrivano però ancora un tessuto umano molto buono e malleabile, capace di un'educazione e di una sensibilità che in moltissime scuole della capitale non erano nemmeno lontanamente riscontrabili. Una esperta collega delle scuole superiori, Paola Raschi, dopo aver trascorso venti anni in due istituti di Palestrina, ed esssendosi poi trasferita a Roma, mi confessava che gli anni di Palestrina, sotto tutti gli aspetti, risultavano per lei indimenticabili dal punto di vista umano.

Alcool e fibrillazione

L'alcool favorisce una delle più importanti aritmie cardiache, la fibrillazione atriale.
L'analisi di 14 studi pubblicata dal "Journal of the American College of Cardiology" prende in considerazione anche chi eccede di poco nell'apporto quotidiano moderato di alcool.
Ogni bicchiere di vino in più al giorno aumenta il rischio dell'8 per cento.
( da una rubrica sulla salute )

Rocca di Papa: adozioni a distanza al posto del panettone

Dieci e lode ai dipendenti del Comune di Rocca di Papa, che in occasione del Natale hanno rinunciato in blocco al panettone e allo spumante effettuando con quella cifra delle adozioni di bambini del Terzo Mondo.
Il sindaco Pasquale Boccia si è commosso, ed ha provveduto a inviare la somma di 400 euro all'associazione missionaria "Serbi dei Poveri del Terzo Mondo", un movimento formato dal sacerdote e medico italiano padre Giovanni Salerno.
L'offerta servirà a garantire il diritto all'istruzione di molti bambini poveri. L'idea è nata da parte del concittadino padre Pierfilippo Giovannetti, che opera fattivamente proprio in Perù i per l'educazione dei bambini poveri.

Gli acquisti della Lazio a gennaio? Papp, Palombo e...Cisse

La Lazio può fare una buona campagna acquisti a gennaio senza spendere molti soldi. Può trovare un difensore, un mediano e un attaccante che le diano ulteriori slanci di otttimismo senza che Lotito debba preoccuparsi più di tanto per i suoi bilanci.
Il procuratore di Radu, Becali, sa che la Lazio sta seguendo un giovanissimo difensore rumeno, Paul Papp, che fa parte della sua scuderia. Un fisicaccio da 1,90, una gran forza dinamica, un colpo di testa eccellente da far valere anche sui calci piazzati,e soprattutto le promesse dei suoi ventun anni. Con Radu formerebbe un duo difensivo formidabile. Il costo è sui tre milioni.
Quanto a Palombo, il forte mediano romano della Samp, sarebbe disponibile subito, è tifoso della Lazio, a venire a Roma, semplicemente in cambio di quel Kozak che i blucerchiati vedrebbero come la soluzione immediata dei loro problemi offensivi. La Lazio può darlo in prestito con diritto di riscatto, e il giocatore avrebbe l'opportunità di un lancio definitivo sulla scena calcistica, per capire quali sono veramente i suoi mezzi e i suoi eventuali limiti.
E per l'attacco? Per l'attacco c'è Cisse, un uomo che potenzialmente vale quanto di meglio ci sarebbe sulla piazza (Podolski a parte...), in quanto è impossibile che un giocatore che ha segnato più di 220 gol nella sua carriera, che ha solo 30 anni e non 34 come Rocchi, si sia spento così all'improvviso. Cisse ha bisogno solo di tempo e di un pizzico di fiducia per tornare se stesso. Noi lo aspetteremmo ancora, perché la pausa di Natale non può fargli che bene, e non crediamo davvero che un giocatore come lui voglia tornarsene nella malinconica Auxerre, in una squadra che poteva andar bene quando Djibrill era molto più giovane.
Roma e la Lazio possono ancora dare molto a Cisse, e la primavera non è lontana. Fra un mese o due potremmo ritrovarci il grande attaccante che tutti aspettavamo.

venerdì 23 dicembre 2011

Anziani: i pericoli del cellulare

Per gli anziani un consiglio: in strada spegnare il cellulare. Oltre i sassant'anni è meglio fare una cosa per volta. In particolare, può essere pericoloso attraversare la strada mentre si parla al cellulare.
Ricercatori dell'Università dell'Illinois hanno dimostrato, confrontando una ventina di casi valutati sugli anziani e altrettanti sui giovani, che i primi, distratti da una telefonata, impiegano più tempo nell'attraversamento, con maggiore rischio di essere investiti.
(da una rubrica di consigli pratici)

Monti Lepini: la Comunità Montana a difesa dei castagni

La 18.ma Comunità Montana dei Monti Lepini, col suo presidente Loris Talone, s'impegna per il 2012 nella difesa dei castagneti, colpiti quest'anno in maniera pesante dal cinipide, che ha ridotto a poca cosa la produzione delle nostre pregiate castagne.
Sarà curato inoltre con particolare attenzione anche il settore caseario, che è quello da cui si può attendere un buon rilancio, malgrado il pesante taglio del settanta per cento dei fondi della Regione.
A Loris Talone è stato conferito nei giorni scorsi dal periodico "Cronache cittadine" il premio come "personaggio dell'anno" per la professionalità dimostrata nelle sue attività.

Klose e Lulic vogliono una Lazio più grande con Podolski e Medunjanin

Miro Klose e Senad Lulic non solo sono stati finora i migliori giocatopri laziali della prima parte del campionato, ma nella Lazio ci credono fino a tal punto da proporre l'acquisto di due loro amici e fortissimi giocatori a loro volta: Lukas Podolski e Haris Medunjanin.
Podolski ha 26 anni e forma con Klose il duo d'attacco più importante della nazionale dei bianchi di Germania, seri aspiranti al titolo di campioni d'Europa 2012. Klose vorrebbe ricomporre questo duo a Roma, convincendo il Werder Brema a concedere il permesso di uscita al forte attaccante, ormai in scadenza di contratto e deciso da parte sua a ricominciare altrove. La Lazio e Klose sono due forti richiami, per lui, e il suo contratto non costerebbe a Lotito una cifra eccezionale. La Lazio ci sta pensando da tempo, e non è detto che non riesca nel suo intento, sicuramente a giugno e probabilmente già dal prossimo gennaio.
Quanto a Medunjanin, si tratta di un forte centrocampista bosniaco anche lui ventiseienne, attualmente impegnato in una squadra israeliana, il Maccabi, con la quale si trova in aperto conflitto, e Lulic sta facendo di tutto per portarlo alla Lazio, alla quale sarebbe molto utile come sostituto provvisorio di Mauri e in assoluto come rinforzo del centrocampo: il giocatore è dotato anche di un forte tiro e riesce ad arrivare a rete con una certa facilità proprio come Lulic. Il costo di mercato del giocatore bosniaco si aggira sui tre milioni, e potrebbe arrivare benissimo a gennaio.
Staremo a vedere che cosa faranno Lotito, Tare e Reja, se hanno veramente intenzione di creare una formazione stellare in gara per scudetto e Champions.

giovedì 22 dicembre 2011

Vita di collegio: 141. Le supplenze romane

Negli anni 1965 e 1966 ho cominciato a insegnare in scuole di Roma per lunghe supplenze. In un primo tempo ho insegnato in una scuola privata parificata, il Liceo "Tozzi" di via del Casaletto a Monteverde, ma poi, più a lungo, in scuole medie statali dell'obbligo, in via Bagnera all'inizio della Cristoforo Colombo partendo dalla Circonvallazione Gianicolense.
Il mio collega e compaesano Mario Ticconi, che ne era il vicepreside, si prese un mese di ferie e mi chiamò; così fecero in seguito due professoresse, una per maternità, per oltre due mesi, e un'altra per più di un mese.
C'era una specie di passaparola: io ero abbastanza preparato, l'insegnamento mi piaceva, spiegavo bene gli argomenti di letteratura, storia e geografia, assegnavo dei temi interessanti e li riportavo subito corretti. Gli alunni mi seguivano con interesse, i colleghi si rendevano conto che una mia supplenza non era davvero un periodo buttato al vento, ma al contrario speso bene.
Ricordo che la preside mi chiamava volentieri, e al termine del secondo anno mi disse: - Non ti sei ancora laureato? Sbrigati, perché mi piacerebbe affidarti una cattedra fissa -
Io ero alle prese con i miei due ultimi esami, e una giovane collega mi diede anche una mano importante in vista dell'esame di latino, il più difficile. Superato quello, mi rimaneva a dicembre il biennale di lingua e letteratura spagnola, pure molto impegnativo per vastità di materiale: mi procurai libri e dispense da un'altra giovane collega che aveva appena superato quell'esame, e fu ben felice di sbarazzarsi di tutta quella massa cartacea ricavando un po' di soldarelli utili.

