Se segui la pubblicità che si fa del calcio in TV, ti rendi conto che ci sono delle storture inguardabili. Si vede tanto di quel Totti che la Roma dovrebbe essere la dominatrice di tutti i campionati ogni stagione, poi moltissimo, Milan, tanta Juventus, una montagna di Napoli, scorpacciate di Inter, scampoli di Fiorentina e quasi niente Lazio.
Ha ragione Brocchi a lamentarsi: lui sì che se ne intende, avendo conosciuto a fondo i due ambienti determinanti, Milano e Roma. La Lazio sembra un ospite sgradito, e tutto ciò che fa di bello passa in terza linea ed è quasi sempre ignorato. Un gol spavaldo e meraviglioso come quello di Floccari a Maribor, con cinque avversari bevuti in trenta metri di corsa, se lo avesse realizzato Totti sarebbe ora in capo a tutte le classifiche dei gol-meraviglia di tutti i tempi, ma segnato da un laziale che non è neanche Klose diventa monnezza.
Non si sa bene perchè la Lazio sia tanto ignorata, disprezzata e in qualche caso anche odiata. Forse per disprezzo a quel Lotito che si sta dimostrando il più saggio dei presidenti italiani malgrado la pletora dei suoi ragionamenti, riferiti e seguiti più che altro per prenderlo in giro. Un tecnico serio e intelligente come Vladimir Petkovic trova un poco di udienza solo grazie alla sua gradevole socievolezza e al suo comportamento da vera star. Se lo avessero alla guida altre squadre, ce lo vedremmo condito a colazione, pranzo e cena. Ma è della Lazio...
Che cosa possiamo fare per rovesciare questa brutta consuetudine? Neanche vincendo tutto forse ci riusciremmo. Anche se il tempo è galantuomo e potrebbe aggiustare certe dinastie.
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