Agli esami di maturità, oggi, si sostengono solo due prove scritte, italiano fisso e un'altra materia a rotazione fra tre o quattro fondamentali.Si può essere ammessi, intanto, con la sola media del 5. A questo punto l'alunno comincia a fare i conti (della serva). Poiché le materie orali di cui bisogna sostenere la prova sono soltanto due, si comincia con lo scartare le due peggiori fra le quattro (due scritte e due orali). Rimangono perciò due sole prove orali: una assegnata dalla commissione, l'altra optata dal candidato, il quale sceglierà quella in cui si sente meno forte, per farsi assegnare dalla commissione quella in cui si ritiene più sicuro.
La commissione è ridotta ad appena cinque o sei insegnanti, limitati alle sole materie che rimangono come prove di esame.Vengono scartate anche materie fondamentali, ad esempio nel classico la matematica, nello scientifico il latino, e via dicendo. Il rappresentante di classe finisce per assumere il ruolo determinante: la presentazione dell'alunno dipende solo da lui, e così pure l'assistenza nel corso delle prove. Il presidente esterno finisce per essere pesantemente condizionato, e spesso la figura dell'insegnante di classe diventa per le famiglie una preda da contendere.
Ho assistito alla promozione di alunni presentati con voti umilianti in alcune materie, e viceversa a promozioni con votazioni ingiuste e punitive per qualche alunno poco aiutato dal rapresentante di classe. Un capitolo a parte va dedicato allle prove di maturità negli istituti privati, dove spesso, per non dire sempre, si verificano situazioni da codice penale, senza che i singoli insegnanti ( e talvolta gli stessi presidenti) possano opporsi in qualche modo a situazioni di fatto non modificabili.
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