Nel vicino paese di Peverina, la domenica successiva era in programma una grande gara di ruzzica.
La gara, tra contadini dalle braccia robuste, consisteva nel lancio di grandi forme di formaggio per mezzo di una cordicella che le avvolgeva cinque o sei volte, e che, sospinte con la massima forza su un percorso in lieve discesa, dovevano arrivare al punto più lontano possibile.
Il premio consisteva in una bicicletta nuova fiammante, un mezzo di viaggio che in quel periodo stava incontrando una grandissima fortuna.
Quando Pinocchio venne a saperlo, gli occhi gli brillarono di gioia. Ma come - voi direte - una bicicletta, lui, non l'aveva già? Ebbene: Pinocchio avrebbe voluto vincere quella bicicletta nuova per lasciare quella usata alla maestra Lisabetta, che ormai poteva benissimo guidarla da sola per andare a far scuola ai bambini del villaggio giù alla valle.
Pinocchio acquistò una bella forma di formaggio da un contadino del paese, si procurò anche una cordicella delle giuste dimensioni, e poi si fece istruire da quello stesso contadino sul modo di lanciare la forma il più lontano possibile. I primi movimenti non riuscirono, ma poi, pian piano, Pinocchio cominciò a trovare un suo modo molto efficace di spingere la forma sempre più lontano, su un terreno adatto, una stradina in lieve declivio.
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