1. Petkovic, 2.Stramaccioni...nella classifica degli allenatori a rischio, seconda una delle tante scommesse che gli allibratori organizzano, proprio il tecnico della Lazio era indicato come l'allenatore destinato a cadere per primo, a non mangiare il panettone a Natale, seguito da un altro allenatore giovane, l'interista Stramaccioni.
E' passato solo un mese da quel pronostico, e Petkovic ha se non altro invertito la classifica. Stramaccioni è più a rischio di lui, anche se Moratti si è già affrettato a dichiarare di avere la massima fiducia nel suo tecnico e che nessuno lo discute o si azzarda a toccarlo. Poi forse ci sono altri allenatori ancora più a rischio, qualcosa ne sanno a Pescara e a Palermo, ma anche a Bologna e a Cagliari qualcuno comincia a nutrire dubbi, mentre perfino il grande Guidolin a Udine ha avuto un momento di disperazione e di rigetto, ma sarebbe stato profondamente ingiusto, e tutti vorrebbero avere un Guidolin alla guida della propria squadra.
Petkovic deve ancora lottare per dimostrare di essere in gamba, però le prime battaglie le ha già vinte, dimostrando un carattere ben temprato e tanta saggezza. In realtà quella classifica della vigilia del campionato era solo basata sulle cifre del contratto, che sono le più basse, 600 mila euro all'anno proprio per Petkovic e Stramaccioni. Almeno per quanto riguarda le squadre metropolitane, che monopolizzano le prime sette-otto posizioni nei pronostici di tutti gli intenditori di calcio.
Nella sua ricerca di gente che costa poco, Lotito è stato sì fortunato, ma anche buon ragionatore e ricercatore, aiutato da quell'Igli Tare che non è più l'avventura fortunata, ma un fior di scopritore di talenti internazionali. Petkovic è stato perfino deriso da certa stampa come l'allenatore che non ha mai vinto in Svizzera ed è stato subito esonerato in Turchia, ma nelle sue mani c'è un record incontrovertibile: i 175 punti conquistati in due anni nello Young Boys, che in un campionato breve come quello svizzero sono un record vero.
Qualche carta, insomma, Vlado l'aveva e ha già dimostrato di sapersela giocare. Prima di arrivare eventualmente a lui, ci sono almeno sei-sette allenatori destinati a non mangiare il panettone di Natale.
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