Nel paese di Pieve Antica c'era una sola maestra per quasi cinquanta bambini. La povera maestra Lisabetta doveva fare i salti mortali per seguire tutti, divisi in due classi da venticinque, e per fortuna il vecchio don Emilio le dava spesso il cambio.
Inoltre, in fondo alla valle, c'era un piccolo villaggio che aveva un altro gruppetto di bambini da educare, e chiedevano in continuazione che la maestra Lisabetta li avviasse all'istruzione elementare magari nel pomeriggio, quando aveva concluso il suo lavoro nel paese di collina.
Lisabetta, vedendo Pinocchio con la sua robusta bicicletta, ebbe un'idea: perché il bravo burattino non l'accompagnava sul sedile posteriore della bicicletta, e poi, dopo un paio d'ore, non la riportava su al paese grande?
Pinocchio aveva tanta voglia di partire, di tornare magari verso casa per vedere come stavano i suoi: ma di fronte a quella richiesta che nasceva da un grande amore per i bambini non poté dire di no.
- Proviamo, maestra Lisabetta? Starai un po' scomoda, ma in un quarto d'ora ti porterò nella tua nuova scuola di campagna. Poi, per ritornare su, ci vorrà un po' più di tempo e di fatica, ma non devi preoccuparti: ce la faremo -
Nelle due ore che la maestra Lisabetta dedicava ai suoi dodici bambini della vallata, Pinocchio faceva dei bei giri in bicicletta e si divertiva molto. Poi si faceva trovare pronto all'uscita dalla scuola, quando una campanella avvisava i bambini che la lezione era finita.
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