domenica 7 ottobre 2012

Lotito lavora gratis per la Lazio

Mentre quasi tutti i presidenti delle società di calcio mettono in preventivo nei bilanci uno stipendio tutto per loro, e anche di una certa entità, che in qualche caso si avvicina ai due milioni annui, perfino Andrea Agnelli e il romanista Pallotta, con una media mensile di oltre centomila euro (cinque volte lo stipendio annuale di un operaio o di un insegnante), bisogna dare onore al laziale Claudio Lotito, che per la sua Lazio lavora assolutamente gratis, e con lui tutti i pochi dirigenti che lo fiancheggiano.
Tanta virtù è forse dettata anche dal fatto che perdura un debito societario verso il fisco di ben 61 miliardi, che tuttavia sono un enorme passo in avanti rispetto agli oltre duecento di dieci anni fa: i revisori dei conti hanno ricordato questo dettaglio al presidente laziale, che si sta impegnando a risanare il bilancio con un versamento medio annuale di circa 10 milioni: questo vuol dire che fra sei anni la Lazio sarà una società libera da ogni tipo di debito, e davvero una società sana, che riesce ogni anno a chiudere il suo bilancio in attivo, anche se quest'anno per soli 4 milioni.
Fra sei anni, dunque, la Lazio potrà davvero cominciare a sentirsi libera da ogni peso economico del passato e dedicarsi ai suoi piani di bilancio con molta più ampiezza di vedute. Ma non si può dire che in questi ultimi dieci anni la società non abbia compiuto notevoli passi in avanti, così come la squadra, che piano piano, con l'intelligenza e la laboriosità della formica, ha saputo portarsi alle spalle delle grandi società in modo stabile, senza averne assolutamente i mezzi.
Lotito e Lazio, dunque, un presidente e una società davvero virtuosi, capaci di gestirsi bene e di farsi rispettare non solo in Italia, ma anche sull'orizzonte europeo.

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