venerdì 14 dicembre 2012

Anni di scuola: 62. Un bell'esame di maturità

Ad Amalfi cominciavamo gli orali al mattino presto, intorno alle otto. I ragazzi della maturità erano ventiquattro, e interrogandone quattro al giorno bastò una settimana per esaminarli tutti. Ulteriori quattro giorni passarono tra la domenica e il mercoledì successivo per le operazioni di scrutinio. Undici giorni di esame intensi, ma anche la possibilità di consumare i pasti in albergo per il gruppo compoleto degli insegnanti e la comune decisione di trascorrere il pomeriggio sulla spiaggia di Amalfi.
Ci accordammo, in albergo, per un pasto leggero da portare in spiaggia poco dopo mezzogiorno, per consumare poi un'allegra cena collettiva al termine della giornata.
Fu il più bell'esame di maturità della mia lunghissima esperienza d'insegnante. Feci amicizia con i commissari: il vicepresidente insegnava geografia  ed era di Bari, c'erano poi tre simpatiche insegnanti di lingue, una tedesca di madrelingua, una di spagnolo, e una terza di francese e inglese.
Dopo cena trascorrevamo ancora del tempo insieme visitando le pittoresche stradine e i monumenti caratteristici di Amalfi, oppure i dintorni, con Positano e Vietri sul Mare. Ricordo dei monumenti molto belli, a distanza di tanti anni, e la commissione, così affiatata, operò benissimo anche dal punto di vista della serietà dell'esame, un impegno preso sul serio malgrado le lunghe ore trascorse sulla spiaggia.
Quando tornammo a Roma per concludere i lavori, per la classe dell'istituto di Amalfi avevamo deciso già tutto in buona armonia, e nessuno di noi si pentì di aver vissuto un'esperienza così articolata che, alla vigilia, avevamo fatto tanta fatica ad accettare pensando alle difficoltà logistiche e ai fastidi della trasferta.

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