E quattro: due vittorie e interne e due pareggi esterni, perfetta media scudetto. Lazio formato Europa ancora imbattuta: da quanti anni non si verificava? Cinque gol segnati, uno solo subito, e con Libor Kozak capocannoniere con la bellezza di quattro gol segnati in sei partite (comprese le due preliminari col Mura).
Petkovic può andare fiero di questa Lazio europea, formata tutta di rincalzi meno Ledesma, Marchetti e Gonzalez. E una quantità di annotazioni positive che fanno fiducia, speranza e ottimismo.
Primo: è tornato Radu, tutto a posto, possiamo contare nuovamente su un grande terzino. Due: Kozak è un cannoniere vero, guai a darlo via, si è conquistato i galloni di centravanti per l'Europa di oggi e per il campionato di domani. Tre: Zarate trequartista è una soluzione intelligente, che salva un grande giocatore senza pretendere da lui il gol a tutti i costi: fuò fare gioco e assist ed essere davvero utile.
Quattro: Ledesma è veramente insostituibile. In lui la Lazio ha la guida per ogni tipo di partita. Certo: ci vorrebbe un altro Ledesma, però il piccolo Onazi sta crescendo di personalità e può stargli benissimo al fianco.
Cinque: non buttare Floccari. Ha solo bisogno di credere in se stesso. Insistere con l'Europa e non solo.
Sei: Cana centrale può essere l'idea giusta per sfruttare il suo gran fisico senza pretendere da lui la saggezza tattica che si acquisisce solo con una lunga pratica.
Sette: Ciani continua a crescere. Piano piano. Ma può essere utile per il futuro.
Che rimane da dire? Che Marchetti, Scaloni e Gonzalez sono tre giocatori sempre a posto con la loro coscienza. E che Petkovic forse ha bisogno ogni tanto di qualche sberleffo tipo Napoli e Catania per fare esperienza e correggere gli inevitabili errori.
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