Era una bella mattinata di settembre quella in cui Pinocchio si accorse di essere finalmente tornato al suo paese. Infatti, pedalando pedalando con la sua bicicletta, vide da lontano la bella villa della Fata Turchina, quella in cui era stato curato quando lo avevano ritrovato come morto sotto l'albero a cui lo avevano impiccato il gatto e la volpe.
Nel vedere quel giardino e quegli scalini bianchi, Pinocchio sentì come un tuffo al cuore.
- Mi hanno detto che la Fatina si è ritirata nella sua villa: potrei trovarla qui - si disse .
Scese dalla bicicletta e bussò a quella porta che lui conosceva così bene. Aspetta e aspetta, non rispondeva nessuno.
Pinocchio non voleva andarsene senza avere notizie precise. Pensò che forse comare Chiocciola era ancora lì, e allora si mise seduto su uno scalino ad aspettare.
Infatti, ancora qualche minuto, e finalmente si aprì una finestra. - Chi è? - chiese a voce lenta comare Chiocciola, sì, proprio lei.
- Sono Pinocchio. Sono tornato. C'è la Fatina dai capelli turchini? -
La Chocciola emise un lungo sospiro, e poi finalmente rispose: - No. Non è in casa -
Pinocchio replicò: - Dove posso trovarla? -
E la Chocciola: - Non sono sicura, però dovrebbe essere tornata alla Trattoria di Geppetto -
- Grazie - disse Pinocchio. La chiocciola chiuse lentamente la finestra e si ritirò in casa. Il burattino, invece, risalì con energia sulla sua bicicletta, e si avviò rapidamente verso il suo paese, che si vedeva benissimo sulla cima della collina.
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