Ci sprecano pure titoloni, ma siamo assolutamente nel regno del ridicolo. Maurito Zarate è inseguito dal Fisco argentino perchè deve pagare 3 mila euro di tasse, e altri mille deve pagarne il fratello Sergio.
Incredibile. La stessa cifra, Equitalia te la fa pagare, magari agevolandoti ratealmente, anche per un piccolo errore ripetuto negli anni per il pagamento dell'ICI da parte di un povero pensionato di 70 anni, e riesce benissimo a farsi pagare: figuriamoci se non può pagare 3 mila euro un giocatore che, a dir poco, guadagna un milione di euro all'anno.
Così Mauro Zarate viene dipinto quasi come un malfattore, mentre il suo connazionale Maradona ha avuto (ed ha...) svariati milioni di tasse da pagare al fisco italiano e magari lo scelgono anche come direttore tecnico della sua nazionale e lo tengono in palmo di mano. C'è un'evidente disparità di trattamento, sia pure da parte di organismi fiscali diversi, mentre la stampa mondiale è unica, e magari se la prende al solito con i pesci piccoli lasciando impuniti quelli grandi.
Si affretti, Maurito, assieme al fratello Sergio, a pagare quella sciocchezzuola di multa, perché chi ti vuole male è capace di trasformarti in un mostro anche per una caramella.
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