giovedì 27 settembre 2012

Pinocchio ancora burattino: 185.La grotta incantata

Pinocchio stava passeggiando in bicicletta in una solitaria zona di montagna, tra boschi e speroni di roccia, quando vide da lontano una scena insolita: tre omaccioni, grandi e grossi, in groppa a tre asini, ciascuno dei quali portava sui fianchi due sacchi stracolmi.
Gli uomini avevano l'aspetto di briganti, con un cappellaccio in testa e un fucile a tracolla, e si guardavano intorno con prudenza. Pinocchio scese di sella e si nascose tra i cespugli per non farsi vedere. I briganti si erano fermati in una radura tra gli alberi. Il primo di essi, evidentemente il loro capo, scese dall'asino, e gli altri lo imitarono. Prese una pietra arrotondata, la batté su una roccia, e disse a voce alta: - Apriti, grotta! -
Come per miracolo, tra gli alberi e le rocce si spalancò lentamente una grotta: i tre entrarono con tutti gli asini e i sacchi, e altrettanto prodigiosamente la grotta si chiuse alle loro spalle.
Pinocchio non credeva ai suoi occhi: che miracolo era quello? erano dei briganti, oppure dei santi? Rimase comunque nascosto tra  i cespugli, per vedere come sarebbe andata a finire. Attese per più di un quarto d'ora, ed ecco che la grotta si riaprì lentamente, e i tre briganti uscirono con i loro asini, ma i sacchi non c'erano più. La grotta si richiuse silenziosamente alle loro spalle, ed essi si guardarono attentamente intorno, balzarono in groppa agli animali e si allontanarono nel più assoluto silenzio.
Passarono a una corta distanza da Pinocchio, che però era ben nascosto con la sua bicicletta a terra, e pian piano sfilarono giù per il costone della montagna e sparirono all'orizzonte.

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