Visitammo anche una scuola alberghiera di Salò, dove consumammo un altro eccellente pranzo organizzato dagli studenti dell'ultimo anno.Un altro punto d'interesse era Sirmione, col suo castello medioevale e la villa di Catullo; una giornata indimenticabile la trascorremmo sul battello che attraversa tutto il lago fermandosi ad ognuna delle tante cittadine della riviera e arrivando fino a Riva del Garda, tipica città che conserva in gran parte la sua vecchia anima asburgica.Visitammo anche Brescia e Desenzano. Una gita molto interessante, e con i costi ridotti quasi a nulla.
Un giorno, però, avendo programmato di visitare una famosa fabbrica di caramelle, trovammo l'impianto chiuso perchè era una festa locale, e dovendo giustificare la giornata al nostro severissimno preside Antonino Petrolino, che cosa ti combinò lo spericolato padre Renzo? Fece schierare tutta la classe davanti all'ingresso della fabbrica, proprio sotto l'insegna, e scattò una serie di fotografie per dimostrare...che avevamo fatto il nostro dovere. Poi, per una ulteriore conferma, acquistò un bel bustone di caramelle della famosa ditta, e al ritorno a Palestrina lo consegnò a Petrolino mostrandogli le fotografie sviluppate. Padre Renzo chiese la complicità mia e di Sentinelli, e ci implorava di non lasciarci sfuggire la verità.
Il bello è che, nella indispendabile relazione sulla gita, affidata a me in quanto insegnante di lettere, dovetti solennizzare la bugia, arricchendola di particolari inventati di sana pianta.
Una marachella di cui io e padre Renzo ci siamo poi dovuti vergognare a lungo, ma sempre rispettando il silenzio.
Begli insegnanti, direte. Capaci d'insegnare agli alunni come si dicono e si organizzano le bugie.
Nessun commento:
Posta un commento