Il problema dei brufoli

L'acne, quanto fa soffrire! Chi ha a che fare con gli adolescenti, sa che i brufoli non sono un problema da sottovalutare.
Un gruppo di ricercatori del Wake Forest Baptist Medical Center della Carolina del Nord ha osservato che i casi di depressione tra i ragazzi che soffrono di acne raggiungono il 9 per cento, circa il triplo dei casi di depressione osservati nella popolazione della stessa età.
( da una rubrica sui problemi della salute )

L'importanza di Cristian Brocchi

Coraggio, ragazzi: nulla è perduto, e alla Befana tornerà Cristian Brocchi. Sì, avete capito bene: Brocchi. Non rimpiangiamo Hernanes e Cisse, discussi e impalpabili nelle ultime gare, quanto invece rimpiangiamo un umile gregario come Brocchi, quello col cuore fra i denti.
No, non vedrete mai Cristian vagare per il campo senz'anima, a vuoto e privo di energia. Vedrete sempre un giocatore pieno di dinamismo, di allegria di gioco, di costante rendimento: la vera anima del centrocampo laziale, quello per cui Ledesma si sente sicuro, quello che è sempre pronto a far da spalla agli Hernanes e ai Cisse, a sopperire alle loro latitanze da qualche fase di gioco, perchè Brocchi corre e lotta non solo per se stesso, ma anche per gli altri che sembrano non averne tanta voglia e si concedono pause spesso e volentieri.
Il ritorno di Brocchi darà al centrocampo, insieme alla presenza di altri due combattenti gagliardi come Lulic e Gonzalez, quella combattività che è la prima arma del gioco del calcio. Secondo noi, la classe viene dopo; è per questo che Klose è un campione completo, perchè insieme alla classe adopera sempre l'impegno e fa dono della sua bravura anche ai compagni , siano essi di attacco, di centrocampo o di difesa. Il calcio è gioco collettivo, e solo chi ha disposizione a questa collettività ha diritto ad essere considerato un vero giocatore.
Quando, a fine febbraio, tornerà Mauri, anche Stefano potrà fruire dell'appoggio di Brocchi e riprendere il suo ruolo di suggeritore costante del gioco offensivo. Così Hernanes potrà dedicarsi meglio alle sue improvvisazioni e Cisse dedicarsi completamente alla corsa di sfondamento, sollevato da altri inmcarichi.
Broccchi non è un fanciullo, e presto la Lazio dovrà cercare un suo degno sostituto. Costui dovrà essere non solo bravo nel gioco, ma avere anche un cuore grande così, un cuore alla Cristian Brocchi. Allora forse, nella Lazio, assisteremo a meno periodi di stanca e a meno fasi di latitanza di gioco, come è successo nel primo tempo di Lazio-Udinese e anche per quasi tutta la brutta partita con il Chievo. E non dovremo accontentarci di soli due punti al posto dei possibili sei, per i quali sarebbe bastata la differenza di un solo gol.

mercoledì 21 dicembre 2011

Buone feste a tutti!

Buon Natale e Buon Capodanno a tutti! Sentiamo che queste feste saranno apportatrici di buone novità in tutti i campi, della pace, dell'armonia collettiva e nelle anime dei singoli , e anche di ripresa economica.
Alla lunghissima fila degli amici di "Qui Lazio by Jadicicco" rinnoviamo festosi auspìci di felicità, e senza ripetere il fitto elenco dei nomi, li rinviamo tutti all'analogo augurio rivolto loro il 22 dicembre del 2010. Siano giornate piene di gioia e di amicizia.

Lazio stanca e distratta: 0-0 col Chievo

Niente da fare col Chievo, confermatosi bestia nera per la Lazio. La squadra del ciociaro Di Carlo si è gettata all'assalto fin dal primo minuto, mettendo spesso i difficoltà la difesa laziale. Per fortuna, il piede dei vari Pellissier e Thereau erano poco centrati, e al resto ha pensato un ottimo Bizzarri, che ha salvato due volte la sua rete.
Nella ripresa la Lazio, che non aveva mai tirato in porta, si è un po' svegliata con l'innesto di Gonzalez al posto di uno stanco Hernanes, e con Rocchi al posto di Cisse, che neanche stavolta ha dimostrato di essersi svegliato dal suo lungo periodo di magra.
Il Chievo lentamente si è stretto nella sua area, accusando fatica per il grande attaccare del primo tempo. Nel finale è entrato il solito Kozak, dal quale si aspetta sempre l'impossibile miracolo negli ultimi minuti. Kozak ha preso il posto di Konko, la squadra si è spinta tutta all'assalto, e finalmeete è arrivato qualche tiro insidioso da parte di Klose e di Lulic: troppo poco per poter pretendere di piegare un Chievo battagliero fino al novantesimo.
Mancata dunque un'altra occasione d'oro per rimanere a portata di Milan e Juventus: ora siamo indietro di quattro punti, e con avversari come i rossoneri e i bianconeri c'è poco da sognare, se non una possibile rimonta sull'Udinese che è l'unica ad essere rimasta a portata di mano.
Comunque buone vacanze, nella speranza che chi si sentiva stanco si riprenda, e che la squadra tutta riprenda fiato e si dia quello slancio che sarebbe necessario per lottare fino in fondo per traguardi importanti. Magari poi la Befana potrà portarci anche il regalo di un acquisto nuovo, già fin dal prossimo appuntamento del 7 gennaio con Siena-Lazio. Una trasferta, finalmente!

Il ciuccio non ostacola l'allattamento materno

Il ciuccio non ostacola l'allattamento al seno, almeno se la mamma è fortemente motivata a nutrire così il suo neonato. Lo sostengono gli esperti della Cochrane Collaboration, un'organizzazione internazionale che esamina la qualità della ricerca medica pubblicata sulle riviste specializzate.
L'esperienza di quasi 1.300 donne mostra che la quota di bambini ancora allattati al seno dopo quattro mesi era la stessa, sia che l'uso del succhiotto fosse consentito sia nel caso contrario.
Finora le indicazioni della maggior parte dei detrattori del biberon scoraggiavano anche il ricorso al ciuccio. Il timore era che, trovando consolazione in questo modo, i piccoli venissero attaccati meno spesso al seno, con il rischio di ridurre lo stimolo a produrre latte. Ma i dati dimostrano che non è così.
( da un'indagine medica collegata all'unicef )

Colleferro: domani sera la fiaccolata dello sport

Colleferro, Largo San Francesco, ore 16 di domani giovedì 22 dicembre, grande fiaccolata degli atleti di tutte le associazioni sportive cittadine. Il corteo, come da alcuni anni a questa parte, si porterà fino a Piazza Italia con le fiaccole accese, e alle 17.30 ci sarà un momento di preghiera. Si pregherà anche perché l'acquedotto cittadino tornei ad essere libero dall'inquinamento che lo colpisce da qualche tempo.
Un Babbo Natale sui trampoli e una festosa slitta dello stesso Santa Klaus accompagnerà il corteo per le strade centrali della città in una suggestiva sfilata ravvivata da centinaia di fiaccole.

Col Chievo è la partita del Profeta e del Leone Nero

Anche se il Chievo è la nostra bestia nera all'Olimpico ( a Verona no, lì vinciamo sempre noi!), prepariamoci stasera ad assistere ad un altro grande spettacolo. Quando giochiamo noi, Udinese-Juventus sarà già finita, ed avremo il grosso vantagggio di conoscerne il risultato e di regolarci in proposito.
Questa è la partita dei grandi recuperi: finalmente rientra Konko, la cui importanza si avverte soprattutto quando manca: Dias è tornato, Biava e Radu sono lì a completare una linea difensiva che può permettersi il lusso di avere una riserva come Diakité in odore di maglia nazionale francese.
E' il rientro anche del Profeta Hernanes, un altro che tutti criticano quando è in campo, ma poi quado non c'è avvertiamo il peso della sua assenza: quel quarto d'ora d con l'Udinese ne ha mostrato tutta la grandezza. Ora Hernanes è più consapevole di quello che i tifosi si aspettano da lui, e contro il Chievo vorrà disputare un incontro maiuscolo.
Infine Cisse. E' rimasto seduto tranquillo in panchina per novanta interi minuti e non ha sbraitato: anzi ha capito cosa significa mettersi a disposizione della squadra. Si è riposato, si è ricaricato, ed anche a lui Reja stasera concede i novanta minuti della rinascita e dell'importanza di rompere il ghiaccio con la rete avversaria, lui che è stato due volte cannoniere di Francia e due volte cannoniere di Grecia. Vedrete che, magari per sbaglio, il gol presto arriverà, e sarà l'inizio di una lunga serie.
Stasera sapremo se la Lazio resterà agganciata alle tre di testa, o se per un po' dovrà navigare in riserva. E potremo andare in ferie fino a dopo la Befana aspettando la calza dell'anno nuovo piena di regaletti calcistici (se non Podolski, magari Medunjanin).

martedì 20 dicembre 2011

Vita di collegio: 140. Il prezioso aiuto del prof. Ticconi

Mi stava dando una mano il mio compaesano di Acuto, il professor Mario Ticconi, col quale avevo spesso giocato a pallone insieme. Ticconi ha costituito per me un aiuto prezioso anche per i suoi consigli. Mi diceva, ad esempio, di non abbandonare assolutamente le collaborazioni giornalistiche, le quali potevano benissimo convivere con la scuola e completarne i guadagni, lasciando anche un po' di spazio alle aspirazioni letterarie. Metteva in evidenza anche un altro mio difetto, quello di impegnarmi troppo anche nelle lezioni private: questo comportava sempre qualche delusione, e quindi una perdita d'interesse e magari un periodo di stanchezza e il desiderio di staccarmi. Esattamente come era accaduto nel giornalismo.
Erano consigli utili e saggi, e forse io non ne ho tenuto il giusto conto. Il senno di poi dimostrerà che il bravo professor Ticconi parlava per il mio bene e per il mio modo migliore di vivere in armonia ed equilibrio, senza alti e bassi.
La rivoluzione del '67-68, comunque, sconvolse il sistema di lavoro del ragionier Pappagallo: a furia di 6 politici e di altre richieste del genere, via via le ripetizioni vennero colpite nella loro stessa essenza, finché non si arrivò alla eliminazione degli esami di riparazione e si introdusse il sistema veramente vergognoso dei "debiti" in una o più materie, sicché ormai nessuno più ripeteva, di norma, un anno scolastico.
Gli esami di maturità, nella scuola italiana, ebbero un profondo declino, dal quale si stanno penosamente riprendendo soltanto da un paio di anni a questa parte. Dal 1968 al 2008, c'è stato un quarantennio di vera distruzione della scuola italiana.

