Zarate sperava, tornando alla Lazio, di riprendersi tutto, e in tre mesi di lavoro si ritrova con un pugno di mosche in mano.
Se Reja...Se Petkovic...C'è qualcuno che te la tira? Che cosa impedisce a Zarate di essere Zarate? A un tifoso che glielo chiedeva, lui ha risposto: Qualcuno.
Chi è questo qualcuno? Non può essere Lotito. Lo ha pagato 22 milioni e sarebbe così sciocco da vederseli sgonfiare in mano come un palloncino bucato. Allora Tare? Non credo che un talent scout che ha contribuito a scoprirlo voglia farsi e fargli del male.
Mi sa tanto che del male voglia farsene proprio Maurito, o qualcuno che gli sta intorno e lo consiglia male. Sicuramente uno Zarate o un amico di Zarate.
A Maurito diamo un consiglio. Guardi Biava, la sua umiltà, il suo senso del dovere, il suo dare tutto in campo, il suo essere il più forte in difesa coi sui 35 anni, il suo esser riuscito a guadagnarsi un nuovo contratto biennale alla sua età. Ne ha sentite di critiche, ne ha subite di accuse. Ma lui duro, a fare il suo dovere sul campo, e l'unica sirena a cui ha dato retta è quella che lo invita a lavorare sempre con passione, a tenere il suo fisico rodato a mille come gli ha insegnato anche un Miro Klose.
A Maurito questi grandi esempi non sono serviti. Ha solo fatto il broncio e accusato gli altri. Così si rovinano le grandi carriere. Ricominci da zero, si cosparga il capo di cenere, non dia retta a nessuno se non alla sua volontà di ritrovarsi davvero.
Non lo odiava Reja e non lo odia Petkovic. Zarate odia se stesso e si fa del male. Fossi io in lui, direi basta e ricomincerei, per dimostrare a tutti chi è davvero Maurito Zarate.
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