Dov'è più la Lazio colabrodo, capace di subire 11 gol in cinque sole partite, dal 3-2 col Milan all'altro 3-2 del derby, con in mezzo i due di Firenze e i 4 di Catania?
E' rientrato Stefan Radu, e abbiamo pareggiato 0-0 sul terreno della Juventus e impattato per 0-0 anche col Tottenham. Radu, finalmente rimesso a nuovo nel fisico, ha chiuso la falla sulla sinistra della difesa, e come secondo effetto ha irrobustito il centrocampo consentendo di rispedire Lulic in avanti.
Bentornato, dunque, il fortissimo Radu, sebbene l'irrobustimento difensivo, innegabile, abbia avuto come contropeso un indebolimento dell'attacco, a secco di gol dal giorno del derby.
La Lazio va indubbiamente potenziata in avanti: a turno, Zarate, Floccari, Kozak e Rocchi hanno dimostrato di non corrispondere a una soluzione accettabile del problema, che sarebbe stata quella di affiancare il grande cannnoniere turco Yilmaz all'immneso ma solitario Klose, il quale oltretutto non può essere eterno né al riparo da pause e piccoli infortuni.
Vogliamo, per gennaio, uno sforzo intelligente di Lotito per dare alla Lazio un vero respiro europeo con una seconda grande punta: un tipo alla Huntelaar o alla Podolski, tanto per intenderci. Verrà a costare una decina di milioni o anche quindici, ma ci consentirebbe di arrivare molto in alto verso la possibile conquista dell'Europa League, e se vale la proposta di aprire le porte della Champions almeno alle quattro semifinaliste dell'Europa League, quei soldi verrebbero recuperati di colpo con l'ingresso nello scenario europeo maggiore, mentre in campionato faremmo finalmente quel salto di qualità che per pochissimo ci è mancato negli ultimi due anni.
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