Automedicazione

A proposito di cassette per i medicinali, è doverosa un'ultima annotazione: anche la più attrezzata cassetta di pronto soccorso non autorizza a considerare l'automedicazione come unica soluzione per le emergenze.
In caso di necessità, meglio sempre rivolgersi al medico di base.
( da una rubrica per la spesa quotidiana )

Piglio: la solitudine del paese antico

A Piglio, le rustiche case del paese vecchio restano ogni giorno più nella solitudine. Ne fa un amaro resoconto il bravo giornalista locale Giorgio Alessandro Pacetti.
Sparite le osterie, poi i negozi di alimentari, infine la botteghe degli artigiani: il sarto, il fabbro, il calderaio, il ciabattino, il lattoniere, e per ultimo il maniscalco, tutti punti d'incontro eliminati per sempre; muli e asini sono scomparsi anche nei paesi.
Chi sopravvive nel centro antico, qualunque sia la sua necessità, magari un caffé o una pagnotta di pane, deve spostarsi con un lungo itinerario per portarsi nella parte ricca e moderna del paese.
Il vecchio Piglio come Civita di Bagnoregio: presto sarà una città morta. Ma, ahimé, come Piglio la stessa cosa accade in tutti i paesi di montagna: anche ad Acuto, ad esempio, si è verificata da tempo la stessa identica trasformazione, o chiamiamola col suo nome vero di decadenza.

Lulic e Diakité nuove stelle del calcio: la Lazio è diventata ricca

Due ragazzi della Lazio, entrambi di 24 /25anni, sono straordinariamente cresciuti in questi primi quattro mesi di campionato. Alla vigilia, potevano essere quotati fra i due e i tre milioni, oggi ciascuno dei due ne vale almeno dieci, e se fossero sul mercato avrebbero richieste a non finire.
Diakité è addirittura considerato, in Francia, come un posibile aspirante alla maglia della Nazionale, mentre Lulic nella nazionale bosniaca ha un posto fisso, ed ora sta diventando un vero e proprio leader.
I pregi dei due: una straordinaria forza fisica. I limiti di entrambi: una tecnica calcistica tutta da raffinare. Ma in questo senso, giocando giocando, i due hanno cominciato a fare notevoli passi avanti. Diakité è diventato uno stopper completamente affidabile: le incertezze che ogni tanto esibiva e ne condizionavano un po' le possibilità di diventare titolare in pianta stabile, ultimamente sono sparite, Dias lo stima molto e lo sta aiutando molto nella crescita, e nel frattempo ne ha preso il posto con successo. Ora i due potranno giocare insieme con pari dignità, integrandosi a meraviglia.
Quanto a Lulic, uno che corre come lui, un vero fondista dal passo molto veloce, e che ogni tanto con la sua staffilata impressionante infila la rete avversaria decidendo gli incontri, è destinato a fare strada verso l'alto, diventando protagonista dopo essere stato l'oggetto misterioso della campagna acquisti della Lazio. Ha fatto il cammino inverso di Cisse, partito fortissimo e attualmente un po' in crisi e discusso, anche se il suo apporto in fatto di assist impedisce di considerarlo un provvisorio fallimento. L'affermazione prepotente di Lulic ha compensato la parziale delusione per Djibril Cisse. Ma prima di dare una sentenza definitiva io aspetterei: in fondo, non siamo nemmeno a metà strada, e si potrebbe assistere, da qui a maggio, a qualche risveglio prepotente.
Per ora teniamoci cari Mobido Diakité e Senad Lulic: su loro, ormai, non c'è più nulla da discutere, sono delle realtà luminose nel firmamento biancoceleste.

lunedì 19 dicembre 2011

Il mio paese di Acuto su "Foglie al vento"

Mio cugino, nonché giornalista e scrittore di vaglia, Antonio Iadicicco, a distanza di tantissimi anni, ha voluto farmi un omaggio sul suo blog "Pileum.blogspot.com" pubblicando e commentando con note di elogio una mia poesia dell'adolescenza dedicata al mio paese natio di Acuto, in Ciociaria, e pubblicata sul mio volumetto di poesie "Foglie al vento" del 1958 per i tipi delle Edizioni Italo-Svizzere EIS.
Ringrazio Antonio, dato che sia la poesia che il volumetto erano andati perduti, e quindi per me si è trattato di un prezioso recupero. Il grazie, anzi, è doppio, poiché Antonio ha colto l'occasione per ricordare la pubblicazione del mio libro "Paese di Ciociaria - memorie di un bambino di dieci anni", pubblicato un anno fa e pure esso sparito rapidamente dalla circolazione.
Con molto coraggio, pubblico a mia volta la mia vecchia poesia, proprio per averne una memoria recuperabile su questo mio blog "Qui Lazio by Jadicicco".

ACUTO
Su, verso il cielo puro,
slancia le pure torri Acuto mio.
Giù, nella terra stanca,
strepe la vita inutilmente affranta.
Solo, su un alto monte,
scevro, silente sorge il sogno mio,
sogno di rose amare,
come la vita che fiorisce, e passa.
Là, nell'idillio di quei monti nudi,
l'animo vaga triste e solitario,
mentre la sera muore,
come muore la vita. Dolce fiume
di ricordi e di lagrime infelici,
ma pur dolci, è per me
Acuto mio. Non muore
la vita mia, se penso a te, mio sogno.
Finché vivrò, tu mi vivrai nel cuore.
(1948)

Un piccolo testo carico di malinconia e di ricordi. Era il 1948, avevo quattordici anni, da quattro anni era morto mio padre Domenico, l'amatissimo Memmuccio, e io ancora ne soffrivo. Ero lontano dal mio paese, in collegio ad Anagni, e un po' distante,
ma limpido e chiaro, vedevo ogni giorno il mio paese dalla piazza della cattedrale.

La somma di due partenze: 2010 e 2011

Sommando le due partenze, anno 2010 e 2011, si ottiene una particolare classifica che può essere abbastanza significativa sulle caratteristiche delle squadre di serie A, le squadre più scattanti e incisive in avvio di stagione. Sono risultati che si riferiscono a 15+ 15 gionate.
1. Milan punti 64
2. Juventus 60
3. Lazio 59
4. Udinese 51
5. Napoli 48
6. Inter 44
6. Roma 44
8. Palermo 43
9. Genoa 42
10. Catania 39
10. Chievo 39
12. Fiorentina 36
12. Parma 36
14. Cagliari 35
15. Bologna 34
16. Cesena 24
17. Lecce 21
n.b. Atalanta, Novara e Siena erano in serie B
Ottima Lazio, dunque, di appena un punto inferiore alla Juventus. Come si vede, domina il Milan. Potrebbe essere, questo, un pronostico sul risultato finale del campionato, con il quale la Lazio conquisterebbe l'ingresso nella Champions.

Medicinali con la chiave

Per stare tranquilli con la cassetta dei medicinali, due sono le indicazioni per chi ha bimbi in casa, ma anche per i nonni con nipotini: chiudere la cassetta a chiave, e riporre la chiave in un luogo difficilmente raggiungibile dalle manine dei pargoli.
E' questo l'unico modo sicuro per evitare incidenti molto gravi.
( da una rubrica per la spesa quotidiana)

Trevi nel Lazio: ecco l'uomo di 14 mila anni fa!

"Tesori ritrovati. L'alta valle dell'Aniene in mostra". A Trevi nel Lazio, grande spettacolo naturale, con in mostra lo scheletro ritrovato a Jenne e che risale a 14 mila anni fa, certamente uno dei primi abitatori di questa alta valle dell'Aniene.
Sono occorsi dieci anni di studi per arrivare alla certezza di questi dati storici, e al richiamo ha risposto anche un'emittente TV giapponese. E' intervenuto anche l'abate Mauro Meacci di Subiaco. Hanno partecipato il sindaco di Trevi nel Lazio Pierfilippo Schina, i Beni Archeologici del Lazio, le Università di Tor Vergata e della Sapienza, la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, il Parco regionale dei Monti Simbruini, la Comunità Montana degli Ernici, e le aministrazioni dei Comuni di Trevi nel Lazio, Jenne e Cervara di Roma.
Ha curato l'esposizione Maria Grazia Fiore per la Soprintendenza per i Beni Archeologici, hanno collaborato Agostina Appetecchia, Maria Sapelli Ragni, il prof. Mario Federico Rolfo, che ha fornito la certezza dei dati della ricerca. Interventi anche di Letizia Ermini Pani, Amalia Zarattini, Olga Rickards, Maurizio Lucidi e Achille Bellucci.
Organizzatori Francesca Romana Stasolla, Mario Federico Rolfo, Cristina Martinez Labarga, Giorgia Maria Annoscia, Agostina Appetecchia, Vincenzo Cecconi e Mario Pomponi, questi ultimi due a nome del Comune di Trevi nel Lazio.
Il Castello Gaetani di Trevi nel Lazio da oggi è diventato il Museo dell'Alta Valle dell'Aniene.

Hernanes Cisse Konko: che Lazio contro il Chievo!

