Un veemente inizio di ripresa avrebbe dovuto dare il pareggio alla Lazio, ma un palo clamoroso ha deto di no a Hernanes. Reja ha gettato successivamente in campo Gonzalez per Brocchi, Cisse per Rocchi e Sculli per Lulic, tentando il tutto per tutto. Ne è venuto fuori un quarto d'ora di fuoco, ma niente più: la fortuna ancora una volta non ha arriso alla Lazio, e la Juventus piano piano è riuscita ad addormentare il gioco con la grande regia di Andrea Pirlo, che non avrebbe dovuto giocare e invece è risultato il migliore in campo.
Anche nel primo tempo la Lazio ha attaccato con sprazzi di gioco insidiosi, e da una gran parata del magico Buffon è scaturito il gol juventino al 34', ispiratore Vucinic e realizzatore Pepe, due ex romanisti che sono riusciti ad infliggere una grande amarezza alla Lazio.
I biancocelesti non hanno nulla da rimproverari, ce l'hanno messa tutta, e Klose, pur impegnadosi a fondo,non è riuscito a inventare uno dei suoi colpi di grazia. Eccoci dunque ad accusare la seconda sconfitta all'Olimpico, mentre in trasferta siamo ancora imbattuti, e speriamo ora giovedì di fare almeno il colpaccio contro il Vaslui in Romania per consolarci un po' in Europa League.
Questa sconfitta, ovviamente, non taglia fuori le nostre ambizioni, ma la Juventus sta tentando un abbozzo di fuga. Non dobbiamo mollare, ma i bianconeri hanno dimostrato di avere più di noi mestiere e quadratura di gioco, organizzati magistralmente attorno a Pirlo.
Non possiamo gettare la croce addosso a nessuno, ma ci manca ancora un pizzico di esperienza e di malizia, con tante occasioni gettate al vento, e ne sarebbe bastata una sola almeno per pareggiare.Quel maledetto palo di Hernanes ci ha detto no, ed un pareggio almeno la nostra generosità lo avrebbe ben meritato.
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