Al "Luzzatti" di Palestrina, istituto tecnico per ragionieri e geometri, c'era un insegnante di religione , padre Renzo Meuti, un giovane frate trinitario molto amato dagli alunni. Piacevole sia d'aspetto che di carattere, era amico di tutti, anche dei presidi e degli insegnanti. Era dotato di grande dinamismo, e ogni tanto organizzava qualcosa di simpatico.
I padri trinitari, di orgine spagnola, avevano una grande villa sul lago di Garda, e precisamente sulle colline di Salò, una vecchia villa maestosa ma purtroppo malandata, custodita soltanto da un giovane frate radioamatore, che trascorreva molte ore davanti alla trasmittente per vincere la sua grande solitudine.
Padre Renzo, approfittando della disponibilità di quella villa, per ben tre anni di seguito organizzò la gita scolastica annuale della V B, la sezione dove insegnava, e nella quale si trovava a meraviglia con me e con Guido Sentinelli, simpatico professore di matematica. Andavamo tutti e tre a questa gita che durava una settimana intera: ciascuno dei venticinque ragazzi portava delle cibarie, e padre Renzo organizzava dei pasti abbastanza appetitosi nella grande cucina della villa, ancora in efficienza, aiutato dalle studentesse e dagli studenti. Le stanze che ci ospitavano erano un po' malridotte, ma ancora abitabili.
La villa era inerpicata a mezza costa sul lago, e dovevamo fare lunghissime camminate, ma padre Renzo e Sentinelli erano dei grandi camminatori e amanti della montagna, e io dovevo faticare abbastanza per tenere dietro al loro agile passo. Per gli studenti era un divertimento impagabile.
Siccome bisognava dare un contenuto culturale alla gita, dovevamo organizzare degli itinerari comprendenti anche delle visite in qualche fabbrica. Guido Sentinelli aveva un parente che gestiva una fabbrica di elettrodomestici, e ci accolse facendoci visitare gli impianti e invitando tutta la comitiva a un magnifico pranzo.
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