Con il Calcio Illustrato, tirammo avanti con grande fatica per un paio di stagioni, cercando di guadagnarci quel modesto stipendio che ci toccava, coperto in parte anche da Gilberto Evangelisti coinvolto nella gestione Sabbatini.
Così, per esempio, riuscimmo a coprire con una certa dignità anche un grande avvenimento come i Mondiali di calcio in Inghilterra, svoltisi nel 1966, con ampia documentazione fotografica. Fu il nostro canto del cigno, perché a stento finimmo il campionato di calcio 1966-67, e poi ci fu una pausa estiva che in pratica segnò la chiusura del glorioso settimanale, ormai nettamente superato dall'avvento della televisione.
Come direttore responsabile fui coinvolto in una causa civile mossa dall'allenatore del Perugia Guido Mazzetti, offeso da un titolo e da un articolo del corrispondente locale, che a me ed a Roscani era parso non irriverente. Col giornale che ormai aveva cessato le pubblicazioni, dovetti recarmi in tribunale, dove, per evitare il processo, decidemmo di dare una stretta di mano a Mazzetti e di andare a berci un caffè insieme: tanto, non ne sarebbe uscito fuori niente di meglio, anche se un grande avvocato si era offerto per difendere la dignità di quella storica testata giornalistica.
Era l'estate del 1967, io mi ero laureato da poco, e mi accingevo a cambiare mestiere di lì a due mesi, dedicandomi all'insegnamento della letteratura italiana.
Nessun commento:
Posta un commento