lunedì 10 settembre 2012

Mauri, Breno, Diakité: tre spine per tre grandi calciatori

La Lazio è sulle spine per tre grandi calciatori, Mauri, Breno e Diakité, uno alle prese con la giustizia sportiva, il secondo con la giustizia ordinaria, il terzo con i problemi del reingaggio. Sono tre giocatori davvero bravi, contare pienamente sui quali sarebbe senz'altro un motivo di slancio per l'avvenire.
Stefano Mauri, che di sera studia le sue carte per difendersi dagli attacchi del calcioscommesse, di giorno si allena con serietà e ha fatto vedere di essere sempre un calciatore essenziale per la Lazio, con ottime prestazioni che nascono da una coscienza evidentemente tranquilla. Chi ha qualcosa da rimproverarsi non troverebbe la necessaria serenità e disponibilità psicologica per essere sempre un importante pilastro di questa squadra, che ancora quest'anno annuncia la sua intenzione di essere fra le grandi, possibilmente più grande che in passato.
 Tutti aspettiamo il secondo processo e la sentenza definitiva su Mauri. La società si dichiara tranquilla e gli dà tutto il suo appoggio, il giocatore e i suoi difensori si sentono a loro volta sereni, calcolando con animo disteso il peso di eventuali responsabilità, non tanto gravi da ostacolare un felice prosieguo della carriera e un forte contributo alla squadra.
Quanto a Breno, Lotito non l'ha abbandonato. Crede in lui, ha mantenuto l'impegno del contratto, aiuterà i suoi difensori e soprattutto la moglie che si dice convinta della sua innocenza sostanziale e della sua buona fede. Non mancano buone possibilità di una assoluzione, di un ritorno all'attività calcistica nella Lazio. Breno si sta allenando con impegno quotidiano, segno che sente vicina la sua liberazione.
Quando a Modibo Diakité, vogliamo dirgli una cosa sola. Non segua i cattivi esempi che hanno portato alla rinuncia di un Pandev tanto amato dai tifosi. Le distanze economiche con la dirigenza sono minime, e sarebbe da sciocchi arrivare alla rottura. Siamo convinti che Diakité ami la Lazio e voglia arrivare a diventare veramente grande nella società biancoceleste. I tifosi lo aspettano. Sarebbe da sciocchi giocarsi tutto per una manciata di euro: i soldi vanno e vengono, la carriera di un calciatore è una soltanto.


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