Cominciò anche il terzo anno d'insegnamento, sempre a Trevi. Era il settembre 1969. Degli insegnanti di due anni prima , erano rimasti ben pochi. Si sapeva, inoltre, che ci sarebbe stata nei primi due mesi ampia possibilità di trasferimento, per cui ci si sentiva davvero precari.
A novembre cominciò la pioggia di cambiamenti. Fui convocato in Provveditorato a Frosinone e potei scegliere Fiuggi, con possibilità di essere utilizzato nella succursale di Acuto, il mio paese natio. In questo caso, avrei potuto risiedere nella mia casa paterna, che era disabitata.
E' quel che feci. Ma, proprio mentre mi accingevo a sistemarmi e ad utilizzare la stufa a legna per la rigida invernata, mi pervenne una nuova chiamata del provveditorato, che mi assegnava la sede di Alatri.
Il mattino dopo, eccomi dunque nella mia nuova destinazione, a me ben nota per avervi studiato per tre anni, dal quinto ginnasio alla seconda liceo. La sorpresa più clamorosa fu che ad Alatri ritrovai il collega di Trevi nel Lazio, Gerardo Festa, con la sua Mini Morris e gli stessi problemi di sempre da affrontare.
Chiesi aiuto a un mio vecchio compagno di liceo, Piero Volpari, che abitava ai piedi dell'Acropoli, debitamente ammogliato e con figli, il quale stava muovendo i suoi primi passi da avvocato e continuava a giocare a tennis, la sua passione di sempre. Mi fece ammirare le coppe vinte nei vari tornei, e poi diede una mano ad entrambi a sistemarci a condizioni di favore in un albergo a conduzione familiare, famoso per la sua buona cucina.
Intanto, alla scuola media di Alatri, potei incontrare, dopo diciassette anni, due vecchi professori di liceo, Sarandrea e Rivera, rispettivamente di matematica e di latino, che erano diventati di ruolo alla media per poter dare liberamente ripetizioni nelle loro materie, assai ricercate, agli alunni del ginnasio e del liceo.
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