Sta giocando la quattordicesima stagione della sua lunga carriera, ha messo a segno 260 gol di cui 63 con la nazionale tedesca, eppure in Germania dicono convinti: "Miroslav Klose non è mai stato così forte come in questo suo campionato laziale".
Questo dicono a Monaco di Baviera, la città che Miro ha lasciato solo quattro mesi fa e nella quale fa ritorno in pratica una volta a settimana. Si rimette in contatto con quello che è stato il suo mondo, la sua aria naturale. Ma dice. "Alla Lazio mi sento come a casa mia. Mi sento come un pescatore che ha la preda pronta sotto di sé e non se la lascia sfuggire. Sono a posto fisicamente e tutto va bene. L'aria di Roma mi fa bene".
Tutti stanno aspettando, a Roma e in Germania, il suo rientro in campo contro la Juventus dopo la pausa di Napoli. All'Olimpico di Roma, per Lazio-Juventus, sono collegate le Tv di tutti i principali paesi del mondo aspettando la sua giocata fenomenale. Miro Klose ha attirato sulla Lazio tutti i riflettori del mondo, tutti sono convinti che da questa sua stagione uscirà fuori qualcosa di grande, di sensazionale.
Con Miro, la Lazio ha azzeccato il suo acquisto più straordinario almeno degli ultimi dieci anni. Per trovare qualcosa di simile, bisogna almeno risalire all'anno 2000, alla Lazio da scudetto. E questo suona come un presagio.
Miro Klose, uomo semplice, uomo che va d'accordo con la natura e con la vita che scorre lineare e chiara. Non ama i macchinoni come Cisse, se può preferisce andare a piedi e in consonanza con l'ambiente più naturale. Questo gli fa bene, e con lui fa bene anche alla Lazio che sta godendo il suo momento di grazia.
Da Miro Klose, ogni domenica, tutti aspettano l'ennesimo miracolo.
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