Poiché Prandelli non usa laziali per la sua Italia*, domani all'Olimpico la Lazio metterà in campo due suoi giocatori contro gli azzurri, con tanta tanta voglia di fare miracoli e di sbalordire tutti.
I due laziali sono Ferdinando Muslera e Alvaro Gonzalez, due numeri uno alla corte di quell'Uruguay che è campione del Sud America al posto delle ambiziose squadre del Brasile e dell'Argentina.
Direte: ma che c' ha ormai di laziale Fernando Muslera? Tutto, a cominciare dall'anima. Fosse stato in lui, mai avrebbe lasciato la Lazio che ha contribuito a farlo grande e nella quale conserva tantissimi amici. Vedrete che sputerà l'anima per dire no a Pazzini e Balotelli e per farsi ammirare e rimpiangere dai tanti tifosi, laziali e non, che accorreranno all'Olimpico a far tifo per l'Italia.
Poi c'è Tata Gonzalez, che da noi è stimato e non è stimato per quello che effettivamente vale. Lui in Uruguay è coinsiderato un grande, ha fatto due assist preziosi per Luis Suarez autore della quaterna con cui la "celeste" ha battuto il temutissimo Cile per 4-0. Grande in Uruguay, piccolo nella Lazio, dove stenta a trovare un posto da titolare, e solo ulfimemente è riuscito a farsi largo anche perché a Reja mancavano Mauri, Brocchi e Matuzalem. Ma Gonzalez non è tipo da portar rancore a nessuno, aspetta il suo momento per l'affermazione definitiva, e vedrete che questo momento arriverà. Domani potrebbe essere una buona occasione per farsi ammirare per quello che vale: non è quello scarpone dietro al quale molti ridevano nelle sue prime apparizioni ad Auronzo o a Formello. E soprattutto ha una grande anima battagliera.
Domani noi faremo tifo per l'Italia, non c'è dubbio. Ma un po' del nostro cuore penderà dalla parte di Nando Muslera e di Tata Gonzalez.
*n.b.Ci sarebbe Marchetti, poi Mauri infortunato, poi magari un po' di Sculli e un pezzettino di Rocchi: la botte italiana della Lazio non ha molto da offrire.
Nessun commento:
Posta un commento