E' da consideare normale l'alto rendimento della Lazio a Verona. La squadra è convinta di sé, sta bene fisicamente, il tipo di gioco che Petkovic ha scelto per lei va magnificamente, a cominciare dal ruolo d'ispiratore di Hernanes, che partendo da dietro diventa travolgente e irresistibile, riuscendo a piazzare dei formidabili fendenti. Due sono diventati gol spettacolari, uno è stato il ta-pin per Klose che ha realizzato facile facile il gol della sicurezza.
Ma una cosa non ci si aspettava, sul campo del Chievo: la grande disinvoltura e autorità con cui Luis Pedro Cavanda, 21 anni, ha sostituito Lulic disputando un partitone da terzino sinistro, miglior difensore di questa Lazio nuova che non soffre imbarazzo nelle scelte.
Petkovic non ha paura di lanciare i giovani. Onazi, Cavanda, Rozzi, tra poco Milos Antic e il centrocampista dell'Under 19 Cataldi. Ce n'è una vera schiera, e Vlado, che ha un grande occhio vigile e gelido, li segue passo passo così come segue il grosso schieramento degli anziani.
La freddezza di Petkovic diventerà proverbiale. Non ha paura di nulla, pesa bene ogni decisone, il turn over non lo spaventa affatto. - Quando vedrò che qualcuno darà segni di stanchezza lo cambierò, ma per ora si va avanti con la stessa squadra di sempre - ha detto sabato. E ti credo: siamo ormai a cinque vittorie consecutive su cinque incontri ufficiali, 12 reti all'attivo e solo due al passivo, prima difesa assoluta d'Italia e attacco quasi pari a Juventus e Napoli. Sono cifre che riportano alla mente la Lazio spavalda di Maestrelli e Chinaglia. Petkovic come Maestrelli e Klose come Chinaglia. Più uno splendido Hernanes che possiamo paragonare a Frustalupi più Re Cecconi insieme, radunando in una sola persona l'intelligenza propositiva del costruttore e la grande energia del propulsore.
Ma stiamo calmi: Londra income alle porte, e il Tottenhamn potrebbe spegnere i nostri entusiasmi. Perciò aspettiamo giovedì per vedere se questa Lazio non è soltanto un gran bel fuoco di paglia.
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