Buone notizie dall'infermeria biancoeleste: dopo Dias, ecco di nuovo pronti per il ritorno in campionato Konko e Matuzalem, preziosi rinforzi per difesa e centrocampo. Così dopodomani, contro il Chievo, per un incontro che vale moltissimo come sommatoria dopo tante belle partite disputate dalla Lazio, avremo una formazione da scintille, con il rientro a tempo pieno di Hernanes, di Cisse e di Konko. Diciamo che, Mauri a parte, la Lazio potrà contare sulla disponibilità della squadra migliore, con Bizzarri in grado benissimo di non far rimpiangere Marchetti: tanto è vero che di quest'ultimo ce n'eravamo quasi dimenticati, cosa quasi impossibile.
Che grande Lazio è uscita fuori dal big match con l'Udinese: un 2-2 che vale benissimo una vittoria come soddisfazione di gioco, di spirito battagliero e di potenza. Batterie cariche, peccato qualche piccola distrazione e peccato la solita dose di sfortuna sotto rete. Ah, quel colpo di testa di Klose uscito per un pelo! Ah, quell'aggancio finale di Kozak a due metri dal gol mancato per un pelo al 92': la vittoria per la Lazio c'era tutta, ma aspettiamo di raccogliere i veri frutti di questo partitone nel bis di mercoledì contro il Chievo, squadraccia a noi sempre indigesta, guidata dal ciociaraccio Di Carlo, con quel Pellissier e quel Thereau che fanno sempre paura, ma che alla fine non dovrebbe resistere al'assalto dei Klose, dei Lulic , degli Hernanes e delle irresistibili sgroppate di Cisse.
Come si vede, abbiamo gran fede in questa Lazio grande nello spirito e capace anche di schiacciare finalmente il mezzo tabù dell'Olimpico. E mentre Udinese e Juventus si scanneranno tra loro nello stadio friulano, la Lazio avrà l'occasione per recuperare gran parte del terreno perduto.

domenica 18 dicembre 2011

Pareggio tra giganti: Pinzi brucia il sogno della Lazio . Reti di Lulic e Klose

Che partita, ragazzi! E che grande occasione ha perduto la Lazio di scavalcare l'Udinese e di portarsi al secondo posto in classifica.
E' stato l'ex laziale Pinzi a spegnere questo bel sogno biancocelestea un quarto d'ora dalla fine. Lulic e Klose, con due grandi gol, avevano rimontato il vantaggio udinese di Floroi Flores al 27', e fino al 42' del primo tempo la Lazio di Reja, schierata con un inedito 3-5-2, era stata messa sotto dai friulani, che, anche se privi di Di Natale, stavano strapazzando i laziali, con un Cavanda che andava in confusione di fronte al duo Pasquale-Floro Flores.
Per fortuna, a tre minuti dal termine del primo tempo, Lulic ha avuto una grande intuizione e infilzato la difesa friulana rimasta ferma.
Nella ripresa, la Lazio si è scatenata, e ha raggiunto il vantaggio con Klose dopo appena otto minuti, su uno spunto di Rocchi.
Reja ha tentato di controllare l'incontro innestando Hernanes al posto di Rocchi, e la Lazio ha avuto grandi sprazzi di gioco, ha mancato con Klose un'occasione unica, ma ecco improvvisa la mazzata ad opera di Pinzi, che ha sfruttato uno dei tanti spunti creati dai friulani dopo l'ingresso in campo dell'insidiosissimo Di Natale. Era il 30', restava un quarto d'ora di speranza, la Lazio ce l'ha messa tutta, ha avuto altre due o tre occasioni per passare. Entra anche Kozak negli ultimi cinque minuti, ed è proprio Libor a sfiorare la vittoria al 92', mancando la palla di un soffio con un tentativo alla disperata, con la rete spalancata davanti.
Per il gran cuore e il gran gioco messo in mostra nella ripresa la Lazio avrebbe meritato questa vittoria importantissima. Il sogno è svanito, ma non sono svanite le speranze e le ambizioni biancazzurre. Mercoledì c'è il Chievo, mercoledì c'è anche Udinese-Juventus, e forse il sogno può anche tornare a sorridere agli uomini di Reja.

Vita di collegio: 139. Le ripetizioni del Galilei

Il ponte di passaggio dal giornalismo all'insegnamento fu senza dubbio un ciclo di ripetizioni collettive che svolsi per un paio d'anni in Via di Santa Croce per iniziativa di un segretario dell'Istituto Tecnico Galilei, il ragionier Pappagallo.
Ci ritrovammo ad operare benissimo insieme: lui disponeva di elenchi di alunni di quella grande scuola, sia durante l'anno che durante le vacanze estive, allievi che andavano male in italiano, ragazzi dai quindici ai diciotto anni, che formavano classette di sette-otto alunni.
Il lavoro principale che svolgevo, dopo aver spiegato rapidamente alcuni argomenti del programma, era la preparazione dei temi d'italiano. Sceglievo un argomento moderno, o di attualità : gli scioperi, la droga, i complessi musicali, la disoccupazione, i conflitti generazionali e via dicendo. I ragazzi si appassionavano abbastanza, si divertivano; io usavo un linguaggio spregiudicato, insolito in quei tempi così cattedratici, un linguaggio il più possibile vicino a quello giovanile. Del resto si era nel periodo della grande rivoluzione studentesca del 1967-68, per l'aria si avvertiva un'esigenza di rinnovamento e di contrapposizione ideale a tutto ciò che sapeva di vecchio e di scontato.
Queste lezioni collettive, ovviamente, a me venivano pagate un tanto,senza tener conto del numero dei ragazzi che frequentavano. Comunque, riuscivo a guadagnare una cifra che forse era già superiore a quanto era possibile mettere insieme con le collaborazioni giornalistiche.

Medicinali: non al bagno

Molti tengono la cassetta dei medicinali in bagno, o in cucina. Ma sarebbero di per sé gli ambienti meno indicati, perché i più umidi e riscaldati.
Il posto migliore per tenere i medicinali è il salotto o anche una camera qualunque.
(da una rubrica per la spesa quotidiana)

Il Cesanese Piglio DOCG tra i vini laziali presentati all'Harris Bar

Il famoso Harris Bar di Via Veneto a Roma è il primo esercizio commerciale che presenta ai suoi clienti una lista di vini del Lazio. Tra questi, un posto d'onore è riservato al Cesanese di Piglio DOCG della tenuta Coletti Conti di Anagni.
L'iniziativa è di Giovanangelo Pergi, direttore del prestigioso bar. La conferenza stampa è stata aperta da Erder Mazzocchi e da Giulio Somma, che hanno sottolineato la ripresa dei vini laziali, saliti dall'8 al 15 per cento della vendita totale.
L'assessore al turismo della regionale Lazio, Stefano Zappalà, ritiene giunto il momento della creazione di un marchio Made in Lazio per migliori prodotti enogastronomici del Lazio. Intanto l'Associazione Albergatori ha annunciato la crezione di 14 borse di studio per gli studenti del Lazio impegnati nella ricerca delle diete salutistiche come quella mediterranea, inserita nei programmi di studio dell'Università di Tor Vergata.

Stasera con l'Udinese: dentro Dias, fuori Hernanes!

Rejas intende giocare "a specchio" contro l'Udinese, presentando uno schema 3-5-2 analogo a quello di Guidolin. Sarà uno schieramento basato sulla velocità e sulle forze fisiche più fresche, con una inedita difesa a tre: Diakité - Dias - Radu, con il rientro quanto mai atteso di André Dias.
La ricca mediana a 5 comprende da destra il cursore Cavanda e poi Gonzalez- Ledesma - Lulic - Sculli, mentre l'attacco a due sarà formato da Rocchi e Klose.
Reja intende concedere un turno di riposo ai due giocatori che , sul piano fisico, in questo momento hanno dei problemi di freschezza, Hernanes e Cisse, per i quali ci sarà eventualmente qualche squarcio di gioco nella ripresa.
La presenza di Cavanda in mediana fa pensare che, al bisogno, si può tornare al classico 4-4-2 scalando appunto il ragazzo fra i terzini e lasciando Gonzalez libero di spaziare sulla destra.
Comunque la si voglia girare, sarà una partita giocata molto sullo scacchiere tattico: Reja e Guidolin, maestro e allievo, si temono e si stimano moltissimo a vicenda, anche se poi sul campo saranno i Klose e i Di Natale a poter decidere tutto. Qualcuno ha parlato perfino di un possibile scambio a gennaio fra i due giocatori, ma siamo lì, anzi sarebbe la Lazio a rimetterci, perché oltre al gol, conta quell'intelligenza tattica che Klose possiede a meraviglia, e il grande prestigio personale di Miro, che è quel qualcosa in più che sta facendo grande la Lazio.
Sarà gran festa anche per l'aquila Olimpia, per la quale tutti auspicano di avere presto uno stadio tutto suo per sentirsi veramente di casa e padrona dei suoi voli.
Questi tre punti, se dovessero finire nel carniere della Lazio, consentirebbero ai biancocelesti non solo di scavalcare l'Udinese, ma anche di fare un pensierino per la testa della classifica.

sabato 17 dicembre 2011

Cave: salvata la Fontana Liberty di Villa Clementi

La bella fontana stile Liberty del primo Novecento, uno dei punti più interessanti del Parco di Villa Clementi, oggetto ultimamente dei più disparati vandalismi e di scritte orripilanti, è stata salvata con un intervento urgente da parte del Comune, includendola nell'area del Teatro di Cave.
Allo stesso teatro sono stati apportati dei ritocchi, con la sostituzione delle porte in legno con delle vetrate che conferiscono maggiore luminosità e minore infiltrazione di umidità.
Nel nuovo ambiente, tutto recintato, sono stati creati anche dei vialetti che ingentiliscono lo scenario.
Ora si spera che la zona recintata si apra spesso al pubblico, per godere la visione sia della Fontana che di buoni spettacoli teatrali.

