Ieri i tifosi laziali hanno avuto una grande notizia, direttamente da Massimo Maestrelli, il figlio dell'indimenticabile allenatore del primo scudetto: ai primi di novembre la salma di Giorgio Chinaglia, che ora si trova nel cimitero di Naples in Florida, tornerà a Roma per riposare per sempre vicino a quella di Tommaso Maestrelli nel cimitero di Prima Porta.
Una notizia data direttamente durante il TG 5 delle 13, e che ha profondamente commosso la tifoseria laziale composta da due milioni di persone. Tutti compatti attorno a Giorgio: a dare il permesso del trasloco della salma è stata proprio la prima moglie di Giorgione, Connie Eruzione, che accompagnerà i resti di Chinaglia a Roma assieme ai figli. Una testimonianza compatta, da tutte le parti, della grande stima e dell'incancellabile amore che lega tutti i laziali al ricordo di quel grande campione non solo di calcio, ma di autentica passione per la squadra e per la società biancoceleste.
Una figura grande quanto controversa, un po' come succede per tutti i grandi del calcio come Maradona o come l'altro laziale Gascoigne, figure incancellabili per la grande personalità che le contraddistinse assieme alla classe di giocatori inimitabili.
Maestrelli-Chinaglia costituiscono per la fede laziale un binomio inscindibile, ed è dunque giusto che riposino insieme per sempre, e che la loro tomba continui ad essere come una sorgente di fede e di amore per la Lazio, che nel 1974, grazie a loro due e ad altri campioni indimenticabili, raggiunse il punto forse più alto di tutta la storia di questa gloriosa società nata ai Parioli 112 anni fa, prima squadra romana del gioco del pallone.
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