Sono uscite tutte e due stordite dal campo, domenica scorsa, sia il Napoli a Catania che la Lazio contro il Genoa. Che amara delusione, per entrambe: la Juve sta già scappando via, chi la ferma, è imbattuta da 42 giornate.
Napoli e Lazio, pur continuando ad avere tanta stima da parte dei tecnici, hanno cominciato a mostrare qualche limite. Al Napoli non basta avere grandi attaccanti per riuscire a sfondare difese bene attrezzate, mentre alla Lazio, che a parte Klose grandi attaccanti non ha, talvolta non basta la sfrenata volontà di concludere a rete dopo tanta fatica costruttiva.
Domani toccherà al Napoli il compito di attaccare a fondo la rinnovata difesa laziale, che è tra le più ermetiche del campionato, la Lazio, viceversa, conterà sulle ripartenze dei Candreva e dei Mauri, dei Gonzalez e dei Lulic, che sono un po' il segreto della sua sorprendente efficienza dimostrata in questo avvio di campionato.
La Lazio, forte in difesa, ma compatta e duttile nel suo centrocampo, fa un po' paura al Napoli, che sarebbe il favorito sulla carta, mentre sa benissimo che la sua strada sarà piena d'insidie, a cominciare da quel Klose che in ogni movimento dimostra un'intelligenza tattica prodigiosa, arrivando anche a difendere con efficacia per poi farsi trovare pronto nell'area avversaria in ogni momento pericoloso.
Del resto la Lazio, smaltita l'amara delusione patita contro i grifoni, ha tutta l'intenzione di ripartire e di continuare a lottare per un posto tra le grandi. La partita di domani sera avrà un grande significato per il futuro biancoceleste.
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