sabato 22 dicembre 2012

Anni di scuola: 71. Incentivati i più furbi

 Al Luzzatti, fu formata una commissione per la questione dell'orario che calamitò il lavoro di cinque o sei persone per un totale di almeno quattro mesi, fino a gennaio inoltrato: queste cinque o sei persone gestivano gli orari di un corpo docente di un centinaio d'insegnanti, spesso saltando le loro presenze in classe, e "mollandole" agli altri insegnanti, i cui orari erano pieni di ore di buco opportunamente sistemate secondo le "simpatie". 
Era il periodo delle cosiddette "incentivazioni", una specie di premio economico che veniva assegnato a chi partecipava a tutta una serie d'iniziative: gite, teatro, arte in generale, sport, medicina scolastica e via dicendo. Chi non partecipava a queste iniziative non si vedeva attribuito neanche un centesimo dei circa settanta milioni che il nostro grande istituto si vedeva assegnare ogni anno. Qualche insegnante ebbe anche un milione di premio incentivante, mentre altri ne ebbero zero. 
La stessa precisa cosa avveniva nella spartizione del potere politico, per cui alle gite scolastiche, ad esempio, partecipavano solo insegnanti di un certo schieramento, almeno alle principali, quelle all'estero per le classi quarte e quinte, alle quali prendevanpo parte tutti gli insegnanti d'italiano meno il sottoscritto. La risposta ad eventuali proteste era che la destra aveva governato l'istituto per almeno venti anni, e che ora, giustamente,toccava alla sinistra fare altrettanto.
Ovviamente, molti insegnanti e addetti di segretaria o assistenti e personale già di destra si affrettarono a salire sul carro del vincitore facendosi scherno di tutti gli ideali e di tutte le opinioni. Solo chi rimase coerente con se stesso venne duramente colpito, magari perché non si era accorto di essersi comportato alla stessa maniera nei venti anni precedenti.

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