lunedì 1 ottobre 2012

Pinocchio ancora burattino: 189. Un brutto sogno

Da quando c'era stato l'incendio nella canonica, e Pinocchio aveva rischiato seriamente di bruciare, i sogni del burattino erano diventati agitati ed inquieti.
Una notte Pinocchio fece un sogno orribile. Era tornato al suo paese, e suo padre Geppetto stava molto male, sempre in  pensiero perché Pinocchio da molti mesi non si era fatto più vivo.
La cosa peggiore era che la Fata Turchina era morta, e non poteva più curare il povero vecchio. Pinocchio rivide quella vecchia tomba e quella brutta lapide che diceva: - Qui giace la Fata dai capelli turchini, morta per il dispiacere di essere stata abbandonata dall'ingrato burattino Pinocchio."
No, quella lapide non aveva detto la verità, e forse non la diceva neppure ora. Ma il sogno proseguiva inesorabile. Anche Lucignolo, rimasto solo, era andato via, chissà dove, chissà quanto lontano. Erano rimasti soltanto la piccola Lucia e mastro Ciliegia, ma avevano dovuto chiudere la "Trattoria di Pinocchio", perché da soli non ce la facevano a tirare avanti un lavoro così pesante. 
Pinocchio si girava e rigirava nel suo lettino, lamentandosi e piangendo.
Quando si svegliò, era ancora buio. Solo, in un angolo della stanza, c'era una strana luce verde, che sembrava provenire da un altro mondo, e sentì una vocina che diceva: - Pinocchio, Pinocchio, quando la smetterai di fare del male a tuo padre e ai tuoi amici? Pentiti, Pinocchio, torna a casa, va a dare conforto a chi ti vuole tanto bene. Come fai ad essere così crudele? -

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