venerdì 28 settembre 2012

"Talento" e volontà in Dante

Nel canto XXI del Purgatorio di Dante, il canto del poeta latino Stazio che ha finito di scontare la sua pena e si accinge a salire al Paradiso, assistiamo al contrasto tra "volontà" e "talento" delle anime di salire al cielo.
Il "talento", o volontà relativa, in apparenza è in contrasto con la volontà assoluta, che protende l'anima verso Dio senza alcuna limitazione e con totale immediatezza. L'anima, però, si sente condizionata dalla consapevolezza di aver peccato, e deve fare i conti con quella forza interiore (appunto il "talento") che si oppone alla volontà assoluta e la obbliga ad espiare i suoi peccati.
Ma in realtà il contrasto non esiste: l'anima che espia sa che soltanto per questa via potrà realizzare il suo desiderio di salire a Dio, attuando in tutta la sua pienezza la volontà assoluta di pervenire al Paradiso.

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