La Lazio si sta aricchendo di giocatori chiamati nelle loro nazionali, e l'ultima infornata, corrispondente alla pausa internazionale di questa settinama, ha messo in vetrina la bellezza di tre nazionali nuovi tutti in un colpo: Antonio Candreva, Ogenyi Onazi e Pedro Luis Cavanda, rispettivamente per le nazionali italiana, nigeriana e belga.
Questi tre giocatori sono il dono fresco fresco che il capitano Vlado Petkovic ha subito fatto alla Lazio dopo soli tre mesi di guida: devvono tutto a lui, alla spinta dinamica al gioco, alla boccata fresca di voglia di divertirsi impegnandosi a fondo.
Antonio Candreva, già rigenerato dalla cura Reja nei primi mesi del 2012, sta sfoderando una serie di prestazioni maiuscole che alla fine hanno convinto Prandelli a togliere quella specie di veto che investiva i giocatori laziali: vedrete che presto toccherà anche a Marchetti e forse anche a Ledesma e a Stefano Mauri.
Quanto a Onazi, il centrocampista diciottenne sta salendo a grandi passi verso l'orizzonte internazionale, dimostrando una incredibile personalità di gioco. E non parliamo della risalita di Cavanda, che sembrava bruciato dopo un esordio folgorante, e si sta ricostruendo con una saggia amministrazione delle sue capacità, anche se il ruolo di difensore titolare risulta arduo per un giovanissimo.
Con Onazi, Cavanda e Candreva continua anche la crescita economica della Lazio, il cui capitale giocatori è salito in due anni da 42 a 82 milioni e sembra ancora destinato a crescere.
"Mettiamo adesso punti in cascina per il futuro" - ha detto Petkovic. Ma la struttura di squadra che sta formando sembra destinata a una incoraggiante solidità.
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