I laziali sono tornati un po' delusi da Atene: con un po' più di attenzione i tre punti potevano essere nostri. Ma nulla di grave: siamo sempre in testa alla classifica, con due traferte giocate su tre, e nelle partite di ritorno ci resta solo la trasferta di Maribor; un pareggio anche lì, e poi avremo in casa sia Panathinaikos che Tottenham, e il passaggio di turno non ci dovrebbe certo sfuggire.
La Lazio sono anni e anni che non va così bene in Europa League: negli anni scorsi, solo delusioni. Quest'anno la formazione di Petkovic, pur non risultando perfetta, controlla benissimo la situazione, assorbe con una certa bravura le pesanti conseguenze del turn over, e sta andando decisamente meglio sia del Napoli che dell'Udinese, che hanno sicuramente una quotazione più alta.
Siamo mancati in fase di attacco, dove i sostituti di Klose, Floccari e Zarate, sono andati così così, e specialmente Maurito ha mancato la preziosa occasione di giocare 45 minuti alla grande, facendo vedere di poter essere utile alla squadra.
Qualche indecisione anche in difesa, dove purtroppo Diakitè, con tutti i suoi problemi ai quali ora si aggiungono anche le macchine bruciate forse da qualche tifoso di malanimo, non può ancora dare il suo apporto che almeno in Europa League sarebbe davvero prezioso.
Ma ora eccoci a pensare a un'altra brutta trasferta da affrontare: Firenze. Ci arriviamo un po' stanchi per la faticaccia di Atene, ma almeno Klose, Lulic e Biava si sono riposati, e forse potremo contare anche su Ederson e Brocchi. A Firenze è un po' una svolta, perchè sarebbe pericoloso perdere altro terreno dalla Juventus, e lasciar andare avanti Inter, Napoli, Udinese e Roma, le nostre vere antagoniste per l'ingresso alla Champions League insieme al Milan che certo si riprenderà.
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