lunedì 24 settembre 2012

Pinocchio ancora burattino: 182.

- E se non trovassi nemmeno del pan secco, Pinocchio? - disse il vecchio prete pur rendendosi conto di essere un po' troppo pessimista - in quale altro modo potrei tenere a bada questa piccola schiera di affamati? -
- Devi tenere sempre di riserva un bel sacco di patate. Costano poco, e per togliere la fame sono ideali. Se non hai la pazienza di friggerle, falle bollire ben bene, sbucciale, schiacciale con un piatto sulla spianatoia di legno, condiscile con olio e sale, e vedrai che anche in questo modo i bambini riusciranno a riempire il loro stomaco -
- Ma tu come fai a sapere tutte queste cose? - chiese don Emilio.
- Sono cose semplici che tutti conoscono: ma poi, come si suol dire, l'appetito aguzza l'ingegno. Oltretutto, al mio paese, io ho una bella trattoria, la famosa "Trattoria di Pinocchio", dove si conoscono mille modi per riempire piacevolmente lo stomaco di tutti, vecchi e bambini -
- Se fossi un po' più giovane, Pinocchio, ti giuro che avrei un grande desiderio di conoscere tuo padre Geppetto, la Fata Turchina, Lucignolo, Mastro Ciliegia e la piccola Lucia, persone di cui mi parli spesso, così come mi parli della tua meravigliosa trattoria. Capisco benissimo che tu voglia tornare lì e lasciarci, ed è per questo che hai voluto a tutti i costi vincere quella bella bicicletta a Peverina -
Pinocchio non disse nulla. Solo capì che quel grande momento si stava avvicinando sempre di più.

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