Istruzioni sui medicinali

Nella cassetta del pronto soccorso, i foglietti illustrativi e le confezioni dei medicinali non sono un fastidioso accessorio: vanno mantenuti integri, senza lasciare in giro - sfuse - pillole, capsule e compresse.
Motivi d'igiene e di sicurezza per la salute non consentono un simile disordine. I medicinali vanno conservati con la massima attenzione, oppure è meglio disfarsi di quelli sciolti, che diventano incontrollabili.
(da una rubrica sulla spesa quotidiana)

Tivoli: Madalina, Goran e Alessio gli studenti più bravi

Madalina Nistonescu, origini rumene, V E del liceo classico Amedeo di Savoia, Goran Rachov, radici slave, V classe del Villaggio don Bosco, e Alessio Latini, V B del Fermi, sono risultati i tre migliori studenti delle scuole superiori di Tivoli, ed hanno avuto il premio "Contributo allo studio" di 400 euro da parte dell'associazione "Ricreatorio San Vincenzo, amici di don Ulisse".
Erano presenti il sindaco di Tivoli Sandro Gallotti, il presidente dell'associazione Cesare Napoleoni e l'assessore Vincenzo Tropeano. Il sindaco Gallotti ha esaltato l'opera formativa dell'associazione, e l'impegno speciale dei giovani comunitari per emergere tra i coetanei e fondersi con essi.

Kozak vuole andare via: Bologna Cesena e Novara lo braccano

Dire Kozak vuol dire gol. Ancora sgraziato nei movimenti, con quei gomitacci che sembrano due gru edilizie, ancora balbettante negli scambi con i compagni di reparto, ancora tutto da inventare come uomo-manovra, Libor però non manca mai l'occasione, una volta o anche due a partita, a farsi largo nell'area avversaria e a infilare inesorabilmente il portiere con un perentorio colpo di testa o con una zampata irresistibile.
Alla Lazio è solo l'attaccante numero cinque, dopo Klose, Cisse, Rocchi e Sculli: solo quando due di questi sono fermi, a Kozak rimane un piccolo spiraglio per entrare in squadra per un quarto d'ora o giù di lì. Dategli sessanta- settanta minuti da giocare e lui lascerà il segno, inevitabilmente, come è accaduto nella decisiva partita contro lo Sporting Lisbona.
Kozak, con il suo primo gol, ci ha regalato i sedicesimi dell'Europa League. Ora lui sta lì a chiedersi che fare: restare alla Lazio per contentarsi di pochi spiccioli di gioco, o andare in una di quelle squadre che lo stanno corteggiando, per diventare protagonista e scalare la classifica dei marcatori?
ASl Nord lo vogliono: Bologna, Novara e Cesena gli stanno dando una caccia serrata. Prestito con diritto di riscatto, due milioni di euro per un mezzo campionato sono disposti tutti a cacciarli, se servono per ingaggiare un giocatore che ti garantisce o quasi la salvezza. Libor cerca spazio per il suo volo, e la Lazio, per il bene reciproco, potrebbe anche venirgli incontro, ingaggiando magari a gettone, al suo posto, quel Pippo Inzaghi che al Milan è ormai definitivamente chiuso.
L'importante è che Libor ritorni a Roma a giugno, dopo aver segnato almeno una decina di gol che lo consacrerebbero cannoniere per sempre, e aver fatto la necessaria esperienza di giocare con continuità, unico modo per migliorare veramente dal punto di vista tecnico.

venerdì 16 dicembre 2011

Lazio-Atletico Madrid all'Olimpico il 16 febbraio

Il sorteggio ha deciso: sarà l'Atletico Madrid l'avversario della Lazio nei sedicesimi dell'Europa Legue, il 16 febbraio allo Stadio Olimpico e il 23 febbraio nella capitale spagnola.
E' stato un sorteggio mediamente fortunato, essendo molto più temibili il Manchester United e il Manchester City. E' vero che l'Atletico Madrid ha vinto nettamente il girone dell'Udinese, ma sulla carta appare una squadra alla portata della Lazio, specie se sapremo sfruttare bene la partita dell'Olimpico, per poi farci valere in trasferta come amiamo fare. Comunque le sensazioni che abbiamo sono abbastanza positive.

Cisse Konko Diakité Cavanda: i quattro mori della Lazio

Con il recupero del giovanissimo Cavanda sale a quattro la colonia dei "mori"della Lazio: un quartetto che promette scintille nelll'ascesa della formazione biancoceleste ai vertici del calcio nazionale e non soltanto, visto che siamo andati avanti in Europa grazie anche a loro.
Cisse, in attesa del ritorno immancabile al gol, è l'animatore di molte fasi offensive della squadra, con i suoi assist preziosissimi che hanno risolto molte gare.
Konko è stato finora uno dei più costanti e continui difensori della formazione, e la sua improvvisa assenza nelle ultime gare si è fatta sentire ed ha fatto avvertire il peso della sua preziosa opera di contenimento e spesso anche di proposizione offensiva.
E non parliamo di Diakité: Mobido ormai per la Lazio rappresenta la sicurezza di un alto rendimento, e la fiducia che egli sta trovando in se stesso è un enorme guadagno per tutta la squadra. Basta pensare alla gran partita contro lo Sporting Lisbona.
Rimane Cavanda. L'anno scorso promise meraviglie. Poi si perse a Torino nelle file dei granata. Tornato a Roma, nella Primavera ha ricominciato la sua grande crescita. Ha buoni mezzi tecnici. Finora gli è mancato il carattere. Ma nelle mani di Reja è destinato a crescere e a ritrovare se stesso. E' lui il quarto moro della Lazio, e lo aspettiamo...ad occhi bendati, proprio come i quattro mori del Cagliari.

Per Lotito, due milioni con l'Europa

E' stato calcolato che il passaggio ai sedicesimi dell'Europa League frutterà alla Lazio, anche senza considerare gli incassi delle partite, un milione e settecentomila euro, cifra modesta ma non disprezzabile, corrispondente a circa tre miliardi e mezzo delle vecchie lire, con la quale si potrebbe provvedere all'acquisto di un discreto giocatore per la riapertura delle liste a gennaio. Per esempio, un contratto a gettone con Pippo Inzaghi già sarebbe coperto.
Più la Lazio andrà avanti in Europa, più questa cifra aumenterà, fino a diventare importante. Edy Reja, dunque, con i suoi tecnici e giocatori, sta dando un buon contributo alle casse sociali. E anche Lotito, naturalmente, si stropiccia le mani per la soddisfazione.

Vita di collegio: 138. Le due lauree di Ennio Barbadoro

Ennio Barbadoro, invece, era un altro come me, senza radici. Era mio coetaneo, e aveva ottenuto due lauree alla Sapienza in attesa di trovare un posto di lavoro, possibilmente nel giornalismo,ma forse per questo eccessivo sfoggio di cultura non riusciva nel suo intento. Eppure Barbadoro era bravo, in due reggevamo le due pagine dello sport, formavamo un tandem funzionalissimo, e mi dava spesso un passaggio con la sua Seicento. Barbadoro era così bravo che a ventisei anni si era laureato in Giurisprudenza e in Scienze politiche.
Purtroppo Barbadoro, che stava per sposarsi, un brutto giorno ebbe un grave incidente automobilistico, nel quale le sue grandi speranze finirono stroncate insieme alla sua giovane vita.
Di quel periodo, dunque, mi rimase un ricordo particolarmente amaro. Mi ricordo che un giorno, a Telesera, venne a trovarmi un caro amico di Alatri, vecchio compagno di liceo, Piero Volpari. Appassionato di tennis, mi portò un buon articolo su questo sport, che fu regolarmente pubblicato. Ma Piero fu costretto a una lunga attesa e rimase un po' amareggiato. In realtà stavamo chiudendo l'ultima edizione del giornale ed eravamo in piena bolgia, sicchè non avevo potuto accoglierlo con la dovuta cortesia e amicizia. Volpari dovette farsi un'idea non molto positiva dell'ambiente, fatto sta che non si vide più.
Ma anche io, dopo qualche tempo, chiusi quella mia esperienza non proprio entusiasmante. Brivio mise a disposizione dei giornalisti quei pochi soldi che gli rimanevano nella liquidazione dell'impresa, ma io non volli neanche partecipare a quello che mi sembrava lo spolpamento di una carogna da parte di una schiera di avvoltoi.

