I primissimi anni d'insegnamento all'Istituto Tecnico Luzzatti di Palestrina non furono molto comodi: le aule erano ricavate in due costruzioni assai vecchie e disagevoli, che altro non erano se non le stalle e i fienili a ridosso di un grande palazzo signorile che fiancheggia la chiesa di Santa Lucia, divenuto a sua volta sede del convento dei padri Trinitari e successivamente trasformato nella scuola media "Pierluigi".
In un secondo periodo l'istituto fu trasferito in un ambiente un po' più dignitoso, in piazza Santa Maria degli Angeli, sopra quella che fu la prima Cassa Rurale e Artigiana di Palestrina.
Ma un grande istituto moderno, con ampie vetrate e un atrio quasi fastoso, stava per essere costruito in quella che divenne la Città degli Studi in Via Pedemontana, a fianco di un'altra grande costruzione che ospitava, e ospita tuttora, la Pretura e l'Unità Sanitaria Locale.
Il grande impianto scolastico, che aveva ampi spazi verdi e campi per la pallavolo e per il basket, avrebbe accolto non solo l'Istituto di Ragioneria e dei Geometri, ma anche il Liceo Classico, l'Istituto Magistrale spostato finalmente dalla sua antichissima sede al convento del Bambin Gesù, e infine anche un professionale per la Moda e Sartoria: un totale di almeno sessanta classi con due grandi palestre, funzionalissime e capaci di ospitare duemila alunni complessivamente, circa un decimo dell'intera popolazione di Palestrina.
Fu veramente un grande salto di qualità, stavolta dalle stalle alle stelle. Il complesso delle scuole di Palestrina, con apposite fermate degli autobus dell'Acotral sulle vie Prenestina e Statale 155 per Fiuggi, fu inaugurato in maniera solenne nel 1974, proprio l'anno in cui io entravo in ruolo dopo sette anni di nomina da parte del Provveditorato.
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