Dopo il meraviglioso gol contro il Palermo, sono qui a chiedermi: perchè Antonio Candreva no, in Nazionale?
E' vecchio? No, ha solo 25 anni. E' discontinuo? No: da quando è venuto alla Lazio, e sono ormai otto mesi, è stato sempre tra i migliori in campo. Ha perfino segnato quattro gol, in una ventina d'incontri disputati.
Ha una cattiva reputazione? Non ci risulta: è stato sempre un giocatore disciplinato e corretto.
Lo aspettiamo in Nazionale, non può tardare ancora una sua convocazione, in un centrocampo tra l'altro orfano di De Rossi infortunato, e anche di Giovinco che dovrà fermarsi per un po' di settimane.
Antonio Candreva è già stato due volte, in nazionale A, dopo aver fatto la trafila in tutte le nazionali giovanili, sempre apprezzato dai tecnici azzurri. Simbolicamente almeno, Prandelli questo favore alla Lazio dovrebbe farlo, lui che convoca quattro portieri ma non Marchetti.
Dice: la Lazio non schiera mai giocatori italiani. Non è vero: c'è Candreva, c'è Marchetti, c'è Ledesma, c'è anche Mauri, se vogliamo, innocente finché non dovesse essere dichiarato colpevole per il calcioscommesse. Perchè Bonucci sì e Mauri no? A questo punto dobbiamo parlare di prevenzione da parte di Prandelli. Si fa tanto per avere una maglia in nazionale, e questo riconoscimento è il massimo premio per un calciatore.
Candreva, a 25 anni, ha già disputato otto campionati da professionista, giocando 205 partite e segnando anche 14 reti, non poche per un centrocampista, e da otto mesi si dimostra in costante ascesa. Come mai nessuno ha segnalato questo nome al nostro selezionatore?
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