Riguardo agli istituti privati, ci sarebbe un lavoro enorme per gli ispettori, con irregolarità mastodontiche sia da parte degli insegnanti sia, soprattutto, da parte dei dirigenti che ammettono o addirittura favoriscono queste situazione perseguibili dalla legge.
Ci sono scuole private che assumono giovani insegnanti disoccupati pagandoli pochissimo e talvolta addirittura niente, poiché l'istituto è riconosciuto legalmente e l'insegnamento, annuale o mensile, è valutato con un punteggio che poi consente di partecipare a concorsi e graduatorie da parte del Provveditorato agli Studi.
Ogni anno, a giugno, a parte gli esami di maturità che meritano un discorso specifico, esistono le commissioni per gli esami di passaggio da un anno all'altro. Sono però commissioni interne dei professori dell'istituto: il Provveditorato si limita ad inviare un commissario-ispettore, che spesso è un "amico"dell'istituto, sicché tutto procede senza gravi problemi. I guai succedono quando capita un ispettore sconosciuto (ma il caso è molto raro...) che non tiene in nessun conto i rapporti con i dirigenti dell'istituto, e magari, di fronte a situazioni palesemente irregolari, si decide addirittura a fare una relazione di denuncia, causando qualcuno di quegli scandali clamorosi che, per un po' di tempo, generano situazioni di allarme e di emergenza. In questi casi, il capo di un istituto privato con irregolarità gravi e dimostrabili può anche finire in carcere per qualche mese, e l'istituto stesso corre il rischio serio di chiudere i battenti almeno per un po'.
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