Gli avanzi di terapie

In genere, l'armadietto dei medicinali tende pian piano a crescere con le medicine avanzate dalle più diverse terapie: è fisiologico.
L'importante è non fare confusione, perché un medicinale ricevuto su prescrizione medica, usato in altro contesto, può causare danni.
L'eliminazione dei vecchi medicinali deve perciò essere effettuata avendo cura delle date di scadenza. I medicinali intatti non scaduti possono essere restituiti al medico di base, che può dispensarli ai suoi assistiti.
(da una rubrica sulla spesa quotidiana)

Genazzano punta al Guinness per l'Infiorata

La Pro Loco di Genazzano, guidata da Benedetto Lucidi, domenica 18 dicembre alle ore 17, nella sala del vecchio Cinema Italia, festeggerà il suo sessantesimo compleanno (1951), distribuirà il calendario artistico del 2012, e soprattutto avanzerà una richiesta ufficiale al Guinness World Record di Londra per il riconoscimento dell'Infiorata più lunga del mondo, più di un chilometro da Porta Romana al Castello Colonna.
Genazzano fa parte delle venti città delle Infiorate italiane, che stanno cercando d'introdurre l'idea dell'infiorata addirittura a livello europeo, nella capitale Bruxelles. Un'idea che procurerebbe alla città di Genazzano un importante riflesso turistico ed economico.

Lazio: Stankevicius ci toglie le castagne dal fuoco

Konko non ce la fa, Radu stringerà i denti, Diakité-Biava sono i centrali sopravvissuti, Stankevicius ci toglierà le castagne dal fuoco perché è l'ultimo terzino che ci resta.
Veramente c'è anche il recuperato Cavanda, uno che avrebbe tutti i mezzi per esplodere, ma ancora non ha forgiato il suo carattere nel modo giusto voluto da Reja. Si dice che Eddy non veda tanto di buon occhio la possibilità di ricorrere ai ragazzi del vivaio, ma non è vero se si pensa che ha fatto esordire Zampa in Europa, se è riuscito a perdonare Cavanda per i suoi sbandamenti giovanili per cercare di rilanciarlo, se è disposto a dar fiducia a un portiere diciassettenne come Scarfagna, se si coccola due speranze come Ceccarelli e Crescenzi. E poi c'è il giovanissimo attaccante Rozzi. Il vivaio, piano piano, comincia a far sentire la sua voce, e anche Kozak è venuto da lì.
Ma torniamo a Lazio-Udinese, una specie di spareggio tra squadre emergenti, che da due anni stanno contrastando la marcia delle grandi. Sia Lazio che Udinese, in effetti, hanno tutta l'aria di voler divenire grandi a loro volta, e questa partita potrebbe mostrarci quali sono le calibrature di questa nuova grandezza. Sarà promossa la Lazio di Klose-Hernanes, o l'Udinese di Di Natale-FloroFlores? Farà prima a guadagnarsi la corona Lotito, oppure Mazza?
La Lazio ci sta provando da due anni, da quando c'è Reja che riesce a interpretare a meraviglia le idee di Lotito, moderate nei programmi economici ma giudiziose dal punto di vista tecnico. Da due anni la Lazio sta marciando alla media di due punti a partita, che alla fine del torneo garantiscono non certo lo scudetto, ma sicuramente un posto nell'Europa della Champions. Insistendo insistendo...
Squadra fatta, per domenica sera. Bizzarri; Stankevicus, Diakitè, Biava, Radu; Gonzalez, Ledesma; Cisse, Hernanes, Lulic; Klose. In panchina: Carrizo, Cavanda, Stendardo, Zampa, Sculli, Rocchi, Kozak. Tra breve avremo il recupero di Dias, più in là di Brocchi, più in là ancora di Mauri e probabilmente l'acquisto di un forte centrocampista a gennaio. Si parla di un ingaggio a gettone per Pippo Inzaghi, ma non sono davvero le punte a mancarci...

giovedì 15 dicembre 2011

Cosa c'è nel pronto soccorso ?

Per la cassetta del pronto soccorso, non esiste un elenco onnicomprensivo. Ve ne proproniamo uno piuttosto generico, non esaustivo.
Una cassetta del pronto soccorso conterrà garze sterili, cotone idrofilo, disinfettante per ferite, cerotti assortiti, bende elastiche, un rotolo di cerotto, un termometro. E poi alcuni farmaci generici, come un antidolorifico, un antipiretico per abbassare la febbre, una pomata antidolorifica per lividi, strappi o contusioni, una pomata contro il prurito e le punture d'insetto, una pomata per le ustioni.
(da una rubrica di consigli per la spesa)

Valmontone: caro sindaco, non sei Babbo Natale...

Una lettera aperta al sindaco di Valmontone Egidio Calvano è stata rivolta dai tre consiglieri dell'opposizione Roberto Viganò, Alberto Latini e Massimiliano Di Santo, accusandolo di dispersione del pubblico denaro.
Calvano ha scelto due consulenti esterni all'urbanistica con uno stipendio di 5000 euro al mese, "come Babbo Natale", mentre siamo in un periodo di lagrime e sangue, come ben sanno i nostri giovani, quasi tutti disoccupati. Benzina, affitti, ICI, bollette a non finire sono i veri doni sotto l'albero di Natale.
Per rimediare, Calvano inventa una lotteria per raddrizzare le sorti della città, mentre i soldi di quelle consulenze potevano essere dedicati al fondo sociale per aiutare le tante famiglie in difficoltà.
Ahimè, non è "la bella stagione" promessa: e si spera almeno che non arrivino nuove tasse per rimediare agli errori.
"Babbo Natale" Egidio Calvano, di fronte a questa lettera, rimane pensieroso. Era convinto che promuovere grandi opere pubbliche potesse portare lavoro e benefici ai giovani e alle famiglie bisognose, ma evidentemente non tutti la pensano alla stessa maniera. Meglio un misero ovetto oggi che una bella gallinona grassa domani? Pensaci, Babbo Natale, pensaci!

Un Manchester per la Lazio

Ora la Lazio merita un Manchester: United o City che sia, perché se è bello giocare contro lo squadrone rosso di Ferguson, è altrettanto bello vedersela con gli azzurri di Roberto Mancini.
Sì, grazie agli onesti e gagliardi svizzeri dello Zurigo, la Lazio ce l'ha fatta a entrare nell'Europa che conta, quella delle sedici squadre di un'Europa League arricchita dai tanti squadroni che non ce l'hanno fatta a passare il turno della Champions.
L'Europa League, ora, se la batte quasi alla pari con la Champions, e vincerla sarebbe una grossa impresa alla quale parteciperanno due squadre italiane, Lazio e Udinese, che guarda caso sono anche le prime in classifica del nostro campionato. Milan e Inter ci rappresentano invece nella Champions insieme al Napoli, questa matricola birbona che in Europa sta facendo meraviglie scontandole con parecchie brutte pause nel campionato. Comunque, onore al calcio italiano che porta alle fasi finali ben cinque delle sue squadre: la sesta, la Roma, ha pagato gli esperimenti di Luis Enrique.
La Lazio ha conquistato l'Europa dei sedici con un'intera squadra "fuori": Marchetti, Konko, Dias, Radu, Brocchi, Matuzalem, Mauri, Rocchi, fuori lo stesso Klose per fargli tirare un po' il fiato (domenica all'Olimpico c'è la capolista Udinese...). Vorrà dire che quando questi giocatori saranno disponibili, sarà un'altra Lazio, più forte e certamente degna dei Manchester.
Un grazie grosso così agli svizzeri dello Zurigo. Così forti da battere nettamente il Vaslui, cosa che a noi non è riuscita per una serie di disavventure che non staremo qui a ricordare. Ma la vera Lazio era nettamente più forte dei rumeni, e alla fine lo ha dimostrato: 9 punti contro 6, 8 gol segnati contro 5, cinque gol subìti contro 7, più forti in tutto. E abbiamo perduto un solo incontro in tutto il girone, mentre lo stesso Sporting ne ha perduti due: potevamo benissimo batterci alla pari se non meglio.
Vorrà dire che lo faremo in seguito, e Klose-Cisse c'insegneranno sicuramente come.

mercoledì 14 dicembre 2011

Grande Lazio sale in Europa - Gol di Kozak e Sculli

Un doppio 2-0 decide il passaggio ai sedicesimi dell'Europa League. Vince 2-0 la Lazio sullo Sporting Lisbona, perde 2-0 il Vaslui a Zurigo. Tutto deciso già al 25' della ripresa, quando la Lazio aveva concluso due volte a rete con Kozak e Sculli, e da Zurigo è giunta la notizia del vantaggio svizzzero, raddoppiato poi al 40', quando un enorme respiro di sollievo si è levato dalle scalee dell'Olimpico.
La serata si è aperta col magnifico volo dell'aquila Olimpia, che ha finalmente compiuto il triplice giro e si è posata con bella grazia sul trespolo a lei destinato.
Una serata cominciata con qualche incertezza, con la Lazio che non riusciva a trovare la via del gol. Ma finalmente una bella progressione di Lulic al 41' metteva Kozak in condizione di girare a rete di testa e di guadagnare il sospiratissimo vantaggio. Per come si sarebbero messe le cose, la Lazio avrebbe passato il turno anche con un pareggio, ma pian piano è uscita fuori la bella squadra che conosciamo, anche se ridotta ai minimi termini in difesa e con molti uomini di rincalzo in campo.
Il 2-0 è maturato al 10' della ripresa con un bellissimo invito di Diakité - gran partita, la sua - raccolto da Sculli, che ha insaccato magistralmente passandosi la palla dal piede sinistro al destro.
A quel punto, con animo trepidante, si aspettavano notizie da Zurigo, temendo il peggio e sperando il meglio, che è venuto puntualmente liberandoci da un incubo. Siamo in Europa, venedì sapremo con quali grandi avversari saremo capitati, ma intanto la nostra strada è libera, e ne siamo felici.
Belle le prove di Diakité e di Bizzarri, che ha dato sicurezza al reparto e salvato la rete su una punizione di Bojinov. Bene Cavanda dopo un inizio così così, bello l'esordio di Enrico Zampa al posto di un Hernanes non in vena. Gonzalez ha sostituito Cana nella ripresa, e Klose è subentrato a Kozak negli ultimi dieci minuti, facendoci sentire tutti più tranquilli e sicuri di quel che stavamo facendo. Un grande elogio anche a Reja che ha fatto miracoli coi pochi uomini rimasti, e che ha avuto uno spettacolare applauso dalla folla in quel finale in crescendo che ha portato la Lazio in paradiso.

