domenica 14 ottobre 2012

Anni di scuola: 2. Il mio primo incarico

Fui convocato per il 15 settembre 1967  dal Provveditorato agli Strudi di Frosinone. La destinazione assegnatami era Trevi nel Lazio, un paesino tra i Monti Simbruini che non era certo tra i più ambiti, ma per me andava abbastanza bene: provenendo da Roma, era tra i paesi più vicini del Frusinate, e quindi la destinazione poteva essere considerata accettabile.
Per me si trattava di una gioia immensa. Ero usacito con le ossa rotte dalla mia fallimentare esperienza come giornalista sportivo, che mi aveva rubato quasi dieci anni della mia vita giovanile, dai ventiquattro ai trentatre. Per la prima volta avrei avuto uno stipendio regolare, e soprattutto non dovevo dire grazie a nessuno, ma solo alla mia forte volontà di recupero che mi aveva portato a ottenere con tre anni di studio intenso la mia laurea in lettere moderne all'Università La Sapienza di Roma.
Fu dunque con spirito lieto che andai a prendere il pullman dell'autolinea Zeppieri all'Acquario, in Piazza Manfredo Fanti, proprio a un passo dalla mia vecchia abitazione di via Carlo Alberto. Ci vollero due ore di viaggio per coprire i circa ottanta chilomettri di percorso, gli ultimi venti in piena montagna. Trevi nel Lazio è un bel borgo medioevale di circa duemila abitanti, situato a 820 metri di altezza.
A metà settembre faceva già fresco, e i bei boschi attorno a Trevi già si stavano tingendo dei primi spettacolari colori dell'autunno. 
La sede della scuola era in un vecchio mulino dismesso, con piccole aule ricavate alla meglio. Ma la gente era cordiale, il preside Crisafulli era molto gioviale e simpatico, la segretaria Maria Teresa era una gran bella ragazza che veniva da Fiuggi, e anche i colleghi erano quasi tutti giovani e di gradevole compagnia.

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