Lazio avanti a tutta birra anche in Europa. Petkovic comincia a fare sul serio: Tutta la verità è venuta a galla all'inizio della ripresa contro il Maribor, che nei primi venti minuti ci aveva fatto paura, era veramente la squadra che aveva distrutto il Panathinaikos con un secco 3-0.
Poi le cose sono cambiate di colpo. Petkovic ha imposto alla squadra di osare, ed allora è venuto fuori il trio delle meraviglie, Ederson-Floccari-Candreva. Una macchina da gol anche se ne è venuto fuori uno solo, quel tanto che bastava per andare a pilotare il girone e per controllarne gli sviluppi.
Candreva: due legni e tanti tiri fuori di poco: Ederson, un gol decisivo dopo quello, pure decisivo, contro il Siena. E' lui l'eroe di questa cinque giorni biancoceleste che ci ha visti due volte vittoriosi, evento raro da segnare fra le date più propizie. Poi Sergio Floccari: sua la prepotente azione-tiro che ha portato al ta-pin decisivo di Ederson; sua la galoppata frenetica che ha condotto al calcio di rigore e all'espulsione di di Vidic. Che poi Hernanes abbia sbagliato colpendo il portiere e il palo, purtroppo fa parte delle poche cose che non sono andate bene, come alcune prove tentennanti in difesa (Ciani, Candreva, Cana) per fortuna corrette da una ripresa vibrante.
Dunque, Lazio volitiva malgrado le molteplici assenze. Klose, Ledesma, Mauri, Biava, Lulic, Marchetti, per non parlare dei soliti Radu e Brocchi che presto torneranno disponibili. Era insomma una specie di squadra B che però ha dimostrato di sapersi far rispettare, e di andare avanti in Europa, consentendo ai molti titolari di respirare e di non ammazzarsi di fatica.
Ora ci aspettano altri traguardi, Pescara e Panathinaikos, per andare sempre aventi, sempre più in alto, come l'aquila Olimpia.
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