Ultimora: Rocchi ha l'influenza, forse tocca a Kozak !

Lazio sempre in ansia. Rocchi è stato colpito dall'influenza, forse contro i portoghesi toccherà a Kozak, un altro che ha il gol in tasca. L'alternativa potrebbe essere Cisse unica punta, con Gonzalez a centrocampo accanto a Hernanes e Sculli.
Altre novità nella convocazione: Dias andrà in panchina, e al posto di Rocchi è stato convocato il giovanissimo Rozzi.
In bocca al lupo, Lazio! La presenza di Kozak sembra un segno del destino favorevole ai biancocelesti. Libor ha sempre portato fortuna, e ben difficilmente ha chiuso i novanta minuti senza un gol.
Altra nota lieta. Reja ha fatto un massiccio ricorso, nella convocazione, ai giovani della Primavera. Oltre a Cavanda, ha chiamato il portierino Scarfagna, il terzino Crescenzi, il laterale Zampa e l'attaccante Rozzi. Probabilmente, fra loro, e non dimentichiamo il bravissimo interno Ceccarelli, c'è l'asso del domani.

Vita di collegio: 137. I consigli di Gianni Minà

Fra le tante collaborazioni che ebbi subito dopo essere uscito dal Corriere dello Sport ci fu quella con "Telesera", giornale della sera tenuto nientedimenoché da Ernesto Brivio, "L'ultima raffica di Salò", vale a dire l'ultimo difensore di Mussolini prima della definitiva caduta dell'aprile 1945. Questo giornale, erede di un altro Telesera che spalleggiava il ministro Taviani, aveva preso in affitto un grande ambiente nei pressi di Piazza del Gesù, e durò cinque o sei mesi, giusto in vista delle elezioni politiche del 1965: dopodiché, praticamente cancellato dalla scena politica, chiuse i battenti anche della redazione, lasciando dietro di sé una lunga scia di giornalisti disoccupati.
Gli uomini della redazione sportiva di Telesera avevano accettato di collaborare al giornale non certo per motivazioni politiche, ma soltanto per esigenze di lavoro. Noi non avevamo nessuna linea politica da portare avanti, bensì il desiderio di fare qualche buon servizio sportivo per cercare di rimanere sulla cresta dell'onda nell'ambiente. A Telesera conobbi un eccellente collega, Ennio Barbadoro, che veniva dal Momento Sera, altro giornale che non veleggiava in buone acque: era proprio un periodo del tutto negativo per la stampa romana, e italiana in generale.
Mi ricordo che Gianni Minà, mio buon amico, mi consigliò di stare attento nella scelta delle collaborazioni: beato lui che, oltre ad avere grandi qualità giornalistiche, non era abbandonato a se stesso come me, ma aveva alle spalle una solida famiglia molto stimata nell'ambiente.

La cassetta di pronto soccorso

Alla cassetta di pronto soccorso non si pensa mai, se non quando serve. E la cassetta del primo - o pronto - soccorso dovrebbe essere presente in ogni casa, anche se non sempre ciò avviene.
Eppure, tutti dovremmo averne una, perché capita spesso di doverne far uso per non correre inutili rischi, senza dover chiedere precipitosamente aiuto ai vicini di casa.
(da una rubrica sulla spesa quotidiana)

Piglio Serrone Trevi Acuto: piano casa per quattro comuni

Parte in modo concreto il Piano Casa voluto dalla Regione Lazio. A Piglio si sono riuniti i sindaci di quattro comuni limitrofi, Piglio, Serrone, Acuto e Trevi, in un convegno intitolato "Territoriamo".
Nasce una sinergia promossa dall'assessore ai lavori pubblici della regione, Luca Malcotti. Il Piano Casa recentemente varato dalla Regione Lazio è un'opportunità da cogliere.
Nella sala polivalente del Comune di Piglio hanno giurato il loro impegno unitario il sindaco del Piglio Tommaso Cittadini, Enilde Tucci vicesindaco del Serrone, Pierfilippo Schina sindaco di Trevi nel Lazio e Augusto Agostini sindaco di Acuto.
La sinergia batte finalmente il campanilismo. Tutti insieme per nuove regole comuni che potenzieranno i risultati collettivi. Hanno illustrato la nuova legge Emanuele Calcagno per la Regione e Orlando Maiolo per il Genio Civile di Frosinone.
Moderatore è stato Marco Camusi dell'amministrazione di Piglio, mentre l'ex sindaco di Acuto ingegner Nazzareno Pilozzi ha discusso alcune norme, ma ha riconosciuto l'indiscutibile importanza della sinergia.

Rocchi unica punta con Lisbona: Cisse Hernanes Sculli gli daranno una mano

L'Europa League, con l'arrivo dei vari Manchester dalla Champions, ha ritrovato improvvisamente un grande fascino, e la Lazio, che ha ancora un piede dentro, non vuole essere sbattuta fuori dai rumeni del Vaslui. Se questi vincono a Zurigo non ci sarà niente da fare: ma se gli svizzeri si batteranno con lo stesso ardore che impiegarono contro di noi, le speranze della Lazio sono intatte e forse stasera potremo fare quella gran festa che da un po' di tempo aspettiamo.
Ultima ondata di disgrazie: ora è fuori anche Stephan Radu. Ma Reja non si arrende, e potrà perfino permettersi il lusso di tenere in panchina, accanto a sé, Miro Klose pronto, se sarà necessario, a compiere l'ultimo miracolo in extremis.
Intanto, in una difesa messa su per miracolo fra tanti infortunati, avremo Lulic a far coppia col rinnovato Cavanda, e Diakité-Biava centrali. Niente male. La mediana conterà su Cana al fianco di Ledesma. Ci sarà un'unica punta, capitan Tommaso Rocchi a caccia del gol numnero 103, ma alle sue spalle si muoverà un trio niente male: il rilanciato Cisse, il profeta Hernanes che in Europa ci tiene a far bella figura, e quello Sculli che è il nostro cannoniere europeo e dunque pronto a far valere il suo peso.
Possiamo farcela: da Zurigo potrebbe arrivare uno squillo di rilancio per le nostre ambizioni europee. E speriamo che anche Olimpia stavolta ci regali il suo volo vittorioso.

martedì 13 dicembre 2011

Il dono e il regalo

Le parole "dono" e "regalo" hanno pesi diversi. Col regalo, infatti, si dà per ricevere un contraccambio. Conta l'entità o il valore dell'oggetto, non il gesto.
Col dono, invece, il legame che si crea tra chi dà e chi riceve ha la precedenza assoluta: ti do perché tu possa a tua volta dare (non necessariamente a me).
Un esempio: forse chi ha pochi beni non è in grado di fare regali, ma doni sì, anzi spesso è proprio chi ha meno a essere capace di atti d'insospettata generosità.
(da una rubrica di lettere a una rivista)

Paliano: la Regione s'impegna per la Selva

Sarà la Regione Lazio a gestire la Selva di Paliano-Mola Piscoli, diachiarata monumento naturale, attraverso l'ARP, ma sarà importante anche il supporto dell'amministrazione locale.
La Regione si è dichiarata pronta ad attuare il masterplan che prevede lo sviluppo naturalistico e turistico di tutto il complesso, le cui prime iniziative partiranno fra breve.
Il dirigente regionale Enzo Magrini ha confermato questo programma nel convegno di domenica scorsa 11 dicembre nella Sala degli Arazzi di Palazzo Colonna a Paliano. Il tema era: "La Selva Monumento Naturale: sviluppi per l'Alta Valle del Sacco".
Presenti i sindaci di Paliano Maurizio Sturvi, di Fiuggi Fabrizio Martini, di Olevano Romano Marco Mampieri, di San Vito Romano Amedeo Rossi, di Acuto Augusto Agostini, l'assessore Raffaello Ceccaroni di Piglio, Loris Benacquista per la Coldiretti di Frosinone, Ettore Togneri per la CIA, Luciano Rossi per la Copagri.
Flavio Rocchi e Stefano Sozzi per l'Alcedo e Bruno Renzi per l'associazione Orchidea hanno illustrato il corridoio ecologico che unirà la Selva alla Mola dei Piscoli, area protetta per i volatili e i mammiferi che stanno di nuovo popolando la zona.
Vincenzo Romagnoli, responsabile del progetto Selva per il Comune di Paliano, ha parlato del movimento turistico che si sta mettendo in moto, e del prossimo festival ecologico "Green District" previsto per luglio.
Angelo Miele ha preso la parola per la Regione Lazio ricordando il vivo interesse regionale per il Parco. Il sindaco di Fiuggi, Fabrizio Martini, ha infine proposto un potenziamento della Via Prenestina da Palestrina a Fiuggi, che riguarda tutti i comuni della zona (Palestrina, Cave, Genazzano, Serrone, Piglio, Acuto, Fiuggi) interessati allo sviluppo della Selva.

Lo Zurigo promette: batteremo il Vaslui!

