Miracolo: la classe si placò immediatamente , e anche il secondo ragazzo irrequieto, chiamato di soprannome Zucchetta, divenne uno dei più calmi e disciplinati. Migliorò perfino nel rendimento, e ricordo che un giorno mi portò in dono alcuni frammenti di ex voto dell'antico tempio della Dea Fortuna, che a Palestrina è molto facile rinvenire scavando negli orti e nei prati.
Quanto all'altro ragazzo, Mario, voi non ci crederete, ma si affezionò molto a me, e ogni volta che m'incontrava per le strade di Palestrina, anche a distanza di molti anni, veniva a salutarmi affettuosamente.
Alla media "Pierluigi" rimasi pochi mesi. Già ero arrivato a novembre inoltrato, dopo due mesi trascorsi nella scuola media di Cave. A febbraio, poi, venni trasferito alle medie superiori, e accettai di andare all'istituto tecnico per geometri di Subiaco, nella prospettiva di migliorare un po' il mio curriculum d'insegnante, mettendo alla prova le mie capacità di adattamento anche alle classi terminali prima della maturità. Avevo molto terreno da recuperare, essendo entrato nel mondo della scuola con dieci anni di ritardo, e avevo intenzione di rimontare la corrente per quanto mi era possibile.
Infatti, nel giugno successivo, fui nominato commissario d'italiano e storia agli esami di maturità, e fu la mia prima esperienza di una lunghissima serie di questo pesante tipo di esami, durata la bellezza di venticinque anni ininterrotti, di cui più della metà da presidente.
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