Applausi per l'ammonizione a Klose. Diffidato, salterà la trasferta di Catania, ma uscirà puro e candido dal sottopassaggio dell'Olimpico per il grande derby dell'undici novembre.
E a Catania, per fortuna, se Klose manca, riavremo Ledesma ed Hernanes, dei quali la Lazio non può fare proprio a meno,perché senza di loro salta la metà del nostro gioco. Sarebbe come il Barcellona senza Messi ed Iniesta.
Ma qui mi viene ancora da dire qualcosa per quel Bergonzi. Funesto per noi. L'anno scorso ci eliminò dalla Champions League con i fattacci di Udine, quest'anno ci ha tolto i tre punti di Firenze ed altri due contro il Torino per via dei due squalificati. Quando sentiamo nominare Bergonzi sentiamo odore di zolfo per la Lazio. Chissà, qualche antenato laziale avrà fatto del male ai suoi antenati: ce l'ha nel sangue.
Ma perdoniamo. Se non perdoni e non ragioni non vai avanti. Devi ricostruire pezzo per pezzo ciò che gli altri distruggono. Ora la Lazio deve essere davvero forte, perchè a Catania mezza squadra non basta, ci vuole tutta per sperare di strappare almeno un punto e di presentarsi al derby con sangue freddo e voglia di farcela contro uno Zeman dal dente sempre più avvelenato. Ma si sapeva. Il gioco di Zeman ti fa vincere una partita per 5-0, ma poi te ne fa perdere due per 3-2, e sono solo tre punti in tre partite. La Roma, senza i tre punti fittizi di Cagliari, sarebbe laggiù in fondo a quota 10, quasi al confine con la zona retrocessione, con tutti i miliardi che ha spesi, con tutti i Lamela, gli Osvaldo, i Totti e i De Rossi. E i Dodò.
Ma pensiamo a noi. E' un momento duro anche per noi, c'è poco da ridere e molto da lottare. C'è da pensare al terzo posto da strappare al Napoli e alla possibile Champions League: non ci vogliamo davvero rinunciare.
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