Urs Fischer, allenatore dello Zurigo, non ha mezzi termini: cercheremo di battere il Vaslui, la Lazio stia tranquilla, il nostro dovere morale, da buoni svizzeri, noi lo faremo.
Bastano queste parole per tranquillizzare la Lazio nel suo cammino in Europa. Se il Vaslui troverà pane per i suoi denti a Zurigo, come li trovò la Lazio che pareggiò appena, 1-1, il cammino per l'Europa degli uomini di Reja non è per niente compromesso. Noi abbiamo solo un cpmpito: battere lo Sporting Lisbona, ormai da tempo tranquillo vincitore del girone. I biancoverdi sono i più forti, ma noi già a Lisbona dimostrammo di poterli battere, perdemmo ingiustamente 2-1, e quanto meno dovremmo essere capaci di rovesciare il risultato e di assicurarci quei tre punti che ci daranno il pasaggio se lo Zurigo non si farà battere dai rumeni.
Questa partita noi la incanaliamo sulla grinta di tre giocatori: Cana, Ciss e e Sculli, che prenderanno rispettivamente il posto di Gonzalez, Klose e Lulic. Inoltre il ragazzo Cavanda,ripescato da Reja dopo un magnifico torneo Primvera, andrà a dar man forte alla difesa orfana di Dias e Konko, e che potrà schierare appunto Cavanda e Radu come esterni e il duo Biava-Diakité al centro.
Mediana fatta con il battagliero Cana accanto a Ledesma e Sculli.Hernanes promette una serata di scintille dopo alcune prove deludenti: lui ci tiene a mettersi in mostra in Europa. Avanti avremo Rocchi, l'uomo dei 102 gol a caccia dei 110 di Giordano, e quel Cisse che a Lecce si è mostrato in ripresa e che potrebbe anche lui ritrovare la via del gol contro i biancoverdi dello Sporting Lisbona.
Sarà una gran partita, una gran serata. Una di quelle serate che la storia della società vuole registrare nelle pagine destinate al futuro.

lunedì 12 dicembre 2011

Vita di collegio: 136. Meschinità

Andammo a riposare un'oretta prima della partita, e ricordo che questo atteggiamento di De Cesari mi pesò talmente da doverne piangere. Io ero comunque nello stato d'animo di chi sta per staccarsi da una professione amatissima, sentita però come proibita da certe situazioni e da certi atteggiamenti di pretesa superiorità.
Ormai il mio animo era concentrato sulla scuola, e quegli ultimi scampoli di giornalismo sportivo riuscivo a tollerarli con un certo senso di rassegnato distacco.
In quel momento maledissi, con piglio dantesco, De Cesari e tutti i livornesi come lui, arroganti, presuntuosi e sboccati, fruitori di una situazione di privilegio procurata con raccomandazioni ed agganci e chissà fino a che punto veramente meritata di suo.
Ma il mio, in quel momento, era un odio davvero comprensibile per la sopraffazione di cui mi sentivo vittima.
Era la stessa estate di Picchio De Sisti alla Fiorentina e di Ghirelli che sparava dai tetti, e anch'io mi sentivo nell'anima una gran voglia di sparare e di vendicarmi.

Esistenze telecomandate

Quando il cuore dell'uomo è ancora in grado di inquietarsi, di sospettare di se stesso, di non arrendersi al grande sbadiglio di una vita sazia e piatta, tutto è ancora possibile. Perchè sotto le ceneri di esistenze telecomandate ( dove i pulsanti che crediamo di pigiare sono in realtà schiacciati dagli altri) può nascere la rivolta di chi rivuole indietro se stesso, perché non è più disposto a subire il ricatto di chi intende plasmarlo con lo stampino.
Se è rassicurante essere come son tutti, è a dir poco entusiasmante essere e sentirsi se stessi, unici e particolari, capaci di scegliersi e quindi di scegliere, estranei all'influenza di modelli di vita dopati e inautentici.
(da un articolo di Ugo Sartorio)

Tivoli: l'Europa e i giovani

Tivoli, città dell'arte, si sta aprendo all'Europa, dove il suo nome è assai gradito. Nasce un nobile gemellaggio con la città greca di Delfi, la patria di Apollo e dei giochi delfici, mentre si sta già preparando quello con la città rumena di Focsani, e da dieci anni è viva l'amicizia con la città francese di Saint Amand Les Eaux.
Tivoli si rivolge soprattutto ai giovani con il progetto "I giovani e l'Europa", che vede impegnato il consigliere comunale Ettore Tirrò e gli assessori Laura Cerroni della pubblica istruzione e Riccardo Luciani della cultura. Si ripropone il concorso nelle classi quarta e quinta delle superiori sul tema "L'Europa vista dai ragazzi". I vincitori, uno per classe, saranno accompagnati a Bruxelles da una delegazione del Comune di Tivoli per visitare il Parlamento Europeo, accolti dal vicepresidente dello stesso Parlamento, l'onorevole Roberta Angelilli. I fondi sono della comunità europea.
Tivoli si apre all'Europa anche a livello primario: la scuola elementare Igino Giordani è entrata a far parte del "Progetto Comenius" con altre sette scuole elementari europee di Spagna, Danimarca, Regno Unito, Portogallo, Lettonia, Turchia e Polonia, e si scambierà visite in ciascuna di queste nazioni. Il sindaco Sandro Gallotti ha già ricevuto una delegazione di trenta persone provenienti da questi paesi nei giorni dal 2 al 6 dicembre : in questo modo, con scambi reciproci, si fa veramente l'Europa con i giovani come protagonisti.

Lazio: in porta Bizzarri mercoledì contro lo Sporting

Sarà Bizzarri a custodire la porta della Lazio mercoledì sera contro lo Sporting Lisbona allo Stadio Olimpico. Il portiere argentino non avverte più nessun fastidio alla mano infortunata, si è allenato intensamente e riprenderà il suo posto fra i pali. Non ci sarà dunque bisogno di un tesseramento straordinario di Carrizo, che la Lazio ha intenzione di rispedire in Sudamerica per liberare il posto di extracomunitario già per il prossimo gennaio.
Ci dispiace per Carrizo, al quale si era presentato questo colpo di fortuna, ma del resto pare che il giocatore desideri rientare a Buenos Aires e concludere la sua avventura in biancoceleste.
Reja è nei guai per metter su una difesa decente. Sono infortunati Dias, Konko, Brocchi e Marchetti, restano in piedi solo Radu e Diakité, mentre Biava appare recuperabile, e appare sicuro il rilancio del giovanissimo Cavanda.
Ma non è il momento dei dubbi: contro lo Sporting Lisbona bisognerà vincere e anche bene, se si vuole sfruttare fino all'ultimo la possibilità che il Vaslui non vada a vincere a Zurigo: in questo caso la Lazio sarebbe conunque fuori. Speriamo che gli svizzeri ci facciano il favore di battersi fino in fondo, magari con un pareggio che salverebbe la loro dignità.
Dobbiamo dare tutto fra mediana e attacco: Cana-Ledesma-Lulic, poi Hernanes in condizioni di buona vena o altrimenti giocherà Sculli, e infine il duo Cisse-Rocchi con l'eventuale innesto di Klose se dovesse rendersi necessario. Infatti Reja vuole far riposare alcuni uomini-base per l'incontro determinante con l'Udinese.
Potremmo anche farcela, contro lo Sporting Lisbona, in un'impresa che sarebbe memorabile viste le circostanze in cui è maturata.

domenica 11 dicembre 2011

Carrizo può giocare in Europa League

Un tesseramento supplementare in caso di emergenza consentirà a Juan Pablo Carrizo di giocare mercoledì prossimo 14 dicembre la partita dell'Europa League tra la Lazio e lo Sporting di Lisbona. Infatti, se una società si ritrova con due portieri infortunati, la Federazione internazionale consente il tesseramento straordinario di un terzo portiere, purché la domanda sia effettuata in tempo valido, cioè fino a un giorno prima dell'incontro.
Non dovrebbero esserci dunque poblemi, poiché la Lazio di portieri infortunati ne ha addirittura tre: Marchetti, Bizzarri e Berardi.

Ultime 12 giornate: Lazio e Milan 27, Juventus e Udinese 24

Lazio e Milan 27 punti
Juventus e Udinese 24 punti
Atalanta 18
Inter, Roma e Palermo 17
Napoli, Chievo e Bologna 15
Genoa, Parma e Catania 14
Fiorentina e Siena 13
Cesena 12
Novara 10
Cagliari 9
Lecce 5
n.b. Abbiamo attribuito un punto ciascuno per Genoa-Inter, Roma-Juventus e Novara-Napoli.
Nelle ultime 12 partite la Lazio ha segnato 20 gol e ne ha subiti solo 7 ( prima insieme all'Udinese); il Milan ha segnato 28 gol e ne ha subiti 11; la Juventus ha segnato 19 gol e ne ha subìti 10; l'Udinese ha segnato 15 gol e ne ha subìti 7 come la Lazio.

Natale non è una caccia al regalo

Natale. Non facciamone un'ossessiva caccia al regalo, un'abitudinaria corsa all'abbuffo, una moltiplicazione esponenziale dei contatti, un gioco di società che ci vede buoni e solidali per un paio di settimane.
Approfittiamone per tirare il freno a mano, per riprenderci il tempo delle relazioni, per dare qualcosa di noi stessi, per nutrire lo spirito e disintossicarci da dodici mesi di apnea.
( da un articolo di Ugo Sartorio )