martedì 11 settembre 2012

Pinocchio ancora burattino: 169. Pinocchio, piccolo dottore

Una mattina, un ragazzo della parrocchia si sentì male e perse i sensi. In paese non c'era nessun medico e c'era solo una piccola farmacia, ma era chiusa da mesi, da quando era morto il vecchio farmacista.
- Non è possibile - disse Pinocchio - avere dei sali per farglieli annusare? - Basta poco per farlo rianimare -
Don Emilio intervenne. - Le chiavi della piccola farmacia le ho io: al momento della morte il farmacista le lasciò a me. Vediamo che cosa si può fare -
Pinocchio, quando era stato malato ed era stato curato a lungo dalla Fata Turchina, aveva imparato a conoscere e ad usare parecchie medicine. Si fece dare le chiavi da don Emilio, e infatti vide che parecchi farmaci gli erano ben noti. Conosceva benissimo i sali: ne fece annusare una piccola quantità a Piero, il ragazzino che si sentiva male, e subito si vide un miglioramento.
Pinocchio sapeva usare il termometro per la fenbbre, sapeva usare la bilancia per il peso, conosceva qual era il peso giusto per ogni persona a seconda della sua altezza e della sua età. Leggeva le istruzioni dei vari farmaci e sapeva per quali malesseri e malattie erano adatti, e quale era la giusta dose. Sapeva quando andava presa l'aspirina, quante gocce di un dato medicinale occorrevano per far abbassare la febbre dei bambini, come usare il cachet contro il mal di denti e la pillola contro il mal di testa. Sapeva che in caso d'indigestione andava usata la magnesia purgativa, consigliava l'uso della camomilla e della valeriana per calmare i nervi e per combattere un'insonnia leggera, e  conosceva mille altri piccoli consigli preziosi.
- Caro Pinocchio - disse don Emilio - tu sei un piccolo farmacista e un piccolo dottore. -

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