C'è a Roma uno sceicco arabo di 48 anni, tifoso sfegatato della Lazio, che nutre dentro di sé un sogno nascosto: quello di poter essere un giorno un dirigente biancoceleste, e di poter partecipare con le sue fortune di grande petroliere all'affermazione internazionale della società biancoceleste.
Si chiama Khalid Al Shoaibi, tifa Lazio da quando venne a Roma al seguito del padre, petroliere come lui, ed era esattamente l'epoca della Lazio di Chinaglia vincitore dello scudetto 1974. Da allora sono passati 38 anni, ma Khalid è rimasto fedele a quella bella maglia biancoceleste, e dopo tanti anni ha voluto rinverdire quei ricordi invitando l'ultimo di quei ragazzi-scudetto, Vincenzino D'Amico, durante la bella partita vittoriosa contro il Milan e poi con una cena in un ristorante dei Parioli.
A Khalid non mancano certo le risorse, è il dirigente di uno dei massimi gruppi petroliferi europei, e il sogno più grande che ha è quello di poter contribuire alla costruzione dello Stadio della Lazio, dove la squadra biancoceleste, come oggi la Juventus, si senta completamente a casa sua e riesca a concentrare attorno a sé una massa ancora più grande e affezionata di tifosi.
Lotito, ovviamente, dovrebbe fare amicizia con un uomo così, e assieme a lui concentrare intelligenza e disponibilità economiche per contribuire a dare ancora più slancio alla società romana. Per ora è soltanto un abbozzo di sogno da cercare di tradurre in realtà per gradi e con molta pazienza, ma indubbiamente la genuinità del tifo laziale da parte di uno sceicco arabo è un'occasione e una passione che andrebbero sfruttate e non lasciate cadere. Un bionomio Lotito-Al Shoaibi per ora è solo fantasia, ma, se permettete, una grande fantasia che potrebbe portare molto in alto la Lazio.
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