Qualche volta la Lazo, in sede di campagna acquisti, non ha riportato solo brucianti sconfitte, ma anche inattesi successi. Il più significativo episodio in questo senso fu quello del giapponese Keisuko Honda, che già vedevamo galoppare per i prati di Formello e invece è finito addirittura in Russia. E noi rimediammo all'ultimissimo minuto acquistando dall'Udinese la comproprietà di un certo Candreva.
E' passato quasi un anno. Honda è scomparso all'orizzonte, nessuno se ne ricorda più, e ci sarebbe costato pure caro. Ma quel che ha fatto nel frattempo Candreva qui alla Lazio lo abbiamo tutti ben presente.
Discusso come uomo dalle radici giallorosse, lo avremmo bruciato in un paio di settimane. Ma di che pasta è fatto Antonio Candreva ce ne siamo accorti tutti, zitto zitto piano piano come un certo panettone. Poi forte, sempre più forte, fino a riconquistare la nazionale con uno come Prandelli che non pesca mai volentieri in casa Lazio, chissà perché.
Candreva ha giocato 20 partite e segnato 3 gol nella mezza stagione passata, e giocato altre 17 partite segnando altri tre gol, uno più prepotente dell'altro, in questa metà di stagione. Sommando le due metà, si ha un campionato intero e perfetto, un 2012 completo di 37 partite e ben 6 reti, tante per un centrocampista che ha ben altri scopi tattici. Quel che si può definire un grande acquisto, che ci costerà in tutto 5 milioni di euro contro i 14 di Honda.
E il giapponese sarebbe stato capace di fare quel che Antonio Candreva ha saputo fare quest'anno alla Lazio? Ne dubitiamo fortemente. E c'è perfino un anno di vantaggio per il nostro, che ha 25 anni contro i 26 di Keisuke, che in tre anni di CSKA ha segnato solo 19 reti pur essendo una punta.
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