Guido Sentinelli è stato sempre un uomo discreto e silenzioso, di cui io, a soli sei chilometri di distanza quali sono quelli tra Cave e Palestrina, non ho più avuto occasione di sentir parlare, fino a quando, dodici anni dopo, un suo concittadino, ricoverato come me per un intervento chirurgico all'ospedale di Colleferro, seppe dirmi solo questo: - Guido Sentinelli? E' tantissimo tempo che non lo vedo passare davanti alla mia officina, dirimpetto alla scuola del "Luzzatti"-
Guido, all'incirca mio coetano, ha 75 anni, ho saputo che è stato male ma ora va benissimo, ed è vissuto sempre nel massimo silenzio, assai rispettoso dell'altrui come della sua privacy. Così vivono i veri gentiluomini.
Con Guido Sentinelli e padre Renzo Meuti, un comunista, un prete e un repubblicano, io ho composto un trio di colleghi ed amici vissuti insieme per trent'anni sempre rispettosi della propria amicizia e della propria reciproca stima. Sono rimaste memorabili le nostre gite scolastiche trascorse per una setttimana sul Lago di Garda, dove i padri trinitari erano proprietari di una vecchia e grande villa malridotta, e ospitavano un gruppo di una ventina di ragazzi che si rifacevano i letti e si preparavano i pasti sotto la guida di padre Renzo, e facevano lunghissime cavalcate a piedi per risalire verso quella villa a mezza costa sulla riviera di Salò.
Padre Renzo e Sentinelli erano dei formidabili arrampicatori. Poi padre Renzo è diventato parroco nel paese montano di Ovindoli, e una volta io e Guido siamo andato a trovarlo e trascorremmo un'intera giornata insieme a lui, a testimonianza di una vecchia e incrollabile amicizia.
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